Nuovi talenti del made in Italy tra sostenibilità, creazioni genderless e bio hanno animato la Roma Fashion Week invernale targata Altaroma.
[Palestina](https://www.artribune.com/progettazione/new-media/2021/05/palestina-social-media-israele-immagini/), Canada, Lussemburgo, Germania, Albania, Svezia e [Arabia Saudita](https://www.artribune.com/arti-visive/fotografia/2022/12/arabia-saudita-scatti-premio-immagini/). L’universo fiabesco incontra la fantasia degli allievi [NABA-Nuova Accademia di Belle Arti](https://www.artribune.com/progettazione/new-media/2022/07/intervista-vincenzo-cuccia-media-design-and-new-technologies-offerta-didattica-naba/) con la proiezione di NABA Video Dreams, una selezione di fashion film realizzati dal Triennio in Fashion Design del campus romano, a cura di Silvia Morani, regista e docente. “Altaroma ha consolidato la sua vocazione di vero e proprio acceleratore di start-up e ha posizionato la manifestazione come un evento di rilevanza internazionale”, sottolinea la presidente Silvia Venturini Fendi affiancata dal direttore generale Adriano Franchi. “Una rassegna volta a raccontare una nuova idea di moda con un linguaggio visivo onirico e con uno strumento che consente di comunicare un punto di vista originale”, chiosa Colomba Leddi, NABA Fashion Design Area Leader. [fluida](https://www.artribune.com/arti-visive/arte-contemporanea/2022/06/mostra-parigi-toyen-surrealismo-gender-fluid/), ecologica. [Mattia Preti](https://www.artribune.com/report/2015/12/mostra-mattia-preti-galleria-nazionale-arte-antica-palazzo-corsini-roma/), ha presentato la collezione ready to wear autunno-inverno 2023-24: un bagaglio di memorie e nostalgia, gli abiti chiamati con i nomi delle donne care al designer, le linee pulite e morbide, ampi i pantaloni, gilet destrutturati e bustier. Così Lucia Chain la quale, di stanza in Piemonte, mescola l’Argentina al made in Italy con filati pregiati che, rispettando l’ambiente, sono un manifesto contro l’ [inquinamento](https://www.artribune.com/television/2020/09/video-selfish-un-corto-animato-racconta-linquinamento-degli-oceani/) evitando gli sprechi. La qualità che prevale sulla quantità, la manualità che prende il sopravvento sulla serialità produttiva, evocando la couture francese e il mondo persiano, sono il fulcro della filosofia stilistica di Saman Loira che ha svelato con Imbolc ‒ omaggio alla festa celtica della luce volta a celebrare il risveglio della natura ‒ fate dei boschi e ninfe vestite “green” da pizzi e tessuti preziosi. Il must è la “slow production”, che accende i riflettori sulla biodegradabilità e sull’essenzialità dell’indumento dipinto da toni neutri. Accenni di alta sartoria nelle sfilate collettive “Rome is my Runway”, “International Couture” e “World of Fashion”, quest’ultima ideata e coordinata da Nino Graziano Luca. L’obiettivo è quello di creare un canale preferenziale per le nuove leve che si affacciano al mercato della moda e del lusso. Pezzi unici, ricerca, sperimentazione materica sono i protagonisti della 42esima edizione di “Roma Fashion Week” targata Altaroma.
Il 9 e il 10 maggio 2023 presso il quartiere fieristico ModenaFiere si terrà la quindicesima edizione dell'evento Moda Makers, la fiera internazionale ...
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Il 23enne di Venosa, Vincenzo Mastropasqua, ha vinto il premio fashion ai Talents 2023 dell'Accademia Costume e Moda di Roma. Il giovane stilista venosino ...
Scopri quali sono i migliori fotografi di moda, creatori di veri e propri immaginari. Dai pionieri come Edward Steichen e Cecil Beaton, a Mario Testino e ...
Nel 1975 si è trasferito a New York e ha iniziato a lavorare per i fotografi Henri Cartier-Bresson e Jacques Guilbert, per poi ottenere un impiego presso Harper's Bazaar nel 1992, diventando in seguito il principale fotografo della rivista. Il fotografo italiano Paolo Roversi porta l'aggettivo di 'onirico' a un livello completamente nuovo nella fotografia di moda. Peter Lindbergh è stato il primo fotografo tedesco a introdurre delle narrazioni simili a storie nella fotografia di moda. Il suo uso di sfondi in bianco e nero, inquadrature ravvicinate e luci nitide ha portato a una nuova era della fotografia di moda. Il fotografo si è sempre rifiutato di ritoccare in post-produzione le sue fotografie, preferendo la bellezza naturale. Il film Blowup (1966), diretto da Michelangelo Antonioni, descrive la vita di un fotografo di moda londinese interpretato da David Hemmings il cui personaggio è stato ispirato proprio da Bailey. Ha raggiunto la fama internazionale per la prima volta negli anni '70 mentre lavorava principalmente per Vogue Francia, e la sua celebrità e influenza sono cresciute nel corso dei decenni. Il fascino di Beaton per il glamour e l'alta società prevalse per tutta la sua vita e, nel 1937, divenne fotografo di corte della famiglia reale britannica. [Helmut Newton](https://www.iconmagazine.it/eventi/newton-messo-nudo/) ha ricevuto la sua prima macchina fotografica a 12 anni, spesso trascurando la scuola per dedicarsi alla fotografia e negli anni ’50 ha aperto il suo primo studio. Nel 1943, Alexander Libermann, storico editor di Vogue, lo convinse a dedicarsi alla fotografia di moda commissionandogli numerose copertine per la rivista. Sebbene il barone Adolphe De Meyer sia storicamente considerato il primo fotografo di moda, Edward Steichen è uno dei pionieri della moderna fotografia di moda. Sir Cecil Beaton ha iniziato la sua carriera come fotografo di società e di moda nel 1926 con una mostra personale a Londra che gli valse un contratto immediato con Vogue, dove lavorò per i successivi 30 anni.
Ha realizzato una linea di borse con personalizzazione in braille. Si può far incidere un “ti voglio bene”, una dedica o altri messaggi segreti da regalare ...
Il Braille, in particolare, è un metodo poco conosciuto, ma che compare nelle nostre vite più spesso di quanto si pensi. Lei è Matilde Govoni e la sua carriera inizia da bambina, quando trova in casa due federe di un cuscino, le cuce insieme realizzando un top e una gonna e per l’occasione organizza anche una sfilata. Da quel momento in poi Matilde si butta a capofitto nel mondo della moda, inizia lavorare per lui e un anno e mezzo dopo diventa sua socia: «quando sono entrata in società abbiamo pensato di realizzare Inkover by Matilde Govoni, una linea in cui il graffito, che era sempre stato caratterizzato dai toni del nero, del bianco, del blu ecc.
La moda comfy della primavera 2023 punta sul fit dal risvolto sartoriale e country chic: scopri come interpretare la tendenza leisurewear questa stagione.
(179 euro). Spolverino con revers dorati e pantaloni morbidi, tutto Giorgio Armani; lupetto in filato di puro cotone stretch, Max Mara. Coprispalle (195 euro), top (295 euro), pantaloni (495 euro) e shorts (270 euro) in popeline di cotone stretch, tutto Philosophy di Lorenzo Serafini. Tra texture asciugate al vento e colori che sanno di sole. Cardigan di cotone a righe e camicia di lino, tutto Polo Ralph Lauren; top di viscosa a costine, MICHAEL Michael Kors (95 euro), pantaloni in popeline di cotone stretch, Philosophy di Lorenzo Serafini (495 euro). Un fit comfy dal risvolto sartoriale e aplomb country chic tra i trulli pugliesi.
Qui nomi da non perdere di vista – In passerella, a distinguersi è Canaku, brand protagonista di Sanremo 2023 con i look di Olly, giovane cantante genovese tra ...
“Più sperimento con il drappeggio e uso l’ironia come modo di pensare, più posso di creare qualcosa di unico” rivela lo stilista che ha alternato nella sua sfilata abiti con esaltazioni bidimensionali ed abiti con inserti tridimensionali, un passaggio alla terza dimensione che comunque consente, secondo la filosofia Setchu di vestire con una dose sostanziale di raffinatezza, qualunque sia il contesto. I suoi coloratissimi bijoux, realizzati in laboratori di artigiani italiani con materiali come argento, ottone, pietre dure e galvaniche, sono un vero e proprio concentrato di energia da indossare senza moderazione. “Altaroma ha consolidato la sua vocazione di vero e proprio acceleratore di Start Up e ha posizionato la Roma Fashion Week come un evento di rilevanza internazionale”, così Silvia Venturini Fendi, Presidente di Altaroma, ha affermato in chiusura della manifestazione. Sulla passerella di Roma, il brand di abbigliamento maschile disegnato dallo stilista albanese Jurgen Çanaku, pugliese d’adozione, ha presentato la sua collezione ispirata alle icone del rock mixati con la cultura delle origini: cappotti Principe di Galles very chic, uniformi rivisitate, dettagli di rose e pugnali, fusciacche di seta in vita o sulla spalla per un tocco dandy. Qui nomi da non perdere di vista – In passerella, a distinguersi è Canaku, brand protagonista di Sanremo 2023 con i look di Olly, giovane cantante genovese tra i Big in gara alla 73esima edizione del Festival. La Roma Fashion Week da sempre mette in luce i talenti emergenti, con un occhio vigile per i giovani studenti delle scuole di moda e dei brand Made in Italy, e l’affermazione di Showcase, giunto all’undicesima edizione, vetrina d’eccezione per designer selezionati – cinquantasette – che hanno esposto contemporaneamente per tre giornate consecutive le loro collezioni Autunno-Inverno 2023/2024, negli spazi di PratiBus District.
Artribune lancia su Twitch il nuovo format dedicato alla moda. CASTE.LESS e Blockvision sono i primi ospiti.
Dall’altro, la start up [ Blockvision](https://www.artribune.com/progettazione/moda/2022/08/metaverso-nft-moda/) ha esposto il suo punto di vista sulla filiera, in veste di blockchain boutique specializzata nella digitalizzazione di opere e prodotti. [metaverso](https://www.artribune.com/progettazione/moda/2022/08/metaverso-nft-moda/), NFT e blockchain in relazione al futuro della moda digitale. Ma il bello è che la dinamicità peculiare della piattaforma consente di fornire contenuti inediti non solo a fashion people, addetti ai mestieri o appassionati, ma anche a un pubblico semplicemente curioso.
Inondazioni e siccità, clima imprevedibile e condizioni dei lavoratori sempre più precarie costringono i marchi a ripensare filiera produttiva e ...
La cosa poco confortante è che alcune delle contromisure emerse finora rischiano di inasprire il problema: il buy-now-wear-now che risponde alla richiesta di una moda trans-stagionale prevede ritmi produttivi sempre più veloci, non troppo distanti da quelli del fast fashion, a cui d'altronde il consumatore – che necessita di immediata gratificazione – si rivolge mentre aspetta una risposta concreta da parte dei marchi di fascia più alta; per far fronte alla mancanza di materie prime, secondo BOF, il gruppo Inditex (che include Zara, Massimo Dutti, Bershka) prevede di aumentare temporaneamente la produzione adesso per farsi trovare preparato di fronte a eventuali interruzioni nella supply chain nei prossimi mesi. Martens, riporta BOF, Ottobre sarebbe stato un mese molto proficuo per la vendita di sandali, mentre gli stivali (parte portante del suo business) avrebbero sofferto – e inverni sempre più freddi in gran parte dei paesi asiatici. E nonostante le stesse maison continuino a seguire la nomenclatura standard per le proprie collezioni, le Pre-Fall e Cruise hanno acquisito sempre più rilevanza, accanto a capsule collection extra calendario che vengono proposte in qualsiasi periodo dell'anno – di solito in concomitanza con festività o eventi particolari per uno o più mercati – per incrementare l'offerta: in un mondo non più regolato dalle stagioni quanto dalla costante incertezza generata dal cambiamento climatico, la richiesta di ricambio si fa incessante, ma le sfide che l'industria deve affrontare non si limitano a questa.
Il direttore creativo: «Non mi pace il termine “democratica” perché non sempre è associato alla qualità. Colore e maglieria, riparto da qui»
Avevo un’esperienza con la moda democratica e già un po’ avevo coscienza — racconta dopo il rodaggio di un anno, lo show in settembre e il prossimo a pochi giorni —. Molto inflazionato e poi non sempre di qualità e io voglio che Benetton sia anche questo. Direi moda di servizio se non fosse che non è un termine che rende. Già l’universo mondo Benetton: da anni e oltre, abbigliamento e non solo. Con tappe ovunque per produzioni e location e campagne e store da seguire. E che oggi vorrei fresco e giovane. E la gente entrava, guardava, toccava e provava e poteva permettersi di acquistare. La sua tela bianca che lo porterà a vincere «il» concorso (Who Is next?) che lo farà entrare nel grande cerchio della moda e a lanciarsi anche con il suo brand, sino alla nomina ufficiale, nel gennaio 2022, dopo un breve periodo da ghost, di direttore creativo Benetton. Cioè uno e l’altro: ma il primo è naturale, il secondo deve tornare ad essere al centro». Non c’è giorno uguale all’altro e notte nello stesso posto: Milano-Treviso, Treviso-Milano e ancora. Nato architetto e cresciuto stilista. Uno e l’altro, Andrea Incontri pari è.
Prima, un direttore creativo aveva a disposizione decenni per elaborare la sua estetica e oggetti da desiderare. Oggi la richiesta dei brand di vendere sempre ...
Il tempo che una volta era una risorsa, i 27 anni del brand Raf Simons o i 17 di Tom Ford, che a diverso titolo hanno avuto tutto l'agio di lavorare e segnare un'epoca, è diventato un capestro, soprattutto per i direttori creativi a capo di brand nel portfolio prestigioso di una holding. Il dibattito si è dunque ripetuto: il sistema della moda è diventato insostenibile e gira a ritmi folli, ai direttori creativi non è concesso il tempo necessario a esprimere davvero la propria estetica, con calma e studio, perché i brand hanno una pressante richiesta: vendere sempre di più? È il tempo che un brand può concedere a un direttore creativo perché riesca a elaborare un'estetica, e poi una collezione, degli accessori, oggetti da desiderare, che si traducano in vendite. Nel giro di pochi giorni, Tom Ford ha venduto il suo brand dopo 17 anni, Raf Simons ha annunciato che la primavera estate 2023 sarà la sua ultima collezione prima di chiudere e dedicarsi interamente alla direzione creativa di Prada, e soprattutto Alessandro Michele ha annunciato l'addio a Gucci dopo 20 anni, di cui 7 come direttore creativo della rivoluzione estetica del brand. Lo scorso novembre una serie di notizie, una dietro l'altra, ha rinfocolato un dibattito interno al sistema che si ripete ciclicamente, ogni volta che un direttore creativo abbandona il ruolo o prende una decisione drastica. Il tempo che passa, il tempo che ci è concesso.