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2023 - 2 - 9

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Image courtesy of "INGVterremoti"

I processi di deformazione nell'area Egeo-Anatolica: cosa ne ... (INGVterremoti)

La regione Anatolica, posizionata lungo la fascia collisionale tra le placche Africana, Arabica ed Euroasiatica, è stata soggetta negli ultimi 35 milioni di ...

Un ampio settore della Turchia centro-orientale, in parte compreso tra le Faglie Nord-Anatolica e Anatolica Orientale è anche caratterizzato da valori bassi di SC. A partire dal Pliocene inferiore (5 milioni di anni fa), la compressione tra la Placca Arabica e quella Euroasiatica è stata accomodata dalla progressiva estrusione verso ovest del blocco Anatolico lungo due sistemi di faglie denominate in letteratura con i nomi di Faglia Nord-Anatolica (NAFZ in Figura 1, North Anatolian Fault Zone) e Faglia Anatolica Orientale (EAFZ in Figura 1, East Anatolian Fault Zone). Questa ipotesi è avvalorata dalla presenza di alcuni centri eruttivi, ormai estinti, che indicano una crosta con un regime termico differente rispetto alle aree adiacenti. L’area interessata dalla sequenza iniziata il 6 febbraio 2023 alle 2:17 ora italiana con il devastante terremoto di magnitudo 7.9 si colloca lungo una delle regioni caratterizzate da valori SC medio-bassi. Il rapporto tra i tassi deformativi geodetici e quelli sismici viene definito Seismic Coupling (SC, “accoppiamento sismico” in italiano) e generalmente è espresso in percentuale. Alti valori di SC sono indicativi di regioni ove le deformazioni osservate sono compensate sismicamente (in pratica le due stime sono molto vicine), mentre bassi valori di SC sono indicativi di regioni ove la deformazione misurata è legata a processi deformativi plastici (deformazione anelastica della crosta, attività asismica lungo faglie attive, ecc.) o non è stata ancora compensata sismicamente e pertanto potrebbe essere rilasciata in occasione di futuri terremoti.

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