Gerard Butler

FilmPost presenta la recensione di The Plane, nuovo film d'azione con Gerard Butler e Mike Colter dispersi su un isola estremamente pericolosa.

Il resto è un susseguirsi di dinamiche trite e ritrite, girate male e prive di un qualunque tipo di carica emotiva. Forse è una chicca di sceneggiatura visto che il comandante non sa combattere o forse no. Non c’è uno stile di combattimento, non c’è una coreografia, solo due uomini nerboruti che si toccano intensamente la faccia. Si può quasi dire che i personaggi siano archetipici, meri ingranaggi di un meccanismo collaudato atti a far muovere la storia in avanti, senza caratterizzazione o tridimensionalità. È un pilota, non un soldato eppure la trama prevede che da one man army si faccia strada a colpi di fucile tra pazzi furiosi altrettanto armati. Personalmente sono una persona che si diverte quando una trama non ha senso, i personaggi sono assurdi e sopra le righe e l’unico motivo d’interesse del film sono le scene d’azione (girate pure male), ma The Plane è uno di quei rari casi in cui divertirsi è difficile. The Plane gioca facile e ci mostra i legami affettivi di ogni singolo personaggio prima che questo si imbatta in una tragedia, come se sapere che i passeggeri hanno una famiglia dovesse creare del coinvolgimento emotivo. The Plane parte da presupposti tanto semplici quanto efficaci: un prigioniero a bordo di un volo di linea, un intrepido comandante, un imprevisto che prevede fulmini e filippini armati e infine un salvataggio da effettuare dopo aver formato una strana alleanza. E non è una cosa poetica alla Gigante di Ferro, probabilmente agli sceneggiatori non fregava nulla del personaggio ma serviva qualcuno di muscoloso da affiancare al protagonista che sennò c’erano poche mazzate. Attacco al Potere ha decretato l’inizio di una nuova fase della carriera dell’attore e nonostante il presidente degli Stati Uniti sia stato quasi ucciso ben 3 volte, è comunque in arrivo un quarto film e nessuno che si decida a cambiagli la scorta. Nel frattempo i dirigenti della compagnia aerea inviano squadre di ricerca sperando di salvarsi la faccia e ritrovare tutti sani e salvi. Tra i passeggeri scoppia il panico e le comunicazioni saltano, nel mentre le hostess tentano di mantenere la calma, l’unica soluzione possibile sembra essere un atterraggio in mare.