Compositore per oltre 70 anni, celebre per i suoi arrangiamenti inconfondibili, lascia un'eredità di centinaia di canzoni, da "Walk on by" a "Raindrops keep ...
“La musica addolcisce il cuore, ti fa sentire qualcosa se è buona, porta dentro un'emozione che potresti non aver mai provato prima “, ha detto Bacharach in un'intervista ad Associated Press nel 2018. , "Alfie" e il tema di James Bond "Casino Royale", del 1967. Nel 1982, lui e l'allora moglie, la paroliera Carole Bayer Sager, hanno vinto l'Oscar per "The Best That You Can Do", il tema di “Arthur” con Dudley Moore e Liza Minelli.
Addio al maestro Burt Bacharach. L'artista 94enne si è spento mercoledì 8 febbraio nella sua casa di Los Angeles per cause naturali. La notizia è stata data ...
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Aveva 94 anni. Nella sua lunghissima carriera ha composto canzoni e colonne sonore passate alla storia. Ha vinto sei Grammy e tre Oscar.
Thomas](https://www.repubblica.it/spettacoli/musica/2021/05/30/news/e_morto_b_j_thomas_cantava_raindrops_keep_fallin_on_my_head_-303433348/?ref=search), [scritta per il film con Robert Redford e Paul Newman](https://www.repubblica.it/spettacoli/cinema/2019/06/14/news/paul_newman_e_robert_redford-228597140/), si piazzò prima in classifica negli Stati Uniti e ci rimase per quattro settimane e fruttò a Bacharach ben due Oscar per la migliore colonna sonora e per la migliore canzone (in coppia con David). Bacharach è stato spesso ospite alla Casa Bianca: nel 2012 gli è stato consegnato il Premio Gershwin dal presidente Barack Obama, che aveva cantato alcuni secondi di Walk on by durante un'apparizione in campagna elettorale. Grazie al matrimonio con attrice Angie Dickinson, con cui è stato sposato dal 1966 al 1980, Bacharach comincia a lavorare nel cinema e nelle colonne sonore generando i diversi successi pop che sono entrati nell'immaginario collettivo, non solo come canzoni di film ma anche come citazioni e omaggi. Chi non ricorda l'indimenticabile sequenza del Matrimonio del mio migliore amico?Con Rupert Everett che prima trascina tutta la famiglia della sposa in un coro esilarante e poi nell'originale finale anti happy ending sempre sulle note Say a little prayer. Il giovane Burt Freeman Bacharach studia musica alla McGill University ed alla Mannes School of Music.Tra le sue prime esperienze negli anni Cinquanta e nei primi anni sessanta, fu pianista, arrangiatore e direttore della formazione che accompagnava Marlene Dietrich nei suoi spettacoli. "Fu una disputa costosa e sfortunata", ammise Bacharach nel 2019 in una intervista al Guardian.
Il grande compositore americano è morto a 94 anni nella sua casa di Los Angeles. Insieme al paroliere Hal David ha scritto alcune delle canzoni pop più ...
Come dimenticare il connubio artistico di Bacharach con Dionne Warwick, la cantante che meglio di tutte ha interpretato il suo stile raffinato e le sue canzoni più amate? Bacharach non è certo artista che ha vissuto di ricordi, come ha dimostrato la freschezza dell'album At this time del 2005, in cui il vecchio leone del pop confidenziale si confrontava con il rapper Dr.Dre e con il vocalist soul Rufus Wainwright, dimostrando di avere ancora numerose frecce al suo arco. Il geniale pianista e compositore americano ha accompagnato, con le sue emozionanti melodie orchestrali, almeno tre generazioni di ascoltatori, nobilitando il pop e regalandogli una veste sonora e una raffinatezza che non aveva mai avuto prima, lasciando all’inseparabile Hal David il compito di tradurre in parole le sue intuizioni melodiche e armoniche.
Burt Bacharach è stato compositore geniale, maestro di colonne sonore riconoscibili, autore di canzoni dalle melodie immediatamente orecchiabili.
Si era lanciato negli ultimi anni in nuove sperimentazioni in collaborazioni con il rapper Dr. Era cresciuto con il jazz e la musica classica. Due premi Oscar erano arrivati nel 1970 per la colonna sonora di Butch Cassidy and the Sundance Kid e per la canzone Raindrops Keep Fallin’ on My Head, e nel 1982 quando con la moglie paroliera Carol Bayer Sager vinsero il riconoscimento per Best That You Can Do, il tema del film Arturo.
Fu uno dei più grandi autori della musica pop americana degli anni Sessanta, aveva 94 anni.
Bacharach nacque a Kansas City nel 1928 e fu a lungo pianista, arrangiatore e direttore del gruppo che accompagnava la celebre attrice Marlene Dietrich nei suoi spettacoli. Bacharach è morto giovedì nella sua casa di Los Angeles. È morto a 94 anni il pianista e compositore statunitense Burt Bacharach, uno tra i più importanti autori di canzoni della storia della musica pop americana degli anni Sessanta.
Burt Bacharach nella sua carriera ha composto canzoni e colonne sonore passate alla storia. Ecco quali.
Elvis Presley, i Beatles e Frank Sinatra sono stati tra gli innumerevoli artisti che hanno eseguito i suoi brani, con artisti più recenti che lo hanno cantato o campionato tra cui White Stripes, Twista e Ashanti. Una delle caratteristiche che ha portato Bacharach a emergere è stata la sua creatività inesauribile: ha dato alla luce dozzine di classici intramontabili, in grado di competere con le opere di Porter, Gershwin o Berlin. -
A 94 anni se ne va il compositore di «I say a little prayer» e «Raindrops keep falling on my head»
E furono subito due Oscar (nel 1970 per miglior canzone e miglior colonna sonora), traguardo raggiunto anche nel 1982 con il tema di Arthur. L’ultima immagine di lui in carne e ossa che ci viene in mente risale al 2014: appena esibitosi al Ravello Festival, lasciava i camerini sotto braccio al promoter italiano Mimmo D’Alessandro, pezzo di storia in mezzo alla storia di Villa Rufolo. La sua vicenda personale è una perfetta chiave di lettura per interpretare mezzo secolo di storia della musica e del costume: dallo studio di classica e jazz alla direzione dell’orchestra di Marlene Dietrich, dall’irripetibile collaborazione con David nel periodo d’oro del Brill Building alla carriera a Hollywood culminata in tre Oscar. Lui che la pop music, nel senso moderno del termine, l’ha praticamente inventata, alle nuove generazioni d’autori raccomandava: «Non vergognatevi mai di scrivere una melodia che la gente possa ricordare». Bacharach faceva coppia con David e sfornò hit del peso di Magic Moments, portata al successo da Perry Como. Questo giusto per rendere l’idea di quale immane perdita sia la morte di Burt Bacharach che a 94 anni, quasi fosse un patriarca biblico, se n’è andato nella sua casa di Los Angeles, lasciando dietro di sé innumerevoli sinfonie di tre minuti che per comodità chiamiamo canzoni pop.
Leggi su Sky TG24 l'articolo Addio Burt Bacharach, dal sodalizio con Dionne Warwick ai premi Oscar: la sua carriera.
[Morto il compositore premio Oscar Burt Bacharach](https://tg24.sky.it/mondo/2023/02/09/morto-compositore-premio-oscar-burt-bacharach) [I personaggi famosi morti nel 2022](https://tg24.sky.it/cronaca/2022/12/31/personaggi-famosi-morti-2022) Negli anni ha firmato colonne sonore di film come "Casino Royale" e "Arthur" e lavorato con artisti come Stevie Wonder e Tom Jones Nato a Kansas City nel 1928, muove i primi passi nel mondo della musica insieme a Marlene Dietrich.
Aveva 94 anni. Ha scritto successi tra cui 'Walk on By', 'Say A Little Prayer' e 'Raindrops Keep Falling On My Head'
Più di recente aveva collaborato con star diversissime come Sheryl Crow, Elvis Costello e Dr Dre, a riprova che la sua musica non era mai andata fuori moda. Intanto nel 1982 arriva il terzo Oscar per 'Best That You Can Do', canzone scritta con la paroliera Carole Bayer Sager, all'epoca sua moglie, per il film 'Arthur' con Liza Minnelli, John Gielgud e Dudley Moore. Autore prolifico con il suo repertorio ha abbracciato il pubblico di diverse generazioni.
Burt Bacharach, musicista, cantante, compositore di alcune delle più celebri canzoni pop della storia, è morto all'età di 94 anni.
La scomparsa del musicista è stata confermata dalla sua publicist Tina Brausam, che non ha reso note le cause. Nel 2009 aveva ricevuto il dottorato onorario al Berklee College of Music. Burt Bacharach, musicista, cantante, compositore di alcune delle più celebri canzoni pop della storia, è morto all’età di 94 anni
Classe 1928, americano di Kansas City, il musicista discendeva da una famiglia di ebrei tedeschi. Ha scritto più di 70 canzoni che hanno fatto la storia ...
Sposato per quattro volte e padre di quattro figli, è stato insignito del Grammy alla carriera nel 2008 Ha scritto più di 70 canzoni che hanno fatto la storia della musica e del cinema. Dopo aver studiato musica alla McGill University e alla Mannes School of Music è stato, negli anni Cinquanta e nei primi anni Sessanta, pianista e arrangiatore.
Morto Burt Bacharach, il musicista e cantante aveva 94 anni · Il compositore nel 2009 produsse la canzone "Come in ogni ora" cantata da Karima a Sanremo. Con ...
Da quel momento arriva la scalata alla fama internazionale con la realizzazione di brani entrati nella storia della musica tra singoli e colonne sonore di film famosi. La sua carriera inizia nel 1954 ma il primo successo arriva nel 1958 con la canzone Magic Moments cantata da Perry Como. Studia alla McGill University e alla Mannes School of Music capendo fin da subito che la musica sarebbe stata la sua strada. La carriera di Burt Bacharach è stata segnata dalla collaborazione con Hal David e con Dionne Warwick che considerava la sua interprete preferita. Ha creato la colonna sonora anche per Ciao Pussycat. La notizia è stata diffusa dalla sua agente Tina Brausam, che ha anche specificato come sia morto per cause naturali.
Il musicista è morto a 92 anni nella sua casa di Los Angeles. 500 canzoni, 3 Oscar e 6 Grammy, musica tutt'altro che facile (ANSA)
"Fu una disputa costosa e sfortunata", ammise Bacharach nel 2019 in una intervista al Guardian. Il rapporto con la Warwick fini' in corte dopo che Burt e Hal avevano smesso di lavorare assieme lasciandola senza musica. Considerato 'il re dell'easy listening' anni Sessanta, secondo i fan la sua musica era tutt'altro che 'facile' per via dell'uso di armonie, metri, ritmi e melodie complesse, in parte ispirate ai compositori di sinfonie della fine del Diciannovesimo secolo e al jazz.
È morto a 94 anni il compositore americano. I suoi arrangiamenti che nella stessa canzone portano dal riso al pianto, uno scatenamento di emozioni ...
Certo Bacharach per dirigere fiati e archi non indossava lo smoking col fifì, perciò la musica che saltava fuori era indubbiamente “musica non colta”, ma come tutti sanno, alla fine ciò che conta davvero è che, “colta” o “non colta”, la musica, nella buona e nella cattiva sorte, aiuti a colorare la vita. [c’è ancora Elvis Costello](https://www.ilfoglio.it/musica/2022/01/29/news/il-32esimo-album-della-torrenziale-carriera-di-elvis-costello-3600797/) che continua a cantare con classe gigantesca le sue (di Bacharach) “Tears At The Birthday Party” e “The Sweetest Punch”, con tutti quegli arrangiamenti bacharachiani che nella stessa canzone portano dal riso al pianto. Quando usci l’antologia “Travelogue” di Joni Mitchell, un giornale specializzato scrisse pressappoco così: “Sì, i brani sono senza dubbio le grandi canzoni di Joni Mitchell che tutti conosciamo, ma Larry Klein, il produttore, poteva risparmiarci tutti questi mielosissimi arrangiamenti alla Burt Bacharach”.
Musicista e cantante, è scomparso nella sua casa di Los Angeles mercoledì. Lascia canzoni indimenticabili come «Walk On By», «Raindrops Keep Falling...
Dieci anni dopo, a New York, l’incontro con il paroliere Hal David (morto nel 2012), con cui formerà uno dei duo di maggior successo dell’industria musicale, complice la scoperta, durante una sessione di registrazione, di una giovane e talentuosa cantante che diventerà la loro musa: Dionne Warwick. Uno dei suoi professori, il francese Darius Milhaud, traccia con un consiglio la rotta che il compositore seguirà per tutta la vita: «Non vergognarti mai di scrivere canzoni che la gente fischietterà». «Una definizione sintetica di Burt Bacharach ha a che fare col “facile ascolto” — osservò nel 2018 Elvis Costello, un Grammy condiviso col compositore nel 1998 (per «I Still Have That Other Girl» contenuta nell’album «Painted from Memory») —.
È morto ieri, 8 febbraio, Burt Bacharach, celebre pianista, compositore e produttore discografico statunitense, nato a Kansas City nel maggio 1928 e ...
“Toledo” (1998) “Alfie” (1966) Thomas, Tom Jones, Dusty Springfield, Herb Alpert, i Drifters, Luther Vandross.
Probabilmente per sempre, perché salterà sempre fuori, dalla porta di servizio della musica, un profilo melodico, un'idea, una canzone di Bacharach. Ce ne sono ...
Cugina di Whitney Houston, nonché sorella di Dee Dee Warwick, l’incontro con Burt è l’alchimia perfetta fra le melodie e la sua voce che riveste evergreen come «Do You Know the Way to San Josè» (per il quale ottennen nel ’68 il suo primo Grammy), passando per «Walk on by», «I Say a Little Prayer», «Alfie». Breve per la velocità radiante delle innovazioni, breve perché il tumulto, il rincorrersi degli eventi fa quasi svaporare la lentezza del tempo di altri orizzonti antropologici. Mutatis mutandis, una figura iconica che potremmo accostare a quella di Ennio Morricone: entrambi protagonisti di un secolo così affollato di torsioni epocali, di capovolgimenti di prospettive ideologiche, storiche, di costume, che lo storico Eric Hobsbawm definì, in un suo famoso saggio, Il secolo breve. Racconta Costello, a proposito del modo di lavorare di Burt Bacharach per intuizioni folgoranti che gli facevano materializzare sui tasti del pianoforte idee semplici, ma memorabili (i brani catchy: quelli che si insinuano in testa e non ti mollano più), che un giorno stavano lavorando assieme a I Still Have That Other Girl. Significa portare quasi a compimento il giro di un secolo. Probabilmente per sempre, perché salterà sempre fuori, dalla porta di servizio della musica, un profilo melodico, un’idea, una canzone di Bacharach.
Sanremo, Day 3Fatti mandare dai Måneskin a letto presto e dimmi che vuoi sentire Burt Bacharach · Nel giorno della morte del leggendario autore americano di ...
[Coletta](https://www.linkiesta.it/2023/02/sanremo-giornalisti-conferenza-stampa-amadeus/) si è innervosito per una domanda e, sembrando Salvini quando lamentava d’aver lavorato ad agosto, è sbottato: «Dedichiamo poche ore di sonno a noi stessi». Poi è arrivata la direttrice dei programmi diurni a dire che il podcast del marito della Ferragni, che questa settimana va su RaiDue alle sei di pomeriggio, è molto visto dagli uomini «di classe socioeconomica elevata» tra i cinquanta e i sessanta. I Måneskin ieri sera hanno fatto un medley, e mi rimangio [quanto avevo detto](https://www.linkiesta.it/2023/02/sanremo-soncini-angelo-duro-fedez/): il medley è l’ideale, se a nessuno frega niente di sentire una tua canzone per intero). Sono ricchi di famiglia o sono gente che prende il reddito di cittadinanza? Ma chi è l’uomo adulto benestante che alle sei di pomeriggio può mettersi a guardare la tv? Ieri in conferenza stampa comunicavano in toni trionfalistici i dati d’ascolto di Fiorello tra le due e le tre di notte, e io mi chiedevo: ma chi è il pubblico che sta sveglio le notti feriali a guardare Fiorello? No, non per dire che quello di quell’anno è stato uno dei migliori Sanremo di tutti i tempi (lo è stato). Ho cinquant’anni come Grignani, e da alcune decine credo che Sanremo dovrebbe essere di quattro serate. Mentre cantava del padre che al telefono gli chiede se, dovesse morire, il figlio che non lo vuole più vedere andrà al funerale, Grignani ha fermato tutto, e ci ha fatto vedere come si sta sul palco da professionisti. Che canzoni sue le avevi sentite ovunque da prima di nascere, nel primo film scritto da Woody Allen e in quella presa per il culo di James Bond che avevi visto prima di vedere qualunque James Bond. Un minuto in memoria di quando le canzoni erano roba che si pagava, e quindi preziose. La canzone di Tananai è caruccetta, ma al Sanremo ’97 c’era “