Aveva 68 anni e da 20 lavorava in Asia, corrispondente di Avvenire e di SkyTg24. Tra i suoi lavori anche docufilm 'Fukushima, a nuclear story'.
Dolore nella redazione di Avvenire, che nelle pagine dei commenti e degli esteri accoglieva i suoi acuti editoriali e i suoi profondi reportage. Molti appassionati di Giappone se lo ricorderanno anche per aver partecipato alla trasmissione 'Turisti per caso' in veste di "accompagnatore". È morto Pio d'Emilia, giornalista, da oltre trent'anni inviato in Asia, corrispondente dall'Asia Orientale per SkyTg24 e collaboratore di Avvenire.
Ci ha lasciati a 68 anni il nostro corrispondente dall'Asia. È morto in uno dei due posti che amava di più: a Tokyo, quella che considerava casa sua, ...
Non c’è un solo collega di Sky TG24, in questi 20 anni, che non abbia avuto un vissuto con lui. Non aveva un carattere facile, non era raro che qualcuno di noi in redazione avesse uno scambio acceso di vedute con lui, perché era un tipo da grandi e piccole battaglie, con quel trasporto verso il lavoro abbiamo tutti imparato a capire che fosse il suo trasporto verso la vita. “Colleghiamo Pio”, era una frase che poteva arrivare in qualunque ora del giorno e sotto le forme più disparate. L’avventura di cui andava più fiero, però, è “Fukushima, a nuclear story”, il suo viaggio attraverso il Giappone colpito dal terremoto, dallo tsunami e dalla catastrofe nucleare del reattore di Fukushima. Quel grado di sana incoscienza che è anima di un certo modo di fare giornalismo era il tratto più visibile di Pio: non era soltanto professione, era un modo di stare al mondo, coinvolto e coinvolgente, appassionato, totalizzante. Pio è morto in uno dei due posti che amava di più: a Tokyo, quella che considerava casa sua, quella che aveva scelto un po’ per fiuto giornalistico e un po’ per provocazione culturale anni fa, quando l’estremo Oriente era una area poco battuta dalla stampa europea, figurarsi da quella italiana (
È morto a Tokyo Pio D'Emilia, il giornalista di Sky TG24 che per anni ha raccontato l'Oriente. Ne dà annuncio addolorato a nome della redazione il direttore ...
Gli acciacchi fisici che lo accompagnavano li trattava sempre come fastidi con cui convivere, incidenti di percorso che un periodo di riposo (e di lavoro) nella sua amata casa in montagna, a Misurina, curava meglio dei medici - scrive nel suo ricordo De Bellis - E anche quando era lì, immerso tra la neve, arrivava una chiamata, un’idea, una proposta, una sollecitazione. Allo studio della civiltà e letteratura giapponese aveva infatti dedicato la sua vita oltre che la professione e per questo aveva scelto trent'anni fa di stabilirsi a Tokyo. È morto a Tokyo Pio D'Emilia, il giornalista di Sky Tg24 che per anni ha raccontato l'Oriente.
È morto Pio d'Emilia, corrispondente dall'Asia di SkyTg24. Ad annunciare la scomparsa, il direttore Giuseppe De Bellis: “La sua perdita ci lascia senza ...
Il direttore di Sky TG24, Giuseppe De Bellis, ha concluso: "La sua perdita ci lascia senza parole. Era dotato di quel grado di sana incoscienza che è anima di un certo modo di fare giornalismo, era il tratto più visibile di Pio: non era soltanto professione, era un modo di stare al mondo, coinvolto e coinvolgente. Il giornalista se n'è andato in silenzio "lui che amava le parole e che le parole usava per vivere con la stessa intensità con cui raccontava le sue storie".
D'Emilia è scomparso proprio nella “sua” Tokyo, città e capitale di un Paese a cui il giornalista aveva dedicato reportage e libri. Impossibile dimenticare “ ...
Nel suo appassionato ricordo, De Bellis scrive di D’Emilia che “ogni volta che c’era una crisi internazionale, una area instabile, una protesta di piazza, un terremoto, un’altra catastrofe naturale, anche molto distante da Tokyo, arrivava la telefonata: “Se volete io ci sono, pronto a partire”. D’Emilia fu il primo inviato straniero a essere entrato nella “zona proibita” e a raggiungere la centrale dopo l’incidente. D’Emilia è scomparso proprio nella “sua” Tokyo, città e capitale di un Paese a cui il giornalista aveva dedicato reportage e libri.
Il giornalista, storico esperto di Asia, è morto a Tokyo, dove viveva ormai da molto tempo. Aveva 68 anni e una carriera pluriennale nel mondo del giornalismo.
Da 2005, inoltre, lavorava per Skytg24, raccontando il tifone Hayan nelle Filippine, la crisi nucleare in Corea del Nord, gli scontri in Birmania e in Tibet e l’incidente nucleare di Fukushima. “Lo conosco praticamente da quando sono nato, per me era una sorta di zio, uno di quelli che fanno sentire la propria presenza pur non essendoci. Raccontava di essere rimasto “stregato” dal Giappone, dove era rimasto per fare il corrispondente per varie testate italiane come l’Espresso e il Manifesto.
A dare l'annuncio Sky TG24, la testata per la quale il giornalista lavorava. Il cordoglio dei colleghi: «Una perdita che ci lascia senza parole»
A dare l’annuncio Sky TG24, la testata per la quale D’Emilio lavorava. Più di recente aveva allargato i suoi interessi in Cina, dove l’anno scorso aveva realizzato per Sky Atlantic un documentario dal titolo: «Yi Dai Yi Lu La ferrovia della seta». Ma soprattutto per avere seguito la terribile vicenda dell’incidente nucleare del marzo 2011 in Giappone, sulla quale aveva realizzato
Aveva 68 anni, ed era corrispondente di Sky Tg24 dall'Asia. Il ricordo dei colleghi: "Da oggi siamo tutti più soli"
Ha raccontato eventi epocali come lo tsunami del 2008, la crisi nucleare in Corea del Nord, l'incidente nucleare di Fukushima del 2011. A Sky dal 2005, ha raccontato nella veste di corrispondente eventi come lo tsunami del 2008, il tifone Hayan nelle Filippine, la crisi nucleare in Corea del Nord, gli scontri in Birmania e in Tibet e l'incidente nucleare di Fukushima nel 2011. Aveva 68 anni, ed era corrispondente di Sky Tg24 dall'Asia.