Sud

2023 - 2 - 5

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Il saluto di Francesco al Sud Sudan: "Mettete sulle ferite il sale del ... (Rai News)

Papa Francesco celebra la messa al mausoleo “John Garang” di Juba, ultimo appuntamento pubblico in Sud Sudan. Si conclude oggi infatti il 40esimo viaggio ...

A chiudere la visita del Papa in Sud Sudan, la messa domenicale in programma alle 8,45 (7,45 ora italiana). Intanto, tra i gesti di commiato più affettuosi, si registra anche la dedica di una strada a Bergoglio, primo Papa che giunge in questo “giovane” Paese (nato nel 2011): il governo sud-sudanese ha infatti deciso di intitolare una via in suo onore, d’ora in poi “Pope Francis Road”. “Gesù vi conosce e vi ama; se rimaniamo in Lui, non dobbiamo temere, perché anche per noi ogni croce si trasformerà in risurrezione, ogni tristezza in speranza, ogni lamento in danza” aggiunge il Pontefice, che poi invita a deporre “le armi dell'odio e della vendetta per imbracciare la preghiera e la carità”.

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Papa Francesco: in Sud Sudan tragedia umanitaria, grazie a chi aiuta (Il Sole 24 ORE)

Nella seconda tappa del suo viaggio in Africa il pontefice incontra gli sfollati di Giuba, vittime delle «devastazioni prodotte dalla violenza umana, ...

Il futuro non può essere nei campi per sfollati”. Prima degli sfollati, il Papa ha incontrato i religiosi e i preti del Sud Sudan, nella Cattedrale di Santa Teresa, e li ha invitati a schierarsi a favore dei più deboli. “Qui infatti perdura la più grande crisi di rifugiati del continente, con almeno quattro milioni di figli di questa terra sfollati, con l'insicurezza alimentare e la malnutrizione che colpiscono i due terzi della popolazione e con le previsioni che parlano di una tragedia umanitaria che può peggiorare ulteriormente”.

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Sud Sudan, il Papa: chi segue Cristo sceglie la pace, sempre (Vatican News)

Durante la Preghiera ecumenica al Mausoleo “John Garang” di Giuba, Francesco sottolinea ai cristiani di diverse confessioni che pregare è la prima e ...

È quanto già viene fatto nel campo della sanità, dell’istruzione, della carità, e il Pontefice esorta a continuare su questa strada, “mai concorrenti, ma familiari; fratelli e sorelle” che hanno “compassione per i sofferenti” e testimoniano l’amore di Cristo. E rimarca, Francesco, che “l’amore del cristiano non è solo per i vicini, ma per ognuno, perché ciascuno in Gesù è nostro prossimo, nostro fratello e sorella, persino il nemico”; a maggior ragione quanti appartengono allo stesso popolo, “anche se di etnia diversa”. Operiamo per questo: lavoriamo per la pace tessendo e ricucendo, mai tagliando e strappando. Questa è la pace dello Spirito Santo, il quale armonizza le differenze, mentre lo spirito nemico di Dio e dell’uomo fa leva sulle diversità per dividere. E per la causa della pace Francesco esorta ad operare. Sottolinea, anzitutto, che senza la preghiera l’“impegno delle comunità cristiane nella promozione umana, nella solidarietà e nella pace sarebbe vano”.

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E se dal Sud difendessimo lo Stato nazionale? (Corriere del Mezzogiorno)

Dal Mezzogiorno arriva un coro unanime di condanne, proteste e perfino minacce. Piero De Luca, in versione novello Masaniello, annuncia addirittura che ...

Mi pare dunque che l’approccio alla questione di Quagliariello sia più serio per costruire un punto di vista meridionale, certamente più serio delle barricate: un ulteriore indebolimento dello Stato nazionale non sarebbe infatti di alcun giovamento al Sud, e anzi lo danneggerebbe proprio in quanto area più debole. E queste sono «le grandi reti di trasporto e comunicazione» e «la produzione, il trasporto e la distribuzione dell’energia». Non vorremmo trovarci un giorno con un De Luca che fa contratti per l’acquisto di gas russo contro il parere dello Stato centrale, come tentò di fare per l’acquisto dello Sputnik, il vaccino di Mosca che l’aveva stregato. Il primo riguarda la mancata previsione di «una clausola di supremazia che consenta allo Stato di prevalere di fronte a crisi e situazioni emergenziali»; clausola invece, e non a caso, prevista perfino negli Stati ad assetto federale come gli Stati Uniti e la Germania. Ma c’è un altro aspetto del problema che invece dal Meridione non viene mai menzionato, e riguarda non tanto il danno che da una legge così fatta potrebbe derivare per il Sud, ma il danno per il Paese nel suo complesso. Non potendo ribellarsi al principio dell’autonomia differenziata, visto che l’ha introdotto essa stessa nella Costituzione con la riforma del 2001, la sinistra si indigna per il modo in cui si intende attuare quel principio.

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Il Papa denuncia la "tragedia umanitaria" del Sud Sudan (AGI - Agenzia Giornalistica Italia)

In 50 mila alla preghiera ecumenica del Pontefice a Giuba, capitale del giovane Stato dove due terzi della popolazione soffrono di insicurezza alimentare: ...

"Chi si dice cristiano deve scegliere da che parte stare", è il monito di Bergoglio. In 50 mila partecipano alla preghiera ecumenica di intercessione e di misericordia, al Mausoleo "John Garang". Il Paese è in ginocchio anche per l'instabilità sociale e politica, la violenza, la mancanza di opportunità di istruzione e di accesso ai sistemi sanitari.

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Africa. La preghiera ecumenica per il Sud Sudan: «Chi segue Cristo ... (Avvenire.it)

Papa Francesco con l'arcivescovo di Canterbury e il moderatore della Chiesa di Scozia: è il momento clou della visita condivisa tra cristiani per dare ...

La visita è stata promessa durante il ritiro spirituale in Vaticano nel 2019», ha sottolineato il moderatore della Chiesa di Scozia, reverendo Iain Greenshields: «C’è una forte eredità di Chiese che lavorano insieme per la pace e la riconciliazione in Sud Sudan che hanno svolto un ruolo fondamentale nel raggiungimento dell’indipendenza della Nazione in modo pacifico. Valorizzerete e onorerete le donne, senza mai violentarle, senza mai essere violenti, senza mai essere crudeli, senza mai usarle come se fossero lì per soddisfare il desiderio». Le Chiese cristiane, che collaborano nel Consiglio delle Chiese del Sud Sudan, sono ancora oggi le uniche istituzioni nazionali che lavorano seriamente per la riconciliazione con il sostegno solidale delle altre Chiese africane e nel mondo e della Santa Sede. Coloro che scelgono di seguire Cristo entrano in una nuova comunità, dove non ci sono divisioni. Chi segue Cristo sceglie la pace, sempre; chi scatena guerra e violenza tradisce il Signore e rinnega il suo Vangelo… È il momento clou di questa inedita visita condivisa in tre, tra cristiani, per dare seguito a un processo di pace in un Paese dilaniato dai conflitti.

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Sud Sudan, in migliaia alla messa del Papa. Oggi ultimo giorno del ... (Sky Tg24)

Leggi su Sky TG24 l'articolo Sud Sudan, in migliaia alla messa del Papa. Oggi ultimo giorno del viaggio in Africa.

In onore del viaggio, il governo sudsudanese ha deciso di dedicare a Francesco una via che da ora in poi si chiamerà “Pope Francis Road” Bergoglio si recherà poi all’aeroporto, da dove partirà dopo aver salutato il presidente Salva Kiir: l'arrivo a Roma Fiumicino è previsto per le 17:15. Il Papa ha invitato a deporre "le armi dell'odio e della vendetta".

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Meteo Cronaca diretta: (Video) Giappone, fortissime tempeste di ... (iL Meteo)

Tempeste di neve hanno letteralmente paralizzato il Sud del Giappone tra il 31 Gennaio e il 3 Febbraio, come si può ben vedere nel video qui sopra.

Tempeste di neve hanno letteralmente paralizzato il Sud del Giappone tra il 31 Gennaio e il 3 Febbraio, come si può ben vedere nel video qui sopra. I fiocchi sono caduti abbondantissimi in molte località, imbiancando tutto con uno spesso strato bianco. Meteo Cronaca diretta: (Video) Giappone, fortissime tempeste di neve paralizzano il sud del Paese

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"Assassinii e stupri di gruppo". Sud Sudan, le testimonianze delle ... (La Repubblica)

Il racconto di Amal Ahmadi, meno di vent'anni, che dal 2016 vive in un campo profughi della capitale. Uno spaccato delle violenze denunciate da papa France…

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Autonomia, Laterza: «Il vero problema? Il Sud che non si mobilita» (La Gazzetta del Mezzogiorno)

È una constatazione amara quella che l'editore Alessandro Laterza, già vice presidente di Confindustria per il Mezzogiorno e le Politiche regionali, affida alla ...

Mi sfugge quale sia il vantaggio di perdere un ordine di grandezza nazionale, in termini di istruzione di base, in favore di una ventina di sistemi scolastici minori». Meloni ha promesso a Salvini di dargli una sponda per le regionali in Lombardia dove il problema, per loro, non è solo vincere. Così non è». La trasversalità è un dato di fatto, certo, ma non punterei il dito contro quel partito o quella persona. «Il vero problema siamo noi». In fondo, il ragionamento è umano: meglio essere re di una piccola patria che conte in una patria più grande.

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Sud Sudan, i testi integrali delle testimonianze offerte al Papa dagli ... (Vatican News)

Nella Freedom Hall di Giuba si è vissuto uno dei momenti centrali della tappa sudsudanese del viaggio apostolico: Francesco ha ascoltato tre ...

La Sua visita rinnova la mia speranza che, lavorando tutti insieme, il popolo del Sud Sudan potrà raggiungere la pace e sviluppare il potenziale di questo incredibile Paese. Che si tratti di gruppi di donne a Wau, che lavorano sulla coesione comunitaria e sull’agricoltura, o di uomini e donne sfollati a Bentiu o Malakal, la richiesta di pace è palese. Continueremo inoltre a lavorare a stretto contatto con il governo del Sud Sudan per potenziare i nostri sforzi congiunti ed avere un impatto positivo sulla vita delle persone. Il Sud Sudan è al quarto posto nella lista di crisi degli sfollati più trascurati al mondo e rappresenta anche la più grande crisi di rifugiati in Africa. Durante le mie visite, le donne raccontano le proprie esperienze di violenza di genere, i problemi di salute cronici e la mancanza di istruzione. Tuttavia, le sfide sulla sicurezza spesso costringono il personale umanitario a trasferirsi e a sospendere le attività fino a quando la situazione non migliora. Le donne sono la chiave della trasformazione e possono guidare le comunità verso un futuro migliore. Sappiamo che vuole bene i bambini e che dice sempre che noi siamo importanti per il nostro Paese e per la Chiesa. Ho guardato negli occhi le loro madri e ho visto il dolore che provano per la situazione dei propri figli. Sono arrivato nel Campo di Protezione dei Civili di Bentiu con i miei genitori nel maggio 2015 e vivo nel campo da più di otto anni. Sappiamo che Lei è una brava guida perché, nonostante il suo ginocchio dolorante, è venuto per stare con noi, portando speranza e un messaggio di pace. Pertanto, mi rivolgo ai nostri leader di questa grande nazione del Sud Sudan affinché portino pace, amore, unità e prosperità durature nel nostro Paese.

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“Noi docenti del Sud o emigri o resti precario, non è una scelta ... (Orizzonte Scuola)

Lontano da casa e dalla famiglia, a 1.500 chilometri per insegnare: social si dividono sulla storia del giovane insegnante che va a Nord per fare “gavetta”, ...

Non bisogna poi meravigliarsi se si va a nord per lavorare”. Post ironico, evidente, ma sfugge a Patrizia e lo prende sul serio “Se non ci sono bambini che scuole costruisci? Chiedici il preventivo](https://www.orizzontescuola.it/il-sito-web-della-scuola-aggiornato-ai-criteri-di-miglioramento-dei-servizi-per-il-cittadino-chiavi-in-mano-secondo-con-i-soldi-del-pnrr-chiedici-il-preventivo/) [Scopri tutti i contenuti PLUS](https://plus.orizzontescuola.it/) [Iscriviti alla newsletter di OrizzonteScuola](https://www.orizzontescuola.it/content/newsletter) Gli insegnanti possono insegnare solo se ci sono bambini che vanno a scuola.” E rivolge “Un abbraccio a tutti quelli che hanno iniziato in questo modo.” [ragazzo di 23 anni](https://www.orizzontescuola.it/supplente-a-23-anni-lontano-da-casa-quasi-1000-km-senza-la-mia-famiglia-e-la-mia-compagna-sacrifici-che-sono-disposto-ad-affrontare-per-crescere-intervista/) che lascia famiglia e fidanzata e da Eboli (dove Cristo un tempo si è fermato e del quale non si ha più avuto notizia) va in Padania per fare supplenze. Non è esattamente una scelta libera.” A George viene un dubbio, non indifferente, “Non capisco perché per crescere uno per forza deve soffrire.… In realtà a svelarne il nesso è stato un sindacalista di una associazione di dirigenti durante una trasmissione radio, che vedeva nell’adeguamento degli stipendi al costo della vita la possibilità di incentivare lo spostamento professionale da Sud a Nord per coprire le cattedre vuote. Che poi generalmente, per non dire in modo esclusivo, il tragitto è sempre da Sud a Nord. Perché, se è vero che da un lato molti affermano che l’emigrazione è frutto di una scelta dell’individuo, dall’altro Natascia fa notare che “se non si riesce a trovare un lavoro nella propria regione si è praticamente costretti ad andare altrove. Rispetto al protagonista della nostra storia lui era più giovane, ”ne avevo 21, da Salerno a Bergamo.…

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Papa Francesco conclude la visita in Sud Sudan: "Deponiamo le ... (AGI - Agenzia Giornalistica Italia)

Oltre 100mila presenti alla messa a Giuba. La celebrazione al mausoleo John Garang: "Siete il sale della terra per cambiare la storia di questo Paese ...

"Sono con voi e vi auguro di sperimentare la gioia del Vangelo, il sapore e la luce che il Signore, il Dio della pace, il Dio di ogni consolazione, vuole effondere su ciascuno di voi", ha concluso. "Speranza è la parola che vorrei lasciare a ciascuno di voi, come un dono da condividere, come un seme che porti frutto", ha aggiunto. Queste le parole del Papa prima della recita dell'Angelus, al Mausoleo "John Garang" di Giuba. La celebrazione al mausoleo John Garang: "Siete il sale della terra per cambiare la storia di questo Paese superando le contrapposizioni". "Questa terra, bellissima e martoriata, ha bisogno della luce che ciascuno di voi ha, o meglio, della luce che ognuno di voi è!" È l'esortazione di papa Francesco nell'omelia della messa al celebrata al Mausoleo "John Garang" di Giuba.

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Sud Sudan, il Papa: deporre le armi dell'odio, l'amore cambia la storia (Vatican News)

Nella Messa a Giuba, ultima tappa del suo viaggio in Africa, Francesco chiede ai cristiani sudsudanesi di essere sale per insaporire il Paese “con il ...

L’ arcivescovo Mulla sottolinea che tra gli scopi del viaggio c’è quello di “esortare i nostri leader politici ad operare per la pace e per il bene comune del Sudan e del Sud Sudan”. E ricorda i ripetuto appelli del Papa alla riconciliazione, il ritiro spirituale dei leader sud sudanesi in Vaticano, nell'aprile 2019, nel quale li ha esortati “a rafforzare il fragile processo di pace del Paese” e si è “persino inginocchiato per baciare i loro piedi come simbolo di umiltà e servizio all'umanità”. Una visita che è “un segno di solidarietà nei nostri confronti” e dimostra “il desiderio di riportare la tranquillità nel Paese”. E il discepolo di Gesù “è testimone dell’alleanza che Lui ha realizzato e che celebriamo in ogni Messa”. Al termine della celebrazione, l’arcivescovo di Giuba, Stephen Ameyu Martin Mulla, ringrazia Papa Francesco per aver preso la coraggiosa decisione di visitare il Sud Sudan che soffre “a causa delle conseguenze della guerra civile”. Amiamoci con sincerità e generosità, come Dio fa con noi, e “custodiamo il bene che siamo, non lasciamoci corrompere dal male!”. E di venire ai fedeli del Sud Sudan “a proclamarvi Lui, a confermarvi in Lui, perché l’annuncio di Cristo è annuncio di speranza”. Tutti, ricorda il Papa “devono poter vedere le nostre opere buone” perché vedendole, ci ricorda Gesù, “si apriranno con stupore a Dio e gli daranno gloria”. L'appello del Papa “nel nome di Gesù, delle sue Beatitudini” è a deporre “le armi dell’odio e della vendetta per imbracciare la preghiera e la carità” e a mettere “sulle ferite il sale del perdono, che brucia ma guarisce”. Quindi si sofferma sulle parole di Gesù nel Vangelo di Matteo, e ricorda che il Maestro utilizza l’immagine del “sale della terra”, simbolo della sapienza “virtù che non si vede, ma che dà gusto al vivere” subito dopo aver proclamato ai suoi discepoli le Beatitudini. Così noi discepoli di Cristo, chiarisce Francesco, “non possiamo tirarci indietro, perché senza quel poco, senza il nostro poco, tutto perde gusto”. Dedica però l’introduzione alle parole di san Paolo apostolo a Corinti, ascoltate nella seconda lettura, che si presenta dicendo di “non sapere altro in mezzo a voi se non Gesù Cristo, e Cristo crocifisso”.

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Il Sud difenda l'unità nazionale (Corriere del Mezzogiorno)

Dal Mezzogiorno arriva un coro unanime di condanne, proteste e perfino minacce. Piero De Luca, in versione novello Masaniello, annuncia addirittura che ...

Ma proprio per questo contrastarlo in nome dell’unità nazionale è il modo migliore di premere sul vertice del governo perché non passi così com’è. Il primo riguarda la mancata previsione di «una clausola di supremazia che consenta allo Stato di prevalere di fronte a crisi e situazioni emergenziali»; clausola invece, e non a caso, prevista perfino negli Stati ad assetto federale come gli Stati Uniti e la Germania. E queste sono «le grandi reti di trasporto e comunicazione» e «la produzione, il trasporto e la distribuzione dell’energia». Ma c’è un altro aspetto del problema che invece dal Meridione non viene mai menzionato, e riguarda non tanto il danno che da una legge così fatta potrebbe derivare per il Sud, ma il danno per il Paese nel suo complesso. E sostiene perciò che «spacca il Paese», «penalizza il Sud», «aumenta il divario», e in definitiva è l’ennesima rapina di risorse a vantaggio del Nord e delle aree più ricche del Parse. La legge prevede i Lep, i livelli essenziali di prestazione, e condiziona l’autonomia differenziata al rispetto di quei livelli per tutti.

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Papa Francesco in Sud Sudan: "Ogni croce si trasformerà in ... (Agenzia Nova)

“Ogni croce si trasformerà in risurrezione, ogni tristezza in speranza, ogni lamento in danza”. Sono le parole di Papa Francesco pronunciate durante l'Omelia ...

Papa Francesco ha invitato i fedeli presenti a alla messa a “illuminare con la nostra vita e con le nostre opere le città, i villaggi e i luoghi che abitiamo”. Il Santo Padre ha poi esortato i presenti ad “ardere d’amore: non accada che la nostra luce si spenga, che dalla nostra vita scompaia l’ossigeno della carità, che le opere del male tolgano aria pura alla nostra testimonianza. “Vengo a voi a proclamarvi Lui, a confermarvi in Lui, perché l’annuncio di Cristo è annuncio di speranza: Egli, infatti, conosce le angosce e le attese che portate nel cuore – ha sottolineato Francesco – le gioie e le fatiche che segnano la vostra vita, le tenebre che vi opprimono e la fede che, come un canto nella notte, levate al Cielo.

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Papa in Sud Sudan: “Soccorriamo il Sud Sudan, non lasciamolo solo” (Servizio Informazione Religiosa)

Pace e speranza: sono le due parole risuonate in Sud Sudan, seconda tappa del viaggio apostolico di Papa Francesco in Africa, compiuta per la prima volta ...

“Alzare la voce contro l’ingiustizia e la prevaricazione, che schiacciano la gente e si servono della violenza per gestire gli affari all’ombra dei conflitti”, la consegna per il [clero sudsudanese](https://www.vatican.va/content/francesco/it/events/event.dir.html/content/vaticanevents/it/2023/2/4/clero-sudsudan.html), esortato a stare sempre a fianco del suo popolo, fino in fondo, come Mosè. Poi l’affidamento del Paese a Maria, regina della pace, per invocare la pace nel mondo e in tutti i Paesi in guerra, come “la martoriata Ucraina”. l’appello del Papa alle autorità, analogo a quello lanciato nella Repubblica Democratica del Congo: “basta sangue versato, basta conflitti, basta violenze e accuse reciproche su chi le commette, basta lasciare il popolo assetato di pace. E dell’aiuto di tanti, di tutti”, il monito nel Paese dove “perdura la più grande crisi di rifugiati del Continente, una tragedia umanitaria che può peggiorare ulteriormente nel corso dell’anno”. Custodiamo il bene che siamo, non lasciamoci corrompere dal male!”. [primo discorso rivolto alle autorità](https://www.vatican.va/content/francesco/it/events/event.dir.html/content/vaticanevents/it/2023/2/3/autorita-sudsudan.html), anche in Sud Sudan Papa Francesco ha rinnovato “con tutte le sue forze” il suo accorato appello alla pace, risuonato in un Paese martoriato dalla guerra civile e che conta 5milioni di sfollati su una popolazione di 14milioni di abitanti. [Messa al mausoleo John Garang](https://www.vatican.va/content/francesco/it/events/event.dir.html/content/vaticanevents/it/2023/2/5/messa-sudsudan.html), davanti a oltre 70mila persone: “superiamo quelle antipatie e avversioni che, nel tempo, sono diventate croniche e rischiano di contrapporre le tribù e le etnie; impariamo a mettere sulle ferite il sale del perdono, che brucia ma guarisce. “Vi prego, prego tutti gli abitanti di queste terre: la donna sia protetta, rispettata, valorizzata e onorata. Nella [Freedom Hall](https://www.vatican.va/content/francesco/it/events/event.dir.html/content/vaticanevents/it/2023/2/4/sfollati-sudsudan.html), un campo alla periferia di Giuba, Francesco incontra una rappresentanza dei 2.300.000 sudsudanesi che lo popolano da una decina d’anni. Dalla Freedom Hall, Francesco rinnova l’appello lanciato nella Repubblica Democratica del Congo durante l’incontro con le vittime della violenza dell’est del Paese: “Ma per tutti questi bisogni c’è bisogno di pace. “Solo con la pace, la stabilità e la giustizia potranno esserci sviluppo e reintegrazione sociale”, il suo appello: “Ma

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Sud Sudan, 100mila fedeli alla messa di Papa Francesco (euronews Italiano)

Il Pontefice ha sottolineato la necessità di superare le divisioni: "Deponiamo le armi dell'odio e della vendetta per imbracciare la preghiera e la carità" ...

Nonostante la conquistata indipendenza, il Sud Sudan ha per anni vissuto un conflitto fratricida tra etnie. Qui Francesco si è intrattenuto per alcuni minuti il capo dello Stato Salva Kiir Mayardit, per poi tornare a Roma. Durante la Messa, la preghiera dei fedeli è stata recitata in arabo, dinka, bari, nuer e zande.

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Francesco è rientrato a Roma dalla visita in RD Congo e Sud Sudan (Vatican News)

L'arrivo del volo papale alle 16.49 all'aeroporto di Fiumicino chiude il 40.mo viaggio apostolico, che ha portato il Pontefice per 6 giorni a contatto ...

Incontrando le [vittime dell’est del Paese](https://www.vatican.va/content/francesco/it/speeches/2023/february/documents/20230201-vittimeest-repdem-congo.html) presso la nunziatura apostolica il Papa ha indicato un modello: “siate anche voi - ha detto - alberi di vita. [Messa a Giuba](https://www.vatican.va/content/francesco/it/homilies/2023/documents/20230205-omelia-sudsudan.html). [Messa all’aeroporto “Ndolo](https://www.vatican.va/content/francesco/it/homilies/2023/documents/20230201-omelia-repdem-congo.html)”, , il Pontefice ha sottolineato che “con Gesù c’è sempre la possibilità di essere perdonati e ricominciare”. [incontro con le autorità](https://www.vatican.va/content/francesco/it/events/event.dir.html/content/vaticanevents/it/2023/2/3/autorita-sudsudan.html): “È l’ora di dire basta, senza se e senza ma”. [Nella “Freedom Hall” a Giuba](https://www.vatican.va/content/francesco/it/speeches/2023/february/documents/20230204-sfollati-sudsudan.html) il Pontefice ha esortato gli sfollati interni a riscrivere una “storia di pace”, dopo “le violenze e gli odi hanno strappato via dai buoni ricordi le prime pagine di vita” del Sud Sudan. [incontro con le autorità a Kinshasa](https://www.vatican.va/content/francesco/it/speeches/2023/january/documents/20230131-autorita-repdem-congo.html). Un giovane che ha scelto “di essere onesto, dicendo no alla sporcizia della corruzione”. E ha ricordato la vicenda di un giovane, Floribert Bwana Chui, ucciso quindici anni fa a Goma “per aver bloccato il passaggio di generi alimentari deteriorati, che avrebbero danneggiato la salute della gente”. "Il Sud Sudan si riconcili e cambi rotta, perché il suo corso vitale non sia più impedito dall’alluvione della violenza, ostacolato dalle paludi della corruzione e vanificato dallo straripamento della povertà". Nel telegramma inviato al presidente italiano, Sergio Mattarella, Francesco sottolinea che in Sud Sudan e nella Repubblica Democratica del Congo ha avuto la possibilità di incontrare “popoli ancorati a salde tradizioni spirituali e ansiosi di trovare finalmente pace e giustizia”. Subito dopo il decollo da Giuba, il Pontefice ha inviato un telegramma al presidente della Repubblica del Sud Sudan, Salva Kiir Mayardit, nel quale esprime la propria gratitudine "per la calorosa accoglienza e ospitalità". "Dal suo pellegrinaggio - si legge nel messaggio del presidente Mattarella in occasione del rientro del Pontefice - l’intera comunità internazionale trae un esigente richiamo all’irrinunciabile dovere - per tutti - di accompagnare responsabilmente lo sviluppo del continente africano, favorendo il consolidamento di percorsi di pace e riconciliazione."

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Impariamo dal Sud. Lezione di Lino Patruno - Paese Italia Press (Paese Italia Press)

Si insiste sulla lettura culturale tout court e storica, ma credo, ed ha profondamente ragione Lino Patruno, nel porre una questione su una griglia ...

Il Sud ha una sua filosofia che è quella di rivoluzionare la tradizione. Il Sud, in fondo, è quel territorio che non ha accettato di essere conservatore, ma ha fatto della tradizione una innovazione. Questa Banca, mi riferisco alla Popolare, dovrà ritornare ad avere una sua sistematicità in una capacità di sviluppo e di nuove intese che devono riguardare, in questo caso specifico, la Puglia in prima istanza, ma a tutto il bacino mediterraneo. Nel momento delle difficoltà e delle crisi che si consumano all’interno di ogni sistema bancario quale ruolo può avere oggi per Bari la Puglia e nel ruolo della autonomia differenziata? Verissimo perché si tratta di fare una scelta culturale e politica che sia altra. Dalle intelligenze che il Sud esporta, da un sistema Sud capace e valoriale ma privo di risorse in grado di investimenti da porre sul territorio tra strutture e infrastrutture. Questa Banca, mi riferisco alla Popolare di Bari, dovrà ritornare ad avere una sua sistematicità in una capacità di sviluppo e di nuove intese che devono riguardare in linea generale le economie, in questo caso specifico, la Puglia in prima istanza, ma una politica prettamente meridionale. Bisogna avere la “sfacciataggine”, concordo, dunque, con Patruno, che bisogna dare lezione all’Italia partendo dal Sud ad una condizione, che il libro di Patruno pone evidenza. È da Bari che si annuncia la ritrovata visione politica di una Nazione da ricostruire. Le autonomie differenziate devono partire dalle risorse ed dalle economie che il Sud possiede. Verissimo perché si tratta di fare una scelta culturale e politica che sia altra rispetto a ciò che ha avvenuto negli ultimi decenni. Nel momento delle difficoltà e delle crisi che, si consumano all’interno di ogni sistema bancario come l’antico Banco di Napoli o il Monte dei Paschi, che di eredità meridionale ha nulla, in decenni passati, quale ruolo può avere oggi per Bari, la Puglia e il Sud, nel ruolo della autonomia differenziata anche sul piano delle finanze attraverso il polo bancario pugliese il sistema Sud Istituti bancari?

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Ottocento migranti in balìa di onde alte cinque metri a sud est della ... (La Repubblica)

Due pescherecci partiti dalla Cirenaica sono in grande pericolo da ieri sera, grande operazione Sar in corso da parte delle motovedette italiane.

[66 i morti](https://www.repubblica.it/cronaca/2023/02/05/news/migranti_morti_mediterraneo-386506199/) durante le traversate, al ritmo spaventoso di due al giorno. Le due imbarcazioni si trovano in balia delle onde nel tratto di mare a sud est della Sicilia. Fortissimo il rischio che i due pescherecci possano ribaltarsi.

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Lo sviluppo parte dal Sud, la “lezione” di Lino Patruno col suo ultimo ... (Quindici - Molfetta)

Il vero problema è che spesso il Sud spende i soldi pubblici meglio del Nord ma ricevendone molti meno, spesso le infrastrutture e i servizi sono inadeguati ...

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Guardia Costiera in soccorso di due motopesca con 350 persone a ... (Tp24)

Gli arrivi dei migranti, a sud della Sicilia, non si fermano. È in corso un'imponente operazione di salvataggio che...

Dalle prime notizie pervenute, dei 109 migranti attesi, 35 sarebbero minori, 22 di questi non accompagnati, e 18 donne, di cui una in stato di gravidanza. Il barchino di 6 metri su cui viaggiavano è partito da Sfax, in Tunisia. Una donna, con problemi di disidratazione e ipotermia, è stata accompagnata al poliambulatorio.

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Terremoto 7.9 in Turchia, scatta l'allerta tsunami nel Sud Italia (La Repubblica)

L'allarme della Protezione civile riguarda in particolare le coste orientali di Calabria, Puglia e Sicilia. "Allontanarsi dalle zone costiere, raggiun…

La Protezione civile aveva rilevato il rischio di possibili onde di maremoto in arrivo sulle coste italiane e aveva raccomandato "di allontanarsi dalle zone costiere, di raggiungere l'area vicina più elevata e di seguire le indicazioni delle autorità locali". Il terremoto è stato avvertito anche in Libano, Grecia, Israele e Cipro. L'allerta indica la possibilità di un pericolo reale per le persone che si trovano vicino alla costa, specialmente se in zone poco alte, o addirittura più basse, rispetto al livello del mare.

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Terremoto in Turchia, morti ed edifici crollati: allerta Tsunami nel ... (Open)

Un terremoto di magnitudo 7,7 ha colpito la Turchia centrale. Il sisma è avvenuto a una profondità di 10 km. I sismografi hanno registrato la scossa alle 3:17 ...

L’onda di tsunami sulle coste italiane non è ancora arrivata ma potrebbe arrivare alle 6,30 sulle coste calabresi e siciliane, a meno di una eventuale revoca. «L’allarme è scattato in tutto il Mediterraneo per una eventuale onda di tsunami a partire da Sicilia e Calabria», ha confermato il direttore operativo della Protezione Civile Luigi D’Angelo a Rai Radio 1. Il Dipartimento regionale Protezione civile (Drpc) della Sicilia «invita i cittadini ad allontanarsi dal litorale basso‚ da zone portuali‚ e di avvisare la popolazione e porre la massima attenzione». La situazione è in evoluzione – ha aggiunto – al momento la portata sembra ridimensionata in base alle prime rilevazioni al largo della Turchia. Il sisma ha avuto ipocentro a circa 25 km di profondità ed epicentro nella provincia di Gaziantep. Il sisma è avvenuto a una profondità di 10 km.

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Image courtesy of "Sky Tg24"

Turchia, terremoto di magnitudo 7.9: rientra allarme tsunami in sud ... (Sky Tg24)

Decine le vittime e si segnalano persone intrappolate sotto gli edifici, più di 80 morti anche in Siria. Il sisma ha avuto ipocentro a circa 25 km di ...

In seguito il direttore operativo della Protezione civile Luigi D'Angelo ha ridimensionato a Rainews l'allerta con la prudenza del caso: "L'onda dovrebbe essere di una quindicina di centimetri, ma continuiamo a monitorare la situazione". Sulla base dei dati elaborati dal Centro allerta tsunami (Cat) dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), il Dipartimento della Protezione civile ha diramato un'allerta per possibili onde di maremoto in arrivo sulle coste italiane in seguito alla scossa di terremoto di magnitudo 7.9 con epicentro tra Turchia e Siria delle ore 2:17. "Il Dipartimento della Protezione civile, in raccordo con l'Ingv, l'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra) e le strutture del Servizio nazionale di protezione civile (Snpc), continuerà a fornire tutti gli aggiornamenti disponibili sull'evoluzione dell'evento", conclude la nota.

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