Festa di Sant'Agata

2023 - 2 - 5

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In diretta da Catania. Festa di Sant'Agata, il Solenne Pontificale ... (siracusa2000.com)

In diretta dalla Basilica Cattedrale di Sant'Agata, in Catania, il Solenne Pontificale presieduto dall'Arcivescovo, Mons. Luigi Renna.

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Bulgarograsso, tutti pazzi per la festa di Sant'Agata e il suo dolce tipico (Prima Como)

E' un vero successo la prima edizione della festa patronale di Sant'Agata, organizzata dalla Pro loco di Bulgarograsso. Bulgarograsso,

"Il nome provvisorio di “Torta Agatina” potrà essere confermato o meno, da un referendum tra tutti coloro che proveranno la torta" spiegano dalla Pro loco. Presente il gruppo "I Trematera" con trattori e macchine agricole. La domenica si conferma un successo: tantissime persone in piazza Falcone tra stand e bancarelle fin dalla mattina.

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Catania. Festa di Sant'Agata, il monito di Mons. Renna nel discorso ... (siracusa2000.com)

Il nuovo Arcivescovo di Catania, Mons. Luigi Renna, guidando per la prima volta la solenne festa di Sant'Agata, ha condiviso tutti i momenti delle ...

L’espressione “Noli offendere Patriam Agathae quia ultrix iniuriarum est”, “Non offendere la città di Agata, perché è vendicatrice di ogni ingiustizia”. Nel tradizionale “discorso alla Città” in Piazza Stesicoro Mons. Il nuovo Arcivescovo di Catania, Mons.

Festa di Sant'Agata, Schifani al solenne pontificale in cattedrale a ... (Messina Oggi)

CATANIA (ITALPRESS) – Il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, stamane nella cattedrale di Catania, ha assistito al solenne pontificale ...

CATANIA (ITALPRESS) – Il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, stamane nella cattedrale di Catania, ha assistito al solenne pontificale officiato dall’arcivescovo metropolita Luigi Renna per le celebrazioni della Festa di Sant’Agata. Presenti anche il presidente dell’Assemblea regionale siciliana Gaetano Galvagno, gli assessori regionali all’Economia Marco Falcone, all’Agricoltura, sviluppo rurale e pesca mediterranea Luca Sammartino, al territorio e ambiente Elena Pagana e il capo della Protezione civile regionale Salvo Cocina.

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Festa di Sant'Agata, l'intervista esclusiva all'Arcivescovo Renna: "È ... (NewSicilia)

CATANIA - "È il primo anno che vivo con il popolo di Catania la Festa di Sant'Agata e fin da subito ho sottolineato che il mio approccio è fatto di.

Portano con dignità la croce quei catanesi che non cedono al ricatto di un guadagno facile e disonesto“, sono alcune delle parole pronunciate durante l’omelia dall’Arcivescovo. Dall’altra parte l’empatia di camminare con il popolo catanese che esprime grande fede e lancio nei confronti di Sant’Agata, è genuina la fede del popolo del ‘sacco‘ nei confronti della Santa“, sono le parole dell’Arcivescovo Monsignor Luigi Renna durante l’intervista esclusiva ai nostri microfoni. Razionalità perché è necessario avere dei punti fermi perché la Festa si possa svolgere in sicurezza e secondo un ordine ben preciso, sappiamo che in passato ci sono stati degli incidenti.

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Sant'Agata: il giorno clou della festa con il Pontificale dell ... (CanaleSicilia)

Oggi, terza giornata dei festeggiamenti per Sant'Agata, si è svolto il solenne Pontificale officiato dall'Arcivescovo Luigi Renna. Durante la santa messa,

La giornata è piena di festeggiamenti, con bancarelle che vendono cibo e souvenir, e spettacoli musicali che animano le strade. Questi trabocchi sono imponenti strutture fatte di legno e metallo che vengono sollevate in aria da un gruppo di uomini. La processione è accompagnata da canti, preghiere e fiumane di fedeli che seguono la santa.

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Catania, Renna alla Festa di S. Agata: “Liberare la città con un voto ... (Corriere Etneo)

Liberare la città significa ricostruirla con il senso di partecipazione alla vita pubblica, rifuggendo dalla sfiducia in noi stessi, nel futuro da costruire ...

«Questa è una festa di popolo e quando ci si raduna c’è bisogno di un minimo di regole – ha aggiunto l’arcivescovo – quello che non condivido è quando per ascoltare la voce di qualcuno, di qualche `arruffa popolo´, non si tiene invece a quello che può fare riuscire una festa: c’è tanto lavoro da parte del comitato nello stabilire le regole e questo ha permesso lo svolgimento `normale´. C’è stata la grande maestria del maestro del fercolo e dei suoi collaboratori di fronte a questo imprevisto. Lo ha affermato ieri l’arcivescovo metropolita Luigi Renna nel messaggio alla città durante i festeggiamenti per la Patrona di Catania, Sant’Agata.

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Le 'ntuppatedde di sant'Agata: una tradizione antica che rinasce (Aleteia IT)

Anche quest'anno, i festeggiamenti della città di Catania in onore di sant'Agata saranno accompagnati da una singolare manifestazione: quella delle ...

Interpellate a proposito dai giornalisti, molte ‘ntuppatedde dichiarano in ogni caso di ammirare l’esempio di sant’Agata, che con coraggio e fermezza volle difendere i suoi ideali opponendosi alla violenza maschile: una testimonianza fortemente ispiratrice per le donne d’oggi; e probabilmente in più d’una direzione. Sappiamo per certo che le mascherate delle ‘ntuppatedde dovevano essere ben note già alla fine del XVII secolo, tenuto conto del fatto che nel 1693 un’ordinanza municipale intervenne per regolare la tipologia di costumi che potevano essere utilizzati (comandando, per ragioni di ordine pubblico, che consentissero a chi li indossava di rendersi riconoscibile se necessario). Le motivazioni che le portano a scendere in piazza possono essere le più svariate, spaziando dalla devozione propriamente detta alla volontà di tenere viva una tradizione folkloristica. In un’epoca in cui non era culturalmente benvisto che fosse la donna a fare il primo passo per segnalare la sua disponibilità all’uomo che le piaceva, le allegre mascherate carnascialesche delle ‘ntuppatedde consentivano spesso a molte ragazze di tentare giocosamente un primo approccio, senza il rischio di… A Catania la quaresima vien senza carnevale; ma in compenso c’è la festa di Sant’Agata – gran veglione di cui tutta la città è il teatro – nel quale le signore hanno diritto di mascherarsi sotto il pretesto d’intrigare amici, i conoscenti, e d’andar attorno, dove vogliono, come vogliono, con chi vogliono, senza che il marito abbia il diritto di metterci la punta del naso. Se, per assurdo, avessimo la possibilità di viaggiare su una macchina del tempo approdando nella Catania in cui visse Giovanni Verga, sarebbe ben strano lo spettacolo che si parerebbe ai nostri occhi se avessimo modo di visitare la città di allora, in questo periodo dell’anno.

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Festa Sant'Agata 2023: “U focu o Futtinu” [VIDEO] (Sicilia Live)

Uno dei momenti più sentiti del giro esterno della festa di Sant'Agata: all'alba "U focu o Futtinu" ha accolto la Patrona. Guarda il video.

Attorno alle 5:00 del mattino, “U focu o Futtinu”. Si tratta del tradizionale passaggio del Sacro Fercolo in uno dei luoghi più importanti di questa città, porta Garibaldi o Ferdinandea, conosciuta dai catanesi come “u Futtinu”, in memoria di un fortino costruito dal Viceré Claudio Lamoraldo. Usanza e tradizione è dedicare imponenti fuochi d’artificio al passaggio di S.

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È presto, prestissimo. È tardi, tardissimo. Tutto è relativo di fronte a ... (La Sicilia)

L'iperbole della Catania di questi giorni, richiamata già all'Aurora dall'arcivescovo Renna a occuparsi dei “santi della porta accanto”

Gli applausi sono convinti, come alto è il coro a una voce che intona l’“Inno a Sant’Agata”. Renna cita i “santi della porta accanto”, concetto caro a Papa Francesco, ed elenca coloro che ogni giorno portano la Croce: per esempio i precari che accettano un lavoro malpagato ma onesto, coloro che rifuggono dal guadagno facile, oppure gli abitanti delle periferie di «un Comune da molti anni in dissesto finanziario» che non ricevono servizi, che s'affacciano su «strade illuminate dalla luna». E poi nell'omelia ha citato tre esempi di martiri dei nostri tempi: padre Pino Puglisi, che fu fedele a Dio e rinnegò la mafia, Rosario Livatino, che disse no al compromesso sempre con la mafia e mantenne integri l'impegno civile e la Fede, e Biagio Conte, che lasciò una vita agiata per mettersi a servizio degli ultimi e stare con loro fino alla morte. È presto, prestissimo, è tardi, tardissimo. Per dire: a un certo punto, mentre già si annuncia l'apertura della “cameretta” e le autorità sono sedute sugli scranni del presbiterio, c’è come un vuoto nella recita del rosario, ed è coperto da un silenzio assordante, soltanto qualche fazzoletto che sventola quasi a “chiamare” la Patrona. È presto, prestissimo: scendendo in città dal Lungomare, appena un paio di ragazzi reduci da apericena e “serate” assortite che si mantengono leggeri al carrozzone dei panini.

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