Juventus-Lazio

2023 - 2 - 3

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Image courtesy of "L'Ultimo Uomo"

Non il solito corto muso (L'Ultimo Uomo)

La squadra di Allegri ha battuto un avversario distratto. Condividi: Quando al 78esimo entra Di Maria la partita dovrebbe entrare nella fase in cui la Juventus ...

La Lazio, soprattutto durante il primo tempo, è sembrata semplicemente non avere armi per controbattere e ha perso diversi palloni in fase di costruzione bassa, senza nemmeno avere la figura di Milinkovic-Savic a centrocampo su cui lanciare, che anche con Sarri è una scialuppa di salvataggio. La Juventus è sembrata una squadra con un’identità come poche altre volte in questa stagione anche in fase di pressing, con un approccio uomo su uomo non certo originale ma sicuramente efficace. E una volta tanto, almeno, per la Juventus è sembrata una liberazione. Per il resto la squadra di Sarri è sembrata farsi contaminare dalla leggerezza che aleggiava nell’aria dello Stadium, lasciando scivolare via una partita che sembrava non considerare così importante. Kean, entrato al suo posto al 63esimo, è sembrato molto più affilato sia atleticamente che tecnicamente, e pochi minuti dopo il suo ingresso ha avuto l’occasione per chiudere la partita scappando alle spalle proprio di Patric su un bellissimo lancio di prima di Locatelli. In questo modo, la Juventus riusciva a bucare la prima linea di pressione avversaria con una facilità impressionante, e se in difesa è stata decisiva la tranquillità tecnica di Danilo e Alex Sandro, a centrocampo le prestazioni più importanti sono state quelle di Fagioli e Chiesa, insieme a Locatelli i migliori in campo. Liberato in questo modo a centrocampo, Chiesa poteva accendere il NOS e mettere in mostra le sue transizioni veloci fino all’area avversaria, anche se non è riuscito ad associarsi benissimo con Vlahovic, ieri tornato titolare con la Juventus per la prima volta dal 25 ottobre e incappato in una serata nera. A quel punto l’attaccante campano ha provato ad agganciarsi a uomo a Bremer, che però ha avuto l’intelligenza e il coraggio di sganciarsi dalla linea difensiva e di salire a volte all’altezza di Locatelli a volte addirittura più in alto. Sulle ali di questa nuova leggerezza, la Juventus è sembrata una squadra più libera e quindi più ricca di soluzioni. Un’arma utile contro una squadra che si difende sfruttando la compattezza e gli scivolamenti orizzontali ma che rende anche la manovra molto più diretta e quindi più difficile da sostenere difensivamente. Quando al 78esimo entra Di Maria la partita dovrebbe entrare nella fase in cui la Juventus diventa la squadra che conosciamo. Quanto vale la qualificazione a una semifinale di Coppa Italia nella situazione in cui si trova la Juventus, in un giovedì sera di inizio febbraio?

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