Arriva la 'festa della luce' che spazza via i giorni della Merla. La festa religiosa, secondo un'antica tradizione popolare, ci dirà quanto manca alla primavera.
Il giorno della candelora è accompagnato da dei detti popolari che restituiscono a questa festività la funzione di pronosticare l’arrivo della primavera. Infatti, se c’è un piatto che più simboleggia la Candelora è il dolce, in particolare crêpes o waffles. Accanto a tutto questo, esiste anche una tradizione popolare che lega il meteo all’agricoltura: se la giornata di Candelora è serena e mite, sarà un anno di scarsa produzione per i raccolti, se invece è coperta di neve e fredda, le produzioni saranno buone. In alcune culture, il giorno della Candelora segna anche la fine dell'inverno e l'inizio della primavera. La festa celtica del Imbolc, celebrata il 1 febbraio, celebrava in questo giorno il ritorno della luce e dei primi segni della primavera. Il giorno della Candelora proviene da un’antica festività cristiana in cui si benedivano le candele. Ci sono località dove la Candelora è ancora sentite. Gli antichi romani celebravano invece il festival della purificazione di Februa, in onore di Februus, il dio della purificazione. Ma per ricostruire le radici della Candelora è necessario perdersi anche nelle altre storie di origine pagana. Il giorno della Candelora è giunto sino a noi, e tra fede e leggenda ci ricorda il [legame tra uomo e natura](https://www.ilrestodelcarlino.it/pesaro/cronaca/meteo-cipolle-urbania-origine-b40f3434); non solo: ci dice anche quanto manca alla primavera. In molte chiese, le candele benedette vengono poi portate a casa dai fedeli come segno di benedizione e protezione per la famiglia. Durante la festività, le candele vengono benedette e utilizzate durante le liturgie, per ricordare la luce di Gesù che entra nella vita del mondo.
Candelora 2023, tra tradizione, miti e leggende. Ecco il significato ed alcune notizie e curiosità sul significato della festa popolare che apre il mese di ...
In Puglia invece si narra che sempre un orso uscito dal letargo ballava la tarantella girando per il paese. La maggior parte, toglie il presepe subito dopo l’Epifania, con l’arrivo dei Re Magia. La ricorrenza è detta anche Purificazione di Maria. La leggenda è legata ad un merlo che alzando lo sguardo il 28 gennaio esclamò: "più non ti curo Domine, che uscito son dal verno”. Candelora 2023, tra tradizione, miti e leggende. [LIFESTYLE](/lifestyle/)/ Candelora, tra tradizione, miti e leggende.
Il termine deriva da "candelorum" per il semplice fatto che durante questa giornata vengono benedette le candele, simboleggianti la Luce di Cristo.
Da allora, il 2 febbraio i “femminielli” da tutta la Campania andavano in processione a offrire preghiere, canti, danze e voti alla Madre che tutto può e tutto perdona. Si narra infatti che nel 1256 la Madonna Schiavona salvò – riscaldandoli con la sua luce – due giovani amanti omosessuali, incatenati per punizione sul Monte Partenio e condannati a morire di freddo o sbranati dai lupi. La Candelora è celebrata in tutte nazioni di tradizione cristiana, ma ha una valenza differente a seconda delle comunità. Questa ricorrenza non è legata solo al Cristianesimo ma anche alla fine della stagione invernale e all'avvicinarsi della primavera. Fu in quel momento che San Simeone il Vecchio riconobbe il bambino come il messia e affermò che sarebbe stato "luce per illuminare le genti". Alla dea, come noto, vennero consacrati diversi templi tra cui quello di Lanuvio e presso il Foro Olitorio, a Roma, proprio alle pendici del Campidoglio, che faceva parte di una triade di templi ospitanti Iuno Sospita, Giano e Spes (Speranza).
Oggi è il giorno della Candelora: il significato della celebrazione e le origini storiche, i proverbi più noti, tradizioni e festeggiamenti.
Come ogni anno c’è grande attesa negli Stati Uniti per la tradizionale predizione della marmotta Punxsutawney Phil nel “Giorno della Marmotta” (Groundhog Day) che viene celebrato ogni 2 febbraio a Punxsutawney, in Pennsylvania. Si purificatio floribus, Pasqua nivibus”, ossia “Se il 2 febbraio nevica, la Pasqua sarà fiorita. In caso di pioggia e vento, il brutto tempo continuerà per altri 40 giorni con un marzo, a livello meteorologico, freddo e piovoso) La festa delle Luci ebbe origine in Oriente col nome di Ipapante (Incontro) e la prima testimonianza storicamente accertata della festa risale al IV secolo, a Gerusalemme. Si parla di Candelora perché in questo giorno si benedicono le candele, simbolo di Cristo “luce per illuminare le genti”, così come venne chiamato dal vecchio profeta Simeone al momento della presentazione al tempio di Gesù. Le origini storiche della Candelora sembrano essere legate ai Lupercali o Lupercalia romani, rituali che si svolgevano nei giorni più nefasti di febbraio, mese purificatorio per eccellenza, in onore del dio Fauno, nella sua accezione di Luperco (Lupercus), protettore del bestiame ovino e caprino dall’attacco dei lupi.
Il nome Candelora deriva dalla tradizione cristiana di benedire le candele che simboleggiano la luce e l'uscita dalle tenebre (l'inverno). La festa cade ...
In America il giorno della Candelora viene chiamato "giorno della marmotta" e si celebra il 2 febbraio. I proverbi e le filastrocche legati al giorno della Candelora riguardano l'inizio della primavera. Il giorno della Candelora è molto simile anche a quello dedicato a Fauno Luperco, divinità degli armamenti e della natura. Nella tradizione cristiana, il giorno della Candelora è noto anche come "Presentazione di Gesù al Tempio" e cade 40 giorni dopo Natale. La Candelora si festeggia esattamente 40 giorni dopo Natale, in linea con la tradizione cristiana nella quale il numero ricorre spesso. Se il 2 febbraio il clima è mite e soleggiato, vuol dire infatti che la primavera è prossima, mentre pioggia e freddo indicano che l'inverno durerà almeno per altre sei settimane.
Il 2 febbraio è tradizionalmente il giorno della Candelora, festa religiosa molto sentita specialmente in alcune regioni, a partire dalla Sardegna e la Sicilia.
La festa viene osservata anche dalla Chiesa ortodossa e da diverse chiese protestanti. Ma è conosciuta anche perché, nella tradizione popolare, la Candelora è la ricorrenza che prevede la benedizione di ceri e candele nelle chiese. Oltre che come Presentazione del Signore, è nota anche come la Purificazione di Maria.
Una festa religiosa molto sentita specie in alcune regioni, è legata ai pronostici sull'arrivo della primavera.
A Trieste si dice che se la Candelora "viene con sole e bora siamo fuori dell'inverno, se viene con pioggia e vento, siamo ancora dentro l'inverno". A Bologna: "Il giorno della Candelora, che nevichi o piova, dall'inverno siamo fuori, ma se c'è il sole ne avremo ancora per un mese almeno". “Se c'è sole a Candelora dell'inverno sèmo fora, ma se piove o tira vento, nell'inverno sèmo dentro", recita un famoso proverbio toscano.
Candelora 2023: tradizione, miti e leggende di questa festa che segue i giorni della merla e si dice segni il passaggio tra inverno e primavera.
In Puglia invece si racconta di un orso che dopo i mesi di sonno intratteneva il paese ballando la tarantella. Il 2 febbraio arriva la candelora a segnare il passaggio dall'inverno alla primavera. Per questo quando si apre il mese più corto dell'anno alcuni festeggiano la candelora, una celebrazione le cui origini risalgono a tradizioni molto antiche e che nel tempo ha assunto anche un singnificato religioso per i cristiani.
Il 2 febbraio è il giorno della Candelora 2023, una festività celebrata dalla Chiesa Cattolica. Cosa significa? Cosa si celebra e qual è l'origine del nome?
Da qui arriva la tradizionale cerimonia di benedizione delle candele, simboli della luce e dell'uscita dalle tenebre. Qui, sempre secondo il vangelo di Luca, Simeone, a cui era stato predetto che non sarebbe morto prima di aver incontrato il Messia, annuncia a Maria e Giuseppe che Gesù sarebbe stato luce per le nazioni e gloria di Israele. Secondo la Chiesa cattolica la Candelora è la festa della presentazione di Gesù al Tempio, l'episodio dell'infanzia di Gesù riferito dal Vangelo secondo Luca: 40 giorni dopo la nascita, Giuseppe e Maria portarono Gesù al Tempio di Gerusalemme per presentarlo ufficialmente a Dio, come previsto per tutti i figli maschi primogeniti.