Candelora 2023, tra tradizione, miti e leggende. Ecco il significato ed alcune notizie e curiosità sul significato della festa popolare che apre il mese di ...
In Puglia invece si narra che sempre un orso uscito dal letargo ballava la tarantella girando per il paese. La maggior parte, toglie il presepe subito dopo l’Epifania, con l’arrivo dei Re Magia. La ricorrenza è detta anche Purificazione di Maria. La leggenda è legata ad un merlo che alzando lo sguardo il 28 gennaio esclamò: "più non ti curo Domine, che uscito son dal verno”. Candelora 2023, tra tradizione, miti e leggende. [LIFESTYLE](/lifestyle/)/ Candelora, tra tradizione, miti e leggende.
Se guardiamo il lato religioso, dobbiamo ricondurla ai cristiani che celebrano la Festa di presentazione di Gesù nel Tempio, se invece guardiamo la tradizione ...
Dice la vecchia dentro la tana “Ne mancano ancora 40”. Risponde San Biagio “L’inverno ora inizia!”. Se ci soffermiamo ancora un pò in quella che è la tradizione cristiana allora diciamo pure che le candele benedette il 2 Febbraio vengono utilizzate il giorno successivo perché si celebra San Biagio, il protettore delle gole. Quando videro Gesù Bambino lo riconobbero nel Signore annunciato per secoli, la “luce per illuminare le genti”. La Candelora è una giornata celebrata il 2 Febbraio di ogni anno. Il vangelo secondo Luca dunque descrisse che anche Giuseppe e Maria presentarono Gesù bambino al tempio, e che a compiere il rito di espiazione c’erano due persone anziane Simeone e Anna che aspettavano ogni giorno con fedeltà la venuta di Dio.
Il termine deriva da "candelorum" per il semplice fatto che durante questa giornata vengono benedette le candele, simboleggianti la Luce di Cristo.
Da allora, il 2 febbraio i “femminielli” da tutta la Campania andavano in processione a offrire preghiere, canti, danze e voti alla Madre che tutto può e tutto perdona. Si narra infatti che nel 1256 la Madonna Schiavona salvò – riscaldandoli con la sua luce – due giovani amanti omosessuali, incatenati per punizione sul Monte Partenio e condannati a morire di freddo o sbranati dai lupi. La Candelora è celebrata in tutte nazioni di tradizione cristiana, ma ha una valenza differente a seconda delle comunità. Questa ricorrenza non è legata solo al Cristianesimo ma anche alla fine della stagione invernale e all'avvicinarsi della primavera. Fu in quel momento che San Simeone il Vecchio riconobbe il bambino come il messia e affermò che sarebbe stato "luce per illuminare le genti". Alla dea, come noto, vennero consacrati diversi templi tra cui quello di Lanuvio e presso il Foro Olitorio, a Roma, proprio alle pendici del Campidoglio, che faceva parte di una triade di templi ospitanti Iuno Sospita, Giano e Spes (Speranza).
La festa viene celebrata quaranta giorni dopo la nascita di Gesù a Betlemme: Giuseppe e Maria, secondo la pratica religiosa del tempo, portano il Bambino a ...
Nel particolare di questa festa, l’incontro è tra i due genitori di Gesù, Giuseppe e Maria, e il vecchio profeta Simeone; lo stesso che proprio dopo aver “incontrato” il Bambino potrà pronunciare le famose parole che corrispondono a quello che tutti conosciamo come “Il cantico di Simeone”: “Ora lascia, o Signore, che il tuo servo vada in pace secondo la tua parola; perché i miei occhi han visto la tua salvezza preparata da te davanti a tutti i popoli; luce per illuminare le genti e gloria del tuo popolo Israele”. In queste parole che hanno tutto il sapore di poesia, troviamo una frase sulla quale è importante focalizzare l’attenzione: “luce per illuminare le genti”. La festa viene celebrata quaranta giorni dopo la nascita di Gesù a Betlemme: Giuseppe e Maria, secondo la pratica religiosa del tempo, portano il Bambino a Gerusalemme per presentarlo al Signore, così come prescritto dalla legge mosaica.
Il 2 febbraio è tradizionalmente il giorno della Candelora, festa religiosa molto sentita specialmente in alcune regioni, a partire dalla Sardegna e la Sicilia.
La festa viene osservata anche dalla Chiesa ortodossa e da diverse chiese protestanti. Ma è conosciuta anche perché, nella tradizione popolare, la Candelora è la ricorrenza che prevede la benedizione di ceri e candele nelle chiese. Oltre che come Presentazione del Signore, è nota anche come la Purificazione di Maria.
Ogni anno il 2 febbraio si benedicono le candele e si celebra la Candelora che segna il passaggio dall'inverno alla primavera.
– detto piemontese – detto pugliese – detto toscano – detto bolognese – detto triestino – detto salentino
Una festa religiosa molto sentita specie in alcune regioni, è legata ai pronostici sull'arrivo della primavera.
A Trieste si dice che se la Candelora "viene con sole e bora siamo fuori dell'inverno, se viene con pioggia e vento, siamo ancora dentro l'inverno". A Bologna: "Il giorno della Candelora, che nevichi o piova, dall'inverno siamo fuori, ma se c'è il sole ne avremo ancora per un mese almeno". “Se c'è sole a Candelora dell'inverno sèmo fora, ma se piove o tira vento, nell'inverno sèmo dentro", recita un famoso proverbio toscano.
Venerdì 3 a partire dalle ore 20, Pro Loco Braone insieme al Bar La Tana del Re vogliono ricreare invece un'atmosfera “da antica osteria”, con musiche e canti ...
In quest’atmosfera un po’ medievale si inserirà perfettamente l’antico gioco della bala creèla: l’Associazione Amici della Bala Creèla di Gianico occuperanno Via Santa Maria e la piazza e, sfidando il freddo, alcune squadre dell’associazione riproporranno il tradizionale gioco camuno, sconosciuto ai più; sarà dato spazio per divertirsi anche ai presenti e ai più piccoli, i quali avranno avuto modo di conoscere le regole già venerdì 3 febbraio grazie ad un incontro tra i soci degli Amici della Bala Creèla e le cinque classi della scuola primaria di Braone. I volontari della Pro Loco non avranno un momento di riposo neppure per la giornata di domenica 5 febbraio, che dalla mattina prevederà diversi tagli del nastro da parte del Sindaco Mattioli: l’inaugurazione della biblioteca comunale, recentemente trasferita presso il pian terreno di Villa Griffi, ospiterà giovanissimi lettori grazie alla presenza di una racconta fiabe che li trasporterà in lontani mondi immaginari mentre sarà servita la colazione del piccolo lettore. Dalle ore 19.30 la tradizionale cena di Candelora sarà ospitata all’interno della scuola primaria di Braone.