L'appello del Pontefice "al dialogo e alla ricerca della pace tra israeliani e palestinesi" dopo i sanguinosi attentati delle scorse ore.
Dall'inizio dell'anno - ha aggiunto - decine di palestinesi sono rimasti uccisi negli scontri a fuoco con l'esercito israeliano". Gesù ci ricorda che siamo beati non per quello che abbiamo, ma per quello che siamo". "Non sprecare ci permette di apprezzare il valore di noi stessi, delle persone e delle cose - ha sottolineato - Purtroppo, però, è un principio spesso disatteso, soprattutto nelle società più agiate, in cui domina la cultura dello spreco e dello scarto.
Il viaggio apostolico nella Repubblica Democratica del Congo e Sud Sudan è nel segno della “riconciliazione, pace e fraternità”. La popolazione congolese è ...
Sì, la violenza della guerra nell'est del Paese pesa molto sul cuore di tutti i congolesi, e la visita del Papa è un faro di speranza. Un segno di queste buone relazioni tra l'attuale governo e la Chiesa è la storica firma, lo scorso anno, del Concordato tra la Santa Sede e la RDC. La Chiesa cattolica in Congo ha grande prestigio e autorità morale per tutti i cittadini, compresi i non cattolici. A mio parere, la Chiesa cattolica nella RDC gode di buona salute, anche se ha certamente margini di miglioramento, come è normale che sia per un'istituzione che è anche umana e non è risparmiata dai mali che colpiscono la gente e la società in cui è radicata. Il dinamismo della Chiesa congolese è fonte di speranza e di consolazione per tutta la Chiesa universale. Ha citato il tema dell'ambientalismo, ripreso nella "Laudato Sì'" e il fatto che la foresta equatoriale del Congo è la più grande riserva di ossigeno per purificare il mondo; i conflitti bellici che il Paese sta subendo, li ha riferiti a "Fratelli tutti". Anche il "tema" del viaggio è molto significativo: "tutti riconciliati". Per la messa centrale è prevista la partecipazione di più di un milione e mezzo di fedeli. Inoltre ha aggiunto che “il Congo è la sintesi del magistero di Papa Francesco, perché il pontefice parla di ecologia, fraternità, immigrazione, tutti fenomeni che ci riguardano e che incontriamo nell’encicliche Fratelli Tutti, Laudato Si e Christus vivit”. Ha accennato alla somiglianza tra le principali questioni che interessano il Paese e i documenti di catechesi del Santo Padre. La Repubblica Democratica del Congo, in costante crescita demografica, è uno dei paesi più grandi e popolosi dell'Africa con più di 90 milioni di abitanti. Il motto del viaggio in Congo è "Tutti riconciliati in Cristo".
Il Pontefice lancia anche un appello affinché riprenda il dialogo di pace tra israeliani e palestinesi. “La sfilata di morte che si registra giorno dopo giorno ...
“La sfilata di morte che si registra giorno dopo giorno porta a chiudere la speranza di fiducia tra i due popoli – sottolinea Bergoglio – e per questo faccio un appello ai due governi e alla comunità internazionale, a cercare il dialogo e una ricerca sincera della pace”. Secondo il Pontefice, ciò “ci permette di apprezzare il valore di noi stessi, delle persone e delle cose. Ma le persone – conclude il Papa – non si possono buttare via, mai! Si sentono bisognosi di Lui e riconoscono che il bene viene da Lui, come dono, come grazia. “Sono addolorato – dice il Pontefice – per le notizie che arrivano dalla Terra Santa, in particolare per la morte di dieci palestinesi, tra cui una donna, in una azione anti terrorismo degli israeliani, dopo quanto successo venerdì con la morte di sette ebrei che sono stati uccisi da un palestinese”. “Sono coloro che sanno di non bastare a sé stessi, di non essere autosufficienti, e vivono come ‘mendicanti di Dio’ – è la risposta del Santo Padre -.
Ma il Pontefice ha toccato anche il tema dello spreco alimentare nel mondo: "Non sprecare i doni che abbiamo. Risulta che nel mondo ogni anno vada sprecato ...
Le altre due sfide: "non sprecare i doni che abbiamo" e "non scartare le persone". Gesù ci ricorda che siamo beati non per quello che abbiamo, ma per quello che siamo". Ma il Pontefice ha toccato anche il tema dello spreco alimentare nel mondo: "Non sprecare i doni che abbiamo.
All'Angelus domenicale, il Papa invita ad imparare dai poveri in spirito, che riconoscono il bene che viene da Dio e fanno tesoro di quello che ...
L’invito del Papa è allora ad interrogarsi su come si vive la povertà di spirito, sullo spazio che Dio ha nella propria vita, se lo si considera la propria ricchezza e si crede di essere amati da Lui o ci si butta via “con tristezza, dimenticando di essere un dono”. Infine Francesco esorta ad un esame di coscienza sulla propria disponibilità a condividere i beni con gli altri, sul proprio egoismo, su come si considerano i più fragili - “doni preziosi, che Dio mi chiede di custodire” - e se ci si ricorda “di chi è privo del necessario”. “Chi è povero in spirito” infatti, aggiunge il Papa, “fa tesoro di quello che riceve” e desidera che nessun dono vada sprecato”, "i poveri in spirito cercano di non sprecare nulla". E poi la cultura dello scarto usa le persone, buttate via quando non servono più, non interessano più o sono di ostacolo. Le risorse del creato non si possono usare così; i beni vanno custoditi e condivisi, in modo che a nessuno manchi il necessario. Non sprecare ci permette di apprezzare il valore di noi stessi, delle persone e delle cose.
L'appello di Papa Francesco all'Angelus di oggi: "Serve dialogo e alla ricerca della pace tra israeliani e palestinesi".
Il Papa spiega come questa spirale di morte che aumenta di giorno in giorno non fa altro che chiuderei i pochissimi spiragli di fiducia che ci sono tra i due popoli per proseguire la vita con serenità: “Le altre due sfide – conclude il Papa – sono non sprecare i doni che abbiamo e non scartare le persone“. Il nostro Gesù ci ricorda che siamo beati non per quello che abbiamo, ma per quello che siamo in questa Terra”.
“Faccio appello ai due Governi e alla Comunità internazionale, affinché si trovino, subito e senza indugio, altre strade, che comprendano il dialogo e la ...
Faccio appello ai due Governi e alla Comunità internazionale, affinché si trovino, subito e senza indugio, altre strade, che comprendano il dialogo e la ricerca sincera della pace. <
Dall'inizio dell'anno decine di palestinesi sono rimasti uccisi negli scontri a fuoco con l'esercito israeliano. Faccio appello ai due governi e alla comunità ...
Red/Nav/Int2 “La spirale di morte che aumenta di giorno in giorno non fa altro che chiudere i pochi spiragli di fiducia che ci sono tra i due popoli. (askanews) – “Con grande dolore apprendo le notizie che giungono dalla Terra Santa, in particolare della morte di 10 palestinesi, tra cui una donna, uccisi durante azioni militari israeliane antiterrorismo in Palestina e di quanto accaduto vicino a Gerusalemme venerdì sera quando 7 ebrei israeliani sono stati uccisi da un palestinese e tre sono stati feriti all’uscita della sinagoga”.
All'Angelus Papa Francesco riflette sul "non sprecare", "un principio spesso disatteso, soprattutto nelle società più agiate, in cui domina la cultura dello ...
Vorrei proporvi allora tre sfide contro la mentalità dello spreco e dello scarto”. Città del Vaticano – Tre consigli per lottare contro la cultura dello scarto arrivano da Papa Francesco durante l’Angelus. Gesù ci ricorda che siamo beati non per quello che abbiamo, ma per quello che siamo. Ma le persone non si possono buttare via, gli svantaggiati non si possono buttare via! E dà tre consigli per far fronte proprio alla cultura dello scarto Purtroppo, però, è un principio spesso disatteso, soprattutto nelle società più agiate, in cui domina la cultura dello spreco e la cultura dello scarto: ambedue sono una peste.
Lunedì alle 12 Bottolo, Anzani, Balaso, Ambrose e Penna incontrano il Santo Padre a Palazzo Apostolico. ANDREA SCOPPA. Sport. Mattia Bottolo, Simone Anzani, ...
C’erano già stati i ricevimenti con i vertici della politica e delle istituzioni, in questo lunedì si vivranno altre emozioni uniche e forse irripetibili incontrando il Santo Padre. A guidarla il presidente della Federazione italiana pallavolo Giuseppe Manfredi, il segretario generale Stefano Bellotti e per i grandi neo campioni iridati ovviamente il ct Fefè De Giorgi e il suo vice Nicola Giolito, entrambi ex Lube. Civitanova, 29 gennaio 2023 – Mezzogiorno «specialissimo» domani per 5 atleti della Lube Civitanova che saranno ricevuti nientemeno che da Papa Francesco.
Martedì 31 gennaio Papa Francesco partirà per la Repubblica Democratica del Congo e per il Sud Sudan, un viaggio rinviato di 6 mesi a causa ...
“In gioco – spiega il sito della S.Sede – ci sono le risorse minerarie di questa zona. “Vivremo così insieme, da fratelli, un pellegrinaggio ecumenico di pace”, ha detto Bergoglio ai fedeli di piazza S. in particolare della tappa in Sud Sudan dove arriverà insieme all’Arcivescovo di Canterbury e al Moderatore dell’Assemblea Generale della Chiesa di Scozia.
Dopo la preghiera mariana, il Papa esprime le sue preoccupazioni per l'escalation di violenza in Terrasanta e lancia un accorato appello ai due governi e ...
L’invito del Papa è allora ad interrogarsi su come si vive la povertà di spirito, sullo spazio che Dio ha nella propria vita, se lo si considera la propria ricchezza e si crede di essere amati da Lui o ci si butta via “con tristezza, dimenticando di essere un dono”. E anche Gesù ci insegna a non sprecare, ad esempio, quando “dopo la moltiplicazione dei pani e dei pesci”, “chiede di raccogliere il cibo avanzato perché nulla vada perduto”. Questa presenza dei tre leader religiosi – il Papa, l’arcivescovo di Canterbury e il moderatore della Chiesa di Scozia – è un’espressione di ecumenismo molto significativa, anzi, un ecumenismo – lo chiamerei – della testimonianza. Le risorse del creato non si possono usare così; i beni vanno custoditi e condivisi, in modo che a nessuno manchi il necessario. Eminenza, il Papa si appresta a partire per la Repubblica Democratica del Congo e il Sud Sudan. L’Africa attende il Papa che non ha mai smesso di desiderare e costruire questo incontro nelle terre, martoriate da conflitti e sfruttamento, della Repubblica Democratica del Congo e del Sud Sudan. Francesco lo sottolinea all’Angelus, spiegando che sono poveri in spirito quanti “sanno di non bastare a sé stessi, “e vivono come ‘mendicanti di Dio’: si sentono bisognosi di Dio e riconoscono che il bene viene da Lui, come dono, come grazia”. Come tutta la nazione, anche monsignor Mwanama Galumbulula è in trepidante attesa di ascoltare le parole che il Papa pronuncerà durante quello che è stato definito un vero e proprio pellegrinaggio di pace e guarda con speranza all’incontro che Francesco avrà il 1 febbraio con le vittime dell’Est del Paese. “Con questo nostro impegno – conclude Carlassare – vogliamo far passare il messaggio che sicuramente il Papa verrà a ribadirci: dobbiamo essere tutti uno, come dice la preghiera di Gesù. “In sostanza, si consumano dove c’è povertà, dove ci sono gli sfollati senza più una casa dove vivere e dove si sfruttano le risorse in modo indiscriminato”, spiega il vescovo. Dopo aver lasciato la Repubblica Democratica del Congo, il Papa arriverà in Sud Sudan nel primo pomeriggio del 3 febbraio: sarà la prima volta assoluta di un Pontefice. Inoltre, le diocesi e le parrocchie “hanno svolto delle catechesi per spiegare ai fedeli il senso del ministero papale e l’importanza di questa visita apostolica”, aggiunge il vescovo.
<<Terre provate da lunghi conflitti>>, ricorda parlando del viaggio in Africa che inizierà martedì prossimo, <<Accompagnate il mio viaggio con la preghiera>>.
Congo e Sud Sudan: Caritas italiana, a disposizione on line schede e materiali da utilizzare il 23 febbraio](/Vita-Chiesa/R.D.-Congo-e-Sud-Sudan-Caritas-italiana-a-disposizione-on-line-schede-e-materiali-da-utilizzare-il-23-febbraio) <
All'Angelus domenicale, il Papa ha ricordato il viaggio che lo vedrà impegnato da martedì in Congo e Sud Sudan: «insieme, da fratelli, un pellegrinaggio ...
. La terza sfida, infine, è a "non scartare le persone". La seconda sfida è a "non sprecare i doni che abbiamo". Quello di "non sprecare" è un principio che "ci permette di apprezzare il valore di noi stessi, delle persone e delle cose".
“Quando una persona si lascia andare e si butta via, spreca sé stessa”, il primo monito di Francesco, che ha esortato a lottare “contro la tentazione di ...
“Non scartare” significa “non sprecare quello che siamo”, “non sprecare i doni che abbiamo” e “non scartare le persone”. Ma le persone non si possono buttare via, gli svantaggiati non si possono buttare via! Non sprechiamo quello che abbiamo, ma diffondiamo un’ecologia della giustizia e della carità, della condivisione!”.
"Con grande dolore apprendo le notizie che giungono dalla Terra Santa, in particolare della morte di dieci palestinesi, tra cui una donna, uccisi durante ...
I rappresentanti di 107 enti, associazioni, comitati e gruppi della società civile italiana, molti deiquali presenti nel Paese, rilanciamo l'appello di ...
Perché, attraverso di lei, il mondo potrà guardare alla sofferenza senza fine di questo popolo, soprattutto all’est, e mettere in atto strumenti che sanzionino gli aggressori e scoraggino la guerra” chiedono nella lettera a Papa Francesco le 107 associazioni che auspicano la smobilitazione e la smilitarizzazione della Regione del Nord e Sud Kivu: togliendo terreno al Movimento M23 e agli oltre 100 gruppi ribelli presenti nell’area con la realizzazione di un programma concreto di disarmo, smobilitazione e, dove possibile, con la reintegrazione dei combattenti nella società civile. Una guerra senza fine, che ha reso impossibile la visita del Santo Padre nella martoriata città di Goma, capoluogo della provincia del Nord Kivu. I rappresentanti di 107 enti, associazioni, comitati e gruppi della società civile italiana, molti deiquali presenti nel Paese, rilanciamo l’appello di padre Alex Zanotelli lanciato attraverso la nostra rivista a rompere il silenzio su Congo e scrivono a Papa Francesco alla vigilia del viaggio apostolico in RDC e Sud Sudan.
Papa Francesco è pronto per un nuovo viaggio apostolico. Il Pontefice sarà in Africa da martedì 31 a domenica 5 febbraio, visitando la Repubblica ...
Il direttore della Sala Stampa vaticana Matteo Bruni ha anticipato che il Papa farà sette discorsi in Congo, e cinque in Sud Sudan tutti in Italiano. A Kinshasa il 31 gennaio, sarà accolto dal premier Jean-Michel Sama Lukonde, il Sud Sudan il 3 febbraio sarà ricevuto dal presidente Salva Kiir Mayardit. Durante la visita in Sud Sudan sarà affiancato dall'arcivescovo di Canterbury e dal moderatore dell'Assemblea generale della Chiesa di Scozia. Il Pontefice sarà in Africa da martedì 31 a domenica 5 febbraio, visitando la Repubblica Democratica del Congo e il Sud Sudan. Il Papa ha ricordato come nella Repubblica Democratica del Congo, soprattutto nella zona est, continuino scontri armati e sfruttamento mentre il Sud Sudan dopo gli anni della guerra, vede ancora troppe persone vivere nel disagio o da sfollati. Per Papa Francesco sarà il quarantesimo viaggio apostolico e il quarto in Africa.
Papa Francesco ha accolto la rinuncia presentata, per raggiunti limiti d'età, dal cardinale Marc Ouellet agli incarichi di prefetto del Dicastero per i ...
Il 26 settembre dell’anno successivo lo stesso pontefice lo ha nominato vescovo di quella sede. Il 3 novembre 2014 papa Francesco lo ha nominato amministratore apostolico di Chiclayo e vescovo titolare di Sufar. Papa Francesco ha accolto oggi la rinuncia presentata, per raggiunti limiti d’età, dal cardinale Marc Ouellet agli incarichi di prefetto del Dicastero per i Vescovi e di presidente della Pontificia Commissione per l’America Latina, e ha chiamato a succedergli nei medesimi incarichi monsignor Robert Francis Prevost, agostiniano, finora vescovo di Chiclayo (Perú), conferendogli in pari tempo il titolo di arcivescovo-vescovo emerito di Chiclayo.
Una situazione allarmante alla vigilia del viaggio di Papa Francesco che dal 31 gennaio al 3 febbraio sarà a Kinshasa, capitale congolese, per la seconda visita ...
Una situazione allarmante alla vigilia del viaggio di Papa Francesco che dal 31 gennaio al 3 febbraio sarà a Kinshasa, capitale congolese, per la seconda visita apostolica di un Pontefice in Congo (il primo a compierla fu Papa Giovanni Paolo II nel 1980 e nel 1985) per poi volare in Sud Sudan, dal 3 al 5 febbraio. L’M23 ha preso il controllo di una parte della provincia del Nord Kivu in Congo, con violenze e attacchi mortali alla popolazione, costringendo da mesi le persone a fuggire dai loro villaggi. Il tanto atteso viaggio apostolico di Papa Francesco in Africa inizia da Kinshasa, capitale della Repubblica democratica del Congo, dove il Santo Padre si fermerà fino al 3 febbraio per poi volare in Sud Sudan.
Il Papa ha chiesto all'Angelus di pregare per questo suo «pellegrinaggio di pace» in «terre provate da lunghi conflitti», e denuncia da tempo...
Era stato l’arcivescovo di Canterbury a ideare e proporre al Papa un «ritiro spirituale» in Vaticano, nell’aprile 2019, con le autorità politiche e religiose del Paese, dopo sei anni di guerra civile e oltre 400 mila morti. Il Papa ha chiesto all’Angelus di pregare per questo suo «pellegrinaggio di pace» in «terre provate da lunghi conflitti», e denuncia da tempo l’«inconscio collettivo» che vede nell’Africa «un continente da sfruttare», la terra che «molte potenze mondiali stanno andando a saccheggiare». [Francesco, con un gesto memorabile, si era chinato a baciare i piedi del presidente Salva Kiir ](https://video.corriere.it/papa-francesco-bacia-piedi-leader-sud-sudan-basta-guerre/7f0e6128-5c83-11e9-b6d2-280acebb4d6e)e dei vicepresidenti Rebecca Nyandeng De Mabior e Riek Machar, leader dell’opposizione: «A voi tre che avete firmato l’accordo di pace vi chiedo, come fratello: rimanete nella pace». Ma «il Congo sta soffrendo in questo momento di guerriglia, ecco perché non vado a Goma, non si può andare», ha spiegato il Papa ai comboniani spagnoli della rivista Mundo Negro: «Non è che non vada perché ho paura, non mi succederà nulla, ma con un’atmosfera del genere e vedendo quello che stanno facendo, buttano una bomba nello stadio e uccidono un sacco di persone. Soprattutto chi è in una posizione di potere, chi è responsabile della sicurezza del Paese, del suo controllo e della protezione collettiva del popolo». Il Papa compirà la seconda tappa del suo viaggio insieme con il primate della Chiesa anglicana Justin Welby e il moderatore della Chiesa di Scozia, Ian Greenshields. Ed ora che Francesco si prepara al quarantesimo viaggio internazionale e torna nell’Africa equatoriale, martedì nella Repubblica democratica del Congo e da venerdì a domenica in Sud Sudan, la situazione non è certo più rassicurante e il Papa lo sa, come sa che la sua presenza, almeno per qualche giorno, può risvegliare l’attenzione del mondo sulla sofferenza di popoli altrimenti dimenticati. [il 60 per cento del cobalto](https://www.corriere.it/sette/esteri/21_dicembre_14/congo-quell-umanita-miserabile-fango-la-guerra-cobalto-ea050bbe-56c5-11ec-a4e5-d793da90387e.shtml) e soprattutto [ l’80 per cento delle riserve mondiali di coltan](https://www.corriere.it/esteri/17_aprile_13/inferno-coltan-2adccda8-2218-11e7-807d-a69c30112ddd.shtml), un minerale composto da columbite e tantalite, prezioso e ambitissimo perché essenziale nella produzione delle batterie per computer e smartphone. Dopo la messa di mercoledì, Francesco riceverà nella nunziatura di Kinshasa alcune vittime della violenza nella parte orientale del Paese e le organizzazioni caritative che vi lavorano. [Un viaggio molto atteso](https://www.corriere.it/cronache/23_gennaio_02/papa-francesco-dimissioni-ipotesi-06fc8716-8a18-11ed-807c-71f69c13595f.shtml), in due Paesi a maggioranza cattolica: il 49,6 per cento della popolazione nella Repubblica democratica del Congo, il 52,4 in Sud Sudan. Francesco arriverà a Kinshasa martedì pomeriggio, nella capitale congolese le misure di sicurezza sono al livello più alto e intorno alla nunziatura come nei luoghi degli appuntamenti è stata creata una zona di «giurisdizione pontificia» cui si potrà accedere solo con permessi speciali, anche se il Vaticano ha chiarito che «non c’è nessuna minaccia specifica»; alla messa di mercoledì mattina nell’aeroporto di N’dolo è atteso un milione e mezzo di fedeli. Doveva andare a luglio - primo Papa nell’ex Zaire dopo Wojtyla nel 1985, primo in assoluto nel Sud Sudan, il Paese più giovane del mondo, indipendente dal 2011 - ma rinviò per il dolore al ginocchio.
Dal 31 gennaio al 5 febbraio la 40ma trasferta internazionale del Pontefice toccherà la Repubblica Democratica del Congo e il Sud Sudan, Paesi travagliati ...
Francesco sarà il primo Pontefice a ritornare nella Repubblica Democratica del Congo, dopo la visita di 37 anni fa di San Giovanni Paolo II, mentre per il Sud Sudan sarà la prima volta di un Papa in una nazione divenuta indipendente solo nel 2011. In particolare, la Messa del 1° febbraio nell’aeroporto congolese di Kinshasa-Ndolo, che sarà celebrata secondo il rito zairese del Messale romano, vedrà la partecipazione di almeno un milione e mezzo di persone, tante quante ne può contenere l’area. Insieme ai quali, ha aggiunto Bergoglio che incontrerà anche il presidente Salva Kiir, «vivremo da fratelli un pellegrinaggio ecumenico di pace».
Quasi 200 atleti dal Santo Padre per celebrare un anno storico della pallavolo italiana. Giannelli: “Sono sensazioni molto forti”
La federazione è fatta da oltre 4mila società e quello che è stato fatto dalle nostre nazionali mi riempie di orgoglio”. “Non è una cosa che capita tutti i giorni -racconta Ofelia Malinov, palleggiatrice della nazionale - e siamo veramente orgogliosi di aver partecipato a tutto questo”. Siamo molto orgogliosi e felici dell’opportunità che ci è stata data dal Santo Padre e abbiamo ascoltato ogni millesimo di secondo per imparare qualcosa da una persona magnifica”. “Quello che hanno fatto questi ragazzi è qualcosa di eccezionale -afferma il Presidente Manfredi - ed è la dimostrazione che abbiamo svolto un ottimo lavoro. Sulle parole di Sua Santità :”Mi ha fatto molto piacere che il Santo Padre abbia ricordato che facciamo sport per divertirci e che siamo un esempio per tanti ragazzi che ci guardano. “È stata un’emozione grandissima -afferma Simone Giannelli, capitano della nazionale maschile- sono onorato e orgoglioso di aver preso parte a tutto questo e credo sia una giornata che rimarrà per sempre nel nostro cuore”.
Nella pallavolo come nella vita, "non esiste solo la dimensione individuale, ma si è parte di un gruppo: ognuno è chiamato a dare il proprio contributo ...
Il Papa ha accolto la rinuncia presentata, per raggiunti limiti d'età, dal card. Marc Ouellet, agli incarichi di prefetto del Dicastero per i Vescovi e di ...
"Preghiamo perché le parrocchie, mettendo al centro la comunione, siano sempre più comunità di fede, di fraternità e di accoglienza verso i più bisognosi".
“Preghiamo perché le parrocchie, mettendo al centro la comunione, siano sempre più comunità di fede, di fraternità e di accoglienza verso i più bisognosi”. Preghiamo perché le parrocchie, mettendo la comunione – la comunione delle persone, la comunione ecclesiale – al centro, siano sempre più comunità di fede, di fraternità e di accoglienza verso i più bisognosi”. È l’intenzione di preghiera del Papa per il mese di febbraio.
Non si è mai soli, c'è sempre qualcuno da servire". Il Papa consegna questa riflessione ai membri della Federazione Italiana Pallavolo, ricevuti oggi in ...
In questo modo "consentiremo loro - ha concluso Manfredi - di tornare a coltivare una passione". Il passaggio verso il compagno o la compagna che ha il compito di finalizzare l’azione. "Sperando di farle cosa gradita - ha aggiunto Manfredi - abbiamo regalato ai bambini del Dispensario Pediatrico Santa Marta del materiale d'abbigliamento, oltre a dei palloni in modo che possano giocare e divertirsi". Il Papa sottolinea poi come l'azione di attacco sia certamente decisiva, ma lo sport è chiamato a praticare "sempre un sano agonismo", senza mai cercare scorciatoie: ROMA - Nello sport "non esiste solo la dimensione individuale, ma si è parte di un gruppo" e i giocatori di una squadra "sono come le membra di un corpo". Un percorso in una prospettiva integrale che unisca alla tecnica la possibilità di dare il meglio di sé, sia nell’attività agonistica sia nella vita.
Leggi su Sky TG24 l'articolo Papa Francesco in Africa dal 31 gennaio al 5 febbraio: 'Accompagnatemi con la preghiera'
Lunedì 30 gennaio 2023, un'altra data da ricordare per la pallavolo italiana. Le nazionali azzurre infatti, quest'oggi sono state ricevute in udienza ...
La maglia azzurra è la maglia azzurra, è sempre un onore indossarla. Il Papa ci ha ricordato che facciamo sport per divertirci e che nello stesso tempo abbiamo la fortuna di far divertire gli altri. Ogni volta che scendiamo in campo con la maglia azzurra sappiamo di avere un peso in più perché sappiamo di rappresentare un paese, un’intera nazione. GIUSEPPE MANFREDI: “Per noi e tutti i ragazzi è stata una giornata fantastica che ricorderemo per tutta la vita. Abbiamo ancora un po' di mesi prima di cominciare, ma sappiamo che l’estate azzurra è sempre molto ricca di eventi. Quella di oggi è stata una giornata molto importante per tutti noi. Una manifestazione che giocheremo in casa, con i nostri tifosi e con i palazzetti pieni. Sono grato di aver avuto la possibilità di vivere questa giornata che porterò per sempre nel mio cuore. Parallelamente abbiamo ancora una volta avuto la prova del tanto affetto e attenzione che c’è nei nostri confronti per il percorso che come federazione e come squadra abbiamo fatto. Colgo l’occasione per ringraziare tutti coloro che hanno lavorato per la buona riuscita di questa giornata che rimarrà nei nostri cuori per sempre. Dopo questo storico incontro con il Santo Padre, l’intera delegazione azzurra si è poi spostata presso il Foyer dell’Auditorium Conciliazione per un momento di convivialità. Proprio il numero uno federale Manfredi, visibilmente emozionato, è stato portavoce in udienza di un toccante discorso riservato a Papa Francesco (le sue parole
Papa Francesco arriva in Repubblica democratica del Congo: un Paese dilaniato dal conflitto e su cui interessi regionali si allungano, mentre migliaia di ...
Il Ruanda ha accusato il Congo di aver violato un processo di pace in corso continuando a sostenere un gruppo armato legato agli autori del genocidio del 1994. “I presidenti Paul Kagame e Félix Thisekedi devono sforzarsi di disinnescare il conflitto tra Ruanda e Repubblica democratica del Congo, smorzando le tensioni attraverso il dialogo”, ha detto Hunan Xia, il diplomatico cinese che fa da inviato Onu per la Regione dei Grandi Laghi. Tshisekedi ha anche invocato l’aiuto dell’Uganda, che ha schierato le sue truppe a cavallo del confine orientale congolese (ma il problema è che Kampala, esattamente come Kigali, è interessata ai beni naturali della Rdc e potrebbe prima o poi presentare il conto per questo aiuto). Ma è anche un asset clandestino del Ruanda, usato per azioni di destabilizzazione all’interno del Congo. Nonostante un accordo di pace del 2003, gli scontri persistono, con circa 100 gruppi armati attivi nella regione e più di 4 milioni di persone sfollate a causa del conflitto, secondo le Nazioni Unite. Il livello di tensioni tra congolesi e ruandesi è altissimo.
CITTA' DEL VATICANO- Lunedì 30 gennaio 2023, un'altra data da ricordare per la pallavolo italiana. Le nazionali azzurre infatti, quest'oggi sono state ...
Ogni volta che scendiamo in campo con la maglia azzurra sappiamo di avere un per in più perché sappiamo di rappresentare un paese, un’intera nazione. Il Papa ci ha ricordato che facciamo sport per divertirci e che nello stesso tempo abbiamo la fortuna di far divertire gli altri. La maglia azzurra è la maglia azzurra, è sempre un onore indossarla. La Pallavolo è un gioco di squadra, nel quale è fondamentale la condivisione dei momenti di difficoltà, la fiducia nei compagni e l’aiuto reciproco. Decisiva è certamente l’azione di attacco, che consente di fare punti e di costruire la vittoria. In un mondo dove si sgomita per apparire e per emergere a tutti i costi, dove l’io viene prima del noi, dove si scarta chi è debole e improduttivo, lo sport può essere segno convincente di unità, di integrazione, e può lanciare un messaggio forte di pace e di amicizia. I soldi e il successo non devono mai far venire meno la componente di gioco, di divertimento. Il sacrificio, l’allenamento, il rigore sono elementi imprescindibili dello sport, mentre la pratica del doping, oltre ad essere pericolosa, è un inganno che toglie bellezza e divertimento al gioco, macchiandolo di falsità e facendolo diventare sporco. I giocatori di una squadra sono come le membra di un corpo: san Paolo dice che «se un membro soffre, tutte le membra soffrono insieme; e se un membro è onorato, tutte le membra gioiscono con lui» (1 Cor 12,26). Ringrazio il Presidente per le parole di saluto che mi ha rivolto a nome della Federazione e di tutti voi, atlete e atleti delle nazionali italiane di pallavolo, maschili e femminili, maggiori e giovanili. A tenere le redini di quest’incontro con la stampa sono stati Jacopo Volpi e Simona Rolandi, giornalisti RAI che da sempre raccontano i successi del volley azzurro. Lo sport, infatti, deve essere sempre a servizio della persona e della società, non di interessi o logiche di potere.
Papa Francesco arriva il 31 gennaio a Kinshasa. I cattolici sperano che i suoi messaggi scuotano governanti e comunità internazionale.
Anche se la Chiesa in Congo è vista da molti come “uno stato nello stato”. Ma la visita del papa di Roma cambierà veramente qualcosa? La visita in Rd Congo avviene a 11 mesi dalle elezioni generali previste per il 20 dicembre. Questa è la situazione che il papa troverà qui. Più a nord, dove c’è guerra, ecco il coltan, la cassiterite, ma anche le terre rare, là soprattutto dove opera l’M23». Con 45 milioni di cattolici è il maggiore bacino in Africa, ma si moltiplicano le chiese evangeliche o del rinnovamento.