Parla il dr Feliziani, responsabile dell'Istituto Zooprofilattico di Perugia, referente nazionale per la Peste suina africana | Criticità e misure al centro ...
Gli allevamenti intensivi non sono il male assoluto come invece qualcuno vorrebbe far credere – conclude Francesco Feliziani – illudendo il consumatore che la difesa della fauna selvatica si concretizzi attraverso una sorta di umanizzazione che invece è controproducente, perché il benessere di questi animali si realizza pienamente nel loro habitat naturale, che è molto diverso da quello urbano o comunque antropizzato. Questo è un grosso problema perché sarebbe necessario invece garantire un’informazione corretta che non demonizzi gli allevamenti intensivi, mettendo al contrario al centro dell’attenzione la priorità assoluta del mondo produttivo che è il benessere animale, rispetto al quale gli allevatori stanno indirizzando molte risorse anche sulla spinta di una normativa nazionale e comunitaria molto stringente. Spesso si invocano ristori per aiutare le aziende del settore, ma ci sarebbe invece bisogno di una politica di investimenti sulla biosicurezza per prevenire i danni legati alla circolazione delle malattie infettive, e per questo rimane fondamentale la necessità di aumentare il livello di consapevolezza negli operatori attraverso una capillare e corretta informazione. “Tant’è vero – sottolinea – che nel giro di un anno l’area interessata dall’infezione è più che raddoppiata e a questo punto parlare di un cambio di passo nelle azioni di contrasto alla malattia è quantomeno doveroso”. A questo dobbiamo aggiungere la scarsa attenzione che negli ultimi tempi i media stanno riservando a questa emergenza, sottovalutandone la gravità e lasciando spesso più spazio a posizioni ideologiche che intendono difendere un presunto benessere dei cinghiali, lasciando in ombra le istanze del mondo produttivo che evidentemente hanno uno scarso appeal anche sull’opinione pubblica. “Purtroppo la diffusione della PSA (Peste Suina Africana, ndr) sta registrando una preoccupante accelerazione: nei giorni scorsi è stata rinvenuta una carcassa di cinghiale infetta sul confine tra Piemonte ed Emilia Romagna, e questo non può che aumentare il timore circa il pericolo che la situazione sfugga di mano e investa un’area dove gli allevamenti suinicoli destinati alle produzioni Dop sono molto diffusi”.
Sono numerose le preoccupazioni che precedono e seguono il parto delle future mamme. Tra queste c'è quello delle infezioni (il mese di febbraio è dedicato a ...
La diagnosi e il trattamento precoci possono ridurre al minimo il rischio di danni sia alla madre che al bambino. Oltre alle malattie comuni come le infezioni del tratto urinario e l’influenza, le future mamme possono anche contrarre alcune infezioni che possono essere particolarmente pericolose durante la gravidanza: Tra queste c’è quello delle infezioni (il mese di febbraio è dedicato a livello internazionale alle infezioni prenatali) e quello che riguarda la ripresa fisiologica del ciclo mestruale (dal nome imponente di “capoparto”).
Febbraio è il mese dedicato a livello internazionale alle infezioni prenatali che rappresentano una preoccupazione per le future mamme. L'esperta ginecologa per ...
Le cose a cui prestare attenzione e per cui chiedere aiuto sono: Non dimentichiamo che le donne che allattano al seno vedranno la ripresa del ciclo Per altre potrebbe passare del tempo prima che si stabilizzino a differenza di chi invece non vede differenza da prima di rimanere incinta. La diagnosi e il trattamento precoci possono ridurre al minimo il rischio di danni sia alla madre che al bambino. Sebbene non possa causare alcun danno alla madre, può essere trasmesso al bambino durante il parto e portare a gravi infezioni come È chiaro che ricevere tutte le vaccinazioni raccomandate, come il vaccino antinfluenzale, protegge sia la madre che il bambino dall'infezione".
Se tra le domande prima del parto ci sono quelle relative al rischio di infezioni, è la ripresa regolare delle mestruazioni che sembra determinare la ...
La diagnosi e il trattamento precoci possono ridurre al minimo il rischio di danni sia alla madre che al bambino. Con tre gamme di cure – Mestruale, Rinforzo del pavimento pelvico e Benessere femminile – Intimina ha prodotti per donne di tutte le età. Per altre potrebbe passare del tempo prima che si stabilizzino a differenza di chi invece non vede differenza da prima di rimanere incinta. Sebbene non possa causare alcun danno alla madre, può essere trasmesso al bambino durante il parto e portare a gravi infezioni come meningite e seps Oltre alle malattie comuni come le infezioni del tratto urinario e l’influenza, le future mamme possono anche contrarre alcune infezioni che possono essere particolarmente pericolose durante la gravidanza: Tra queste c’è quello delle infezioni (il mese di febbraio è dedicato a livello internazionale alle infezioni prenatali) e quello che riguarda la ripresa fisiologica del ciclo mestruale (dal nome imponente di “capoparto”).