Questa mattina, 25 gennaio, l'intervento con l'elicottero nell'area della valanga poco sopra il rifugio Caldenave, in val Campelle, a quota 2.100.
Le difficili condizioni meteorologiche hanno comportato un intervento lungo e difficoltoso, conclusosi durante la notte. La salma è stata trasferita in val Campelle. Questa mattina, 25 gennaio, l'intervento con l'elicottero nell'area della valanga poco sopra il rifugio Caldenave, in val Campelle, a quota 2.100.
Doppio legame alla Marmolada dei due escursionisti che ieri sono stati travolti da una valanga sul Lagorai, in Trentino. La vittima, Arianna Sittoni, ...
La salma è stata trasferita in val Campelle. L'incidente è avvenuto durante una escursione con le ciaspole. È stata recuperata la salma di Arianna Sittoni.
Valanga sul Lagorai. Il 3 luglio scorso la vittima era salita sul ghiacciaio da un altro versante.
Per prestare le prime cure a Trevisan, gli operatori del Soccorso alpino sono stati costretti a scavare direttamente sul posto una truna, un bivacco di emergenza nella neve. Dalle ricostruzioni dei soccorritori, la slavina, un fronte di cento metri per 200 di lunghezza, era caduta diverse ore prima che intervenissero sul posto, a 2.100 metri di quota. La slavina si è staccata nei pressi di malga Caldanave a oltre 2.000 metri di quota.
TRENTO. “Alla montagna non si comanda, a volte ci si trova semplicemente nel posto sbagliato al momento sbagliato”. Sono queste le parole che Arianna ...
Alla montagna non si comanda a volte, ci si trova semplicemente nel posto sbagliato al momento sbagliato”. “Alla montagna non si comanda, a volte ci si trova semplicemente nel posto sbagliato al momento sbagliato”. La salma è stata poi elitrasportata in Val Campelle e affidata al carro funebre. Insieme a Sittoni ieri c'era anche il 46enne Guido Trevisan, rimasto gravemente ferito e a sua volta legato alla Regina delle Dolomiti: l'uomo, in attività attualmente al rifugio Caldenave, era stato gestore del rifugio Pian dei Fiacconi sulla Marmolada, distrutto a sua volta da una valanga nel 2020 ( Avevano poi deciso di continuare a salire in quota per un'escursione quando sono stati travolti dalla valanga a monte del Caldenave e a valle della Forcella Ravetta. Il loro mancato rientro aveva fatto scattare l'allarme e sul posto si è quindi attivata la macchina dei soccorsi. Le ricerche sono poi iniziate con Artva e sonda e gli operatori hanno individuato sotto la neve Trevisan, che era riuscito a crearsi una bolla d'aria che gli ha consentito di respirare. Secondo quanto ricostruito, nel pomeriggio di ieri Trevisan era salito in quota per controllare che tutto fosse in ordine al rifugio e con lui c'era anche Arianna Sittoni. A volte si è nel posto sbagliato al momento sbagliato'' Quello stesso giorno infatti, Sittoni si trovava sulla Regina della Marmolada e pochi giorni dopo aveva condiviso su Instagram un pensiero sulla tragedia. Il 3 luglio la giovane vittima si trovava sulla Marmolada, nello stesso giorno in cui il crollo di parte del ghiacciaio uccise 11 persone sulla Regina delle Dolomiti: pochi giorni dopo lasciò un messaggio sui social Sono queste le parole che Arianna Sittoni, la giovane scialpinista di 30 anni morta ieri nella tragica valanga nel gruppo del Lagorai (
La vittima, una donna di 30 anni, era sfuggita alla tragedia della Marmolada. Ferito il compagno di escursione. Doppio legame alla Marmolada dei due ...
I due avevano lasciato il rifugio Caldenave. La valanga che ha travolto i due scialpinisti sul gruppo del Lagorai è avvenuta ieri in val Orsera, una laterale della val Campelle, a monte del rifugio Caldenave e a valle della Forcella Ravetta, a una quota di circa 2.100 metri. L’intervento di soccorso è iniziato con l’elisoccorso, l’unità cinofila del Soccorso alpino di turno al nucleo elicotteri e due operatori della stazione Bassa Valsugana, trasferiti direttamente sul posto.
Il soccorso alpino in azione questa mattina. Intanto resta ricoverato l'amico Guido Trevisan gestore del rifugio Caldenave.
Alla montagna non si comanda a volte, ci si trova semplicemente nel posto sbagliato al momento sbagliato”. Il 46enne prima di trasferirsi in Lagorai All'arrivo dei soccorsi era cosciente: era riuscito a creare una bolla d'aria sotto la neve per poter respirare.
Guido Trevisan, 46 anni, ricoverato all'ospedale di Trento. Recuperato il corpo di Arianna Sittoni, 30 anni: il 3 luglio scorso era su un altro versante de…
Mentre il corpo di Guido Trevisan, 46 anni, ricoverato all'ospedale di Trento. Guido Trevisan, l'alpinista di 46 anni recuperato nella notte sul gruppo del Lagorai, è riuscito a salvarsi dalla slavina caduta a 2.100 metri d'altezza, non è in pericolo di vita.
Arianna scrisse su Instagram: «Alla montagna non si comanda a volte, ci si trova semplicemente nel posto sbagliato al momento sbagliato».
Doppio legame alla Marmolada dei due escursionisti che ieri sono stati travolti da una valanga sul Lagorai, in Trentino. È stata recuperata questa mattina, 25 gennaio, la salma di Arianna Sittoni, scialpinista di 30 anni deceduta ieri, 24 gennaio, dopo essere stata travolta da una valanga nel gruppo del Lagorai. La salma è stata elitrasportata in Val Campelle e affidata al carro funebre.
Il racconto dell'uomo salvo per miracolo: «Vivo grazie a una buca». Recuperato il corpo della compagna di escursione Arianna Sittoni.
Il corpo di Arianna Sittoni, invece, è stato recuperato la mattina del 25 gennaio dal soccorso alpino, supportato dagli operatori della Bassa Valsugana, e dal Nucleo elicotteri dei vigili del fuoco di Trento. Poi abbiamo deciso di salire più in quota e siamo arrivati sotto un costone di ghiaccio e neve. Dopo gli esami svolti la mattina del 25 gennaio in ospedale la diagnosi ha parlato chiaro: a causa della slavina Trevisan si è procurato una frattura scomposta di tibia e perone. L’esperienza maturata in alta montagna è stata decisiva martedì per il 46enne, riuscito a salvarsi «aprendomi una truna (un buca rettangolare di solito usata come bivacco di emergenza, ndr) nella neve che mi ha permesso di sopravvivere per ore, nonostante il grande dolore alla gamba sinistra». Se il gestore originario di Noale (Venezia) è riuscito a salvarsi, non c’è stato nulla da fare per l’amica Arianna Sittoni, 30 anni, sua vicina di casa nella frazione di Viarago di Pergine, aspirante guida alpina. «Eravamo partiti di prima mattina con gli sci, e intorno all’ora di pranzo siamo arrivati al mio rifugio.