Emanuela Orlandi

2023 - 1 - 25

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Image courtesy of "Corriere Roma"

Emanuela Orlandi e la pista dei soldi in Polonia: quell'incontro ... (Corriere Roma)

I retroscena del movente economico: la guerra contro il capo dello Ior Marcinkus, l'opposizione all'invio di fondi a Solidarnosc, i messaggi cifrati ...

Ora la pratica passa Oltretevere: una sfida impegnativa ma anche esaltante, per il procuratore vaticano, chiamato a dimostrare, in nome della trasparenza voluta da papa Francesco, di poter regalare finalmente verità e giustizia su un intrigo che non ha mai smesso di turbare l'opinione pubblica. Fuori di metafora, la «sfilata della Avon» avrebbe evocato «un’azione promossa da monsignor Celata (Sorelle Fontana) e Pazienza (Sala Borromini), nel senso che da questo connubio si otterrà un risultato contro la politica dello Ior». [Marco Accetti](https://roma.corriere.it/cronaca/cards/marco-accetti-sue-vittime-reali-presunte-emanuela-orlandi-katy-skerl/emanuela-orlandi-io-fui-telefonista-flauto-era-suo_principale.shtml), l'uomo che si è autoaccusato di aver partecipato al doppio sequestro (anche di [Mirella Gregori](https://roma.corriere.it/notizie/cronaca/18_ottobre_31/mirella-gregori-35-anni-ricatti-tranelli-un-bacio-poi-volo-via-12abf460-dd57-11e8-989f-9f5167836d06.shtml)) per conto di un gruppo di tonache dissidenti, esponenti della massoneria e agenti deviati (il cosiddetto "ganglio"), indagato a lungo e sottoposto a ben 13 interrogatori, a fornire una chiave di lettura della vicenda. Fin qui la pista economica che, assieme a quella internazionale (l'obiettivo di indurre Agca a ritrattare le sue accuse a Est per salvaguardare il dialogo con Mosca, la famosa Ostpolitik), costituisce il nocciolo delle precedenti indagini della magistratura italiana. A tanti non piaceva "il gorilla", come veniva chiamato il sacerdote-banchiere con il fisico da rugbista, che in precedenza aveva fatto da guardia del corpo a Paolo VI (suo il motto «La Chiesa non si governa con gli Ave Maria»). Il voltafaccia è dell'aprile 1981: «Alla fine i documenti su Marcinkus furono fatti sparire e tutto restò in casa, naturalmente in cambio di un sostanzioso pagamento (si è parlato di 1,2 milioni di dollari, ndr). Dai documenti e da quanto confermato da varie fonti era emersa l'esistenza in Vaticano di una specie di alleanza operativa tra lo Ior di Marcinkus e il sistema delle consociate estere del Banco Ambrosiano guidato da Roberto Calvi, a sostegno delle iniziative del sindacato polacco Solidarnosc». Di sicuro non volevo partecipare a un complotto contro il papa. Fu nell'ambito di tale scontro che, per mano di forze interessate alla materia del contendere (il controllo delle casseforti vaticane), Emanuela Orlandi fu allontanata da casa con un tranello e usata per dare il via al ricatto? L'obiettivo poteva essere duplice: da un lato l'allontanamento di Marcinkus (esito caldeggiato da influenti settori di Curia) e dall'altro il recupero in tutto o in parte dei soldi versati in Vaticano tramite canali opachi o illeciti (difficilmente la malavita rinuncia al "recupero crediti"). «Presso l'avvocato zurighese Peter Duft, il quale era stato consulente del cardinale Vagnozzi e depositario di molti documenti dello stesso - prosegue la ricostruzione dello 007 - ebbi la ventura di rintracciare delle carte pericolosamente compromettenti per monsignor Marcinkus... «Lei ha appuntamento con il Santo Padre?» «No, con monsignor Casaroli».

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