Le nostre considerazioni sulle nomination degli Oscar 2023, tra film sopravvalutati, scelte giuste per i migliori attori e attrici e grandi snobbati.
Sono contento di vederlo agli Oscar, non sono contento di vederlo dominare perché non abbiamo più il senso della misura. E sono in realtà anche felice che un film a medio budget, con una sceneggiatura originale e senza alcun debito verso il canone Marvel, un film che secondo me sbaglia ma che lo fa per troppo entusiasmo, un film vivo insomma, abbia trovato spazio prima in sala, sgomitando tra i metaforici cartonati di eroi che dominano il box office, e ora agli Oscar 2023. Partiamo dalle cose belle: Top Gun: Maverick, il blockbuster perfetto, è tra i candidati come Miglior film, una scelta che ha perfettamente senso non solo perché Maverick è un filmone, ma perché – avete mai fatto caso al fatto che quando si parla di “Miglior film” l’Academy associa ai titoli i nomi dei produttori e non del regista? [nomination agli Oscar](https://www.esquire.com/it/cultura/film/a42631042/oscar-2023-nomination/) è che è uno di quei momenti dell’anno in cui è concesso sfogarsi e dire cose orribili e spesso pregiudiziali sulla selezione, sulla cerimonia, sui film candidati e quelli snobbati. Perché tanto la regola numero uno degli Oscar è che gli Oscar non vanno mai bene, e la regola numero due dice che sono in declino da quando esistono, più o meno; ed è per questo che continuiamo ad aspettarli come la venuta annuale del Messia, e non vediamo l’ora di commentarli e spiegare perché fanno schifo e non vale proprio più la pena seguirli. Un sacco, ecco quante sono, per esempio sono più di dieci, e sapete bene che “dieci” significa “tanto”.
Le candidature ai premi più importanti e attesi dell'universo cinematografico. Alice Rohrwacher nominata per il miglior corto in live action.
Per la miglior sceneggiatura originale candidati “The Fabelmans”, “Gli spiriti dell'isola”, “Everything Everywhere All at Once”, “Tár” e “Triangle of Sadness”, mentre i nominati per la miglior sceneggiatura non originale sono “All Quiet on the Western Front”, “Glass Onion”, “Living”, “Top Gun: Maverick” e “Women Talking”. La cinquina delle migliori attrici non protagoniste vede invece nominate Angela Bassett, grande favorita per “Black Panther: Wakanda Forever”, Hong Chau (“The Whale”), Kerry Condon (“Gli spiriti dell'isola”) e due interpreti di “Everything Everywhere All at Once”, Jamie Lee Curtis e Stephanie Hsu. Come miglior attore non protagonista il favorito assoluto è Ke Huy Quan di “Everything Everywhere All at Once”: già vincitore del Golden Globe della categoria, dovrà vedersela con Brian Tyree Henry (“Causeway”), Judd Hirsch (“The Fabelmans”) e con due interpreti del bellissimo “Gli spiriti dell'isola”, Brendan Gleeson e Barry Keoghan.
Gli Oscar di quest'anno sono dominati da Everything Everywhere all at Once, ma c'è spazio per Avatar: La via dell'acqua, The Batman e Black Panther: Wakanda ...
I novantacinquesimi premi oscar arriveranno in onda negli States 12 marzo, e scommettiamo che sarà l'anno di Michelle Yeoh e di Everything Everywhere All at Once. Son Lux, Everything Everywhere All at Once Paul Rogers, Everything Everywhere All at Once Dan Kwan e Daniel Scheinert, Everything Everywhere All at Once Michelle Yeoh, Everything Everywhere All at Once Ora il film ha ricevuto l'attenzione che meritava con le nomination ai prossimi oscar.
Per esempio, quella di quest'anno potrebbe essere un'edizione di conferme (la terza Miglior Regia a Steven Spielberg o la seconda Miglior Canzone per Lady Gaga) ...
[Aftersun](https://www.sentireascoltare.com/recensioni/charlotte-wells-aftersun/), potente esordio di Charlotte Welles, avrebbe meritato molto di più. A parte ciò, si nota un certo allineamento tra le scelte dell’Academy e quelle del Festival di Cannes (Close di Lukas Dhont, EO di Jerzy Skolimowski) e la Mostra del Cinema di Venezia (Argentina 1985 di Santiago Mitre); ma la Biennale è presente anche tra i Migliori Documentari con il Leone D’Oro Tutta la bellezza e il dolore (All the beauty and the bloodshed) di Laura Poitras, presto nelle sale italiani per un’uscita evento. Niente di nuovo sul fronte occidentale Comunque oltre ai nomi più scontati, tipo l’amatissimo Brendan Fraser (per The Whale di Darren Aronofsky), fa piacere vedere quello del sopracitato Mescal o quello di Ana De Armas tra le Migliori Attrici Protagoniste (per [Blonde](https://www.sentireascoltare.com/recensioni/andrew-dominik-blonde/), il discusso biopic su Marilyn Monroe di Andrew Dominik). E questo per evitare i dubbi che sono sorti durante l’edizione del 2020, in cui Niente di nuovo sul fronte occidentale (Germania) Forse sarà anche un’edizione in cui la Disney non vincerà l’Oscar per il Miglior Film d’Animazione, visto la presenza del bellissimo Pinocchio di Guillermo del Toro (che è Netflix). Non si capisce il senso di inserire tra i Migliori Film Women Talking quando ha solo un’altra nomination per la Miglior Sceneggiatura Non Originale. E questo porta necessariamente ad una varietà non solo di stili e ma anche di storie e tematiche, unendo la grande epica fantascientifica all’intimo racconto (auto)biografico, l’immortale letteratura del Novecento alle questioni della società odierna. Vedendo anche alle altre cerimonie di premiazione, come la recente 80° edizione dei Golden Globes, non è difficile poter azzardare qualche pronostico. Oggi – 24 gennaio – sono state annunciate le nominations della 95° edizione dei Premi Oscars, la cui cerimonia si terrà a Los Angeles tra il 12 e il 13 marzo. E lo stesso vale anche per quel Miglior Film a Avatar: La via dell’acqua (assente nelle categorie più importanti) o la solitaria candidatura a Paul Mescal quando
Riz Ahmed e Allison Williams hanno comunicato pochi istanti fa tutte le nomination alla 95° edizione degli Academy Awards, anche conosciuta come cerimonia ...
- Elvis La cerimonia di premiazione si terrà in presenza al Dolby Theatre di Los Angeles nella serata del 12 marzo, tra circa un mese e mezzo. Un po' di gioia (ma davvero poca) anche per l'Italia, che pur non essendo riuscita a trovare una candidatura nella categoria per il miglior film internazionale, è rappresentata da Alice Rohrwacher nlla categoria per i migliori cortometraggi, e da Aldo Signorotti per il trucco di Elvis.
Oscar 2023 Everything Everywhere All at Once record nomination ben 11 candidature tra cui miglior film Oscar 2023 di nuovo al cinema Italia.
Un controllo fiscale di routine diventa inaspettatamente la porta attraverso cui Evelyn viene trascinata in una avvincente e coloratissima avventura nel multiverso più innovativo e divertente mai visto al cinema. In Italia il film è arrivato per i più curiosi e per quanti lo conoscevano già nel caldo ottobre scorso, ma adesso (il 2 febbraio) torna al cinema sospinto dalle nominations agli Oscar e dalla curiosità che ha generato in questi mesi. Se siete tra quanti lo hanno già amato, sono certo che avrete voglia di tornarlo a vedere in sala con amici che volete vivano l’esperienza. Come fu per El Mariachi nella mia generazione cinefila e per Easy Rider in quella dei miei genitori, il Multiverso dei Daniels è cresciuto al Boxoffice Usa settimana dopo settimana, ha ingrossato le fila dei suoi sostenitori statunitensi e globali superando i 10 milioni di spettatori. Il film sarà di nuovo nei cinema italiani dal 2 febbraio, distribuito da I Wonder Pictures Come è noto a chi ha vissuto abbastanza da notarlo, il caos ha un suo ordine e una sua ciclicità ricorsiva.
L'Italia può gioire per Le pupille di Alice Rohrwacher, candidato al miglior cortometraggio, e per Aldo Signoretti, in lizza per l'Academy Award tra i ...
Naatu Naatu da RRR: musica M. Martin McDonagh per Gli spiriti dell'isola (The Banshees of Inisherin) Ci sono anche
Oscar 2023 nomination non protagonista Ke Huy Quan per Everything Everywhere All at Once dopo Indiana Jones e Tempio Maledetto Goonies ritorno.
[Everything Everywhere All at Once](https://www.comingsoon.it/film/everything-everywhere-all-at-once/62112/scheda/) (con ben 11 nomination all' [Oscar 2023](https://www.comingsoon.it/premi/oscar/1/), dal 2 febbraio di nuovo in sala), hanno deciso di costruire su quella e sulla sua curiosa integrità: un ex-enfant prodige che sembra essersi mantenuto così equilbrato e saggio, coerente con la sua passata immagine ma forte degli anni passati (senza che gli anni lo abbiano maciullato)... Non sarebbe di certo la prima volta in cui una meteora di un'epoca d'oro ha un rilancio da Oscar in tarda carriera, ma di solito arriva dopo che la meteora in questione si è trascinata suo malgrado in piccoli ruoli. Ke Huy Quan, anni 51, ha capito presto che rischiava di fare la fine di questi colleghi: dopo quella doppietta nei panni di Short Round e Data, ha tirato avanti con partecipazioni risibili in film minori sino al 1991, poi ha preferito svanire. [Cip & Ciop Agenti Speciali](https://www.comingsoon.it/film/cip-e-ciop-agenti-speciali/61788/scheda/), ricorderà che si giocava in quel film sulla notorietà legata alla nostalgia: Cip preferiva mollare la fama e il mondo dello spettacolo rimanendo com'era, cambiando mestiere, mentre Ciop tirava a campare come comparsa dei vari Comic-Con, come simbolo delle infanzie spensierate. Leggi anche [Steven Spielberg reagisce alla dedica di Ke Huy Quan durante i Golden Globe](https://www.comingsoon.it/cinema/news/steven-spielberg-reagisce-alla-dedica-di-ke-huy-quan-durante-i-golden/n151491/) [nomination agli Oscar 2023](https://www.comingsoon.it/cinema/news/oscar-2023-nomination-ecco-tutti-i-candidati-di-quest-anno/n152121/), era già curioso, ora sta diventando una di quelle fiabe hollywoodiane da ricordare.
Un film che mescola sapientemente i generi più disparati, dal kung fu al fantasy, dal mélò al wuxia e la commedia, in una storia ricca di azione e citazioni ...
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Per Italia in gara il cortometraggio "Pupille" di Alice Rohrwacher e l'hair stylist Aldo.