La Legge di Bilancio 2023 ha introdotto diverse misure di pace fiscale, tra cui la possibilità di rottamare le cartelle esattoriali che contengono multe e tasse ...
Per ricevere il beneficio, bisogna indicare le cartelle o gli avvisi per cui ci si trova a debito, e il numero di rate per il pagamento. Non si parla solamente della cancellazione dei vecchi debiti di basso importo, ma anche di una nuova definizione agevolata per multe e tasse non pagate. Tuttavia alcuni tipi di debiti sono esclusi dalla definizione agevolata, ovvero: Abbiamo visto che il limite massimo per cui è possibile il pagamento a rate, prevede il versamento in 18 parti, ovvero per 5 anni. Il contribuente può scegliere in quante rate provvedere al pagamento. Vediamo nel dettaglio come funziona la rateizzazione dei pagamenti. Per poter accedere a queste agevolazioni tuttavia è necessario presentare una apposita domanda. Come spiega l’Agenzia delle Entrate-Riscossione nella recente comunicazione apposita, sono presi in considerazione i debiti presi in carico dall’agenzia nel seguente periodo: Bisogna tuttavia rispettare una scadenza, ovvero procedere entro il 30 aprile 2023. La definizione agevolata è un meccanismo con cui è possibile per il contribuente che ha contratto un debito accedere a particolari sconti su sanzioni e interessi, oltre alla rateizzazione. Sono anche inclusi quei casi in cui sia stata applicata una precedente rateizzazione. - La definizione agevolata è un sistema che lo stato mette a disposizione dei cittadini per il pagamento dei debiti, come multe e tasse non pagate, a rate e con particolari sconti.
Dall'Agenzia delle Entrate Riscossione arrivano le FAQ, risposte a domande frequenti, sulla domanda di accesso alla tregua fiscale 2023: nella (...)
[Rottamazione delle cartelle 2023: nella richiesta anche i debiti fino a 1.000 euro](https://www.informazionefiscale.it/rottamazione-cartelle-2023-richiesta-faq-debiti-stralcio) Le istruzioni sulla richiesta di accesso alla rottamazione delle cartelle 2023 e lo stralcio dei debiti fino a 1.000 euro Nella richiesta di rottamazione delle cartelle 2023 anche i debiti fino a 1.000 euro Specifica l’Agenzia delle Entrate Riscossione fornendo chiarimenti anche a coloro che si trovano a dover gestire il passaggio dalla rottamazione ter alla rottamazione quater e hanno dei debiti fino a 1.000 euro che potrebbero rientrare nello stralcio. Dall'Agenzia delle Entrate Riscossione arrivano le FAQ, risposte a domande frequenti, sulla domanda di accesso alla tregua fiscale 2023: nella richiesta di rottamazione delle cartelle possono essere inseriti anche i debiti fino a 1.000 euro che potenzialmente rientrano nello stralcio Dall’Agenzia delle Entrate Riscossione arrivano i chiarimenti per orientarsi tra rottamazione delle cartelle 2023 e stralcio dei debiti fino a 1.000 euro.
Deve ancora partire ufficialmente, ma è già stata ribattezzata come rottamazione quater. Nel 2023, come previsto dalla legge di Bilancio 2023, ...
Sarà possibile aderire alla rottamazione quater 2023 pagando in un’unica soluzione o in un massimo di 18 rate in 5 anni. A seguito della convalida della richiesta, il sistema invierà una seconda e-mail di presa in carico della domanda, con il numero identificativo della pratica e il riepilogo dei dati inseriti. L’Agenzia delle Entrate-Riscossione ha fornito chiarimenti sulle modalità e le tempistiche per presentare la domanda, ecco le ultimissime.
L'Agenzia delle entrate-riscossione, ha messo a disposizione alcune FAQ operative sulla rottamazione-quater.
Alla stessa data (31 luglio 2023), le rateizzazioni in corso relative a debiti per i quali è stata accolta la “Rottamazione-quater” sono automaticamente revocate. 197/2022, Legge di bilancio 2023, introduce una nuova sanatoria per i debiti affidati all’Agente della riscossione dal 1° gennaio 2000 al 30 giugno 2022. Quella afferente la presenza di [debiti rientranti sia nella rottamazione sia nello stralcio delle cartelle](https://www.investireoggi.it/fisco/rottamazione-cartelle-stralcio-debiti/) l’abbiamo già analizzata. Ebbene, in tali casi: una volta presentata la domanda di adesione alla Definizione agevolata (“Rottamazione-quater”) siano sospesi, fino alla scadenza della prima o unica rata (31 luglio 2023) delle somme dovute a titolo di Definizione agevolata, gli obblighi di pagamento derivanti da precedenti rateizzazioni. L’articolo 1, commi 231-252, della Legge n. [sanatoria delle cartelle](https://www.agenziaentrateriscossione.gov.it/it/Per-saperne-di-piu/definizione-agevolata/), l’Agenzia delle entrate-riscossione, ha pubblicato altresì alcune [FAQ](https://www.agenziaentrateriscossione.gov.it/export/.files/it/FAQ_DefinizioneAgevolata.pdf) che potrebbero tornare molto utili in fase di presentazione dell’istanza di adesione.
Nella domanda per la rottamazione rientrano anche le cartelle con debiti sotto i mille euro, che rientrano nello stralcio automatico della tregua fiscale: ...
In tal caso, continua la Riscossione, la “Comunicazione” che l’Agenzia invierà entro il 30 giugno 2023 terrà già conto degli importi che verranno nel frattempo annullati per effetto dello “Stralcio” dei debiti fino a mille euro che sarà effettuato il 31 marzo 2023. Infatti, se lo stralcio (quindi la cancellazione) dei debiti di importo inferiore a mille euro avviene in automatico, per accedere alla rottamazione quater bisogna presentare apposita domanda entro la scadenza del 30 aprile. Ci sono importanti novità per chi ha debiti iscritti a ruolo sotto i mille euro, che rientrano potenzialmente nello stralcio automatico previsto dalla tregua fiscale.
Rottamazione ruoli e cartelle esattoriali: i passi da compiere per inviare la domanda, on line dal sito della Riscossione entro il 30 aprile 2023.
In caso di pagamento rateale saranno dovuti dal 1° agosto 2023 interessi al tasso del 2 per cento annuo Per quanto riguarda i carichi delle Casse/Enti previdenziali di diritto privato, la Legge n. 197/2022) ha previsto novità in tema di: [“Stralcio” dei debiti di importo residuo fino a 1000 euro](https://www.fiscoetasse.com/rassegna-stampa/33442-annullamento-automatico-debiti-2023-le-novita-spiegate-dalla-riscossione.html), affidati all’Agente della riscossione dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2015, “maggiorazioni”), nonché quelle dovute a titolo di aggio. Definizione agevolata cartelle 2023: la conferma della domanda [Clicca qui per accedere](https://servizi.agenziaentrateriscossione.gov.it/DefinizioneAgevolata/defAge4.do) e leggi sul sito della [Riscossione](https://www.agenziaentrateriscossione.gov.it/it/Per-saperne-di-piu/definizione-agevolata/domanda-di-adesione/) tutte le info necessarie. Definizione agevolata cartelle 2023: come presentare la domanda Definizione agevolata cartelle 2023: come si paga Nella sezione “Definizione agevolata” si deve compilare l’apposito form inserendo i numeri identificativi delle cartelle/avvisi che si vogliono includere nella domanda di adesione, specificando il numero delle rate in cui si intende suddividere l’importo dovuto e il domicilio al quale verrà inviata entro il mese di giugno la comunicazione delle somme dovute. La Definizione agevolata introdotta dalla Legge di Bilancio 2023 si applica ai carichi affidati all’agente della riscossione dal 1° gennaio 2000 al 30 giugno 2022, anche se già oggetto di precedenti misure agevolative. Definizione agevolata cartelle 2023: tutte le regole - e di “Definizione agevolata dei carichi affidati all’Agente della riscossione dal 1° gennaio 2000 al 30 giugno 2022”.
La Definizione agevolata consente di versare il solo importo del debito residuo senza corrispondere le sanzioni, gli interessi di mora e l'aggio, mentre le ...
Non saranno invece da corrispondere le somme dovute a titolo di sanzioni, interessi iscritti a ruolo, interessi di mora e aggio. Per quanto riguarda i debiti relativi alle multe stradali o ad altre sanzioni amministrative (diverse da quelle irrogate per violazioni tributarie o per violazione degli obblighi contributivi), l’accesso alla misura agevolativa prevede invece che non siano da corrispondere le somme dovute a titolo di interessi (comunque denominati, comprese pertanto le c.d. Oltre alle modalità e al servizio per la presentazione della domanda di adesione, Agenzia delle entrate-Riscossione ha pubblicato sul proprio portale anche le risposte alle domande più frequenti (FAQ) sulla nuova Definizione agevolata. Infine, se la documentazione allegata è corretta, verrà inviata una ulteriore e-mail con allegata la ricevuta di presentazione della domanda di adesione. A coloro che presenteranno la richiesta di Definizione agevolata, Agenzia delle entrate-Riscossione invierà entro il 30 giugno 2023 la comunicazione con l’esito della domanda, l’ammontare delle somme dovute ai fini della definizione e i bollettini di pagamento in base al piano di rate scelto in fase di adesione. Agenzia Riscossione ha pubblicato sul proprio sito internet le modalità e il servizio per presentare la domanda di adesione al provvedimento introdotto dalla Legge di Bilancio 2023.
Al via le domande per accedere alla nuova versione della rottamazione delle cartelle (quater) e pagare solo i tributi dovuti senza sanzioni né interessi ...
In caso di accoglimento della richieste, l’Ader comunicherà: l’ammontare complessivo delle somme dovute a titolo di Definizione agevolata, la scadenza dei pagamenti in base alla soluzione rateale indicata in fase di presentazione della domanda di adesione; i moduli di pagamento precompilati; le informazioni per richiedere l’eventuale domiciliazione dei pagamenti sul proprio conto corrente. Nel secondo (area pubblica), invece, si dovrà compilare un apposito form inserendo i numeri identificativi delle cartelle/avvisi che si vogliono includere nella domanda, e indicare il numero delle rate in cui si intende suddividere l’importo dovuto. La prima rata (pari al 10% di quanto dovuto) dovrà essere pagata entro il 31 luglio 2023, la seconda (un’altro 10%) entro il 30 novembre 2023. Le scadenze sono state fissate per il 28 febbraio, 31 maggio, 31 luglio e 30 novembre di ciascun anno a decorrere dal 2024. La nuova rottamazione quater riguarda i debiti affidati alla riscossione dal 1° gennaio del 2000 al 30 giugno del 2022. I contribuenti che presenteranno la