Il ministro, intervenendo a Radio 24, chiede di revocare la serrata ai distributori del 25 e 26 gennaio. No delle sigle.
Per tutti questi soggetti, ritenuti ad alto rischio, è previsto fino all'11 febbraio un piano mirato di controlli sulla trasparenza dei prezzi, ma con la possibilità ovviamente di prevenire anche altre forme di frode nei confronti del fisco e dei clienti. In particolare il ministro Urso ha proposto una riduzione delle sanzioni e la revisione dell'obbligo di comunicazione indicati nel decreto trasparenza. Nuovo appello domenicale del governo per scongiurare lo sciopero dei benzinai del 25 e 26 gennaio.
Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, aveva chiesto ai gestori una revoca. Le associazioni di categoria replicano: "Dimostrazione ...
"La riduzione delle accise” ha puntualizzato Urso “è stata decisa in un momento straordinario e a tempo, ma ha portato beneficio soprattutto ai più abbienti”. Intervistato a “Il caffé della domenica” su Radio 24, il ministro delle Imprese e del Made in Italy ha dichiarato che "c'è un tavolo di confronto" che verrà tenuto "aperto in maniera continuativa finché non ci sarà un riordino del settore". [Martedì scorso](https://www.quattroruote.it/news/cronaca/2023/01/17/carburanti_incontro_interlocutorio_con_il_governo_i_benzinai_non_revocano_lo_sciopero.html), 17 gennaio, l’ultimo confronto tra i rappresentanti dell’esecutivo e i gestori delle pompe di benzina, al termine del quale è stato deciso di confermare la serrata prevista per giovedì e venerdì prossimi.
"Revocate lo sciopero, è solo un danno per i cittadini". L'appello del ministro Adolfo Urso è rivolto ai benzinai che chiuderanno i le pompe di benzina il 25 e ...
Lo sciopero dei benzinai è confermato dalle 19 del 24 gennaio alle 19 del 26 gennaio. Sullo sciopero dei benzinai del 25 e 26 gennaio "dovrà indagare la magistratura, alla luce della possibile ipotesi di interruzione di pubblico servizio". Varie associazioni di consumatori si schierano dalla parte del ministro delle Imprese e del Made in Italy, e minacciano a loro volta un 'contro-sciopero' degli automobilisti in tutto il territorio nazionale, a meno che la serrata non venga revocata. "Perseverare sulla strada dello sciopero equivale ad arrecare un doppio danno ai cittadini che da un lato subiranno la chiusura di tutti gli impianti il 25 e 26 gennaio, compresi i self service e le autostrade, dall’altro non potranno contare sulle misure di trasparenza previste in un primo momento dal governo ed eliminate su pressione dei benzinai. Ma la risposta delle principali associazioni di categoria sembra dimostrare che l'appello è destinato a cadere nel vuoto: "Lo stop era ed è confermato e le dichiarazioni del ministro sono l'ennesima dimostrazione della confusione in cui si muove il governo in questa vicenda", replicano con una nota congiunta i presidenti di Faib, Fegica e Figisc/Anisa, chiedendo l'intervento diretto di Palazzo Chigi. L'appello del ministro Adolfo Urso è rivolto ai benzinai che chiuderanno i le pompe di benzina il 25 e 26 gennaio, anche in modalità self service.
A meno di un accordo in extremis la serrata scatterà alle 19 del 24 gennaio e terminerà alla stessa ora del 26, la chiusura riguarderà anche i distributori ...
In assenza di un difficile accordo in extremis, la serrata scatterà alle 19 del 24 gennaio e terminerà alla stessa ora del 26, la chiusura riguarderà anche i distributori self service. Le associazioni dei benzinai domandano che il prezzo medio venga comunicato via web - per togliere l'effetto mediatico del dito puntato contro la categoria - e non tramite un cartello da esporre nei distributori. Prevista anche la creazione di una App del Mimit dove poter consultare il prezzo medio e quello praticato dai distributori all'interno di un perimetro selezionato. Il minstro sottolinea che: "La trasparenza servirà anche e soprattutto ai benzinai per far emergere quello che anche loro denunciano, quelle zone d'ombra di possibili speculazioni sul prezzo". Il governo nei giorni scorsi ha aperto a delle modifiche al decreto sulla trasparenza dei costi del carburante: prezzo medio regionale da esporre su un cartello da aggiornare con cadenza settimanale e non più mensile e multe per le violazioni ridotte dal massimo di 6mila euro fissato nel testo ad 800 euro. AGI - Prosegue la tensione tra governo e benzinai sul prezzo della benzina, con lo sciopero di 48 ore del 25 e 26 gennaio che ormai appare difficile da revocare.
"Revocate lo sciopero, e' solo un danno per i cittadini". L'appello di Adolfo Urso è rivolto ai benzinai che chiuderanno i le pompe di benzina il 25 e 26 ...
"Il governo continua a chiedere trasparenza - replicano le associazioni di categoria - e noi l'abbiamo offerta in tutti i modi. Mentre i consumatori si schierano dalla parte del ministro delle Imprese e del Made in Italy, e minacciano a loro volta un 'contro-sciopero' degli automobilisti in tutto il territorio nazionale se la serrata non sarà revocata. L'appello di Adolfo Urso è rivolto ai benzinai che chiuderanno i le pompe di benzina il 25 e 26 gennaio, anche in modalita' self service.
Benzinai determinati ad andare avanti con lo sciopero proclamato per le giornate di mercoledì 25 e giovedì 26 gennaio, a dispetto dell'appello lanciato dal ...
così come richiesto dai benzinai, con l’eliminazione dell’obbligo di esposizione del prezzo medio giornaliero e la riduzione delle sanzioni per i distributori disonesti". ", replicano i sindacati dei benziniai Faib, Fegica e Figisc/Anisa in una nota congiunta, con la quale confermano la serrata di due giorni. Quello che non ci si può chiedere è di
Le dichiarazioni del ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso "rischiano seriamente di chiudere ogni residua possibilità di concludere ...
Dalle associazioni di categoria è arrivata la replica alle affermazioni del ministro dell'Impresa e del Made in Italy. Adolfo Urso, ministro delle Imprese e del Made in Italy, questa mattina aveva lanciato un appello alle associazioni di categoria chiedendo di revocare lo sciopero dei benzinai del 25 e 26 gennaio. Nella nota si legge che "le dichiarazioni di questa mattina del ministro Urso" che aveva lanciato un appello a revocare lo sciopero del 25 e 26 gennaio "sono l'ennesima dimostrazione della confusione in cui si muove il Governo in questa vicenda.
Lo sciopero dei benzinai per il caro carburanti dovrebbe essere revocato: è il senso dell'appello lanciato dal ministro delle Imprese.
La merce per arrivare in Sicilia costa molto di più e la merce per uscire dalla Sicilia costa molto di più. Il governo è pronto ad ascoltare tutti, a recepire suggerimenti, ma è anche un governo pronto a intervenire”. “Da siciliano sono molto felice di quanto accaduto, sono fermamente convinto che questo sia un risultato che lo Stato porta a casa e non dobbiamo abbassare la guardia perché questa è una mafia diversa rispetto a quella degli anni 70-80, è una mafia che guarda ai grandi appalti, al traffico della droga e dobbiamo combattere fermamente questo fenomeno. Il fatto che qualcuno speculi non significa che bisogna condannare tutta la categoria. La serrata dei benzinai intanto, prevista mercoledì 25 e giovedì 26 gennaio, “resta confermata”, hanno detto i presidenti di Faib, Fegica e Figisc/Anisa, le principali associazioni di categoria dei gestori, che a Urso rispondono: “Le dichiarazioni del ministro sono l’ennesima dimostrazione della confusione in cui si muove il governo in questa vicenda”. Lo sciopero dei benzinai per il caro carburanti dovrebbe essere revocato: è il senso dell’appello lanciato dal ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, alle associazioni di categoria.
Ennesimo botta e risposta tra governo e sindacati. Il ministro Urso chiede la revoca, ma la categoria tira dritto. Assoutenti: automobilisti pronti al ...
Il decreto trasparenza è stato modificato così come richiesto dai benzinai, con l'eliminazione dell'obbligo di esposizione del prezzo medio giornaliero e la riduzione delle sanzioni per i distributori disonesti. "Le dichiarazioni del ministro sono l'ennesima dimostrazione della confusione in cui si muove il Governo in questa vicenda", si legge in una nota firmata dai presidenti aib, Fegica e Figisc/Anisa, le principali associazioni di categoria - Rischiano seriamente di chiudere ogni residua possibilità di concludere positivamente la vertenza in atto". "Aiuterà i consumatori a scegliere", così come l'App gratuita che verrà creata per permettere ai cittadini di individuare nella loro area la pompa di benzina più conveniente.