Luciana Littizzetto insegnante

2023 - 1 - 22

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"Quando uno studente spara ad un insegnante non ci sono se e non ... (Orizzonte Scuola)

Lo scrive il ministro dell'Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, su twitter, commentando le parole di Luciana Littizzetto, sull'insegnante di Rovigo a ...

“Quando uno studente spara ad un insegnante non ci sono se e non ci sono ma. Guarda il nostro Store](https://www.orizzontescuola.it/sedie-per-linfanzia-scegli-smartarreda-guarda-il-nostro-store/) [Scopri tutti i contenuti PLUS](https://plus.orizzontescuola.it/) [Iscriviti alla newsletter di OrizzonteScuola](https://www.orizzontescuola.it/content/newsletter) “Mi fa venire in mente affermazioni di docenti che ascoltando problemi sollevati riguardo ad alcune classi commentano ‘ con me non lo fanno…’ la cosa peggiore che si possa fare, innescando subito un confronto a svantaggio di chi segnala criticità. Il rispetto non si tratta, si pretende, mediante l’esempio e l’azione educativa di cui sono privi, in particolare molti adulti“. Le famiglie preferiscono essere ai margini di questi eventi e parcheggiano I figli a scuola“. La scuola riceve ciò che, in molti casi, la famiglia e la società trasmette ai ragazzi, ovvero arroganza, prepotenza, superbia, disprezzo e viene lasciata sola nello svolgere il difficilissimo compito dell’educare“. “È sempre colpa dell’insegnante… A volte il silenzio è d’oro“. Educhiamo al rispetto sempre e comunque”. Non esiste una classe ingovernabile, esistono professori molto bravi con i quali i ragazzi stabiliscono una relazione e altri con cui non ci riescono. Educhiamo al rispetto sempre e comunque. “Bisogna imparare ad avere a che fare con questi energumeni.

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Luciana Littizzetto e le sue dichiarazioni sulla prof colpita da pistola ... (La Tecnica della Scuola)

Sulla questione e le ragioni che hanno spinto una docente di Rovigo a denunciare tutta la sua classe dopo che un gruppo di studenti le ha sparato con una ...

E che la scuola e la società sono cambiate, negli anni, e tanti “esperti” onnipresenti, con le loro battute, li vorrei proprio vedere, in classe”. Distinguere i professori tra “deboli” e “non deboli”. È ovvio che dare note per un insegnante non è mai utile e “chiamare il preside”, come dice la Littizzetto, si faceva in tempi ormai remoti. Concludo che insegnando musica ci sono molti “ganci” con il mondo dei giovani, molti spunti per attirare l’attenzione ed essere empatici/simpatici, forse non è così per tutte le materie, già la matematica la vedo molto più difficile, ma purtroppo esistono materie che fanno funzionare il mondo e forse forse vanno imparate con fatica e sacrificio, anche se l’insegnante ci sta antipatico, anche se bisogna rinunciare a uscire con gli amici, anche se non ci fa esaltare l’idea di passare il pomeriggio a far esercizi”. Siamo sempre più interessati “al voto”, meno alla qualità e alla correttezza. “Perché è buona- mi dicono- non dà insufficienze”. Poi, ognuno ha il suo “stile”. E’ abbastanza facile ottenere il rispetto “abbassando i voti” o “dando tanti compiti”. potrebbe non essere stata “empatica, simpatica, autorevole e quant’altro, ma il gesto è orribile, con l’aggravante di averlo poi reso pubblico …In assoluto condanno tutta la classe a crescere ,a migliorare, ad accettare anche una professoressa imperfetta e debole ….nella scuola si dovrebbe crescere insieme (docenti e allievi, genitori e dirigenti scolastici). La prof.ssa Simonetta Lucchi ci scrive: “Trovo veramente superficiale il commento di Luciana Littizzetto a proposito della docente colpita con un fucile ad aria compressa, e mi chiedo come mai si debbano leggere certe “sparate”. In fondo questa scuola è lo specchio di questa società malata, di questo uso eccessivo dei social che sottraggono tempo a tutto: a parlarsi a quattr’occhi, ad osservare, a partecipare di persona, a riferire e a ricordare fatti accaduti”. E ancora, la prof.ssa Mirella Rigamonti aggiunge: “Sono un’ insegnante di scuola primaria in pensione oramai da dieci anni.

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Salvini, Littizzetto e le critiche alla prof colpita dagli studenti con una ... (La Repubblica)

La comica, ex insegnante, sulla storia di Rovigo di tre mesi fa condanna il gesto "assurdo e violento" e commenta: "Se il prof è empatico…

Littizzetto, ex insegnante, ha commentato in radio la decisione della prof condannando il gesto "assurdo e violento", però, "la gestione della professoressa non so se è stata utile. Una decisione presa "per difendere la mia dignità e quella dei miei colleghi, ma soprattutto perché è stato oltrepassato un confine", ha spiegato in un'intervista a Repubblica. "Se il professore riesce a essere empatico, non gli sparano in classe", ha detto ieri la comica e conduttrice televisiva a La bomba su Radio Deejay, in passato insegnante di musica e poi di lettere.

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Sul caso della prof, Littizzetto: «Se un docente è empatico non gli ... (Il Gazzettino)

ROVIGO - Il caso della prof di Rovigo anima anche Luciana Littizzetto e Matteo Salvini. «Quando uno studente spara ad un insegnante non ci sono se e non ci ...

L'istituzione scolastica deve ritrovare la giusta dimensione esaltando la propria autorità di tutela nei confronti di chiunque, e sottolineo chiunque, ponga in essere atteggiamenti aggressivi e violenti». Parole che non sono piaciute neppure al vicepremier e ministro per le Infrastrutture Matteo Salvini, che sui social, postando una foto e le parole della comica torinese, ha scritto: «Come si può solo pensare di dire una cosa del genere? Ieri Littizzetto, sempre riferendosi al fatto di cronaca di Rovigo, intervenendo ad una trasmissione radiofonica, pur condannando il gesto «assurdo e violento» dello studente, aveva commentato: «Se il professore riesce a essere empatico, non gli sparano con la pistola ad aria compressa».

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Salvini contro Littizzetto: polemica per la frase della comica sulla ... (Virgilio Notizie)

Il vicepremier Matteo Salvini ha criticato la comica Luciana Littizzetto su Twitter: cosa ha scatenato la polemica e cosa hanno detto i due.

Il nostro mestiere non può diventare pericoloso e in questo i genitori dovrebbero essere nostri alleati, invece sono totalmente schierati con i figli”. Se riesci a creare questa sensazione non ti sparano con la pistola ad aria compressa”. ‘La Repubblica’ ha riportato il discorso più ampio di Luciana Littizzetto, che ha condannato il gesto “assurdo e violento” degli studenti, ma ha aggiunto: “La gestione della professoressa non so se è stata utile.

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Valditara bacchetta Littizzetto: "Quando uno studente spara a un ... (L'HuffPost)

La comica ed ex insegnante di lettere è intervenuta sul caso della professoressa di Rovigo colpita con un'arma compressa dai suoi studenti: "Se…

"Quando uno studente spara ad un insegnante non ci sono se e non ci sono ma. [su Twitter](https://twitter.com/G_Valditara/status/1617169602823294976) il ministro dell'Istruzione, Giuseppe Valditara, postando un articolo di Orizzonte scuola con le dichiarazioni di Luciana Littizzetto intitolato "Se il professore riesce a essere empatico, non gli sparano con la pistola ad aria compressa". Se riesci a creare questa sensazione non ti sparano con la pistola ad aria compressa".

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Littizzetto "Se c'è empatia non ti sparano con la pistola ad aria ... (TorinoToday)

Un intervento di Luciana Littizzetto in radio scatena le polemiche. La torinese, nella puntata di "La Bomba" di sabato 21 gennaio su Radio Deejay, ha detto ...

Non c’erano i telefonini, non potevi mettere i video in rete, ma questa vessazione dei professori, questo bullizzare i professori è una cosa che c’è sempre stata e più il professore era debole e magari timido, molto sapiente ma poco capace a trasmettere la sua sapienza, più questa cosa saltava fuori e portava tutti al delirio più assoluto. Ma non è una cosa che non succedeva anni fa, certo magari anni fa non ti sparavano con la pistola ad aria compressa, ma è sempre successa, soprattutto alle medie. Non credo che abbiano sparato a tutti i professori, hanno sparato a una professoressa che poveretta avrà le sue grandissime difficoltà, ma questo ci deve far riflettere, perché probabilmente non è riuscita a entrare in sintonia con i ragazzi, scatenando questa aggressività, veramente fuori luogo, pazzesca e assolutamente da punire, ci mancherebbe. Non esiste una classe ingovernabile, esistono professori molto bravi con i quali i ragazzi stabiliscono una relazione e altri con cui non ci riescono". Ho cambiato tante scuole, Ho insegnato per 9 anni (musica e poi lettere), per tantissimi anni ho insegnato in una delle scuole della ‘periferiissima’ di Torino, nessuno mi ha mai sparato, ma c’erano delle classi particolarmente turbolente, tiravano gessetti, ma non ho mai pensato di denunciare, scrivere ai giornali, era una faccenda mia personale, della scuola e mi dicevo: o io imparo a gestire le classi difficili con le mie forze o è meglio che cambi mestiere. Mentre uno sparava l'altro filmava e non hanno perso l'occasione per mettere il video sui social per non perdere l'occasione per fare una cagata: vuoi non perdere l’occasione per fare vedere al mondo quanto sei deficiente e se posso dire delinquente?"

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