Sant'Agnese

2023 - 1 - 21

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Sant'Agnese, l'agnello e il pallio papale: una tradizione da scoprire (Aleteia IT)

La tradizione di confezionare il pallio del papa con la lana degli agnellini che vengono benedetti presso la basilica romana di Sant'Agnese.

Il papa li benedirà il 29 giugno, nella solennità dei santi Pietro e Paolo, provvedendo poi a fargli giungere ai vari arcivescovi metropoliti per mano di un nunzio apostolico. Inevitabilmente, il suo atto di fede le valse la morte e la palma del martirio: era il 21 gennaio 304, e la giovane esalava l’ultimo respiro sotto la lama del suo boia. Quando gli agnellini raggiungono l’età giusta per potersi separare dalla madre, i monaci trappisti li consegnano alle suore francescane della Sacra Famiglia di Nazareth, che li accudiscono amorevolmente fino al 21 gennaio, data in cui appunto vengono condotti nella basilica di Sant’Agnese per la tradizionale benedizione.

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Sant'Agnese (La Nuova Bussola Quotidiana)

Venne uccisa con un colpo di spada, per decapitazione o iugulazione, cioè con il taglio della gola, nel modo in cui venivano uccisi gli agnelli.

Per tale motivo gli artisti l’hanno spesso raffigurata in compagnia di questo animale, al tempo stesso simbolo dell’innocenza richiamata anche dal nome di Agnese, che significa “pura, casta”. Fu uccisa con un colpo di spada, per decapitazione o iugulazione, cioè con il taglio della gola, nel modo in cui venivano uccisi gli agnelli (secondo un carme di san Damaso il martirio avvenne invece con il rogo). 348-410), la santa era stata esposta in un postribolo, dove nessuno dei frequentatori osò avvicinarla, tranne un giovane con intenti malvagi che rimase accecato dal bagliore di un angelo, prima di recuperare la vista per intercessione della stessa vergine.

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Oggi si ricorda sant'Agnese (Giornale di Brescia)

Si festeggiano anche: la beata Cristiana di Assisi; i santi Fruttuoso, Augurio ed Eulogio, martiri; san Patroclo, martire.

Per ogni tuo interesse, puoi avere una newsletter gratuita da leggere comodamente nella mail. La morte è tramandata il 21 gennaio di un anno o compreso tra il 249 e il 251 (cioè, durante l’impero di Decio), o identificato nel 304 (sotto Diocleziano). Profondamente religiosa, sceglie di consacrarsi a Dio.

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Tutti i Santi giorni, 21 gennaio: oggi è Sant'Agnese (Il Capoluogo.it)

Sant'Agnese e la tradizione aquilana delle "malelingue" per la rubrica "Tutti i Santi giorni" del 21 gennaio.

Sant’Agnese jugulata Il simbolo della confraternita dei Devoti di Sant’Agnese è l’immagine di un vecchio uomo, un fauno o un vegliardo, identificato come Socrate, con in bocca una rosa color oro, con lo stelo in orizzontale e due foglie disposte all’insù e all’ingiù, a indicare il ben parlare. Nel 1874 il monastero fu inglobato nelle strutture del vecchio ospedale San Salvatore dove, tuttavia, sono ancora identificabili gli ambienti monastici e la Chiesa di Sant’Agnese. Furono riammessi dopo sei mesi, ma a condizione che non facessero più pettegolezzi all’interno delle mura cittadine: l’ostacolo fu aggirato poiché il gruppo cominciò a riunirsi poco fuori le mura, pare presso un’osteria vicino Porta della Rivera. Sant’Agnese fu quindi accusata di magia e condannata al rogo, ma le fiamme risparmiarono il suo corpo che rimase intatto; i suoi capelli crebbero al punto da coprire le sue nudità. Sant’Agnese nacque a Roma da genitori cristiani, di illustre famiglia patrizia, probabilmente verso la fine del III secolo e sin da fanciulla aveva consacrato la sua vita a Dio.

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Sant'Agnese: da Piazza Navona alle malelingue aquilane (L'Aquila Blog)

Sant'Agnese, giovanissima romana martirizzata nel luogo dove oggi sorge Piazza Navona, da esempio di candore e purezza.

In attesa della premiazione del 21 gennaio che concluderà questa 18ª edizione, lasciamo che Sant’Agnese prenda in mano la situazione e accompagni i cittadini Secondo un’altra versione intorno al Trecento dei nobili aquilani – la prima congrega nata – si riunivano in una locanda sita presso le 99 Cannelle, dove trascorrevano il tempo a parlar male dei governanti e in sostanza di chiunque. Queste le origini sospese tra mito e folklore di una festa aquilana, che resistette per secoli, nonostante i vari tentativi di limitarla, se non addirittura di sopprimerla. Il 21 gennaio, il giorno della festa di Sant’Agnese non lavoravano, e quindi si ritrovavano nelle taverne della città, per parlare e sparlare sulle abitudini e sui segreti dei ricchi del tempo. Ma nessuno poté avvicinarsi a lei: le crebbe una chioma fluente di capelli che la avvolse completamente, preservandone il pudore. Sta di fatto che la sua storia commovente colpì sin da subito l’immaginario popolare: una ragazzina di 12 o 13 anni, vergine, il cui nome ricordava quello dell’agnello, animale puro e dal destino sacrificale, barbaramente uccisa per aver rifiutato una proposta di matrimonio o per essersi rifiutata di sacrificare agli idoli.

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A Somma si festeggia Sant'Agnese con la sfera infuocata davanti ... (Varesenews)

Sabato 21 gennaio il momento più solenne e insieme spettacolare della festa religiosa, con l'accensione del ciloster e della passera, il globo che è stato ...

La passera è una grande sfera che viene preparata dalla Confraternita del Santissimo Sacramento, che ha allestito il manufatto nelle giornate di mercoledì e giovedì (nella foto, inviata da Alessio Luisetto). La passera è la grande sfera di fuoco, un rito che evoca il martirio della Santa e che al contempo s’inserisce tra i riti “di fuoco” che annunciano la fine dell’inverno (come il falò di Sant’Antonio o la pagana Gioeubia). Sia sabato 21 gennaio nel pomeriggio che domenica 22 gennaio sul sagrato della Basilica ci sarà poi la vendita dell’agnello dolce, appuntamento tradizionale con la tavola (come già la busecca la domenica prima). Per assicurare che la sfera bruci al meglio è necessaria un’accurata preparazione e anche una certa dose di esperienza (tra i volontari c’è anche il signor Marco Garegnani, che da più di 30 anni si prodiga nel preparare il globo. Sabato 21 Gennaio alle ore 17.00 alla RSA “Bellini” ci sarà il primo momento di preghiera, poi a seguire in Piazza Vittorio Veneto ci saranno la consegna dell’Agnesino d’argento (il riconoscimento cittadino) e appunto il rito più caratteristico, l’accensione del cilostar – il grande cero – e della passera. Momento culminante: il rito dell’accensione della “passera”, la sfera di fuoco che simboleggia il martirio, che è stata allestita nei giorni scorsi dai volontari.

Sant'Agnese, festa e tradizioni (Vaticano.com)

Sant'Agnese è una Santa cattolica venerata come martire. Viene festeggiata il 21 gennaio. La sua storia è raccontata in varie forme nei testi antichi, ...

La tradizione vuole che le candele accese siano offerte alla Santa come segno di devozione e per chiedere la sua protezione. Questa tradizione è ormai in disuso e non è più praticata, tuttavia alcune persone ancora la ricordano e la menzionano nei discorsi, ma non ha una base storica o religiosa legata alla festa di Sant’Agnese. La tradizione vuole che, durante la notte tra il 20 e il 21 gennaio, le donne si incontrino in segreto per scambiarsi pettegolezzi e critiche su amici e vicini.

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Oggi la Chiesa festeggia Sant' Agnese - Positanonews (Positanonews)

Fra le innumerevoli vergini che hanno sacrificato la vita per la fede di Gesù Cristo, emerge quale fiore Sant'Agnese. Nacque a Roma da genitori cristiani,

Di lei così scrive il beato Girólamo: « Con gli scritti e con le lingue di tutte le genti, specialmente nelle chiese, fu lodata la vita di Agnèse; la quale vinse e l’età e il tiranno, e col martirio consacrò la gloria della castità ». Dopo la benedizione i due piccoli amici vengono trasportati nel monastero delle benedettine di Santa Cecilia in Trastevere dove ricevono le migliori cure per poter essere poi tosati pochi giorni prima della Pasqua e usati per la tessitura dei palli. Nel giorno di Sant’Agnese è tradizione in Vaticano fare la benedizione degli agnelli, questi due piccoli ovini vengono ornati con fiori bianchi in onore alla verginità della Santa e poi offerti al Papa per la creazione dei famosi palli (paramenti liturgici usati nella Chiesa cattolica, costituiti da una striscia di stoffa di lana bianca avvolta sulle spalle). A Roma la passione di sant’Agnèse, Vergine e Martire, la quale, sotto Sinfrónio, Prefetto della città, gettata nel fuoco, e questo estintosi per le sue orazioni, fu percossa con la spada. L’umile ma forte vergine in quella tenera età fu condotta al prefetto, che, per impressionarla e indurla a rinunciare alla fede di Gesù Cristo, la fece incatenare e le minacciò i più spietati tormenti. Il prefetto, avuto notizia del miracolo, la condannò alla iugulazione proprio come si faceva con gli agnelli (per questo nell’iconografia è raffigurata spesso con un agnello, simbolo del candore e del sacrificio).

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Sant'Agnese 2023, gli eletti della Jujitsu Academy-Judo Team (Il Capoluogo.it)

Lencuate a tutto spiano e con 24 ore di anticipo nella quarta Sant'Agnese della Jujitsu Academy-Judo Team dell'Aquila, confraternita a buon diritto ...

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L'AQUILA, SANT'AGNESE 2023: GLI ELETTI DELLA JUJITSU ... (Abruzzoweb.it)

L'AQUILA – Lencuate a tutto spiano e con 24 ore di anticipo nella quarta Sant'Agnese della Jujitsu Academy-Judo Team dell'Aquila, confraternita a buon ...

Alberto Orsini si è autoproclamato “Segretario a vita” in base all’articolo 1334 del Codice civile come suggerito dalla consulente legale della confraternita Francesca Buccella. Premi speciali sono stati conferiti a Ulan Cicerone, “Disco Rotto”; a Lorenzo Miccoli, “Ministro dell’Aria Fritta”; a Claudia Ioannucci, “Zellusu Pro”; infine al presidente Cutilli, “Trinciacog…ni”. Le libere elezioni celebrate rigorosamente in centro storico – presso la storica pizzeria “La Quintana” alla corte dell’oste Fabio Climastone – hanno visto l’elezione di Lorenzo Cutilli come “Presidente”, Mauro Junior Del Beato come “Lima Sorda”, Luigi Latino come “Zellusu” e Francesco Cedola come “Vipera”.

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La bellezza e la purezza della fede ci rendono profeti agli occhi del ... (Avvenire.it)

La purezza ha ancora un valore ai nostri giorni? In una società disincantata e sempre meno capace di cogliere l'Infinito nel quotidiano, forse la purezza ...

Cercarono quindi di ucciderla gettandola nel fuoco, ma le fiamme si estinsero lasciandola illesa; infine venne uccisa con un colpo di spada alla gola, come un agnello, animale che da sempre è associato alla figura di Agnese nell’iconografia legata a questa santa. In una società disincantata e sempre meno capace di cogliere l’Infinito nel quotidiano, forse la purezza non è in cima ai valori condivisi, ma di certo continua a esercitare un fascino immenso. Un giovane si era invaghito di lei ma venne respinto, perché Agnese aveva scelto di consacrare a Dio la propria verginità.

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