Le nuove canzoni sono "così chiaramente riciclate" e "mediocri". Scopri la recensione di Rush!, l'ultimo album dei Måneskin criticato negli USA. Leggi ora!
"Più che le influenze classiche della band, come Stooges e MC5, vengono in mente imitazioni come Cold War Kids e Jet", conclude l'Atlantic, ammettendo che "il fascino della band non è per forza nella musica", ma magari la sua natura televisiva, e questo ovviamente sminuisce le ambizioni e lo spessore artistico "dell'industria del [rock](https://www.esquire.com/it/cultura/musica/a40205698/canzoni-rock-famose-i-10-titoli-storici-del-genere-musicale/)". E i Måneskin non sono certo i primi a pensarla così, ma sono probabilmente tra i primi (perlomeno dei nuovi) a farlo su un genere tradizionale come il rock – ed è questo, forse, che fanno rumore. [sesso](https://www.esquire.com/it/lifestyle/sesso/) (tanto) e [droga](https://www.esquire.com/it/news/attualita/a13508770/quanto-costano-le-droghe-oggi-prezzi-cocaina-eroina-shaboo/) (pochina) e canzoni con un impianto in stile pop-rock classico, che scansano ogni ambizione alternativa e procedono senza colpi di scena anche rispetto ai singoli che le hanno anticipate, tipo Mammamia o Supermodel. A questo giro il piatto piange, con strutture "punk-disco" classiche e ripetitive dove la voce di Damiano e le chitarre di Thomas (sempre in primo piano) non sembrano all'altezza della ritmica, coreografie "flosce" e testi che in maniera innocua e da copia-incolla di certi classici raccontano questa nuova vita in cui fanno "l'amore con il pericolo" (citiamo dai pezzi) e vedono e vivono gli eccessi dello star system. Se ai pezzi con cui sono diventati famosi, da Zitti buoni a [Beggin](https://www.esquire.com/it/cultura/musica/a41627066/beggin-significato/), riconosce "l'audacia" e delle atmosfere felicemente "sporche", capaci di anteporre uno spirito pure ribelle a delle melodie orecchiabili, ecco che in Rush! Le nuove canzoni sono "così chiaramente riciclate" e "mediocri" da far dubitare dell'idea stessa – in voga lì come da noi, evidentemente – che siano loro la band deputata a riportare il rock di moda, per spartirsi l'egemonia culturale con il pop e il rap.
Cosa può salvare i Måneskin dal trito e ritrito? Non il (finto) matrimonio a quattro officiato dall'ex Gucci Alessandro Michele per il lancio del disco.
E che al contrario “Ago e Dario non dormono più “ è un titolo perfetto per un album? E dando quindi una base di ‘inclusivita’, di “tranquillità” tutte le letture secondarie e più profonde poggiano su una percezione di sintonia, di empatia Così, con tre parole tra virgolette senza virgole di separazione, senza maiuscole e senza virgolette che le uniscano tra loro per dare un’interezza di titolo. Non ha mai risposto, e il disco è stato intitolato col nome di una canzone dell’album, per carità, dignitoso titolo, “Credi di conoscermi”, ma nulla di paragonabile a “Ago e Dario non dormono più”. Innanzitutto perché è autoironico nella lettura immediata e d’impatto, cioè la primissima cosa che arriva è la ventata di ironia, di non autocelebrazione, quindi una simpatia che mette a tacere tutte le accuse di divismo e di tracotanza. Arriva il momento di dare un titolo all’album e non so da chi dei due, se Agostino o Dario, arriva la proposta di intitolarlo “Ago e Dario non dormono più”. Esiste una modalità “adeguata” di concepire un titolo e una modalità “divergente”, cioè quello che in inglese si dice disruptive. Perché il titolo trascende l’opera, la supera: anche quando l’opera non funziona (quindi non esiste) il titolo esiste nella storia, anche quando un disco non vende, il titolo esiste nell’essere il titolo di quella cosa che non vende. Insomma, nel titolo di un libro c’è un ragionamento diverso, ed è specifico della lingua in cui è scritto, il disco invece ha molte più gamme, più libertà sia translinguistiche che di significante, cioè di “estetica” del segno, perché concepito in uno spazio graficamente artistico e organico al contesto, e infine, ovviamente, perché il titolo di un’opera musicale deve non solo significare ma suonare. Ho scritto e riflettuto molto sul titolo, ho fatto un piccolo saggio una ventina di anni fa chiamato “discorso sul titolo”, quando ancora non avevo elaborato l’idea della grafica del linguaggio come disciplina, ma credo che quei lavori siano stati per me ciò che mi ha portato a individuare il campo scientifico interdisciplinare che ho chiamato “grafica del linguaggio”, poi più tardi ho scritto una sceneggiatura cinematografica di un film che forse non realizzerò mai, e che si chiama “il negozio di nomi”. Quel che tutti all’unanimità cercano dal titolo è quella qualità che chiamano “forza”, cioè anche se il pensiero filosofico di un gesto d’arte è di sottrazione, debolezza, se genere è introverso, abbandonico e finanche suicidario, il titolo comunque deve essere “forte”, e questo è un dato di fatto inconfutabile. Una volta lo chiamai e gli dissi che avevo trovato il titolo per il mio album ed era “Quando l’anarchico Gaetano Bresci passo da Monza”.
Esce oggi, 20 gennaio, il nuovo 'Rush', terzo album in studio dei Måneskin prodotto da Fabrizio Ferraguzzo e Max Martin e registrato fra Los Angeles, ...
[https://amzn.to/3uEVgoo] Tom Morello, il video di [‘The Loneliest’](https://suonidistortimagazine.com/maneskin-fuori-il-video-del-nuovo-singolo-the-loneliest/) e [‘Supermodel’](https://suonidistortimagazine.com/i-maneskin-hanno-rilasciato-la-nuova-supermodel-ascoltala-in-streaming/). [‘Gossip’](https://suonidistortimagazine.com/maneskin-ecco-la-nuova-gossip-con-tom-morello/) feat.
Da Supermodel in coda alla classifica alla dark ballad internazionale The Loneliest al numero 6, dall'ultimo singolo-bomba Gossip nella cinquina fino a ...
Negli ultimi giorni, i ragazzi hanno diffuso sui social un minuto e mezzo di musica tratta da quattro delle 17 tracce che compongono il nuovo album prodotto da Max Martin. L’ultima fatica in studio della rock band capitolina è trainata dai quattro singoli di successo Mammamia, Supermodel, The Loneliest e [Gossip](https://www.vanityfair.it/article/maneskin-gossip-singolo-tom-morello-musica-album) [con Tom Morello (chitarrista di Rage Against The Machine, Audioslave, e Bruce Springsteen](https://www.vanityfair.it/article/maneskin-gossip-singolo-tom-morello-musica-album)). Dopo aver pubblicato due album e 13 singoli dal 2017, la band con l’ [I Måneskin](https://www.vanityfair.it/topic/maneskin) infiammano il 2023 con il nuovo disco Rush!, terzo album in studio (disponibile da oggi nei negozi fisici e virtuali) che arriva a due anni da Teatro d’Ira Vol. To honor your privacy preferences, this content can only be viewed on the site it Pezzo in madrelingua in cui i fab four italiani hanno tirato le fila del glorioso anno e mezzo in giro per il mondo, osannati come la più grande rock band degli ultimi tempi.
Il magazine The Atlantic ha pubblicato una recensione molto critica del nuovo album dei Måneskin "Rush!", in uscita domani.
In più punti, l’articolo sostiene la tesi secondo cui il successo della band di Beggin’ sia dovuto più a una forte esposizione mediatica che a una vera rivoluzione musicale. Ma il primo album in gran parte in inglese dei Måneskin in uscita venerdì, Rush!, dimostra con forza come in realtà il fascino della band non sia la loro musica”. Nell’articolo si pone la domanda “La popolarità dei Måneskin è un caso o è il segno di un cambiamento più profondo nei gusti mainstream?”.
Maneskin, Rush! Ecco le prime recensioni del nuovo album della band, in uscita il 20 gennaio 2023: opinioni e commenti sul disco.
Tre dei singoli principali dell’album – “MAMMAMIA”, “Supermodel” e “The Loneliest” – appaiono aggiunti alla fine piuttosto che intrecciati nel tessuto del disco, seguendo una serie di canzoni nella loro lingua madre. I Måneskin dimostrano continuamente che gli emarginati meritano di divertirsi, e sono qui per dimostrarcelo. emana dall’attacco concentrato dei membri della band, il cui modo di suonare vibra con atteggiamento e convinzione.
Il testo e il significato del brano dei Måneskin intitolato "Mark Chapman". La canzone porta il nome dell'assassino di John Lennon ed è interamente dedicata ...
[Yoko Ono](https://www.deejay.it/articoli/john-lennon-yoko-ono-imagine-per-la-prima-volta-al-cinema-solo-dall8-al-10-dicembre/) nella tarda serata, e dunque decise di aspettarlo. Ecco testo e significato di Mark Chapman dei [Måneskin](https://www.deejay.it/articoli/il-testo-la-traduzione-e-il-significato-di-the-loneliest-lultimo-brano-dei-maneskin-che-e-gia-il-piu-ascoltato-al-mondo/). [Supermodel](https://www.deejay.it/articoli/maneskin-il-nuovo-singolo-e-supermodel-damiano-spiega-il-significato-del-brano/) Già in cura per problemi psichiatrici, il killer dell’ex Beatles era un fan di Lennon. [Mammamia](https://www.deejay.it/articoli/maneskin-presentano-mammamia-il-singolo-nato-dopo-le-polemiche-alleurovision/) Quella del fan-stalker è una mossa subdola: si nasconde tra i tanti che vivono la passione per un artista restando nei limiti del rispetto della persona, si trasforma in fantasma e si mischia ai supporter. Un amore che diventa quasi una malattia, un’ambizione di sostituirsi al proprio idolo, togliendogli la vita, non solo figuratamente. [La Fine](https://www.deejay.it/articoli/la-fine-maneskin-testo-significato/) [assassino di John Lennon](https://www.deejay.it/articoli/lultimo-giorno-di-john-lennon-40-anni-fa-lomicidio-al-dakota/), Mark Chapman, che nel 1980 tolse la vita all’ex Beatles perché non sopportava di essere un “signor nessuno”. Amore e odio. [Måneskin](https://www.deejay.it/articoli/gossip-maneskin-testo-traduzione-significato-video/): Il nome del brano porta quello dell’
«Questa è la band che salverà il rock and roll?» è il titolo di un pezzo scritto dal critico musicale Spencer Kornhaber e pubblicato ieri, mercoledì 18 ...
Forse, la cosa nuova dell’ascesa dei Måneskin è la riflessione che ci suggerisce sulla nostra frammentatissima cultura musicale». E ovviamente, alla fine anche Kornhaber si pone la domanda che moltissime persone si sono poste dal quando i Måneskin sono diventati uno dei più rilevanti fenomeni musicali dei nostri anni: perché? Tradotto: i Måneskin sono veramente molto belli e molto fighi, sicuramente molto più belli e molto più fighi della musica che fanno.
Da oggi è fuori Rush!, il nuovo album dei Måneskin, il primo pubblicato dopo il successo mondiale in seguito alla vittoria dell'Eurovision Song Contest,
[ John Lennon](https://www.roma.com/la-fontana-delle-rane-e-quando-i-beatles-ci-fecero-il-bagno/), e il suono risulta sempre più a fuoco e identitario, così come l’intento di fare della provocazione una cifra distintiva della band. Ad avvalorare il successo della band il premio Best Rock agli MTV EMAs 2021, prima vittoria di un artista italiano in una categoria internazionale e la nomination ai Grammy Awards. Da quel giorno il gruppo made in Roma è diventato un fenomeno globale, con il suo rock crudo, il suo stile inconfondibile e la trasgressione di questi quattro ragazzi dal talento indiscutibile.
Questa potenza si respira tutta nei 17 brani del disco, il più ricco della loro carriera, diviso tra brani in inglese e tre in italiano. Le canzoni saranno ...
I suoni sono vorticosi e fortissimi anche nei brani più lenti, concedendosi in lingua inglese più divertimento e leggerezza e in italiano un tono maturo e confidenziale. Il primo vero album internazionale dei Måneskin è arrivato e si chiama “Rush!“, parola che in italiano indica un movimento velocissimo che si usa anche molto nei videogiochi per indicare quando si raggiunge un obiettivo in poco tempo e con una forza che sorprende tutti, amici e nemici. L’album nasce, come sempre nel loro stile, a stretto contatto in una villa (questa volta a Los Angeles) dove hanno lavorato a testi e musiche come si faceva una volta: c’è tantissima musica suonata e prodotta da Fabrizio Ferraguzzo con la prestigiosa presenza di Max Martin (nella sua carriera ha lavorato con tutti i grandi, dai Backstreet Boys ai Coldplay) in registrazioni potenti che sembrano già pensate per i concerti.
L'attesissimo album è arrivato proprio insieme alle più dure recensioni di sempre. Il maestro Uto Ughi ha definito la band «un insulto alla cultura e ...
La «rivoluzione musicale» evocata da tanti osservatori e fan a suo giudizio non sta da nessuna parte. La prima dal maestro Uto Ughi, che presentando il suo nuovo programma di concerti non ha usato giri di parole: «I Måneskin sono un insulto alla cultura e all'arte». (esce proprio oggi, venerdì 20 gennaio) che è stato preceduto di pochi giorni dal singolo [Gossip](https://www.vanityfair.it/article/maneskin-gossip-nuovo-singolo-tom-morello-canzone) (con conseguenti stuoli di ragazzine a stracciarsi le vesti perché [Damiano per promuoverlo s'è rasato a zero la lunga chioma](https://www.vanityfair.it/article/damiano-dei-maneskin-si-e-rasato-a-zero-la-disperazione-delle-fan)); dall'altra sono piovute sulla band romana due solenni e autorevolissime stroncature.