La presentazione a Roma del libro L'indomabile e del restauro in 4K de La ragazza di Bube, in attesa dell'omaggio al MoMA di New York: dal 3 al 21/2 una ...
Per ricordare Gina Lollobrigida "stiamo pensando, con il ministero della Cultura, oltre a un premio, a una grande mostra. Una storia epocale di distorsione dei mass media e depistaggio Il concetto dell'indomabilità è stato un intuito, che ha connesso tutto ai racconti della mamma di quando era in Tunisia, con mia nonna Jolanda e nonno Francesco: lì accadde la coincidenza temporale per cui il cinema ‘chiamò’ mamma nel momento in cui ci fu la liberazione e quindi bisognava andarsene, ma noi portiamo sempre nel cuore quella terra, in cui lei era già una donna abbastanza libera e indipendente. Per Joshua Siegel, curator del Department of Film - The Museum of Modern Art, New York, che attende “l’arrivo di Cardinale a NYC”: “Celebrare un’attrice vivente è un omaggio straordinario che il MoMA ha dedicato a pochissimi eletti, di cui Claudia Cardinale è una splendida rappresentante. Mentre “La rassegna* di New York fa parte di un accordo ormai ventennale con il MoMA, un rapporto reciprocamente molto soddisfacente, una missione per valorizzazione il cinema classico”. Il mio prossimo progetto, condiviso con i miei figli Claudia e Patrick, è una Fondazione a mio nome e aprire la nostra casa ad artisti provenienti da tutto il mondo”.
Claudia Cardinale L'indomabile: l'attrice celebrata da un libro curato dalla figlia Claudia Squinteri e da una retrospettiva al MoMA dal 3 al 21 febbraio.
«Papà nelle ultime ora di vita, in un momento di piccole forze», ricorda la figlia della Cardinale, «Mi ha consegnato un messaggio per mia madre: “Dì a Claudia che noi veniamo dal Sud”. Il volume si concentra anche sugli anni d’oro della carriera di Claudia Cardinale e sull’apporto fondamentale del produttore Franco Cristaldi – «Ci tenevo in questo libro a fargli onore e a non approdarlo dal punto di vista della figlia di Squinteri» – ma omaggia anche il lavoro (non abbastanza celebrato) di Pasquale Squinteri inserendo inoltre elementi intimi che rendono il volume ancor più prezioso. Non c’è un film preferito, tra i tantissimi che ho girato, sarebbe come scegliere tra i propri figli, ma di certo La Ragazza di Bube rappresenta in maniera evidente quel lato “indomabile” del mio carattere a cui ho sempre voluto dare ascolto e che mi ha permesso di vivere emozioni grandissime».
Claudia Cardinale, diva dalle mille sfaccettature, è al centro di un grande omaggio celebrativo dal titolo “Claudia Cardinale l'indomabile” che Cinecittà le ...
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La Ragazza di Bube di Luigi Comencini, restaurato da Cinecittà, e il libro CLAUDIA CARDINALE L'INDOMABILE, edito da Cinecittà ed Electa, sono stati presentati ...
“Celebrare un’attrice vivente è un omaggio straordinario che il MoMA ha dedicato a pochissimi eletti, di cui Claudia Cardinale è una splendida rappresentante – spiega Joshua Siegel, senior curator del dipartimento cinema del MoMA – La sua bravura sorpassa, se possibile, la sua indiscussa bellezza. “Sono particolarmente orgogliosa di presentare un nuovo e importante restauro insieme agli altri film che esaltano la bravura, la bellezza e la straordinaria modernità di Claudia Cardinale, una delle più grandi attrici italiane, che ha lavorato con i maggiori registi del suo tempo – dichiara Chiara Sbarigia, presidente di Cinecittà – Il restauro si inserisce nel quadro delle fondamentali competenze di Cinecittà, ovvero la preservazione del patrimonio filmico nazionale. “Sono felice di tornare a Roma – dichiara Claudia Cardinale – Cinecittà e il MoMA di New York mi hanno dedicato uno splendido omaggio.
Mio padre, nei suoi ultimi momenti di vita, mi ha dato un messaggio per mamma: “Dille che noi vediamo dal Sud”. Sul momento, complice il dolore del lutto, ...
«Sono particolarmente orgogliosa di presentare un nuovo e importante restauro insieme agli altri film che esaltano la bravura, la bellezza e la straordinaria modernità di Claudia Cardinale, una delle più grandi attrici italiane, che ha lavorato con i maggiori registi del suo tempo - afferma Chiara Sbarigia, presidente di Cinecittà - Il restauro si inserisce nel quadro delle fondamentali competenze di Cinecittà, ovvero la preservazione del patrimonio filmico nazionale. Ad esempio, Cinecittà ha già preservato integralmente le matrici di tutti i film di Pier Paolo Pasolini, che ancora oggi vengono utilizzate per celebrarlo in tutto il mondo, ma ha anche restaurato molti altri titoli fondamentali. Non c’è un film preferito, tra i tantissimi che ho girato, sarebbe come scegliere tra i propri figli, ma di certo La Ragazza di Bube rappresenta in maniera evidente quel lato “indomabile” del mio carattere a cui ho sempre voluto dare ascolto e che mi ha permesso di vivere emozioni grandissime. In cartellone, venti titoli, tra i quali tre restaurati da Cinecittà: La Ragazza di Bube, prodotto da Cristaldi nel 1963, L’Udienza di Marco Ferreri e Atto di dolore di Pasquale Squitieri. «L’indomabilità di Claudia è un fil rouge che può essere rintracciato nel corso di tutta la sua vita, a volte è filo sottile – cucito nei rivestimenti interni dei suoi abiti su misura – altre volte è dirompente come la risata di Angelica in Il gattopardo. Infatti, pur non mescolandosi del tutto, Claudia attrice e Claudia donna si anticipano, si rincorrono, si sovrappongono e si sorreggono a vicenda».
“Tahar Ben Jelloun e Pizzi Cannella omaggiano con 4 grandi opere Rosario Livatino, ucciso dalla mafia nel 1990, primo magistrato beato nella storia della Chiesa ...
Maria, la Vergine Madre, come si riveste del ‘manto’ che le permetterà di seguire il suo Figlio divino in tutte le fasi del suo esistere terreno, sia con il manto regale e della gioia, sia con il manto della passione e del dolore; sia con la sua fede esaltata, sia con la sua fede duramente provata, così si manifesta pertanto autentica discepola del suo Signore. Quella speranza, quei fiori, quel tappeto di preghiera o quella luce sul mondo che irradiano dall’opera chiarissima di Ben Jelloun vengono a simboleggiare fortemente il profondo travaglio interiore di chi crede nel futuro e di come questo futuro stesso sia la luminescenza che irraggia da una vita donata e donata nel solco dell’apertura a Dio. Dicono ancora il desiderio di celebrare la Madonna, esprimono l’affetto e la devozione filiale di un popolo che la riconosce come colei che sa dare ad ognuno l’accoglienza, la sicurezza e il conforto. Quei bozzetti sono l’espressione della devozione e dell’affetto che l’animo cerca di esprimere senza riuscirci compiutamente, e per questo si affida al simbolo: un vestito come dire il desiderio di rivestire la Madonna del proprio amore e dell’affetto spontaneo di un bambino per sua madre. E “la camicia insanguinata del giudice Rosario Livatino”, scrive monsignor Daniele Libanori vescovo ausiliare della Diocesi di Roma per il settore Centro, “riporta a un giorno preciso e fa sentire presenti alla gloriosa tragedia che lo ha visto vittima dell’odio mafioso. Grazie al restauro del laboratorio di Cinecittà, il film prodotto da Cristaldi nel 1963 è restituito al pubblico in una versione tornata a splendere nel bellissimo bianco e nero di Gianni Di Venanzo, con una Cardinale dalla voce graffiante, in un ruolo che le valse il primo importante riconoscimento, il Nastro d’Argento come migliore attrice, e confermò la sua singolare capacità di trasferire a ogni personaggio i tratti forti di una personalità “indomabile”, filo conduttore delle sue scelte artistiche e personali.
"Non ho nessun rimpianto, ma al contrario una grande riconoscenza per la fortuna che ho avuto di rappresentare tante donne". Il ruolo preferito?
Da qui anche l'idea di fare insieme a mio fratello Patrick una fondazione a lei dedicata per portare avanti le sue battaglie". La sua bravura sorpassa, se possibile, la sua indiscussa bellezza". È sempre stata una ragazza libera anche quando era in Tunisia e ancora oggi è una donna indomabile.
Presentazione del volume a cura della figlia Claudia.
Il MoMA rende omaggio a Claudia Cardinale, la diva e anti-diva dai mille volti, con il libro curato dalla figlia Claudia Squitieri (edito da Cinecittà ed ...
Il prossimo progetto dell’attrice, condiviso con i figli Claudia e Patrick, è la Fondazione Claudia Cardinale che vuole dedicarsi agli artisti provenienti da tutto il mondo. La retrospettiva è composta di 20 titoli, tra cui altri due restauri realizzati da Cinecittà come L’Udienza di Marco Ferreri e Atto di dolore di Pasquale Squitieri. Un balletto tra ricordi e presente. “Mamma ha sempre difeso i diritti degli omosessuali, è contro la pena di morte, ha prestato la sua immagine di attrice per sensibilizzare anche i diritti delle donne e delle bambine – afferma la figlia. Non c’è un film preferito, tra i tantissimi che ho girato, sarebbe come scegliere tra i propri figli, ma di certo La Ragazza di Bube rappresenta in maniera evidente quel lato “indomabile” del mio carattere a cui ho sempre voluto dare ascolto e che mi ha permesso di vivere emozioni grandissime». Lo si può ritrovare nelle scelte della sua vita come nei suoi personaggi, quasi un gioco di rimbalzo.
Dal 3 al 21 Febbraio al MoMa di New York al via una rassegna dedicata a Claudia Cardinale a partire da La ragazza di Bube.
“Celebrare un’attrice vivente è un omaggio straordinario che il MoMA ha dedicato a pochissimi eletti, di cui Claudia Cardinale è una splendida rappresentante - spiega Joshua Siegel, senior curator del dipartimento cinema del MoMA - La sua bravura sorpassa, se possibile, la sua indiscussa bellezza. “Sono particolarmente orgogliosa di presentare un nuovo e importante restauro insieme agli altri film che esaltano la bravura, la bellezza e la straordinaria modernità di Claudia Cardinale, una delle più grandi attrici italiane, che ha lavorato con i maggiori registi del suo tempo - dichiara Chiara Sbarigia, presidente di Cinecittà - Il restauro si inserisce nel quadro delle fondamentali competenze di Cinecittà, ovvero la preservazione del patrimonio filmico nazionale. Non c’è un film preferito, tra i tantissimi che ho girato, sarebbe come scegliere tra i propri figli, ma di certo La ragazza di Bube rappresenta in maniera evidente quel lato “indomabile” del mio carattere a cui ho sempre voluto dare ascolto e che mi ha permesso di vivere emozioni grandissime.
L'attrice 85enne racconta: «Una relazione con Chirac? Sono solo dicerie, ma lui mi scrisse una lettera dicendo: “Sono lusingato”. John Wayne? Mi...
Sempre, in ogni tempo, in ogni circostanza». Non ci fu animosità; ma non ci fu neanche l’inizio di una vera amicizia». Ci siamo divertite un casino». Insieme abbiamo condiviso l’esperienza del Gattopardo, e quella ci ha legato per sempre». Chirac sarà pure stato un “homme à femmes”; ma non con me». E Dante, il nostro più grande poeta, si è formato con i troubadours...». Tant’è che per la prima del film ci siamo vestita come una coppia, lei da uomo io da donna». Era un gesto così dolce verso me, che ero poco più di una bambina, mentre lui era un gigante!». Avere un piccolo ruolo in un grande film era una strategia di Cristaldi; e aveva ragione lui». «A recitare con la mia stessa voce. Poi eravamo amici; e questo non ha prezzo». «Era necessario.
A 16 anni fu stuprata da uno sconosciuto. In seguito l'attrice diede alla luce Patrick, il figlio amatissimo che per anni fu costretta «per ragioni ...
Non ci fu animosità; ma non ci fu neanche l’inizio di una vera amicizia». Due temi che da tempo porto avanti con l’Unesco e con GreenCross». Era un gesto così dolce verso me, che ero poco più di una bambina, mentre lui era un gigante!». C’era una volta il West fu un’esperienza stupenda». In 8 e mezzo fu il primo a farmi fare la mia stessa parte...». «Con Monica Vitti non fu la migliore esperienza. «Una lezione non solo di cinema, ma anche di vita. Poi eravamo amici; e questo non ha prezzo». Allora quel coraggio non l’ho avuto». Alle prese con una cultura e una lingua, quella italiana, che non capivo bene. Il cardiologo che la curava: «Mi disse: Voglio vendermi tutto, mio figlio non deve avere nulla»](/persone/gina_lollobrigida_patrimonio_figlio_milko_skovic_marito_news_oggi-7180207.html) A 16 anni venne stuprata da uno sconosciuto più grande di lei che la caricò con la forza sulla sua auto.
Dal 3 al 21 febbraio al museo statunitense si vedranno 20 suoi film. E un libro fotografico curato dalla figlia ne celebra la bellezza e il carattere.
Partecipa a I soliti ignoti di Monicelli nel 1958 e inizia una carriera folgorante che la vedrà diretta, tra i tanti, da Germi (Un maledetto imbroglio), Zurlini (La ragazza con la valigia), Bolognini (Il bell'Antonio, La viaccia, Senilità), Comencini (La ragazza di Bube) e, unica tra le nostre attrici, contemporaneamente da Luchino Visconti (Il Gattopardo) e da Federico Fellini (8½). Spiega Chiara Sbarigia presidente di Cinecittà: «La retrospettiva si avvale anche di tre film restaurati che rappresentano veri e propri passaggi concettuali da un cinema all'altro: La ragazza di Bube di Luigi Comencini, L'udienza di Marco Ferreri e Atto di dolore di Pasquale Squitieri. E Claudia Cardinale ci è nata, nel profondo Sud, in Tunisia che, ricorda la figlia, «è sempre rimasta terra di nostalgia e ha formato mia mamma, la sua indomabilità, con i racconti di quando lei saliva sui treni in corsa in un paese baciato da un vento di libertà perché, ricordiamolo, negli anni '50 fu tolto il velo. Si tratta di un omaggio fotografico e saggistico che accompagna la retrospettiva di 20 film con Claudia Cardinale in programma dal 3 al 21 febbraio al MoMA di New York. Ma la questione è retorica, perché nello splendido cortometraggio presentato ieri a Roma in anteprima, Un Cardinale Donna di Manuel Maria Perrone, a parlare è Claudia Cardinale e la risposta è nella sua incredibile filmografia che racchiude un secolo di grande cinema su e con una delle nostre più grandi stelle. Di spalle, su una panchina, davanti a un laghetto, con la solita sigaretta sempre accesa.
Claudia Cardinale quando aveva soltanto 16 anni venne stuprata da uno sconosciuto più grande di lei, che abusò della giovane all'interno della sua auto.
Una delle notizie note è che l’uomo ha reso nonna Claudia Cardinale della figlia Lucilla nata nel 1979, mentre l’altro nipotino Milo è nato dalla figlia Claudia nel 2013. Claudia Cardinale non ha dunque mai detto a suo figlio chi fosse in realtà, un po’ come accadde a Jack Nicholson venuto a conoscenza che la sorella era in realtà la madre in età più adulta, e ha svelato di pentirsi molto di quella scelta d’immagina e che non era più possibile tenere il segreto rivelato ad Enzo Biagi: “Era necessario. Uno shock per la ragazza, che diede a seguito di questa scabrosa violenza alla luce il figlio Patrick Cristaldi.
L'attrice, quasi 85enne, si racconta in un'intervista a Corriere della Sera. Fra i suoi ricordi di bambina, l'infanzia a Tunisi e la guerra: &…
Non ci fu animosità; ma non ci fu neanche l'inizio di una vera amicizia. "Lavorare con lei non fu la migliore esperienza. Alle prese con una cultura e una lingua, quella italiana, che non capivo benissimo. Fra i suoi ricordi di bambina, l'infanzia a Tunisi e la guerra: "Mia madre ci dava una zolletta di zucchero per farci passare la paura". Ma anche lo stupro subito e la gravidanza conseguente che decise di tenere: Difficile lavorare con lei"di