Una storia che colpisce l'opinione pubblica ed evidenzia il tema mai abbastanza sottolineato del caro-affitti a Milano.
La ventinovenne napoletana lavora in una scuola di Milano da settembre. In assenza di case a prezzi accettabili, ha raccontato che ogni mattina alle 5 si ...
E il lavoro «ad ogni costo» è contrario alle norme di sicurezza e alla Costituzione](https://www.open.online/2023/01/18/bidella-pendolare-napoli-milano-i-conti-non-tornano-commento/) [La stangata dei mutui: fino a 2000 euro l’anno in più per il variabile con i nuovi tassi di interesse](https://www.open.online/2023/01/07/mutui-affitti-tassi-interesse-cosa-succede) [Airbnb, la Corte di Giustizia Ue dà ragione all’Italia: La tassa sugli affitti brevi non lede la libertà di servizio](https://www.open.online/2022/12/22/airbnb-corte-di-giustizia-ue-tassa-affitti-brevi) [Caro affitti, 1 studente su 4 cambia casa per risparmiare. «Ho provato a cercare una casa che non costasse troppo, considerando che il mio stipendio mensile è di 1.165 euro», ha raccontato al Giorno, «ma mi sono resa conto che ormai a Milano è più facile trovare un ago in un pagliaio». 1 matricola su 2 non ha ancora trovato un tetto](https://www.open.online/2022/10/13/caro-affitti-ricerca-skuola-net) Ma devo dire che mi sono anche un po’ demoralizzata per non essere ancora riuscita a trovare una sistemazione comoda e a un prezzo accettabile». «Questo mi permette di non avere ulteriori spese oltre a quelle del treno e per questo», spiega, definendosi «molto fortunata». Ogni giorno, dal lunedì al sabato, c’è il treno delle 5 che l’aspetta per portarla fino a Milano: «Accumulando punti con i viaggi che faccio e prendendo i biglietti con tanto anticipo il treno mi costa poco, circa 400 euro al mese», continua la ragazza: «molto meno di una stanza in condivisione a Milano».
Giuseppina Giuliano, 29enne napoletana, fa questa vita dal lunedì al sabato: "Lo so che la mia sembra una follia, però facendo i conti ho valutato che ...
"A conti fatti ho realizzato che, tra affitto, bollette e spesa, avrei consumato tutto il mio stipendio se mi fossi trasferita a vivere al Nord e molto probabilmente avrei anche dovuto chiedere alla mia famiglia di aiutarmi economicamente. Il suo stipendio è di 1.165 euro al mese, e per una camera a Milano difficilmente si spendono meno di 650 euro. Poi una rapidissima "puntata" al supermercato per comprare la cena, da consumare rigorosamente a bordo del treno delle 18,20, con arrivo a Napoli alle 22,53. "Lo so che la mia sembra una follia, però facendo i conti ho valutato che economicamente mi conviene. La sveglia alle 4, il treno Frecciarossa da Napoli Centrale alle 5,09, l'arrivo a Milano alle 9,24. Pur di non pagare a peso d'oro una stanza in affitto a Milano, si fa l'Italia da nord a sud in treno ogni giorno.
Giuseppina Giuliano, 29enne napoletana, fa tutti i giorni 9 ore di treno, la tratta Napoli-Milano, andata e ritorno, per andare a lavorare come operatrice ...
"A conti fatti ho realizzato che, tra affitto, bollette e spesa, avrei consumato tutto il mio stipendio se mi fossi trasferita a vivere al Nord e molto probabilmente avrei anche dovuto chiedere alla mia famiglia di aiutarmi economicamente. "Lo so che la mia sembra una follia, però facendo i conti ho valutato che economicamente mi conviene” dichiara la ragazza in un’intervista al quotidiano "Con il mio stipendio mi conviene il treno, una stanza non costa meno di 650 euro”
Alle quattro si alza per andare in stazione e prendere il treno delle cinque, ogni giorno dal lunedì al sabato, e per ritornare a casa prende il ...
Certo "non ho perso la speranza e continuo a cercare una sistemazione qui", "a scuola mi stanno aiutando tutti e questo mi riempie di gioia perché non mi sento abbandonata. Ma devo dire che mi sono anche un po' demoralizzata per non essere ancora riuscita a trovare una sistemazione comoda e a un prezzo accettabile. Entrata di ruolo a settembre, "ho provato a cercare una casa che non costasse troppo, considerando che il mio stipendio mensile è di 1.165 euro" ha raccontato al Giorno, ma "mi sono resa conto che ormai a Milano è più facile trovare un ago in un pagliaio".
“Un coinvolgimento che non mi sarei mai aspettata”, inizia così la risposta di Giuseppina Giuliano dopo il caso scatenatosi dopo l'articolo che era uscito ...
Chi è Giuseppina Giuliano bidella pendolare Napoli Milano? Sembra che molti utenti sui social non abbiano voluto credere alla storia di sacrificio di Giuseppina Giuliano andandosi a spulciare il costo degli abbonamenti di Trenitalia che arrivano a circa 900 euro mensili per una seconda classe dal lunedì al venerdì, mentre Italo prevede al massimo l’acquisto di carnet decisamente meno convenienti. La vita di Giuseppina Giuliano potrebbe cambiare molto presto, infatti ha ricevuto molte chiamate nelle ultime 24 ore come riporta Il Giorno: “Appena uscita la notizia sulla mia vita da pendolare, mi hanno cominciato a contattare tv che mi vogliono invitare in trasmissione per raccontare la mia storia, e anche da gente comune che mi ha voluto esprimere solidarietà.
Ci ha messo davvero poco a fare il giro del web la storia di Giuseppina Giuliano, la bidella pendolare che viaggerebbe ogni giorno in treno.
Prende servizio alle 10.30 e finisce il suo turno alle 17, quando poi parte per il suo viaggio di ritorno che la vede a bordo dell’Italo delle 18.20 che arriva a Napoli Centrale alle 22.53, per poi rientrare a casa alle 23.30. «Il treno mi costa poco, circa 400 euro, mensilmente molto meno di una stanza in condivisione a Milano», ha raccontato la ragazza a Il Giorno, una vicenda particolare che però ha sollevato qualche dubbio. [Giuseppina Giuliano](https://www.mitomorrow.it/lavoro/case-a-milano-troppo-care-napoli-milano/), la bidella pendolare che viaggerebbe ogni giorno in treno da Napoli a Milano anziché affittare una casa nel capoluogo lombardo.
Nel giorno in cui DataMediaHub diffondeva i dati a testimonianza dell'ennesimo calo di fiducia negli italiani nei confronti dei media (meno 3 punti.
Che la storia sia vera o sia falsa, non prendersi manco la briga di controllarla è da autolesionisti. Perché – quando poi andiamo a dire che nessuno compra più i giornali e crediamo che il problema sia di chi legge e non di chi scrive – dovremmo ricordarci quella questione della fiducia che la categoria ispira. Il ché la renderebbe la partner ideale per ogni persona che vuole organizzare un viaggio – oltre a prevedere un anticipo di spesa non indifferente per garantirsi i migliori prezzi in pianificazione. E infatti, non vi è un giornale – uno – che non la fa sua in tempi velocissimi. Nonostante la storia si regga in piedi con estrema difficoltà e non vi è necessità di un professionista dell’informazione per comprenderlo. D’un colpo, abbiamo la trama perfetta per cavalcare tutta una serie di argomenti di facile indignazione che vanno forte oggi: il caro-residenza di Milano città ormai inaccogliente, la questione meridionale, i giovani che non hanno voglia di lavorare, i meridionali che non hanno voglia di lavorare (questa è old but gold, come dicono i giovani che fanno i meme) e aggiungici pure riflessioni sparse sul reddito di cittadinanza e pure qualche battuta sul trasporto pubblico.
Non si parla d'altro: una bidella ha scelto di non trasferirsi a Milano e di fare la pendolare da Napoli per risparmiare. Ma i conti non tornano.
La città di Milano, che è la più cara d'Italia, a questo aumento dei prezzi aggiunge anche degli affitti a prezzi improponibili e su questo Giuseppina Giuliano ha tristemente ragione. Ovviamente si è costretti comunque a fare i pendolari, ma un abbonamento per un treno regionale costa meno dell'alta velocità e soprattutto non costringe le persone a fare quasi 10 ore di viaggio tutti i giorni. Giuseppina Giuliano ha dichiarato che inizia il suo turno di lavoro alle 10.00 circa, ma molti hanno pensato che una bidella deve iniziare a lavorare prima che arrivino il preside, i docenti e gli alunni. Giuseppina dunque prenderà il Frecciarossa 9606 che impiega 4 ore e 15 minuti per raggiungere la stazione di Milano Centrale. Probabilmente Giuseppina arriverà in orario almeno 4 volte su 6, ma c'è un problema che rende incompatibile questo tipo di avventura con il lavoro: l'imprevisto. Ci siamo chiesti, e non solo noi, cosa succederebbe se il treno facesse anche solo 10 minuti di ritardo. Ma noi vogliamo credere che Giuseppina Giuliano inizi a lavorare alle 10.00 circa, magari staccherà più tardi e poi ci sono anche altri colleghi che sono a scuola dalle 7.30 circa. La sua storia è stata condivisa e commentata da tantissimi utenti Facebook che si sono scagliati contro il governo, la crisi, i proprietari degli appartamenti di Milano che speculano aumentando i canoni. Il prezzo della compagnia privata che viaggia sull'alta velocità è di 649 euro al mese. In effetti non hanno tutti i torti visto il ruolo dei bidelli che in teoria dovrebbero aprire e chiudere una scuola. Poi c'è Italo, che costa meno ma di sicuro non 400 euro al mese. Una storia decisamente struggente che fa riflettere su tematiche come il precariato, il caro affitti e l'aumento del costo della vita.
Ha riempito le pagine dei giornali, ma nella vicenda della bidella che vive a Napoli e lavora a Milano e viaggia in treno tra le due città non tornano i ...
Soluzione che l'app consente di acquistare solo per il mese in corso e per il successivo. Ma tornando a ciò che è uscito sui giornali, al netto delle ragioni della bidella, delle scelte personali e del reale problemi di una Milano afflitta da prezzi proibitivi, per come è stata raccontata questa forma di pendolarismo non sta in piedi per una questione di costi. È la classica storia troppo bella per essere vera: la bidella pendolare che sfida il costo degli affitti a Milano continuando a vivere a Napoli.
La vicenda di Giuseppina Giuliano contiene in sé numerose tematiche (lavoro, giovani, divario Nord-Sud e emigrazione, affitti, pendolari, ...
Che messa così quasi trasforma l'eroina della storia in profittatrice del welfare statale, non fosse che il "permesso straordinario retribuito" si accorda a chi ha la legge 104, cioè l'accompagnamento di un familiare con handicap grave. Ma 'Bufale un tanto al chilo' scrive: "Per poter avere, come sostenuto negli articoli, un prezzo sui 400 euro, Giuseppina deve riuscire ad avere sempre lo sconto massimo sul biglietto grazie alla Cartafreccia e all’offerta Young (che può portare a sconti fino al 70% del prezzo del biglietto) così si arriva a un prezzo totale di circa 445 euro, non 400. Nota a margine, leggermente fuori tema ma che pure dà la misura di come l'informazione ogni tanto prenda strade non legatissime alla realtà: ma, visto che si sta parlando di Milano neanche fosse il principato di Monaco, a Napoli un monolocale in affitto costa davvero molto meno di 650 euro al mese? Innanzitutto, appurato che a Milano gli affitti sono molto cari (una singola le costerebbe in media 650 euro), non è chiaro perché non prenda un appartamento in provincia (prezzo? Piuttosto forse avrebbe senso non rendere "normale", o addirittura assurgere a modello, il caso di una persona che si accontenta di poco più di mille euro al mese per rinunciare di fatto ad esistere, costringendo la sua vita extralavoro in un intervallo che va più o meno da mezzanotte alle 4 del mattino, sei giorni su sette. E ci mancherebbe, verrebbe da rispondere, nessuno si è accorto che appena il Comune ha indetto un concorso si sono presentati in 100mila?
Il caso della bidella pendolare Giuseppina Giugliano è diventato oggetto del dibattito pubblico tra dubbi e punti da verificare: ecco cosa si sa finora.
Abbiamo provato a contattare la scuola, il liceo artistico Boccioni di Milano, per chiedere conferme circa la presenza in organico di Giuseppina Giugliano e chiedere un commento sulla situazione denunciata da Quotidiano Nazionale e ripresa ovunque, ma ci è stato risposto che non sono autorizzati a rilasciare alcuna comunicazione alla stampa. [analizzare nel dettaglio](https://www.butac.it/il-treno-laffitto-e-la-pendolare/) quella che dovrebbe essere la spesa da sostenere al mese per affrontare 6 giorni a settimana la doppia tratta da Napoli a Milano a bordo di un treno veloce. La versione riportata è stata inclusa in un altro tweet: "Mi è bastata una telefonata per scoprire che l'ha fatto due volte e poi si è messa in congedo straordinario, retribuito. Nell'articolo originario si afferma che la 29enne si troverebbe in questa situazione dallo scorso settembre, quattro mesi fa. Dallo scorso settembre, si legge nell'articolo corredato da un video, la 29enne si sveglia all'alba per prendere il treno veloce da Napoli a Milano, entra in servizio a scuola alle 10.30, lavora fino alle 17.00 e poi si rimette in viaggio fino a Napoli, arrivando a casa intorno alle 23. 9 ore di treno al giorno e pochi minuti da trascorrere insieme ai genitori e alla nonna con cui vive prima di mettersi a dormire e risvegliarsi all'alba. Tutto è partito da un articolo pubblicato da Quotidiano Nazionale titolato proprio La bidella pendolare, tutti i giorni da Napoli a Milano. Doveva essere l'ennesima storia motivazionale, e un po' sopra le righe, da contrapporre alla narrazione secondo la quale i giovani non sarebbero pronti a fare dei sacrifici pur di lavorare e allo stesso tempo una denuncia del caro-affitti a Milano. Nel pezzo si racconta la storia della 29enne Giuseppina Giugliano, diventata di ruolo come operatrice scolastica nel liceo artistico Boccioni di piazzale Arduino, a Milano. E mi hanno detto la versione che ho riportato". Intanto sempre Quotidiano Nazionale ha pubblicato l'intervista a Francesca Alparone, insegnante di discipline plastiche al liceo artistico Boccioni di Milano che ha spiegato come tutti nella scuola sarebbero a conoscenza della situazione di Giuseppina si starebbero impegnando per aiutarla a trovare un alloggio a prezzo accessibile, precisando che la giovane da settembre "incrocia faticosamente le tariffe di Italo e Trenitalia per trovare le offerte sulla tratta dell'alta velocità, compra i biglietti in anticipo di mesi per spuntare i prezzi migliori, accumula i punti e i ticket omaggio". Questo perché l’