Non si parla d'altro: una bidella ha scelto di non trasferirsi a Milano e di fare la pendolare da Napoli per risparmiare. Ma i conti non tornano.
La città di Milano, che è la più cara d'Italia, a questo aumento dei prezzi aggiunge anche degli affitti a prezzi improponibili e su questo Giuseppina Giuliano ha tristemente ragione. Ovviamente si è costretti comunque a fare i pendolari, ma un abbonamento per un treno regionale costa meno dell'alta velocità e soprattutto non costringe le persone a fare quasi 10 ore di viaggio tutti i giorni. Giuseppina Giuliano ha dichiarato che inizia il suo turno di lavoro alle 10.00 circa, ma molti hanno pensato che una bidella deve iniziare a lavorare prima che arrivino il preside, i docenti e gli alunni. Giuseppina dunque prenderà il Frecciarossa 9606 che impiega 4 ore e 15 minuti per raggiungere la stazione di Milano Centrale. Probabilmente Giuseppina arriverà in orario almeno 4 volte su 6, ma c'è un problema che rende incompatibile questo tipo di avventura con il lavoro: l'imprevisto. Ci siamo chiesti, e non solo noi, cosa succederebbe se il treno facesse anche solo 10 minuti di ritardo. Ma noi vogliamo credere che Giuseppina Giuliano inizi a lavorare alle 10.00 circa, magari staccherà più tardi e poi ci sono anche altri colleghi che sono a scuola dalle 7.30 circa. La sua storia è stata condivisa e commentata da tantissimi utenti Facebook che si sono scagliati contro il governo, la crisi, i proprietari degli appartamenti di Milano che speculano aumentando i canoni. Il prezzo della compagnia privata che viaggia sull'alta velocità è di 649 euro al mese. In effetti non hanno tutti i torti visto il ruolo dei bidelli che in teoria dovrebbero aprire e chiudere una scuola. Poi c'è Italo, che costa meno ma di sicuro non 400 euro al mese. Una storia decisamente struggente che fa riflettere su tematiche come il precariato, il caro affitti e l'aumento del costo della vita.
Ha riempito le pagine dei giornali, ma nella vicenda della bidella che vive a Napoli e lavora a Milano e viaggia in treno tra le due città non tornano i ...
Soluzione che l'app consente di acquistare solo per il mese in corso e per il successivo. Ma tornando a ciò che è uscito sui giornali, al netto delle ragioni della bidella, delle scelte personali e del reale problemi di una Milano afflitta da prezzi proibitivi, per come è stata raccontata questa forma di pendolarismo non sta in piedi per una questione di costi. È la classica storia troppo bella per essere vera: la bidella pendolare che sfida il costo degli affitti a Milano continuando a vivere a Napoli.
La vicenda di Giuseppina Giuliano contiene in sé numerose tematiche (lavoro, giovani, divario Nord-Sud e emigrazione, affitti, pendolari, ...
Che messa così quasi trasforma l'eroina della storia in profittatrice del welfare statale, non fosse che il "permesso straordinario retribuito" si accorda a chi ha la legge 104, cioè l'accompagnamento di un familiare con handicap grave. Ma 'Bufale un tanto al chilo' scrive: "Per poter avere, come sostenuto negli articoli, un prezzo sui 400 euro, Giuseppina deve riuscire ad avere sempre lo sconto massimo sul biglietto grazie alla Cartafreccia e all’offerta Young (che può portare a sconti fino al 70% del prezzo del biglietto) così si arriva a un prezzo totale di circa 445 euro, non 400. Nota a margine, leggermente fuori tema ma che pure dà la misura di come l'informazione ogni tanto prenda strade non legatissime alla realtà: ma, visto che si sta parlando di Milano neanche fosse il principato di Monaco, a Napoli un monolocale in affitto costa davvero molto meno di 650 euro al mese? Innanzitutto, appurato che a Milano gli affitti sono molto cari (una singola le costerebbe in media 650 euro), non è chiaro perché non prenda un appartamento in provincia (prezzo? Piuttosto forse avrebbe senso non rendere "normale", o addirittura assurgere a modello, il caso di una persona che si accontenta di poco più di mille euro al mese per rinunciare di fatto ad esistere, costringendo la sua vita extralavoro in un intervallo che va più o meno da mezzanotte alle 4 del mattino, sei giorni su sette. E ci mancherebbe, verrebbe da rispondere, nessuno si è accorto che appena il Comune ha indetto un concorso si sono presentati in 100mila?
Il caso della bidella pendolare Giuseppina Giugliano è diventato oggetto del dibattito pubblico tra dubbi e punti da verificare: ecco cosa si sa finora.
Abbiamo provato a contattare la scuola, il liceo artistico Boccioni di Milano, per chiedere conferme circa la presenza in organico di Giuseppina Giugliano e chiedere un commento sulla situazione denunciata da Quotidiano Nazionale e ripresa ovunque, ma ci è stato risposto che non sono autorizzati a rilasciare alcuna comunicazione alla stampa. [analizzare nel dettaglio](https://www.butac.it/il-treno-laffitto-e-la-pendolare/) quella che dovrebbe essere la spesa da sostenere al mese per affrontare 6 giorni a settimana la doppia tratta da Napoli a Milano a bordo di un treno veloce. La versione riportata è stata inclusa in un altro tweet: "Mi è bastata una telefonata per scoprire che l'ha fatto due volte e poi si è messa in congedo straordinario, retribuito. Nell'articolo originario si afferma che la 29enne si troverebbe in questa situazione dallo scorso settembre, quattro mesi fa. Dallo scorso settembre, si legge nell'articolo corredato da un video, la 29enne si sveglia all'alba per prendere il treno veloce da Napoli a Milano, entra in servizio a scuola alle 10.30, lavora fino alle 17.00 e poi si rimette in viaggio fino a Napoli, arrivando a casa intorno alle 23. 9 ore di treno al giorno e pochi minuti da trascorrere insieme ai genitori e alla nonna con cui vive prima di mettersi a dormire e risvegliarsi all'alba. Tutto è partito da un articolo pubblicato da Quotidiano Nazionale titolato proprio La bidella pendolare, tutti i giorni da Napoli a Milano. Doveva essere l'ennesima storia motivazionale, e un po' sopra le righe, da contrapporre alla narrazione secondo la quale i giovani non sarebbero pronti a fare dei sacrifici pur di lavorare e allo stesso tempo una denuncia del caro-affitti a Milano. Nel pezzo si racconta la storia della 29enne Giuseppina Giugliano, diventata di ruolo come operatrice scolastica nel liceo artistico Boccioni di piazzale Arduino, a Milano. E mi hanno detto la versione che ho riportato". Intanto sempre Quotidiano Nazionale ha pubblicato l'intervista a Francesca Alparone, insegnante di discipline plastiche al liceo artistico Boccioni di Milano che ha spiegato come tutti nella scuola sarebbero a conoscenza della situazione di Giuseppina si starebbero impegnando per aiutarla a trovare un alloggio a prezzo accessibile, precisando che la giovane da settembre "incrocia faticosamente le tariffe di Italo e Trenitalia per trovare le offerte sulla tratta dell'alta velocità, compra i biglietti in anticipo di mesi per spuntare i prezzi migliori, accumula i punti e i ticket omaggio". Questo perché l’
Giuseppina Giuliano è un'operatrice scolastica che lavora a Milano ma vive a Napoli. E ha scelto di spostarsi ogni giorno perché “economicamente più ...
Tra affitto, bollette e spesa, Giuseppina si è fatta due conti e si è accorta che, trasferendosi, sarebbe stata costretta a chiedere l’aiuto economico della famiglia, assieme alla quale vive a Napoli. “Mi sono resa conto – ha spiegato - che ormai a Milano è più facile trovare un ago in un pagliaio: anche in periferia i prezzi degli affitti non scherzano affatto, per non parlare della vita che al Nord ha un costo decisamente molto più elevato che al Sud. Però ormai mi sono abituata e per il momento va bene così".
Il racconto di Giuseppina Giugliano, l'operatrice scolastica “pendolare da Napoli a Milano” per lavoro, è stato ampiamente trattato e discusso negli ultimi ...
[Un altro reel](https://www.facebook.com/reel/1061223037901224/?s=single_unit&__cft__[0]=AZVMbcbhN657-YF-MBbc5fSfoXw58EVtptJP3s50KoODAQ4rEOF2cCN1kTkVxvVbjxVo1N_z_VAyv6xtGJJry6BBLKCuIbMfzsdcpPqELHRoy7HMyBthSbw7pvk93KQ0T0MrSru_ahtc6PN7hkWkNy0a8OPd99Ck3Jwp7zq9vrTxQA&__tn__=H-R) del 19 ottobre 2022 alle ore 12:32 mostra la spiaggia di Castellamare. La ragazza nelle foto e nei [video](https://www.instagram.com/reel/Cm8wPC_KoEM/) pare essere proprio l’operatrice scolastica della storia raccontata da Il Giorno. [un reel](https://www.facebook.com/reel/863387008175528/?s=single_unit&__cft__[0]=AZWmEHQwUlQcedIk0807VzDNpAN9ZU_ov0F64po2AU0MgDRRZSL_Y2CoEWpSghE8x_6oeDae4q1tnINHfeg67V5gXOHyOwBPidcbX32lIv9jyKPgoVtjJfihFKfzcq0Oj1l3rDYPnDjPKydusJISAq0JZg7CqbxdfMIU8CWDD2OUFA&__tn__=H-R) pubblicato martedì 22 dicembre 2022 alle ore 17:04 quando teoricamente dovrebbe aver appena finito il suo turno presso il liceo milanese. [graduatorie del 26 agosto 2021](https://www.liceoartisticoboccioni.edu.it/pubblicazione-graduatorie-definitive-terza-fascia-ata-validita-per-il-triennio-scolastico-2021-22-2022-23-2023-24/) presenti sul [sito della scuola](https://www.liceoartisticoboccioni.edu.it/categoria/amministrazione-trasparente/personale/graduatorie/). Nella lista delle amicizie del centro estetico campano troviamo proprio una [Giusy Giugliano](https://www.facebook.com/giusy.giugliano.39). [racconto](https://www.open.online/2023/01/18/giuseppina-bidella-pendolare-napoli-milano) di Giuseppina Giugliano, l’operatrice scolastica “pendolare da Napoli a Milano” per lavoro, è stato ampiamente trattato e discusso negli ultimi giorni. Tutti tasselli che porterebbero a una versione della storia simile a quella che circolava già sui social attraverso il C’erano tutte le buone intenzioni, visto anche il tono della docente Francesca Alparone che, sempre a [Il Giorno](https://www.ilgiorno.it/milano/cronaca/bidella-pendolare-napoli-milano-1.8464774), ha preso le difese di Giuseppina, informando la collega alla reception che la nostra intenzione era di chiederle di mostrarci le schermate delle applicazioni utilizzate per acquistare i biglietti, così da poter fermare l’ondata di critiche nei confronti dell’intera vicenda che la metteva in cattiva luce. Abbiamo contattato telefonicamente anche quello, ossia il Severi-Correnti di Milano, ma la risposta è stata la stessa: non è presente in sede. Non c’è stato verso di parlare con la dirigente scolastica Gabriella Maria Sonia Conte, ma dalla reception ci informano che non era presente in sede, in quanto lavora anche per un altro istituto. L’avvocato Giampiero Falasca aveva [spiegato](https://www.open.online/2023/01/18/bidella-pendolare-napoli-milano-i-conti-non-tornano-commento/) a Open le problematiche legali riguardo la situazione lavorativa della signora, ma il punto su cui tutti pongono il dubbio riguarda i costi che la donna dice di affrontare, in particolare quando afferma di spendere circa 400 euro al mese di viaggio. A parlarne per primo è stato [Il Giorno](https://www.ilgiorno.it/milano/cronaca/bidella-pendolare-napoli-affitto-1.8464252), con un articolo e un video dove la stessa Giuseppina si fa riprendere durante il suo percorso serale dal Liceo Artistico Boccioni di Milano fino a Stazione Centrale, per poi salire a bordo del treno Italo con destinazione Napoli.
È il trend dell'era social. Certe storie diventano virali e suscitano un dibattito. È il caso di Giuseppina Giuliano, l'oper...
Vale per lei e per altri collaboratori scolastici in difficoltà». «Lo so che la mia sembra una follia, però ho valutato che economicamente mi conviene. Una vita a saltare su e giù dal treno. E se, come riportato dalla stessa donna nella seconda intervista alla testata milanese, a moltissime persone si è sciolto il cuore, per altre la storia non fila. È il caso di Giuseppina Giuliano, l’operatrice scolastica di 29 anni che, intervistata dal quotidiano Il Giorno ha raccontato la sua particolare vita lavorativa. - a
Sono diversi i punti che non tornano nel racconto che ha fatto Giuseppina Giugliano (e non Giuliano, come inizialmente riportato) al quotidiano Il Giorno.
. "Ultimamente mi sembra di non vederla spesso". "L'ho vista la settimana scorsa, ma non tutti i giorni". È la storia che Giuseppina Giugliano (e non "Giuliano" come inizialmente riportato) ha raccontato ieri a il quotidiano Il Giorno. Così come altri studenti del Boccioni: "Ogni tanto mi parla, è molto tenera, è socievole, carina". molto simpatica". Giuseppina, per il momento, è irraggiungibile: stamattina a scuola, dove l'hanno attesa le telecamere di Fanpage.it, la 29enne sembra non essersi mai presentata (né noi né nessun altro l'ha vista entrare o uscire dall'edificio).
È sorta a molti questa domanda leggendo sulla grande maggioranza dei giornali italiani la storia di Giuseppina Giuliano. Apparsa inizialmente su Il Giorno, la ...
È lo stesso Milan a confermarlo al fattoquotidiano.it: “Non ho mai detto di aver parlato al telefono con il dirigente scolastico del Boccioni – ha spiegato -, non so come sia venuta fuori questa storia. E così sui social sono iniziati a spuntare utenti che dichiarano di aver parlato con il dirigente scolastico del liceo Boccioni di Milano e ai quali il preside avrebbe dato informazioni personali, in barba a tutte le norme sulla privacy, sulle assenze, i permessi, le malattie e le aspettative retribuite di Giuseppina Giuliano. Secondo alcuni utenti, il giornalista di Radio24 era riuscito a parlare al telefono con l’istituto e a farsi raccontare la storia “dell’assenteista del sud Italia”. Dividendo questa cifra per un minimo di 20 giorni lavorativi al mese, la tratta Napoli-Milano costerebbe a Giuseppina Giuliano 20 euro al giorno, 10 euro a tratta. Conoscendo il valore del suo stipendio, di poco superiore ai 1.100 euro, è possibile per esempio provare a verificare, attraverso i siti di Italo e Trenitalia, il costo dei viaggi con i treni ad alta velocità. Oltre alla preoccupazione per le ore di sonno della collaboratrice scolastica – di cui, in ogni caso, è necessario rispettare le scelte personali – la prima domanda possibile è se il pendolarismo Napoli-Milano fosse sostenibile economicamente.