Sant'Antonio Abate

2023 - 1 - 17

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17 gennaio, la festa di Sant'Antonio Abate: storia, legame con la ... (Quotidiano di Sicilia)

Si celebra oggi, 17 gennaio, la festa di Sant'Antonio Abate: la storia dell'anacoreta egiziano che rinunciò a tutto per dedicarsi agli ultimi.

Anche in Sicilia, naturalmente, la festa di Sant’Antonio Abate è molto sentita. Poi, benché vecchio, con la sete del martirio in cuore, lasciaste la solitudine per convertire gli infedeli e rinforzare nella fede i cristiani vacillanti. Ad Aragona, oltre alla benedizione solenne degli animali, i festeggiamenti comprendono una ricca degustazione di prodotti tipici locali e una caratteristica sfilata (“acchianata”) di cavalieri. Per ospitare tutti gli ammalati che giungevano, venne costruto un ospedale e venne fondata una confraternita di religiosi, l’antico ordine ospedaliero degli ‘Antoniani’; il villaggio prese il nome di Saint-Antoine de Viennois. Antonio nacque verso il 250 (la sua vita è collocata tra il III e il IV secolo dell’era cristiana) da una famiglia benestante di agricoltori nel villaggio di Coma, attuale Qumans in Egitto. Sant’Antonio Abate passò un lungo periodo da anacoreta nel deserto della Tebaide, vivendo soltanto di stenti.

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Capodanno cinese 2023: quando e dove festeggiare l'anno del ... (Il Resto del Carlino)

Date, eventi e tradizioni secondo il calendario lunisolare con appuntamenti in Emilia Romagna, Marche e Veneto.

Anche nel Forlivese si festeggerà “Sânt Antöni de pörc”: il 17 gennaio dalle 8 alle 10 la distribuzione del pane benedetto durante la celebrazione eucaristica, e dopo la messa dell 18,30 letture sulla vita di Sant’Antonio Abate. [Cosa FareFrecce Tricolori 2023, si torna a volare in Emilia Romagna e Marche: ecco quando](/cosa-fare/frecce-tricolori-2023-nij7heu4) [Cosa Fare1 gennaio 2023, musei aperti e gratis: dove e quali in Emilia Romagna, Marche e Veneto](/cosa-fare/1-gennaio-2023-musei-aperti-emilia-romagna-veneto-marche-sd4vv3oz) [Cosa Fare8 dicembre, cosa fare in Emilia Romagna nel ponte dell'Immacolata. La tradizione secolare legata alla terra e agli animali prosegue anche a Piacenza domenica 15 con il grande Corteo degli animali, da piazzetta di via Turbini fino al sagrato della chiesa dove ci sarà la benedizione. Tantissime le ricette in tutto il Belpaese in ricordo di Sant’Antonio Abate: salumi, formaggi, carni e cotiche; tutti quei piatti che ricordano la produzione rurale. Ad ogni modo, la ricorrenza di Sant’Antonio Abate si festeggia in tutta Italia con alcuni eventi organizzati ad hoc. La chiesa cristiana ricorda ogni anno il Santo con particolari iniziative che rendono omaggio al patrono degli animali con la tradizionale benedizione e messa liturgica. La fiera è un’usanza molto sentita nel Modenese ed è legata alle origini contadine della città, che rappresentano il Santo accanto ad un maiale con al collo una campanella. Nelle Marche, invece, il 17 gennaio si mangia la polenta con salsiccia. Si dice che mentre Antonio era in viaggio attraverso il mare, una scrofa lasciò ai suoi piedi un maialino molto malato; il Santo lo guarì con la preghiera e da lì in poi divenne il suo compagno inseparabile. Ma la simbologia del fuoco si lega a Sant’Antonio anche per i suoi miracoli; infatti, in antichità molte malattie della pelle venivano chiamate ‘fuoco’. La sua figura fu così importante che Sant’Antonio divenne il riferimento spirituale per molte comunità di eremiti formatesi nel deserto. Ben presto, affidata la sorella ad una congregazione religiosa, si rifugiò in un fortino nel deserto e da eremita pregava giorno e notte e si teneva compagnia con animali e uccelli.

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Festa di Sant'Antonio Abate, oggi celebrazione a Cicognolo ... (OglioPoNews)

La Festa di Sant'Antonio abate, protettore degli animali, è da sempre una giornata attesa e sentita nelle campagne cremonesi. Per gli imprenditori agricoli ...

Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione. Gli allevatori tengono particolarmente a questa festa e al suo significato, inteso ad esaltare valori quali il benessere animale e la valorizzazione di tutto il settore zootecnico, sempre in prima linea per la tutela dell’ambiente e il rispetto del creato. La Festa di Sant’Antonio abate, protettore degli animali, è da sempre una giornata attesa e sentita nelle campagne cremonesi.

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Sant'Antonio Abate, gli allevatori lariani tutelano le razze a rischio ... (ResegoneOnline)

Sant'Antonio Abate, gli allevatori lariani tutelano le razze a rischio estinzione ... Ci sono anche la Capra di Livo, la Verzaschese e la Pecora Brianzola, tra le ...

Ci sono anche la Capra di Livo, la Verzaschese e la Pecora Brianzola, tra le razze lombarde da tutelare perchè a rischio estinzione. Tra i bovini a rischio ci sono poi la Cabannina, dalla particolare riga color crema sul dorso, la Bianca di Val Padana, la Rendena razza longeva per eccellenza, la Bruna Linea Carne discendente da animali diffusi in Svizzera, Austria e Baviera, e la Grigio Alpina che può arrivare a pesare fino 650 chili. “Quotidiano il lavoro di tutela e presidio del territorio che è importante valorizzare”

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Buon Sant'Antonio Abate a tutti! Ma ora come lo celebriamo? (LaVoceDiAlba.it)

Il fondatore del Monacheismo cristiano, veniva celebrato con funzioni, processioni e con la distribuzione del “pane di Sant'Antonio”, legato al mondo ...

Un altro simbolo ricorrente è il fuoco, poiché il santo veniva invocato da chi veniva colpito dall’herpes zoster, più comunemente detto “Fuoco di Sant’Antonio”. Nel Piemonte contadino l’iconografia del santo lo raffigura con una lunga barba bianca, vestito di saio monastico, con un grande cappuccio, che a volte gli copre anche il capo. Con l’avvento della tecnologia i sacerdoti presero a benedire anche trattori e macchinari agricoli, cosa che in molte località cuneesi avviene ancora.

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Celebrato Sant'Antonio Abate, ma le feste continuano in tutta la ... (Mantovauno.it)

La festa è già iniziata a Sabbioneta. Villa Pasquali, Breda Cisoni, Castellucchio. A Porto Mantovano decine di famiglie si sono radunate sul sul sagrato della ...

Immagini del Santo e notizia sulla vita di Sant’Antonio Abate saranno distribuite durante la celebrazione. Venerdì 20 gennaio, ore 10.30, al mercato contadino di Suzzara in piazza Garibaldi, si terrà la tradizionale benedizione degli animali, officiata da monsignor Paolo Gibelli. Al mercato contadino di piazza XX settembre, l’appuntamento con la benedizione degli animali si terrà mercoledì 18 gennaio alle 10.30. Subito dopo, alle 11.00, al mercato contadino del Lungorio, la benedizione degli animali, sarà officiata da don Franco Murandi. Domenica 22 gennaio, ore 10.00, mercato contadino di Porto Mantovano, in piazza della Resistenza, benedizione degli animali officiata da don Luigi Caramaschi. Grande festa alla Bazza con la tradizionale processione, ripresa dopo i due anni di pendemia, e la consueta benedizione degli animali da parte di don Stefano.

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Santi, beati e ricorrenze di oggi, martedì 17 gennaio: Sant'Antonio ... (Qdpnews)

È festeggiato in tutta Italia, da Nord a Sud, con la benedizione degli animali e l'accensione dei falò. Tutto in onore di sant'Antonio abate, ...

Il morbo era conosciuto sin dall’antichità come “ignis sacer” per il bruciore che provocava; per ospitare tutti gli ammalati che giungevano, si costruì un ospedale e una Confraternita di religiosi, l’antico Ordine ospedaliero degli “Antoniani”; il villaggio prese il nome di Saint-Antoine di Viennois. Il fuoco legato al suo culto ha a che fare con il racconto che vedeva il Santo addirittura recarsi all’inferno per contendere al demonio le anime dei peccatori. È festeggiato in tutta Italia, da Nord a Sud, con la benedizione degli animali e l’accensione dei falò.

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Sant'Antonio Abate «il Grande», il più illustre eremita della Chiesa ... (Info Cilento)

Oggi, 17 gennaio, si celebra Sant'Antonio Abate. Vediamo insieme la vita e il culto nel Cilento. Molte persone sono legate alla figura di Sant'Antonio.

Talvolta il bastone che reca il Santo presenta all’estremità la forma di una T ovvero di un “Tau”, l’ultima lettera dell’alfabeto ebraico con una chiara allusione ad un contenuto escatologico e ad un episodio della vita di Sant’Antonio Abate riferito dalla tradizione popolare. Al suo nome infatti spesso si accompagna l’affermazione “il Grande” per indicare la portata della sua persona per tutti i cristiani. I maialini circolano liberamente e se recano al collo una campanella di riconoscimento nessuno li tocca (per questo motivo nella tradizione popolare la figura di Sant’Antonio è sempre accompagnata dall’immagine di un maiale/cinghiale ed è considerato patrono dei maiali e per estensione di tutti gli animali domestici o da stalla). Nell’Italia meridionale, per distinguere i due santi c’è l’usanza di chiamare “Sant’Antuono” il Santo Abate. Questo segno rimanda pure ad un episodio tramandato in cui si racconta che Sant’Antonio Abate un giorno si reca all’inferno per sottrarre alcune anime al loro triste destino. Seppellisce il corpo di San Paolo di Tebe con l’aiuto di un leone (per questo è ritenuto patrono dei seppellitori). Tradizionalmente i festeggiamenti per il Carnevale si facevano iniziare a partire da questa data. Questi “Padri del deserto” vivono in grotte o anfratti, indirizzati da un eremita anziano e sotto la guida spirituale di Sant’Antonio Abate che contribuisce molto alla fioritura dell’anacoretismo. È il protettore dei macellai, dei salumieri, dei contadini e degli allevatori, degli animali domestici ed è invocato contro l’herpes zoster (comunemente detto “fuoco di Sant’Antonio”). Un giorno mentre si reca in chiesa e pensa al coraggio degli Apostoli di lasciare tutto e di seguire Gesù e di coloro che vendevano proprietà e sostanze e deponevano il ricavato ai piedi degli Apostoli, e ascoltando il brano del Vangelo in cui il Signore dice al giovane ricco: “Se vuoi essere perfetto, va’, vendi quello che possiedi, dallo ai poveri e avrai un tesoro nel cielo; e vieni! Nel 311, durante la persecuzione di Massimino Daia, si reca ad Alessandria per servire ed incoraggiare i cristiani perseguitati. [ nasce nella città di Coma, oggi Qumans, in Egitto, il 12 gennaio 251, da agiati agricoltori cristiani.

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Domani a Roma per celebrare Sant'Antonio Abate (Vicenzareport)

Allevatori veneti – Appuntamento alle ore 9.00 per la benedizione in Piazza San Pietro con mucche, cavalli, asini, pecore, capre, cani e gatti – Domani a ...

“Come allevatori sentiamo forte la responsabilità di garantire ai cittadini cibi provenienti dalle nostre stalle – spiega il presidente De Franceschi alla vigilia della partenza per la Capitale – che siano frutto di azioni rispettose del benessere degli animali allevati e della tutela dell’ambiente nel quale. Allevatori veneti – Appuntamento alle ore 9.00 per la benedizione in Piazza San Pietro con mucche, cavalli, asini, pecore, capre, cani e gatti – Domani a Roma per celebrare Sant’Antonio Abate Mucche, asini, pecore, capre, cavalli, galline e conigli delle razze più rare e curiose salvate dal rischio di estinzione dagli agricoltori saranno domani i protagonisti dell’evento organizzato da Coldiretti insieme ad Aia (Associazione italiana allevatori) in Piazza San Pietro a Roma per celebrare il patrono degli animali Sant’Antonio Abate.

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Montoro ed Agerola, gemellaggio nel culto di Sant'Antonio Abate (Irpinia TV)

Nella chiesa alla frazione Caliano di Montoro il gemellaggio tra le due comunità. Ad Agerola poi l'accensione della Fiaccola della Pace che domani sera ...

"Local Storage")secminora(e)giorno(i)mese(i)anno(i)AccettoInformativa sulla PrivacyTrattamento dei dati basato sul tuo consensoTrattamento dei dati basato sul legittimo interesseTrattamento dei dati basato sul tuo consenso o interesse legittimo Noi e i nostri partner archiviamo e/o accediamo alle informazioni su un dispositivo (come i cookie) e trattiamo i dati personali (come gli identificatori univoci e altri dati del dispositivo) per annunci e contenuti personalizzati, misurazione di annunci e contenuti, approfondimenti sul pubblico e sviluppo del prodotto. Ad Agerola poi l’accensione della Fiaccola della Pace che domani sera accenderà il fucarone nella piazza alla frazione Caliano di Montoro.

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Sant'Antonio abate e la sua chiesa all' Esquilino a Roma (ACI Stampa)

La grande facciata della basilica di Santa Maria Maggiore è sullo sfondo, mentre davanti alla chiesa di Sant'Antonio Abate all'Esquilino vi è uno slargo che ...

E, chiunque vi entri la domenica alle 10.00 per la Divina Liturgia, celebrata in rito bizantino, può vivere un momento di profonda spiritualità, di dialogo con il Signore, intimo e profondo. La chiesa venne poi restaurata nel 1481 e, successivamente, nel 1517; in sostanza, la struttura che vediamo oggi è la stessa di quegli anni; solo il coro e la decorazione interna sono stati cambiati nel XVIII secolo. La chiesa di Sant’Antonio Abate venne eretta nel 1308 sotto il pontificato di Bonifacio VIII. La grande facciata della basilica di Santa Maria Maggiore è sullo sfondo, mentre davanti alla chiesa di Sant’Antonio Abate all’Esquilino vi è uno slargo che si apre davanti alla grande piazza della basilica romana dedicata alla Vergine Maria. Ciò che sappiamo, di certo, è che in questo luogo venne eretta una basilica nel IV secolo: di questa si conserva la dedica in cui vi è scritto“IUNIUS BASSUS V.C. Il portale romanico inserito nella facciata della chiesa di sant’Antonio Abate è ciò che rimane di quell’ospedale (oggi, sia la chiesa che l’ospedale di Sant’Andrea sono scomparsi); la struttura ospedaliera - creata nel 1259 per volere del cardinal Pietro Capocci - serviva ad accogliere i malati affetti dalle malattie della pelle, e - in particolare - coloro che soffrivano del cosiddetto “fuoco di Sant’Antonio”, quello che in medicina è conosciuto come ergotismo, ossia il virus dell'Herpes Zoster.

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Oggi si festeggia sant'Antonio Abate (Giornale di Brescia)

Si ricordano anche: san Marcello, vescovo; santa Roselina di Villeneuve, monaca; il beato Enrico da Comentina, patriarca di Costantinopoli.

Per ogni tuo interesse, puoi avere una newsletter gratuita da leggere comodamente nella mail. L’ergotismo canceroso, malattia che provoca brucianti lacerazioni epidermiche, è popolarmente detta «Fuoco di Sant’Antonio» proprio in ricordo delle ustioni che l’eremita avrebbe riportato in queste occasioni. Sant’Antonio Abate, considerato il caposcuola del Monachesimo, nasce a Coma, in Egitto, verso il 250, da famiglia ricca.

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A MALAVEDO L'UNICO SANT'ANTONIO ABATE CELEBRATO A ... (Lecconews)

L'edificio religioso, sussidiario alla parrocchiale dei Santi Pietro e Paolo di Laorca, è stata ricostruita nel 1941 in stile romanico su progetto dell' ...

Presenti soprattutto bambini e ragazzi con cani e gatti, pesciolini, uccelli e altri animali di compagnia, ma anche asini, cavalli e capre che nell’antichità facevano parte delle famiglie e trasportavano – soprattutto gli asini – il materiale che veniva lavorato nelle fabbriche della parte alta del Gerenzone. A impartire la benedizione degli animali, dopo aver celebrato la messa, il parroco della Comunità Pastorale dei Beati Mazzucconi e don Monza che comprende i rioni alti della città don Claudio Maggioni. [LECCO – Un gradito ritorno nel rione lecchese di Malavedo dalla grande storia industriale la festa di Sant’Antonio Abate venerato nella chiesetta, unico luogo in città a lui dedicato.

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Sant'Antonio Abate, monsignor Delpini a Carpiano e grande festa a ... (Il Cittadino)

Oggi il Lodigiano festeggia Sant'Antonio Abate. A Sant'Angelo tutto è pronto per l'evento: alle 15 la benedizione degli animali e la distribuzione delle ...

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Perché Sant'Antonio Abate è il protettore degli animali? (Tag24 - Radio Cusano Campus)

Sant'Antonio Abate ritratto nelle rappresentazioni iconografiche con barba bianca, in balia del demonio, ma sovente accanto ad animali svolge il ruolo di ...

Perché Sant’Antonio Abate è il protettore degli animali? Oggi, da nord a sud, il rito della benedizione della variegata moltitudine di animali in casa, è il momento giusto fare il punto sulla presenza degli animali in casa. Condivide il ruolo di protettore degli animali con San Francesco, con cui è accomunato nell’aver preferito uno stile di vita più ritirato ed essenziale.

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Sant'Antonio abate (La Nuova Bussola Quotidiana)

È venerato come il primo degli abati proprio perché, per gli anacoreti che seguirono il suo esempio, Antonio era l'abbà, il loro padre spirituale. Già ...

Anche Costantino e i suoi figli, attratti dalla sua fama di maestro e taumaturgo, gli scrissero per consiglio; ed egli, umilissimo, rispose solo perché sollecitato dai monaci, ricordando loro che Cristo è il vero e unico Più volte dei filosofi pagani andarono a trovarlo con l’intento di schernirlo per la sua fede in un Dio crocifisso, ma ritornavano indietro meravigliati per la sapienza di Antonio che pur senza studi letterari ne smontava le argomentazioni e li ammaestrava sulle ragioni della fede cristiana. 295-373), il grande vescovo di Alessandria d’Egitto che lo conosceva bene e poteva perciò affermare: «Uomini come lui, pur operando nascosti, pur desiderando di non essere visti, sono mostrati dal Signore a tutti come una lampada». Da una visione apprese il principio dell’ora et labora e così alla preghiera costante andò affiancando il lavoro che poteva consistere nell’intrecciare ceste o nel coltivare un piccolo pezzo di terra, come fece sul monte nel deserto della Tebaide dove si ritirò nell’ultima fase della sua lunga vita. Diede allora ai poveri anche il poco che gli era rimasto, affidò la sorella a delle vergini, iniziò a vivere da asceta poco fuori dal suo villaggio e non appena sapeva di altri saggi dediti alla vita solitaria li andava a trovare, attingendo da ognuno qualche virtù, come la mitezza, la perseveranza nel digiuno e nella preghiera. Si confidò con altri anacoreti che gli consigliarono di resistere e distaccarsi ancora di più dal mondo.

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Sant'Antonio abate, modello di preghiera e penitenza. La festa nella ... (Santalessandro .org)

Ritorna martedì 17 gennaio, nella chiesa-cappella vescovile dei Santi Marco e Maria, in via Locatelli, nota anche come chiesa di Santa Rita, l'antica festa ...

Intorno alla sua festa si sono cementate tradizioni molto care alla gente, come la benedizione di animali e veicoli e la vendita delle castagne affumicate, note come «biligòcc». Domenica 22 gennaio per la prima volta la parrocchia propone un pranzo in oratorio come segno di condivisione. Ritorna martedì 17 gennaio, nella chiesa-cappella vescovile dei Santi Marco e Maria, in via Locatelli, nota anche come chiesa di Santa Rita, l’antica festa di Sant’Antonio abate.

Sant'Antonio Abate, il protettore degli animali. (Vaticano.com)

La festa di Sant'Antonio Abate si celebra il 17 gennaio di ogni anno. Questa data segna la memoria liturgica del Santo, ovvero la celebrazione della sua ...

Egli è stato uno dei primi monaci cristiani e la sua vita ascetica è stata un esempio per molti altri monaci che lo hanno seguito. Il Santo infatti è anche conosciuto come Sant’Antonio da Padova, poiché la sua reliquia più famosa si trova nella Basilica di Sant’Antonio a Padova. La festa di Sant’Antonio Abate si celebra il 17 gennaio di ogni anno.

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Tutti i Santi giorni, 17 gennaio: oggi si festeggia Sant'Antonio abate (Il Capoluogo.it)

"Tutti i Santi giorni" del 17 gennaio: Sant'Antonio abate, la devozione e l'opera di Saturnino Gatti.

Dopo una preliminare catalogazione dei frammenti e accertata la possibilità di ricomporre la terracotta, ha preso l’avvio un lungo e meticoloso restauro che ha dato vita a un iniziale impensabile livello di leggibilità del manufatto. In realtà è probabile che il riferimento al fuoco sia da attribuire al racconto che vuole Sant’Antonio disposto a recarsi tra le fiamme dell’Inferno per contendere al demonio le anime dei peccatori. In questo modo contribuì all’affermarsi del cenobitismo, la forma comunitaria di vita monastica praticata all’interno di monasteri sotto la guida di un’autorità spirituale, in contrapposizione all’ideale di vita eremitica propria dell’anacoretismo. Celebri sono i racconti dei tormenti derivati da tentazioni fortissime cui era sottoposto e che riuscì a sconfiggere solo ritirandosi, coperto da un misero panno, in una tomba scavata nella roccia nei pressi del villaggio di Coma. Altro riferimento alla vita del Santo si trova nella Vita Sanctii Pauli primi eremitae scritta da San Girolamo verso il 375, in cui si narra dell’incontro nel deserto della Tebaide tra Sant’Antonio e San Paolo di Tebe. La fama del suo ascetismo divenne fonte di disturbo alla anelata quiete, tanto che fu costretto a riprendere almeno in parte i contatti con il mondo nella veste di predicatore e taumaturgo.

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CAMPOBASSO: TORNA IL FUOCO DI SANT'ANTONIO ABATE (Cronache TV)

La tradizionale e attesissima accensione del fuoco del Santo Eremita, nella giornata del 17 gennaio allieta le strade dei campobassani | Attualità, Molise.

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Il culto e le tradizioni di Sant'Antonio Abate, protettore degli animali ... (Qdpnews)

Il 17 gennaio torna l'appuntamento con una delle ricorrenze più tradizionali, sentite e attese della campagna. Si tratta della festa di Sant'Antonio Abate, ...

Fino al 29 Gennaio 2023 si svolge qui a Miane la Secolare Sagra de Sant’Antoni nel centro polifunzionale comunale di via Cal di Mezzo, con un ricco carnet di eventi e tanti appuntamenti gastronomici che esaltano in particolare i piatti e i sapori legati alle specialità e alla tradizione del territorio. La narrazione sulle origini, l’architettura e l’arte sacra di questo luogo è inserita nella collana video “Luoghi del Sacro in terra Unesco”, realizzata proprio da questa testata giornalistica in collaborazione con altre importanti realtà istituzionali. Il vincitore si assicurava carni succulente per un buon periodo, ma una coscia doveva essere riservata ai più poveri del paese, che la gustavano in un pasto collettivo. “Per nutrire il maiale della comunità, protetto dal santo abate, un questuante andava di casa in casa a chiedere gli avanzi da dare all’animale, che poi veniva messo in palio per la lotteria della sagra de Sant’Antoni. Attingendo a piene mani alle tradizioni del passato, è doveroso ricordare che già per la vigilia di questa ricorrenza, e quindi il 16 gennaio, è sempre stata una speciale usanza quella di pulire attentamente la stalla, i pollai, i giacigli e le gabbie degli animali. Per Sant’Antonio, va ricordato, non si devono uccidere gli animali, e quindi ci si è sempre guardati bene dall’immolare, ad esempio, una gallina o un coniglio.

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Sant'Antonio Abate, a Marino 22 gennaio doppio appuntamento con ... (Castelli Notizie)

Il Comune di Marino celebra la ricorrenza in onore di Sant'Antonio Abate, protettore degli animali, con un doppio appuntamento fissato per domenica 22.

“Quella di Sant’Antonio Abate – afferma il sindaco di Marino Stefano Cecchi – è una festa sempre molto attesa dagli amanti degli animali per la benedizione. “Dopo lo stop forzato dell’anno scorso a causa del Covid – è il commento dell’assessore alle Politiche Animali di Marino Roberta Covizzi –, torniamo finalmente a celebrare Sant’Antonio Abate con i nostri amici a 4 zampe. Ringrazio don Faustino Cancel della Basilica di San Barnaba Apostolo e don Jesus Grajeda della parrocchia Natività della Beata Maria Vergine per la loro immancabile collaborazione.

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Civitanova, torna la tradizionale festa di Sant'Antonio Abate in piazza (Picchio News)

Picchio News - Il giornale tra la gente per la gente.

Alle ore 15:00 si ritroveranno in piazza le tante associazioni animaliste che hanno aderito, tra cui l'associazione Cluana Dog che si occupa di addestramento dei cani e i gruppi cinofili delle forze dell’ordine. Il pomeriggio sarà animato dalla T.J.Production e dall’esibizione del gruppo folkloristico “I Matti de Montecò". Con questa festa vogliamo ringraziarli per il loro affetto e per quanto ci danno".

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Sant'Antonio Abate, Almi (Misericordia): "Per il caro bollette sempre ... (Siena News)

“Abbiamo notato come tra chi chiede aiuto alla Fondazione di prevenzione contro l'usura adesso ci siano dei motivi nuovi, per esempio per affrontare anche ...

Dopo di lei è intervenuta Noemi, volontaria di 27 anni, tra le più giovani, che ha raccontato la sua esperienza nel mondo del terzo settore. “Servirebbe che le persone da cinquant’anni ci aiutassero -afferma-. “Il numero dei volontari che abbiamo a disposizione – spiega – non ci fa dormire”.

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Tradizioni: la città celebra il Dì di Sant'Antonio abate (PisaToday)

L'Anziano Rettore, Michele Conti, e il Consiglio degli Anziani del Gioco del Ponte hanno partecipato oggi, martedì 17 gennaio, alla Santa Messa nella chiesa ...

A Pisa il giorno di Sant’Antonio Abate è però anche qualcos’altro: ogni anno l’Associazione Amici del Gioco del Ponte organizza infatti una celebrazione per inaugurare l’anno giocopontesco. Il nuovo Generale Mantuano vanta una lunga esperienza di Gioco, al quale partecipa ininterrottamente da circa venti anni, avendo ricoperto vari ruoli sempre nella Parte australe, come Guardia al campo, Ufficiale addetto guardie al campo, Tamburino, Sergente Maggiore, Maestro di Campo. L’Anziano Rettore, Michele Conti, e il Consiglio degli Anziani del Gioco del Ponte hanno partecipato oggi, martedì 17 gennaio, alla Santa Messa nella chiesa di Sant’Antonio, nel giorno in cui la Chiesa celebra come anniversario della morte, avvenuta nel 356, di Sant’Antonio Abate.

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Sant'Antonio Abate, l'Arcivescovo Delpini benedice gli animali in ... (Mi-Lorenteggio)

(mi-lorenteggio.com) Milano, 17 gennaio 2023 – “La celebrazione di Sant'Antonio è ormai una tradizione per noi di Coldiretti, un evento nel quale ...

Ci sono poi – continua la Coldiretti su dati dell’Anagrafe degli animali d’affezione – più di un milione e 900 mila cani, quasi 420 mila gatti e circa 900 furetti. Nella fattoria lombarda – precisa la Coldiretti di Milano, Lodi e Monza Brianza su dati dell’Anagrafe zootecnica – sono più di 36 milioni gli animali: un milione e mezzo di mucche, più di 4 milioni di maiali, circa 27 milioni tra polli, galline, tacchini, faraone e oche, mentre le pecore e le capre sono più di 200 mila. Con lui, insieme al presidente Alessandro Rota e al suo vice Marcello Doniselli, la presidente di Donne Impresa Coldiretti Lombardia Wilma Pirola, i parroci dei due comuni, i sindaci, il consulente ecclesiastico della Coldiretti interprovinciale don Matteo Vasconi e il direttore della Federazione di Milano Lodi e Monza Brianza Umberto Bertolasi.

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FOTO e VIDEO | Il rito sacro e profano di Sant'Antonio Abate a ... (ekuonews.it)

TERAMO – E' tornata in forma completa e “in presenza”, dopo lo stop imposto dalla pandemia, la festa di Sant'Antonio Abate, con la tradizione benedizione ...

Non è mancato l’accompagnamento musicale, a cura di un gruppo di musica popolare con il sostegno del Gruppo Alpini dell’A.N.A. Due i momenti, particolarmente partecipati anche dai bambini della Scuola elementare San Berardo, del Liceo Classico Delfico, del Liceo Milli e dell’Istituto Di Poppa, “vestiti” con i tipici costumi de “Lu Sand’Andonje”: prima la messa, nella chiesa di Sant’Antonio di Padova, celebrata dal Canonico aprutino don Francesco Aloisio, accompagnato dal Coro della Cattedrale S. Maria Assunta; e poi in piazza San Francesco, davanti a Porta Melatina, scelta perché sotto l’arco della porta di accesso al centro storico di Teramo c’è l’ingresso alla piccola chiesa di Sant’Antonio Abate, ad oggi ancora inagibile.

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Umbria, la tradizione del Piatto di Sant'Antonio Abate: a Santa Maria ... (TurismoItaliaNews.it)

(TurismoItaliaNews) Sullo sfondo c'è Assisi, adagiata sul fianco del monte Subasio. E già la cornice è meravigliosa. Non è da meno Santa Maria degli Angeli, in ...

Oggi è una ricorrenza che richiama angelani, assisani e moltissimi turisti, desiderosi di vivere l'evento ma anche di assaggiare questa tradizione nei ristoranti convenzionati, dove il Piatto di Sant'Antonio viene proposto ad un “prezzo “politico perché l'impegni è che i Priori provvedano a gran parte della spesa, tenuto conto che è nato come offerta generosa verso i bisognosi. “La regola sulla scelta dei priori è pure originale e mira ad assicurare un vincolo di continuità efficacissimo: ciascuno dei priori in carica deve scegliere, in segreto e liberamente, il proprio successore tra gli amici paesani e rivelarne il nome soltanto al venerdì sera precedente la festa”. Che sabato 21 e domenica 22 gennaio torna a vivere per intero con la riproposizione di quel che accadde in origine. Il morbo non risparmiava neppure i cavalli dei postiglioni, tanto che con un solenne triduo di preghiere si decise di invocare Sant'Antonio Abate. Ed è proprio qui che si dipana l'evento evocativo del passato, legato al suo essere stazione di posta, luogo strategico ed irrinunciabile per la sosta dei corrieri e delle diligenze che trasportavano persone, merci e corrispondenza. Quello che un tempo era un semplice luogo di passaggio, ancorché legato alla storia del Poverello, oggi è il primo baluardo dell'accoglienza turistica assisiate.

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Umbria, la tradizione del Piatto di Sant'Antonio Abate: a Santa Maria ... (TurismoItaliaNews.it)

(TurismoItaliaNews) Sullo sfondo c'è Assisi, adagiata sul fianco del monte Subasio. E già la cornice è meravigliosa. Non è da meno Santa Maria degli Angeli, in ...

Oggi è una ricorrenza che richiama angelani, assisani e moltissimi turisti, desiderosi di vivere l'evento ma anche di assaggiare questa tradizione nei ristoranti convenzionati, dove il Piatto di Sant'Antonio viene proposto ad un “prezzo “politico perché l'impegni è che i Priori provvedano a gran parte della spesa, tenuto conto che è nato come offerta generosa verso i bisognosi. “La regola sulla scelta dei priori è pure originale e mira ad assicurare un vincolo di continuità efficacissimo: ciascuno dei priori in carica deve scegliere, in segreto e liberamente, il proprio successore tra gli amici paesani e rivelarne il nome soltanto al venerdì sera precedente la festa”. Che sabato 21 e domenica 22 gennaio torna a vivere per intero con la riproposizione di quel che accadde in origine. Il morbo non risparmiava neppure i cavalli dei postiglioni, tanto che con un solenne triduo di preghiere si decise di invocare Sant'Antonio Abate. Ed è proprio qui che si dipana l'evento evocativo del passato, legato al suo essere stazione di posta, luogo strategico ed irrinunciabile per la sosta dei corrieri e delle diligenze che trasportavano persone, merci e corrispondenza. Quello che un tempo era un semplice luogo di passaggio, ancorché legato alla storia del Poverello, oggi è il primo baluardo dell'accoglienza turistica assisiate.

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La benedizione degli animali (L'Osservatore Romano)

Benedizioni degli animali nelle stalle, nessuna macellazione, mangiare di magro. Erano le abitudini che da secoli venivano rispettate nel giorno in ...

Il porporato ha impartito la benedizione a uomini e animali radunati in piazza Pio xii, insieme alle rappresentanze di alcuni reparti a cavallo delle forze armate. Infatti, in Piazza Pio xii, di fronte al colonnato del Bernini, è stata allestita la “Stalla sotto il cielo” curata dall’Associazione italiana allevatori (Aia), dalla Coldiretti e dalle associate territoriali. Benedizioni degli animali nelle stalle, nessuna macellazione, mangiare di magro.

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Sant'Antonio Abate, patrono degli animali, ma in stalla c'è poco da ... (MBnews)

Dall'allarme di Coldiretti alle testimonianze degli allevatori brianzoli: rincari e siccità strozzano le aziende agricole.

La sua Fattoria Nel Verde, meta di clienti e di famiglie che visitano gli animali nelle stalle, ha alzato i prezzi al consumatore, “non potevamo fare altrimenti: latte da 1 euro a 1,20, formaggi con più 3-4 euro al chilo, carne più 5-6 euro al chilo. La situazione è di forte sofferenza per una concomitanza eccezionale di fattori: i rincari dei mangimi, dell’energia, del gasolio, e la siccità che ha quasi azzerato alcune coltivazioni. “Nel 2021 pagavo la farina 18 euro al quintale, oggi 40 – dice, parlando dei mangimi – gli impianti di mungitura e gli altri macchinari mi costano bollette da 8500 euro al mese contro i 2500 dell’anno precedente. Non potevo più nutrirli, ho fatto i mutui per pagare i mangini, gli animali non possono aspettare”. Ma al di là della ricorrenza il quadro è netto: c’è poco da festeggiare tra campi e stalle. Un comunicato stampa di oggi, 17 gennaio, ricorda la tradizione del territorio di benedire il bestiame nelle parrocchie di campagna e racconta che sono più di 36 milioni gli animali da fattoria in regione.

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Oggi è Sant'Antonio Abate: tradizionale benedizione degli animali ... (Libertà)

Oggi è la festa di Sant'Antonio abate, patrono degli animali domestici. E come da secolare tradizione si è svolta la loro benedizione, in citt...

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Sant'Antonio Abate, appello a sostegno della Fattoria Italia (Informatore Zootecnico)

Coldiretti lancia l'allarme sulla crisi degli allevamenti nel report “Salviamo la Fattoria Italia” diffuso nel giorno dedicato a Sant'Antonio Abate.

A rischio – denuncia la Coldiretti – c’è un patrimonio zootecnico di oltre 6 milioni di bovini e bufale, oltre 8 milioni di pecore e capre, più di 8,5 milioni di maiali, altrettanti conigli e oltre 144 milioni di polli. La proposta di direttiva, come spiega la Coldiretti, estende una serie di pesanti oneri burocratici a quasi tutti gli allevamenti dei settori suinicolo, avicolo e bovino che vengono considerati alla stregua di stabilimenti industriali. L’emergenza economica – denuncia Coldiretti – mette però a rischio la stabilità della rete zootecnica italiana che è importante non solo per l’economia nazionale ma ha una rilevanza sociale e ambientale.

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ENEGO | SANT'ANTONIO ABATE, IL MONDO AGRICOLO SI ... (Rete Veneta)

17/01/2023 ENEGO – Dice la leggenda che nella notte di Sant'Antonio Abate le bestie nelle stalle possano parlare fra di loro. Siamo andati in un allevamento ...

Vuole una leggenda veneta che nella notte di Sant’Antonio Abate gli animali acquiscano la magica facoltà di parlare fra di loro nelle stalle e nei cortili. 17/01/2023 ENEGO – Dice la leggenda che nella notte di Sant’Antonio Abate le bestie nelle stalle possano parlare fra di loro. Siamo andati in una stalla di Enego, sull’Altopiano dei Sette Comuni, per parlare con qualcuno che di sicuro sa che cosa si dicono le vacche e le capre nella stalla in questi giorni d’inverno: uomini e bestie pensano all’alpeggio, alle terre alte e al verde dei prati della bella stagione.

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Sant'Antonio Abate, Coldiretti a Piazza San Pietro per la ... (Il Sole 24 ORE)

Il video diffuso sui social dal Presidente di Coldiretti, Ettore Prandini, con il seguente messaggio: "Oggi si è celebrata in Piazza San Pietro in...

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A Pimonte la statua di Sant'Antonio Abate scomparsa ritrovata sul ... (Fanpage)

La statua riconosciuta grazie ad una lacrima su una guancia. Tornata in città grazie al sindaco, nel giorno della festa del santo.

La foto della statua di Sant'Antonio Abate con il maialino è stata mostrata ad alcuni anziani del paese dei Monti Lattari i quali non hanno avuto dubbi: era proprio quella “scomparsa dalla chiesetta chiusa da ormai tanti anni”. La statua di Sant'Antonio Abate a Pimonte, in provincia di Napoli, era scomparsa 40 anni fa. Il busto ligneo del santo è ricomparso su una pagina di antiquariato.

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Pimonte, la statua di Sant'Antonio Abate ritrovata dopo 40 anni sul ... (Corriere del Mezzogiorno)

Era sparita dopo il terremoto del 1980. Il sindaco l'ha comprata e donata ai compaesani.

«Ma al mio insediamento, qualche mese fa, avevamo già preparato un progetto per il restauro del piccolo tempio e contiamo tra Pasqua e la prossima estate di poterla riaprire così da rimettere al suo posto anche la statua di Sant’Antonio Abate». La statua, benedetta tra le mura del Comune e meta di un viavai di cittadini accolti da un don Nino raggiante, può tornare nella chiesa di San Michele. «La trattativa è andata avanti per ore nella bottega dell’antiquario e, al telefono, con il prete siciliano. Era stato quest’ultimo a raccontare di avere visto su Facebook quella statua, un tempo appartenuta alla chiesa di San Michele e forse venduta negli anni successivi al terremoto del 1980. «Ho telefonato all’antiquario e con il parroco ci siamo recati a Napoli per riacquistare la statua». Era scomparsa da oltre 40 anni dalla chiesa del 1.100 in cui si trovava, chiusa dal 1980 a causa del terremoto.

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Sant'Antonio Abate, appello a sostegno della Fattoria Italia (Informatore Zootecnico)

È la Coldiretti a lanciare l'allarme sul crack degli allevamenti italiani nel rapporto “Salviamo la Fattoria Italia” diffuso in occasione di Sant'Antonio Abate, il Patrono degli animali, con il presidente della Coldiretti, Ettore Prandini, ...

A rischio – denuncia la Coldiretti – c’è un patrimonio zootecnico di oltre 6 milioni di bovini e bufale, oltre 8 milioni di pecore e capre, più di 8,5 milioni di maiali, altrettanti conigli e oltre 144 milioni di polli. La proposta di direttiva, come spiega la Coldiretti, estende una serie di pesanti oneri burocratici a quasi tutti gli allevamenti dei settori suinicolo, avicolo e bovino che vengono considerati alla stregua di stabilimenti industriali. L’emergenza economica – denuncia Coldiretti – mette però a rischio la stabilità della rete zootecnica italiana che è importante non solo per l’economia nazionale ma ha una rilevanza sociale e ambientale.

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Sant'Antonio Abate, le celebrazioni a Voghera con le letture dei ... (Prima Pavia)

Dopo la Santa Messa presieduta da Don Marco Daniele, i bambini delle scuole della città si sono resi protagonisti di letture dedicate al Santo, le celebrazioni ...

E’ un insegnamento che dobbiamo riprendere oggi, di fronte ad uno scenario in cui le fragilità e le povertà purtroppo sono in aumento, a seguito della pandemia e di fenomeni terribili come i venti di guerra che ci vedono inesorabilmente coinvolti. Ci siamo resi conto nelle difficoltà, come sempre avviene, che il benessere economico e i beni materiali non ci completano davvero, che il benessere è certamente importante ma a poco vale se non è accompagnato da una consapevolezza di valori e di legàmi solidi. Si ringrazia la Comunità Pastorale, Don Marco Daniele e il Comando Vigili del Fuoco di Voghera per la preziosa collaborazione.

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Sant'Antonio Abate, il Centro Ricerche di Bitonto racconta l'origine ... (BitontoViva)

Il Santo venerato in tutta la Puglia con falò e feste.

Si chiacchierava e si danzava al bagliore del fuoco fino a quando le fiamme si abbassavano. A Bitonto erano dedicate due chiese al santo eremita: la più antica, di origine medievale, era ubicata in via del Sasso, l'altra, detta Sant'Antonio di Vienna, fu fondata alla fine del XV secolo nelle vicinanze della chiesa di San Pietro Nuovo. La più importante nel Nord Barese è certamente quella dei Falò di Sant'Antonio Abate che si terranno nella vicina Giovinazzo dalle 17.00 a mezzanotte di domenica 22 gennaio. Da antica tradizione, sullo slargo antistante la chiesa arde un falò, alimentato dai ceppi di scarto della potatura. A Bitonto questa tradizione non è affatto estranea ed ha radici antiche. Nella giornata di ieri, 17 gennaio, la Chiesa cattolica ha celebrato la solennità liturgica di Sant'Antonio Abate e in questa settimana sono tante le iniziative tra fede e tradizione che si terranno in tutta la Puglia.

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