Studiando gli anelli del ginepro comune, un gruppo di ricercatori ha scoperto che quello che stiamo vivendo è qualcosa che non si era mai presentato prima.
È la prima volta che si riescono a ottenere informazioni su un così lungo orizzonte temporale per questa variabile meteorologica estremamente importante. “Ciò ci ha permesso di comprendere che quello che stiamo vivendo negli ultimi anni è qualcosa che non si era mai presentato precedentemente” concludono i due ricercatori. Questa scoperta emerge dall’articolo Recent waning snowpack in the Alps is unprecedented in the last six centuries appena pubblicato sulla prestigiosa rivista Nature Climate Change, frutto della collaborazione di un team di ricercatori dell’Università di Padova e dell’Istituto di scienze dell’atmosfera e del clima (Isac) del Consiglio nazionale delle ricerche di Bologna coordinato dal prof.
Due giorni di bel tempo, poi secondo le previsioni meteo nel fine settimana l'aria polare scenderà dal Mare del Nord. È attesa neve sugli Appennini.
Al centro: piogge dall’alta Toscana verso il resto della regione. Al sud: variabile con qualche pioggia su Puglia meridionale e Calabria. Sabato 14: al Nord, cielo poco nuvoloso con possibili nebbie. Venerdì 13 gennaop: al Nord, cielo coperto solo al mattino. Al centro: cielo nuvoloso specie sul versante tirrenico. Chiudiamo infatti parlando della nuova settimana che potrebbe essere decisamente movimentata: si tratta di una tendenza, ma al momento lunedì sono previste precipitazionisul Triveneto e dalla Toscana fino alla Calabria; da martedì a giovedì il maltempo sarà in ulteriore intensificazione con piogge diffuse su gran parte del Paese e specie verso Lazio, Campania e Calabria.
“Per lo studio dei cambiamenti climatici è necessario disporre di un'ampia prospettiva temporale. Purtroppo, quasi ovunque, le informazioni che riguardano il ...
E’ utile ricordare che le Alpi sono la catena europea che fornisce più acqua ai territori situati più a valle, attraverso fiumi come il Danubio, il Reno, il Rodano e il Po. Il manto nevoso, infatti, ha un ruolo chiave nel bilancio energetico terrestre, ed è anche fondamentale per i sistemi naturali, sociali ed economici della regione alpina che si sostengono grazie alla sua disponibilità. La neve sta diventando sempre più effimera sulle Alpi, in Italia e altrove.
I dati sui fenomeni meteorologici nelle Alpi arrivano al massimo alla metà dell'Ottocento e quelli sulla durata del manto nevoso, cioè sui giorni dell'anno con ...
Il numero di giorni con presenza di neve variano di anno in anno, in linea con la variabilità delle precipitazioni che c’è sempre stata. Il gruppo di Carrer ha analizzato gli anelli di accrescimento di una serie di ginepri vivi e morti cresciuti in Val Ventina, una valle laterale della Valtellina, in provincia di Sondrio, cresciuti ad altitudini comprese tra 2.100 e 2.400 metri sul livello del mare. I dati che avevamo a disposizione dicevano che tra il 1971 e il 2019 i giorni con presenza di neve tra novembre e maggio erano diminuiti del 5,6 per cento ogni dieci anni. In pratica, i ginepri, essendo alti poche decine di centimetri, passano parte dei mesi invernali ricoperti dalla neve, quando c’è, e gli anelli di accrescimento nei loro fusti mostrano segni di questa permanenza sotto il manto nevoso. I dati sui fenomeni meteorologici nelle Alpi arrivano al massimo alla metà dell’Ottocento e quelli sulla durata del manto nevoso, cioè sui giorni dell’anno con presenza di neve, risalgono solo agli ultimi decenni. Poi nell’ultimo secolo è via via diminuito e la media degli ultimi vent’anni è inferiore di 36 giorni a quella dei precedenti 600 anni.
Il cambiamento climatico è particolarmente evidente in montagna, non solo per le valanghe causate da temperature troppo alte, ma anche perché nell'ultimo ...
La neve ha un ruolo chiave nel bilancio energetico terrestre, ma è anche fondamentale per i sistemi naturali, sociali ed economici della regione alpina, che si sostengono grazie alla sua disponibilità. Ed è in grado di registrare nei suoi anelli di accrescimento la durata della copertura nevosa. La ricerca, coordinata dal professor Marco Carrer, ordinario del Dipartimento Territorio e Sistemi Agroforestali di Padova, è stata pubblicata su «Nature Climate Change».
In una giornata invernale avere una finestra per tetti attraverso la quale vedere il panorama innevato circostante può essere un'esperienza magica.
Puoi raggiungere un’area più ampia intorno alla finestra con una scopa e spingere la neve verso il bordo del tetto. E, normalmente, la neve non è affatto un rischio per le tue finestre per tetti. Per mantenere un clima interno sano e piacevole, devi rimuovere la neve velocemente, in modo da non dover tenere chiusa la finestra fino a primavera o fino allo scioglimento dell’intero cumulo.
Non c'è mai stata così poca neve sulle Alpi negli ultimi 600 anni, attesta uno studio del Cnr. Neve artificiale, non è la soluzione.
Spiega il WWF: «l’impatto del cambiamento climatico sulla montagna è un dato strutturale che già da oltre un decennio sta provocando una drastica diminuzione del manto nevoso e sta trasformando le località montane sulle Alpi, sulle pre-Alpi e sugli Appennini. E non solo le Alpi, se si considera l’assenza di neve che in questo inverno si è registrata sull’Appennino. Il WWF sottolinea che «per l’innevamento di base (circa 30 cm di neve, spesso anche di più) di una pista di 1 ettaro, occorrono almeno un milione di litri, cioè 1.000 metri cubi d’acqua, mentre gli innevamenti successivi richiedono, a seconda della situazione, un consumo d’acqua nettamente superiore, il che corrisponde approssimativamente al consumo annuo d’acqua di una città di 1,5 milioni di abitanti. Mentre l’innevamento artificiale rimane ancora la strategia di adattamento dominante, i risultati dello studio – prosegue il dossier – confermano studi precedenti per i quali la neve artificiale «non sembra essere cruciale nel sostenere i flussi turistici. In pratica, nell’ultimo secolo la durata del manto nevoso si è accorciata di oltre un mese». Sono laureata con lode in Scienze della Comunicazione alla Sapienza con una tesi sul confronto di quattro quotidiani italiani durante la guerra del Kosovo e ho proseguito gli studi con un master su Immigrati e Rifugiati. Dalle indagini fatte sul ginepro emerge dunque che «la durata dell’attuale copertura del manto nevoso è di 36 giorni più breve della media a lungo termine, un declino senza precedenti negli ultimi sei secoli». Che non è la soluzione ideale per motivi diversi, economici – consuma molta acqua e molta energia – e anche perché non tiene conto della tendenza generale ad avere inverni più miti. Ciò ci ha permesso di comprendere che quello che stiamo vivendo negli ultimi anni è qualcosa che non si era mai presentato precedentemente», evidenziano i ricercatori. E nell’ultimo secolo la durata del manto nevoso si è accorciata di oltre un mese. Che non è una soluzione per l’economia della montagna In Italia si dibatte di neve artificiale.
Già dalla giornata di Domenica 15 Gennaio il passaggio di una perturbazione provocherà le prime precipitazioni nevose sull'arco alpino a partire dai 700 metri ...
Dato il previsto crollo delle temperature e l'intensità delle precipitazioni, la neve potrebbe anche arrivare fino in pianura tra Martedì 17 e Mercoledì 18 Gennaio. In neretto la quota dei fiocchi Siamo ormai alla vigilia di un'irruzione polare sul nostro Paese, una vera e propria svolta meteo dopo un lungo periodo tutt'altro che gelido: l'Inverno sta per alzare la voce.
Nei prossimi giorni ci sarà un brusco calo delle temperature e sono previste nevicate anche in pianura al Centro-Nord.
Non mancheranno così “rovesci, temporali, grandinate e soprattutto neve talora anche a quote molto basse, con maggiore coinvolgimento probabilmente del Centro-Sud e del Nord-Est, mentre il Nord-Ovest potrebbe sperimentare fenomeni più marginali almeno in una prima fase”. Farà freddo ma il clima non sarà particolarmente gelido, dal momento che le masse d’aria non saranno di natura russo-siberiana (da dove arriva il gelo vero e proprio)”. “Una nuova perturbazione approccerà il Centro-Nord coinvolgendo soprattutto Nord-Est e medio versante tirrenico – annuncia il meteorologo di 3bmeteo.com, Edoardo Ferrara – Le temperature saranno senza particolari oscillazioni, mediamente ancora al di sopra della norma in particolare al Centro-Nord”.
Allerta Meteo, tra domenica sera e lunedì mattina una grande nevicata interesserà il confine Nord/Orientale dell'Italia: attesi oltre 50cm in Slovenia, ...
Marginalmente sarà coinvolto in questa grande nevicata anche il Sud dell’Austria, in modo particolare la Carinzia dove avremo una abbondante e copiosa nevicata a Klagenfurt. Il grande epicentro della “bomba di neve” sarà però la Slovenia: nevicherà su quasi tutto il territorio del Paese, ad eccezione delle due estremità sud/occidentali e nord/orientali. L’Italia e più in generale l’Europa si apprestano a vivere nei prossimi giorni una vera e propria svolta invernale, che arriverà esattamente un mese dopo l’inizio della grande anomalia di caldo e siccità provocata dal poderoso Anticiclone che da metà dicembre domina lo scenario meteorologico nel Vecchio Continente.
Torna anche questo inverno “Sicuri con la neve”, l'appuntamento dedicato alla sicurezza promosso dal Club alpino italiano (Cai) e dal Corpo nazionale ...
La montagna invernale rivela però dei pericoli peculiari, che vanno valutati con grande attenzione e competenza, sia per gli scialpinisti, sia per chi fa escursioni con le ciaspole. L’obiettivo è quello di sensibilizzare escursionisti e scialpinisti sui pericoli insiti nella frequentazione della montagna invernale, con particolare attenzione alle valanghe, alle scivolate su terreno ghiacciato e all’ipotermia, ma anche sull’importanza dei limiti personali e di un’adeguata formazione, informazione e prevenzione. Saranno inoltre organizzati diversi convegni in tema di prevenzione e autosoccorso.
Sicuri sulla neveDomenica torna la Giornata nazionale "Sicuri con la neve", organizzata da Cai e Soccorso alpino e speleologico, nell'ambito del proge...
Domenica si andrà alla scoperta della Chiesa di Santa Maria di Campagna di Ligurno e del suo campanile che rappresentano una delle poche opere architettoniche romaniche della provincia di Varese, databile tra l’XI ed il XII secolo. "Storie di pietre e di uomini" propone escursioni, visite e incontri di approfondimento. Domenica saranno posati nuovi cartelli poetici sulla salita San Donato e lungo il sentiero Alda Merini a Como. Sabato ci sarà la possibilità di osservare il cielo con i telescopi del Gruppo astrofili Deep Space di Lecco. La camminata prenderà il via alle 10 dalla Casa del Parco dell’Adamello di Vezza d’Oglio. L'iniziativa ha lo scopo di sensibilizzare gli escursionisti e gli scialpinisti sui pericoli insiti nella frequentazione della montagna invernale.
Tra 48 ore entrerà l'Inverno in Italia e potremo assistere ad almeno una settimana di fenomeni meteo importanti: è attesa tanta neve sugli Appennini, ...
Al sud: cielo a tratti molto nuvoloso. Domenica 15: al Nord, peggiora in serata al Nordest. Al centro: cielo nuvoloso specie sul versante tirrenico.
Le Guide Alpine Italiane davanti agli inverni "diversi" invitano alla prudenza. Questi gli errori più frequenti da evitare: i comportamenti ab…
L'allarme lanciato dalle Guide Alpine è chiaro e basta fare un giro per il web per capire quanto, soprattutto gli sciatori più esperti, si spingano verso comportamenti sempre più estremi con l'obiettivo di postare video che raccolgono un vasto consenso. "I cambiamenti climatici - spiegano le guide - ci spingono a valutare le condizioni volta per volta senza far troppo affidamento a comportamenti del passato". Con l'inverno più mite, le nevicate intermittenti e i forti sbalzi di temperatura, il clima ci mette di fronte a stagioni "diverse" e a nuovi pericoli.
Mattia Gussoni, meteorologo del sito www.iLMeteo.it, conferma che il calo delle temperature sarà lento ma diffuso, mentre il maltempo di stampo invernale, con ...
Prima di arrivare a questa fase invernale avremo alcune piogge nelle prossime ore sul medio adriatico e sulle regioni meridionali seguite da un miglioramento, mentre il tempo sarà gradevole altrove. Passeremo da un lungo periodo in compagnia dell’Anticiclone Africano con massime fino a 20°C al Sud, e anche 15°C in Pianura Padana, ad una fase invernale con piogge molto forti ed un calo graduale delle temperature. In Italia arriva il “Generale Inverno”.
In arrivo una svolta meteo con la neve che probabilmente farà la sua comparsa anche in pianura. I meteorologi prevedono un ciclone polare in discesa dal ...
Sugli Appennini la neve cadrà inizialmente oltre i 1500/1600 metri, ma poi, con l'ingresso dell'aria fredda in quota i fiocchi potranno spingersi fin sotto i 400 metri, specie tra mercoledì e giovedì prossimi. La neve starebbe per arrivare sull’Italia, e ormai mancherebbe davvero poco per vederla comparire anche in pianura. Questo ciclone porterà quindi una fase di maltempo decisamente intensa e fredda su buona parte delle regioni italiane, con un crollo notevole delle temperature e precipitazioni anche di un certo rilievo.
TRENTO. In caso di nevicate è importante che gli idranti - presidi fondamentali per contrastare gli incendi rimangano accessibili, evitando di ammassare la ...
Rogo in un terreno agricolo (FOTO): in fiamme una ventina [...] Covid, un decesso e 579 casi in Trentino in una [...] Va a fare legna con il padre, un 13enne viene travolto da [...] ''L'iter è in corso, fiduciosi del rientro totale dei [...] Un [...] Da 'Casa della solidarietà' a 'Casa dell'auto', la Curia [...]
L'AQUILA – Dopo un fine anno da incubo, per mancanza di neve e temperature a tratti primaverili, con decine di ,milioni persi, prima piccola boccata d'aria ...
A Pescasseroli, da stamattina saranno aperti il campo scuola, la pista dei bob e la seggiovia Orsa maggiore per il giro panoramico. Le iniziali correnti di estrazione polare marittima faranno il loro ingresso nel Mediterraneo e li metteranno in moto una fabbrica di nuvole e vento foriera di abbondanti nevicate sui monti e intense piogge alle quote inferiori. A Roccaraso apre oggi, la pista dell’Aremogna “Pallottieri di sinistra”, il campo scuola alla stazione dell’Aremogna e alla stazione di Monte Pratello.
In arrivo maltempo diffuso con temperature più in linea con la stagione. Imbiancati Alpi e Appennini, da martedì i fiocchi cadranno anche a livel…
Al centro: maltempo con neve sugli Appennini. Lunedì 16: al Nord, maltempo con neve sulle Alpi. Domenica 15: al Nord, peggiora in serata al Nordest. Al sud: cielo a tratti nuvoloso in peggioramento. Al sud: variabile con qualche pioggia specie su Puglia e Calabria. Sabato 14: al Nord, cielo poco nuvoloso con possibili nebbie.
L'intera Europa diverrà sede di una vasta circolazione depressionaria con altri sistemi perturbati in discesa verso il Mediterraneo.
Venti da tesi a forti da ovest o sudovest sui mari di ponente, in Liguria, lungo il Tirreno, sulle Isole maggiori e al Sud. Temperature massime per lo più in lieve calo al Centro-Nord e in Sardegna; stazionarie o in lieve aumento al Sud e Sicilia; in Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia valori fino a 17-18 gradi. Mari: mossi o molto mossi il Mar Ligure, l’alto Tirreno, il Mare di Corsica e il Mare di Sardegna; poco mossi o localmente mossi gli altri; alla sera tendenza a un aumento del moto ondoso anche sul nel Tirreno e nel Canale di Sardegna”. Nel resto del Paese cielo da poco nuvoloso a parzialmente nuvoloso o velato, ma con tendenza a un addensamento della nuvolosità verso sera al Nord e sulla Toscana. Alla sera peggiora con piogge più diffuse e localmente moderate su Lombardia orientale, levante ligure, Toscana centro-settentrionale e regioni di Nord-Est; piogge più deboli e isolate possibili anche su Toscana meridionale, alto Lazio, Campania, Calabria nord-occidentale e interno della Sardegna; nevicate oltre i 900-1200 metri sulle Alpi orientali. “Sulle regioni del medio Adriatico,- aggiunge Meteo Expert- al Sud e sulla Sicilia settentrionale nuvolosità variabile e tempo localmente instabile con alcune precipitazioni, anche moderate o sotto forma di brevi rovesci, possibili al mattino su coste molisane, Gargano e Calabria tirrenica, nel pomeriggio in Puglia lungo l’Adriatico e su Calabria e Messinese.
Nell'ultimo secolo la durata del manto nevoso si è accorciata di oltre un mese: lo attesta uno studio scientifico condotto da un team di ricercatori ...
In edicola con "Le Scienze" di gennaio il quarto volume della collana Rivoluzioni matematiche In edicola con "Le Scienze" di gennaio il secondo volume della nuova collana La Scienza in cucina di Dario Bressanini [Le collane di Le Scienze](https://www.lescienze.it/plus/edicola/collane.jsp)
L'irruzione di aria polare si dividerà in tre fasi: fiocchi bianchi anche a quote basse.
In questa seconda fase dunque l'irruzione di aria fredda proveniente dall'Artico porterà l'inverno anche a latitudini più meridionali imbiancando finalmente montagne e colline finora rimaste a secco di neve. La neve potrebbe cadere localmente (e a quote collinari) anche sulle regioni meridionali (oltre che in quelle centrali). Al centro e al sud le precipitazioni non mancheranno (tutt'altro), ma le correnti più miti di libeccio faranno sì che i fiocchi bianchi cadranno sull'Appennino solo a quote più alte.
La Norvegia è la destinazione da raggiungere per chi vuole vivere una fiaba sotto la neve. Ecco le cose da fare e i luoghi da esplorare.
Trisil, per esempio, è un comprensorio perfetto per le famiglie, che garantisce un divertimento sotto la neve senza eguali. Per gli sciatori più esperti, invece, consigliamo di raggiungere il comprensorio di Hafjell Alpinsenter. Tuttavia è in inverno che il territorio si trasforma in un vero e proprio paradiso degli sport invernali. L’inverno, per esempio, è quel periodo che ci permette di scoprire e riscoprire il volto più bello e suggestivo delle nostre destinazioni preferite. Organizzare un viaggio in Norvegia è sempre un’ottima idea, in ogni stagione e in tutti i periodi dell’anno. Se siete quindi appassionati di sport invernali, o semplicemente non siete immuni al fascino dei paesaggi innevati, allora il posto giusto da raggiungere è la Norvegia.
E la neve. Come preannunciato dal meteorologo aquilano Stefano Bernardi, è in arrivo un periodo dove al sole prevalente di fine dicembre e inizio gennaio ...
Successivamente le correnti potrebbero prendere( il condizionale è d’obbligo) una connotazione più continentale. Concludendo possiamo quindi dire che seppur non è dato per certa l’arrivo di neve in pianura quella che sta per arrivare sarà una settimana che restituirà il sorriso alle montagne appenniniche e, soprattutto, agli amanti dello sci peninsulare ivi compresi gli imprenditori che della neve ne sono gli autentici interpreti dal punto di vista economico. E la neve.
Neve: la funzione, perché diminuisce e quali sono le conseguenze sociali - ambientali ed economiche? Ne abbiamo parlato con Max Ciccazzo.
La scoperta è stata pubblicata sul Nature Climate Change ed è dimostrata da un gruppo di ricercatori dell’Università di Padova e dell’Istituto di Scienze dell’atmosfera e del clima del Consiglio nazionale delle ricerche di Bologna. Negli ultimi anni, specie dal 2000 ad oggi, abbiamo registrato una diminuzione dello spessore e della copertura nevosa: un problema che oltre a portare conseguenze sul fronte delle riserve idriche accelera il riscaldamento. “I motivi sono principalmente due: il perdurare delle fasi anticicloniche, anche durante il periodo invernale a discapito del normale flusso atlantico; il graduale aumento delle temperature, che, specie in quota viaggia ad una media di oltre 0,5°c ogni decennnio – ha affermato Ciccazzo – le conseguenze sono gravi: meno neve vuol dire meno precipitazioni e meno riserve idriche.
"L'unica soluzione è la neve artificiale" - Uno studio dimostra che senza l'aiuto dei cannoni, i comprensori sciistici in Svizzera non sopravviveranno.
"Numerose altre attività dipendono dallo sci", ha sottolineato, "dagli hotel, ai ristoranti, fino ai negozi di noleggio di materiale per gli sport invernali". In vista di inverni sempre più caldi, gli addetti ai lavori devono adattarsi all’utilizzo di cannoni, "è ciò che si può fare di più efficace". A dirlo in un’intervista alla Neue Zürcher Zeitung è Christoph Schuck che ha dedicato uno studio alle 545 stazioni presenti sul territorio elvetico.
Il freddo raggiungerà progressivamente l'Italia a partire dal Nord e da domenica sera, per poi dilagare nel corso della nuova settimana anche al Centro e ...
Occhi però puntati alla terza perturbazione, che tra martedì pomeriggio e mercoledì mattina interesserà un po' tutto il Nord Italia (quindi anche il Nordovest sebbene ancora una volta le aree con le precipitazioni più abbondanti dovrebbero risultare quelle di Nordest e Lombardia). Lunedì tra pomeriggio e sera risale un nuovo fronte con neve questa volta in calo a quote collinari, generalmente dai 300-500m, ma a tratti fin sul fondovalle entro fine giornata su Val d'Adige, Dolomiti, Carnia, a tratti fino a quote prossime la pianura sempre in serata su pedemontana veneta a causa di rovesci più incisivi. Il freddo raggiungerà progressivamente l'Italia a partire dal Nord e da domenica sera, per poi dilagare nel corso della nuova settimana anche al Centro e progressivamente al Sud.
Previsioni meteo, l'ingresso di un'attesa perturbazione polare promette di aprire una fase climatica di stampo invernale. Prossima settimana con maltempo e ...
Molto nuvoloso sul versante tirrenico, con precipitazioni prima tra Toscana e Lazio, poi anche sull'Umbria. Contestualmente piogge, temporali e nevicate continueranno ad abbattersi sul nostro Paese, con la possibilità di fioccate fino in pianura Padana al Nord grazie al calo termico nelle giornate di martedì e mercoledì. Risveglio piovoso su Lombardia e Liguria di Levante, seguito da un diffuso aumento delle nuvolosità, con piogge sparse e nevicate sui rilievi alpini. Antonio Sanò, direttore e fondatore de iLMeteo.it, spiega che nella mattinata di domenica le prime piogge cadranno "al Nord Ovest e tra la Toscana e il Lazio", mentre nella seconda metà di giornata "il peggioramento investirà anche il Nord-Est con nevicate oltre i 500 metri sulle Alpi". La nuova settimana vedrà finalmente qualche fiocco 'convinto' anche sull'Appennino settentrionale e centrale oltre i 700 metri, da martedì con un sensibile peggioramento freddo la neve sarà possibile fino ai 300 metri di quota al Nord ed oltre i 500-600 metri anche al Centro. L'arrivo di un fronte perturbato in discesa dal Nord Europa segnerà il finale di questo weekend riportando pioggia e neve sul nostro Paese, e più in generale aprendo una fase di maltempo destinata a durare diversi giorni.
Già dalla giornata di Domenica 15 Gennaio il passaggio di una perturbazione provocherà le prime precipitazioni nevose sull'arco alpino a partire dai 700/800 ...
Dato il previsto crollo delle temperature e l'intensità delle precipitazioni, la neve potrebbe anche arrivare fino in pianura tra Martedì 17 e Mercoledì 18 Gennaio. Gli ultimi aggiornamenti meteo hanno appena confermato l'arrivo di nevicate fino in pianura su diverse regioni a causa di un'irruzione polare che darà il via ad una fase molto fredda e movimentata come non si vedeva da tanto tempo. Il ciclone determinerà una fase di maltempo piuttosto intensa (e fredda) su buona parte dell'Italia.
L'Aeronautica militare segnala già da domani nevicate sulla Valle d'Aosta fino al tardo pomeriggio, in estensione su Alpi e Prealpi, con quota neve fino ...
L'Aeronautica militare segnala già da domani nevicate sulla Valle d'Aosta fino al tardo pomeriggio, in estensione su Alpi e Prealpi, con quota neve fino agli 800-1000 metri sulle aree orientali. Qualche fiocco di neve anche sui rilievi del Meridione a quote collinari. Con l'ondata di freddo annunciata per i prossimi giorni, sulla Penisola è previsto il ritorno della neve anche a bassa quota.
La Neve sta per arrivare e le mappe sono chiare ed eloquenti! Gli ultimi aggiornamenti meteo hanno appena confermato l'arrivo di nevicate fino in pianura su ...
Sugli Appennini la neve cadrà inizialmente oltre i 1500/1600 metri, ma poi, con l'ingresso dell'aria fredda in quota i fiocchi potranno spingersi fin sotto i 400 metri, specie tra Mercoledì e Giovedì. Dato il previsto crollo delle temperature e l'intensità delle precipitazioni, la neve potrebbe anche arrivare fino in pianura tra Martedì 17 e Mercoledì 18 Gennaio. La Neve sta per arrivare e le mappe sono chiare ed eloquenti!
Meteo. «Aria fredda polare raggiungerà anche il Mediterraneo nei prossimi giorni, determinando una fase di tempo instabile a tratti perturbato con piogge, ...
Pioggia a tratti mista a neve non è inoltre localmente esclusa su medio-alta pianura veneta e alta pianura friulana.» Maltempo a più riprese dunque con piogge, temporali, grandinate, venti a tratti burrascosi di Libeccio in particolare al Centrosud e sulle Isole Maggiori, con rischio nubifragi sul versante tirrenico. «Confermato un cambio di rotta radicale nei prossimi giorni con l’arrivo del vero Inverno sull’Europa ma progressivamente anche sull’Italia» - lo conferma il meteorologo di 3bmeteo.com Edoardo Ferrara che spiega - «aria fredda di matrice polare dilagherà sul gran parte del continente da domenica e nel corso della prossima settimana raggiungerà anche il Mediterraneo, aprendo ad una fase molto turbolenta con numerose perturbazioni che interesseranno l’Italia.
Quando le gocce di pioggia congelano danno origine al nevischio. I cristalli di neve, invece, si formano quando il vapore acqueo presente nell'aria si trasforma ...
Un oggetto è trasparente – come nel caso dell’acqua – se è attraversato dalla luce, è colorato se in parte la assorbe e in parte la riflette ed è nero se assorbe tutta la luce che lo colpisce. Considerato che il vapore acqueo è incolore – e che l’acqua è trasparente -, viene naturale chiedersi come mai la neve sia bianca. Ma come si formano e qual è la scienza che spiega questo fenomeno così affascinante?
Sci ma anche snowboard o sessioni di Winter Nordic Walking: gli sport sulla neve rappresentano un ottimo allenamento per il corpo e un toccasana per lo spirito.
«Per quanto riguarda lo sci e lo snowboard bisogna fare attenzione nel caso in cui siano presenti problemi di instabilità articolare o lesioni pregresse, come ad esempio instabilità del ginocchio o problemi pregressi con il legamento crociato anteriore – spiega lo specialista – Per quanto riguarda ciaspole, Winter Nordic Walking o sci di fondo invece bisogna usare cautela nel caso di problemi da sovraccarico, come overuse e danni cartilaginei o nel caso di artrosi severe o moderate. Prima di tutto si tratta di un’attività che permette di migliorare l’equilibrio e la percezione del corpo oltre che di stimolare la coordinazione. Praticare sci di fondo permette infatti di migliorare il tono muscolare non solo di gambe e glutei ma anche di braccia, collo e schiena, oltre che di allenare la coordinazione dei movimenti. In linea di massima gli infortuni causati dallo snowboard non riguardano ginocchia e gambe, come nel caso degli sci, ma più spesso spalle e braccia, anche se l’aspetto più pericoloso è rappresentato dal rischio di traumi cranici o del rachide, specie in caso di evoluzioni sulla tavola non riuscite. Muoversi sulla neve, specie in quella alta, obbliga infatti ad alzare con le gambe un certo peso, andando così a rassodare cosce e glutei ma anche le braccia, sollecitate dall’uso delle racchette. Lo snowboard aiuta anche chi desidera perdere peso, infatti la sua pratica permette di bruciare circa 450 calorie l’ora. In realtà, come per lo sci alpino classico, per evitare rischi è bene, almeno all’inizio, prendere qualche lezione e non sottovalutare l’allenamento. Senza dimenticare, ovviamente, che principianti e poco esperti dovrebbero sempre affidarsi a un maestro di sci e frequentare delle lezioni prima di sciare in autonomia. Correre, andare in bicicletta o nuotare, per almeno 4 ore alla settimana, possono costituire un’attività fisica preparatoria importante per allenare l’organismo a reggere poi lo sforzo prolungato dello sci di fondo. Le lesioni all’articolazione del ginocchio e a quella della spalla ma anche traumi a mani e polsi, al collo e alla schiena. A fronte di molti benefici, non bisogna però dimenticare che lo sci può esporre al rischio di infortuni, soprattutto quando non si è ben preparati ed equipaggiati. Senza contare che la posizione di squat costante che si assume sciando rafforza in modo particolare i muscoli della parte inferiore del corpo, rendendo più tonici cosce e glutei.
Gli ultimi aggiornamenti meteo hanno appena confermato l'arrivo di nevicate fino in pianura su diverse regioni a causa di un'irruzione polare che darà il via ad ...
Gli ultimi aggiornamenti meteo hanno appena confermato l'arrivo di nevicate fino in pianura su diverse regioni a causa di un'irruzione polare che darà il via ad una fase molto fredda e movimentata come non si vedeva da tanto tempo. La dama bianca potrebbe così arrivare anche a Milano, Varese, Pavia, Monza e Bergamo così come su Piacentino, Cremonese e Lodigiano. Dato il previsto crollo delle temperature e l'intensità delle precipitazioni, la neve potrebbe anche arrivare fino in pianura tra Martedì 17 e Mercoledì 18 Gennaio.
Edoardo Ferrara di 3bmeteo.com: “Aria fredda polare raggiungerà il Mediterraneo, determinando una fase di tempo instabile a tratti perturbato”
Fiocchi che tra la notte e il primo mattino di giovedì potranno spingersi a quote collinari, con neve anche fino a 300-500 m. Condizioni che andranno gradualmente migliorando nel corso del weekend con tempo più stabile e soleggiato, ma con gelate al mattino anche in pianura. Temperature in calo, con massime che non andranno oltre i 10°C e minime anche sotto lo zero, specie nel corso del prossimo weekend. Piogge che andranno avanti anche durante tutta la giornata di martedì con maltempo diffuso, calo termico e forti venti di libeccio. Maltempo a più riprese dunque con piogge, temporali, grandinate, venti a tratti burrascosi di Libeccio in particolare al Centrosud e sulle Isole Maggiori, con rischio nubifragi sul versante tirrenico. “Una situazione destinata a perdurare per tutta la prossima settimana, con condizioni meteo-climatiche questa volta dai connotati decisamente invernali.
Il 15 gennaio si celebra la Giornata Mondiale della Neve, i fiocchi di cristalli di ghiaccio così tanto amati da piccoli e grandi.
La Giornata Mondiale della Neve vede la sua primissima idea originaria nel 2007. Inoltre, per la prima volta la ricorrenza mondiale del 2022 vedeva la collaborazione anche con Poi, nel 2012, La Federazione Internazionale dello Sci ha reso la Giornata Mondiale una vera e propria festa istituzionalizzata, tanto da non essere saltata nessun anno, neppure durante la Esiste una vera e propria disciplina che studia le caratteristiche fisico-chimiche della neve in relazione all’ambiente e si chiama nivologia. Piccole parti grezze la compongono, quindi presenta un materiale granulare, ed è soffice perché presenta una struttura aperta, a meno che non sia sottoposta a una pressione esterna. C’è chi la ama da osservare in cartolina, chi la ama contornare le cime delle montagne, chi la ama per ruzzolarsi o lanciare palline gelate addosso ad un amico.
Domenica 15 gennaio si festeggia il World Snow Day, per sensibilizzare sulla bellezza della montagna innevata e sulla sua preservazione.
Proprio alla loro preservazione vuole puntare questa la Giornata Mondiale della neve 2023. Nelle prossime foto abbiamo selezionato le più belle frasi sulla neve per celebrarla degnamente. , ricorrenza patrocinata ufficialmente dalla Federazione Internazionale dello Sci per celebrare la neve, spingere all’organizzazione di eventi nelle località montane di tutto il mondo e avvicinare i più ragazzi e bambini agli sport invernali.
METEO SINO AL 21 GENNAIO 2023, ANALISI E PREVISIONE La prima perturbazione avvia quello scossone meteo da tempo annunciato, con un primo afflusso.
Martedì 17 Gennaio: maltempo più acuto tra Sardegna, Centro Italia e Campania, con precipitazioni localmente temporalesche. Lunedì 16 Gennaio: piogge e rovesci, localmente a carattere temporalesco, coinvolgeranno Nord-Est, Lombardia, Liguria e regioni tirreniche. Probabilmente questa ondata di maltempo invernale ce la trascineremo sino almeno al weekend del 21-22 Gennaio quando potrebbero affluire correnti nord-orientali.