Uno dei sequestri più insoliti della storia: chi è il mandante? E cosa vuole in cambio? Crimini Bizzarri è la nuova serie podcast di Chora media condotta da ...
Questa compagine - a cui si aggiungeranno poi Mariastella Gelmini, Mara Carfagna, Michaela Biancofiore, Laura Ravetto e Mariarosaria Rossi - avrà un ruolo ...
Nel 2013 strappa e va con Alfano in Ncd, ma in seguito si pente e torna a casa. È il preludio dell’addio al partito, dopo 20 anni: «Ormai Forza Italia è sottomessa ai sovranisti» sbotta quando Berlusconi, con Salvini, stacca la spina al governo Draghi. «Io dico no a salti nel buio». Il 21 gennaio 2021, con più di un segreto nel cassetto, si consuma il divorzio. Probabilmente, anche perché al giro successivo non sarebbe più esistito un seggio per lei blindato, Biancofiore si sposta con i moderati centristi e a settembre è riuscita a tornare in Parlamento, per di più in Senato. L’ex amazzone ha inaugurato Codice Rossi, pizzeria gourmet a San Prisco, nel casertano: «Ma è di mio figlio», quasi si giustifica. E poi, prima di riconquistare il seggio grazie al Carroccio, il sigillo velenoso: «Nella Lega conta il merito. Da plenipotenziaria, con il 93,7% di assenze in Senato, ad allontanarla sono gli stessi figli del presidente nel 2016, dopo l’operazione al cuore: lei e altre consigliere sono infatti ritenute responsabili di molti degli stress di Berlusconi. «Mi sento metà Giovanna D’Arco e metà Coco Chanel», racconta Ravetto. Con il presidente a farle eco: «Ora che sei un’amazzone dovrò comprarti un cavallo». E un addio al veleno: «Siamo diventati come i grillini» si sfoga Biancofiore. Sarà lei, 28enne all’esordio a Montecitorio, uno dei cardini del futuro gruppo di potere femminile interno al partito, che sarà poi ribattezzato “amazzoni”, mutuando il nome dei corpi speciali (tutte donne) che proteggevano il colonnello Gheddafi.