Arriva nelle sale, una commedia commovente e appassionante diretta da Riccardo Milani e interpretata da Antonio Albanese, Sonia Bergamasco, ...
Ho letto il copione e ne ho capito subito il valore, visto che nel corso del racconto si assiste a una vera e propria ascesa verso la gioia e la felicità, ho trovato molto stimolante l'opportunità di poter parlare di come l'arte possa migliorare le persone e creare pace e serenità. All’inizio titubante, scopre del talento nell’ improbabile compagnia di detenuti e questo riaccende in lui la passione e la voglia di fare teatro, al punto da convincere la severa direttrice del carcere a valicare le mura della prigione e mettere in scena la famosa commedia di Samuel Beckett “Aspettando Godot” su un vero palcoscenico teatrale. Una produzione Palomar, Wildside, società del gruppo Fremantle, e Vision Distribution in collaborazione con Sky
Antonio Albanese è un attore teatrale in difficoltà che con l'ausilio di un gruppo di carcerati porta in scena il Godot di Beckett. Grazie Ragazzi, regia di ...
E il principio è la vita di Antonio (Antonio Albanese), un uomo irrisolto. Non è il caso di Grazie Ragazzi: peccato però perché il compromesso (tema sociale facilitato da una lettura “leggera”) non sempre paga. Ovviamente il meccanismo congegnato dal film è a doppio senso: i ragazzi hanno bisogno di Antonio tanto quanto Antonio ha bisogno di loro. Il terzo pregio è la capacità di indugiare sul limite sottile e pericoloso, ma molto stimolante, che lega (separandoli) commedia e dramma. Grazie Ragazzi ha il pregio di non perdersi in antefatti, di non cercare strizzatine d’occhio ruffiane e pietiste. Grazie Ragazzi è l’incarnazione di un cinema facile costruito attorno a discorsi difficili. I ragazzi di Grazie Ragazzi (perdonate il gioco di parole) sono quattro più uno. Riccardo Milani (Come un gatto in tangenziale, Corro da te) è un regista che sa parlare al pubblico italiano, sarebbe più corretto dire, sa farsi ascoltare. Il luogo della storia è l’istituto penitenziario di Velletri, le riprese si sono svolte proprio lì e in parte anche a Rebibbia, poi in tournée in una serie di teatri in giro per l’Italia, ma forse così si corre un po’ troppo. I ragazzi di Antonio non hanno alcuna esperienza in fatto di teatro. La vera storia dello svedese Jan Jonson, che serve poi da spunto per il film francese Un Triomphe, scritto da Emmanuel Courcol e Thierry de Carbonnières e diretto da Emmanuel Courcol. Isola una realtà che i media affrontano solo di lato, brevemente e per lo più in conseguenza di fatti eclatanti.
Una commedia carceraria sul teatro come opportunità di pacificazione, che fornisce un'immagine fin troppo accomodante della detenzione.
Tutto resta in superficie e si ferma ad una fotografia di apparente serenità quasi fiabesca, di sicuro più comoda e digeribile per il grande pubblico a cui è destinato il film. Come già detto in precedenza il carcere non è al centro di Grazie ragazzi, ma sarebbe stato comunque interessante vedere qualche momento della giornata di un detenuto, oltre a quelli dedicati alle prove per lo spettacolo; oppure le difficoltà che affronta quotidianamente chi vive in gabbia, con i relativi momenti di sconforto e di rabbia. Diego (Vinicio Marchioni) è il classico boss sbruffone di cui tutti hanno gran timore e a cui la moglie non fa vedere il figlioletto. Allo stesso modo il Damiano di Andrea Lattanzi riporta alla mente il suo [Manuel](https://www.sentieriselvaggi.it/manuel-di-dario-albertini/) nel film di Dario Albertini, due personaggi accomunati da una fragilità esistenziale che tendono a mascherare con un atteggiamento arrogante. Il carcere non è il fulcro narrativo di Grazie ragazzi, è solo la cornice, il pretesto per raccontare alcune storie di personaggi marginali della nostra società. Antonio non è convinto, ma a sentir l’amico potrebbe essere un modo per risvegliare in se stesso il sacro fuoco del teatro.
Nel film, scritto da Milani con Michele Astori, recitano al fianco di Albanese anche Sonia Bergamasco, Vinicio Marchioni, Giacomo Ferrara, Giorgio Montanini, ...
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ROMA – Il film francese con Kad Merad, la storia vera di Jan Jonson, ma anche l'esperienza sul set e l'alchimia creata tra i componenti del cast, ...
La recensione di Grazie ragazzi, film di Riccardo Milani con Antonio Albanese nel ruolo di un attore che insegna a recitare a dei detenuti.
La forza trainante di Grazie ragazzi è il cast: bravissimo Antonio Albanese, così come tutti gli altri attori, da Sonia Bergamasco a Vinicio Marchioni, passando per Giacomo Ferrara, Giorgio Montanini, Andrea Lattanza e Fabrizio Bentivoglio. Non sono da meno gli altri: Vinicio Marchioni è la figura leader, che trascina gli altri anche con una certa violenza. La forza di Grazie ragazzi sta nel suo cast: Antonio Albanese è bravissimo, confermandosi in grado di poter affrontare qualsiasi tono, dalla comicità al dramma, grazie anche a una fisicità esuberante, quasi slapstick. Lo conferma anche l'esperienza di Antonio, interpretato da Antonio Albanese, attore in difficoltà (doppia film porno e non sa come dirlo alla figlia), che insegna a recitare a un gruppo di detenuti. Non è un rapporto sereno: ovviamente lungo la strada succede di tutto. Quello che gli interessa non è infatti la fuga dei protagonisti, ma il loro avvicinamento all'arte.
Escono sei nuovi film in questo weekend al cinema. La copertina, questa volta, la dedichiamo tutta ad un film italiano.
Il film è stato presentato in anteprima nel 2022 nella sezione Orizzonti alla Mostra di Venezia. Qui vive una famiglia composta da marito, moglie e una figlia di 14 anni. Un bel mattino di Mia Hansen-Løve racconta la storia di una giovane donna, madre single, che deve anche accudire il padre malato. Le vele scarlatte di Paolo Marcello è ambientato nel nord della Francia dopo la Prima Guerra Mondiale. Le due stringono amicizia e la bambina chiede alla fatina di aiutarla a tornare nella casa della nonna. Escono sei nuovi film in questo weekend al cinema.