Il missionario laico è morto oggi a 59 anni dopo una grave malattia. Fondò la Missione di Speranza e carità e lasciò l'impresa edile del padre per dedicarsi ...
Da questa esperienza alla Stazione Centrale di Palermo, decise di non tornare più a casa dei genitori, per condividere per sempre la sua vita con i fratelli ultimi: "Inizia così la Missione che sentii di chiamare Missione di speranza e carità. "Mi addentrai tra la natura e le montagne all'interno della Sicilia - aggiunse una volta - iniziando un'esperienza di eremitaggio tra montagne, laghi, fiumi, sotto il sole, la luna e le stelle. AGI - "La Missione nasce dall'esperienza profonda di chi ha incominciato a cercare la verità, la vera libertà e la vera pace, distaccandosi dal mondo materialistico e consumistico.
È morto a Palermo, a 59 anni, il frate laico che aveva fondato la Missione di speranza e carità con cui ha assistito migliaia di persone che avevano...
«È con questo spirito che l’amministrazione e la nostra comunità devono a stare vicini alla Missione speranza e carità — ha concluso il primo cittadino — che continuerà a essere un punto di riferimento per Palermo anche se da oggi dovrà fare a meno del suo fondatore, della sua guida che resterà comunque fonte di ispirazione per tutti noi». «La scomparsa di Biagio Conte lascia un vuoto incolmabile a Palermo — ha commentato il primo cittadino — e anche nelle ultime ore più drammatiche tutta la città si è stretta attorno a fratel Biagio, a testimonianza del valore dell’eredità umana che oggi ci lascia e che non dobbiamo disperdere. Il progetto, in 30 anni, si è allargato con la costruzione delle tre «Città della gioia»: la «Missione di Speranza e Carità», «La Cittadella del povero e della speranza», «La Casa di Accoglienza femminile». «Ho appreso con profondo dolore la triste notizia della morte di Fratel Biagio, punto di riferimento, non soltanto a Palermo, per chi crede nei valori della solidarietà e della dignità della persona, che ha testimoniato concretamente, in maniera coinvolgente ed eroica — ha scritto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella — . Un cancro al colon, scoperto due anni fa, si è portato via a 59 anni «fratel» Biagio Conte che, neanche negli ultimi mesi, aveva rinunciato ad assistere migliaia di persone in città senza un tetto sulla testa, prostitute, clochard, migranti, ex detenuti nelle sedi della sua «Missione di speranza e Carità». Chiunque bussa alla porta riceve ascolto da una rete di volontari che hanno accompagnato il percorso di «fratel» Biagio. Poi dopo un pellegrinaggio dalla Madonna di Lourdes e il bagno nella vasca, Conte torna ritto in piedi. Nell’estate del 1991 ritornò a Palermo convinto di partire in missione in Africa ma, camminando per le vie di Palermo, rimase colpito del profondo disagio sociale e dello stato di povertà di migliaia di suoi concittadini. Così decise di rimanere in Sicilia, indossare il saio e portare il bastone. Il suo ultimo pensiero, dal letto di agonia, è sempre stato rivolto proprio agli ultimi: «Restiamo uniti per un mondo migliore perché insieme possiamo farcela: non muri ma ponti». Ecco perché fratel Biagio, innamorato di San Francesco d’Assisi, si è fatto povero e per i poveri, ribaltando la logica del mondo». Lui, nato ricco, si era spogliato di tutto per aiutare poveri, ex tossici, emarginati di Palermo, ridando loro dignità e speranza.
Ha fondato "Missione di Speranza e Carità"; l`"Accoglienza Femminile" e "La Cittadella del Povero e della Speranza. L`assistenza della Missione è rivolta...
Non si riscontrano molti precedenti per un simile duplice... [Conte era dato per morto ma è risorto superando il Pd La sua ricetta? Il rdc e...](/news/conte-era-dato-per-morto-ma-e-risorto-superando-il-pd-la-sua-ricetta-il-rdc-e-2586621) Conte: condanna...](/news/abolizione-reddito-di-cittadinanza-minacce-social-a-meloni-e-figlia-conte-condanna-202212070812366359) È con questo spirito di che l'amministrazione e la nostra comunità devono a stare vicini alla Missione Speranza e carità che continuerà a essere un punto di riferimento per Palermo anche se da oggi dovrà fare a meno del suo fondatore, della sua guida che resterà comunque fonte di ispirazione per tutti noi". [Conte fa il concavo e il convesso](/news/conte-fa-il-concavo-e-il-convesso-2587182) Una notizia con il suo impegno verso i poveri e gli ultimi campeggia nella home page di VaticanNews, il portale di informazione della Santa Sede. Il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla, che ha proclamato per oggi il lutto cittadino in memoria di Biagio Conte, esponendo a mezz'asta le bandiere presso tutte le sedi istituzionali e le scuole di ogni ordine e grado. "Ho appreso con profondo dolore la triste notizia della morte di Fratel Biagio, punto di riferimento, non soltanto a Palermo, per chi crede nei valori della solidarietà e della dignità della persona, che ha testimoniato concretamente, in maniera coinvolgente ed eroica". La Missione oggi è composta da tre strutture: la comunità "Missione di Speranza e Carità"; l`"Accoglienza Femminile" e "La Cittadella del Povero e della Speranza". Nato da una famiglia benestante, lasciò tutto a 26 anni, da eremita e pellegrino si avvicinò a san Francesco ad Assisi. Biagio Conte aveva annunciato a fine giugno 2022 di essere stato colpito da un tumore al colon.
Il missionario laico, malato da tempo, ha speso la vita per gli ultimi e per il Vangelo. L'omaggio della sua città nelle ultime settimane.
È chiaro che chi parla con questi toni non sempre è gradito, per questo toglierò il disturbo, cercando di non essere più assillante e invadente, come pensa una parte di questa malata società; ma un giorno la verità verrà a galla. L'arcivescovo del capoluogo siciliano, monsignor Corrado Lorefice, che aveva fatto visita a fratel Biagio nei giorni scorsi, ha chiesto a tutti di "raccogliere il testimone di un esempio così fulgido. Dopo sarebbero arrivate la Missione femminile e la Cittadella di via Decollati che possono accogliere, con via Archirafi, circa mille persone, sottratte al bisogno e alla strada. E così ho sentito di ritirarmi in montagna e nel silenzio (dal giorno 9 luglio, sono ad oggi 40 giorni), finendo e portando a termine gli ultimi giorni che il buon Dio mi ha concesso in questa travagliata vita terrena». Don Pino Vitrano, il sacerdote che l’ha sempre accompagnato, celebrando una Messa che ha visto la presenza dello stesso fratel Biagio, nonostante la gravità delle sue condizioni di salute, qualche giorno fa, ricordava: «Dopo il primo pellegrinaggio ad Assisi, sulle orme di San Francesco, si dedicò ai poveri di Palermo. Fu il primo passo di una esistenza spesa per il prossimo, erano gli anni Novanta.
Biagio Conte aveva fondato nel 1993 la Missione Speranza e Carità: per i poveri, gli emarginati, gli ultimi, i più sfortunati. Fratel Biagio lo chiamavano: ...
Per il sindaco di Palermo Roberto Lagalla la scomparsa di fratel Biagio “lascia un vuoto incolmabile” nella città. Da due anni aveva scoperto di avere un cancro al colon. I suoi ultimi appelli contro la guerra in Ucraina, l’invio di armi, il sostegno alle famiglie per i rincari delle bollette. Si parlò di “fatto prodigioso” quando dopo un bagno nella vasca di Lourdes in pellegrinaggio tornò ad alzarsi in piedi dopo che da tempo era costretto alla sedia a rotelle a causa di uno schiacciamento di alcune vertebre. Aveva abbandonato la scuola a 16 anni per cominciare a lavorare nell’impresa. Era cresciuto in un esclusivo collegio privato in Svizzera e poi in uno di Palermo.
Il missionario laico è morto a 59 anni per un tumore al pancreas. Dall'inizio degli Anni '90 si occupava dei poveri e degli emarginati di Palermo.
“Io non pretendevo nulla e anzi ho dato la precedenza agli altri malati, poi mi sono deciso e subito dopo essermi immerso ho avvertito come un fuoco dentro che mi ha permesso di tornare non a camminare, ma a correre verso le tante persone che me lo chiedono. Lì ha fondato la Missione di speranza e carità. Lascia un’eredità di amore incondizionato verso gli ultimi e gli emarginati. Nei suoi obiettivi giovanili c’era l’idea di recarsi in Africa come missionario. Il missionario laico è morto a 59 anni per un tumore al pancreas. Il missionario laico che ha dedicato gli ultimi 30 anni della sua vita ai poveri di Palermo si è spento a 59 anni a causa di un tumore al pancreas.
Fratel Biagio, che ha pronunciato i voti di povertà, castità e obbedienza senza entrare in nessun ordine religioso, porta con sé i calzari, un bastone, due ...
E pensare che dovevo stare su una sedia a rotelle». La vera Unione europea da costruire è quella che rispetta gli uomini e l’ambiente». Il ramo maschile si occupa degli uomini abbandonati, quello femminile delle donne e dei bambini». Risposi: “Curate questa società malata e guarirò anch’io”». Ho incontrato anche il presidente del consiglio comunale Lamberto Bertolé e gli ho consegnato una lettera». per cercarmi». Un saio di tela verde poverissimo ma dignitoso: «Verde è il colore della speranza, quella che papa Francesco ci esorta a non farci rubare da nessuno». Adesso lo percorre a piedi per chiedere «solidarietà e rispetto per ogni cittadino emigrante e immigrato» e invocare «veri diritti umani» per tutti: «Lo vuole il buon Dio», dice, «mi sono fatto clandestino per dire che siamo tutti stranieri in terra straniera e che non ha senso erigere muri». Mangia solo la sera perché, precisa, «il mio è un cammino penitenziale». In Sardegna, una volta, una famiglia rom mi ha offerto da mangiare». Fratel Biagio, che ha pronunciato i voti di povertà, castità e obbedienza senza entrare in nessun ordine religioso, porta con sé i calzari, un bastone, due cartelli e un bagaglio con l’essenziale: dentifricio, biancheria, sacco a pelo, stuoia, il Vangelo. «Anch’io, da bambino, sono stato emigrante in Svizzera con la mia famiglia», spiega, «perché gli immigrati che portano soldi, come i sauditi che hanno comprato mezza Milano, ci piacciono e i poveri cristi li respingiamo?».