Il missionario laico è morto oggi a 59 anni dopo una grave malattia. Fondò la Missione di Speranza e carità e lasciò l'impresa edile del padre per dedicarsi ...
Da questa esperienza alla Stazione Centrale di Palermo, decise di non tornare più a casa dei genitori, per condividere per sempre la sua vita con i fratelli ultimi: "Inizia così la Missione che sentii di chiamare Missione di speranza e carità. "Mi addentrai tra la natura e le montagne all'interno della Sicilia - aggiunse una volta - iniziando un'esperienza di eremitaggio tra montagne, laghi, fiumi, sotto il sole, la luna e le stelle. AGI - "La Missione nasce dall'esperienza profonda di chi ha incominciato a cercare la verità, la vera libertà e la vera pace, distaccandosi dal mondo materialistico e consumistico.
Ha fondato "Missione di Speranza e Carità"; l`"Accoglienza Femminile" e "La Cittadella del Povero e della Speranza. L`assistenza della Missione è rivolta...
Non si riscontrano molti precedenti per un simile duplice... [Conte era dato per morto ma è risorto superando il Pd La sua ricetta? Il rdc e...](/news/conte-era-dato-per-morto-ma-e-risorto-superando-il-pd-la-sua-ricetta-il-rdc-e-2586621) Conte: condanna...](/news/abolizione-reddito-di-cittadinanza-minacce-social-a-meloni-e-figlia-conte-condanna-202212070812366359) È con questo spirito di che l'amministrazione e la nostra comunità devono a stare vicini alla Missione Speranza e carità che continuerà a essere un punto di riferimento per Palermo anche se da oggi dovrà fare a meno del suo fondatore, della sua guida che resterà comunque fonte di ispirazione per tutti noi". [Conte fa il concavo e il convesso](/news/conte-fa-il-concavo-e-il-convesso-2587182) Una notizia con il suo impegno verso i poveri e gli ultimi campeggia nella home page di VaticanNews, il portale di informazione della Santa Sede. Il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla, che ha proclamato per oggi il lutto cittadino in memoria di Biagio Conte, esponendo a mezz'asta le bandiere presso tutte le sedi istituzionali e le scuole di ogni ordine e grado. "Ho appreso con profondo dolore la triste notizia della morte di Fratel Biagio, punto di riferimento, non soltanto a Palermo, per chi crede nei valori della solidarietà e della dignità della persona, che ha testimoniato concretamente, in maniera coinvolgente ed eroica". La Missione oggi è composta da tre strutture: la comunità "Missione di Speranza e Carità"; l`"Accoglienza Femminile" e "La Cittadella del Povero e della Speranza". Nato da una famiglia benestante, lasciò tutto a 26 anni, da eremita e pellegrino si avvicinò a san Francesco ad Assisi. Biagio Conte aveva annunciato a fine giugno 2022 di essere stato colpito da un tumore al colon.
Palermo perde una delle sue figure più importanti e di riferimento, che ha dedicato l'intera vita ai più poveri, spesso soli e dimenticati dalla società.
Dopo il pellegrinaggio e il bagno nella piscina di Lourdes Conte tornò a camminare. “Dopo il bagno in piscina non ho sentito più il bisogno della sedia a rotelle… Conte soffriva a causa di alcune vertebre schiacciate e di altri problemi circolatori.
Ha fondato la Missione Speranza e Carità di Palermo (ANSA)
A 16 anni abbandona la scuola e inizia precocemente a lavorare nell'impresa edile della sua famiglia, ma a causa di una profonda crisi spirituale decide di allontanarsi dalla famiglia nel 1983, andando a vivere a Firenze. Torna quindi a Palermo per salutare i familiari, con l'intenzione di trasferirsi in Africa come missionario, ma lo stato di miseria in cui ritrova la sua città lo porta a cambiare idea. Figlio di imprenditori edili, a tre anni viene portato in Svizzera in un collegio di suore, ritornando a Palermo a 9 anni per poi essere inserito nel collegio di San Martino delle Scale per quattro anni.
Aveva 59 anni e da alcuni mesi combatteva contro un cancro al colon. Conte fondò nei primi anni Novanta la Missione Speranza e Carità.
Lo ha dichiarato il ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare, Nello Musumeci. L’ultima protesta più clamorosa nell’agosto del 2021, quando per circa quaranta giorni si ritirò in una grotta su una delle montagne che circondano Palermo per protestare contro la società sorda al richiamo di sensibilità in favore dei poveri. Negli anni Biagio Conte ha più volte attirato l’attenzione dei media con i suoi digiuni di protesta contro la povertà e in favore dei più bisognosi.
È morto a Palermo, a 59 anni, il frate laico che aveva fondato la Missione di speranza e carità con cui ha assistito migliaia di persone che avevano...
«È con questo spirito che l’amministrazione e la nostra comunità devono a stare vicini alla Missione speranza e carità — ha concluso il primo cittadino — che continuerà a essere un punto di riferimento per Palermo anche se da oggi dovrà fare a meno del suo fondatore, della sua guida che resterà comunque fonte di ispirazione per tutti noi». «La scomparsa di Biagio Conte lascia un vuoto incolmabile a Palermo — ha commentato il primo cittadino — e anche nelle ultime ore più drammatiche tutta la città si è stretta attorno a fratel Biagio, a testimonianza del valore dell’eredità umana che oggi ci lascia e che non dobbiamo disperdere. Il progetto, in 30 anni, si è allargato con la costruzione delle tre «Città della gioia»: la «Missione di Speranza e Carità», «La Cittadella del povero e della speranza», «La Casa di Accoglienza femminile». «Ho appreso con profondo dolore la triste notizia della morte di Fratel Biagio, punto di riferimento, non soltanto a Palermo, per chi crede nei valori della solidarietà e della dignità della persona, che ha testimoniato concretamente, in maniera coinvolgente ed eroica — ha scritto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella — . Un cancro al colon, scoperto due anni fa, si è portato via a 59 anni «fratel» Biagio Conte che, neanche negli ultimi mesi, aveva rinunciato ad assistere migliaia di persone in città senza un tetto sulla testa, prostitute, clochard, migranti, ex detenuti nelle sedi della sua «Missione di speranza e Carità». Chiunque bussa alla porta riceve ascolto da una rete di volontari che hanno accompagnato il percorso di «fratel» Biagio. Poi dopo un pellegrinaggio dalla Madonna di Lourdes e il bagno nella vasca, Conte torna ritto in piedi. Nell’estate del 1991 ritornò a Palermo convinto di partire in missione in Africa ma, camminando per le vie di Palermo, rimase colpito del profondo disagio sociale e dello stato di povertà di migliaia di suoi concittadini. Così decise di rimanere in Sicilia, indossare il saio e portare il bastone. Il suo ultimo pensiero, dal letto di agonia, è sempre stato rivolto proprio agli ultimi: «Restiamo uniti per un mondo migliore perché insieme possiamo farcela: non muri ma ponti». Ecco perché fratel Biagio, innamorato di San Francesco d’Assisi, si è fatto povero e per i poveri, ribaltando la logica del mondo». Lui, nato ricco, si era spogliato di tutto per aiutare poveri, ex tossici, emarginati di Palermo, ridando loro dignità e speranza.
12/01/2023 Aveva 59 anni e da tempo era gravemente ammalato. Missionario laico, è stato protagonista di numerose battaglie in difesa dei poveri e degli ...
Il pastore e il missionario laico che ha scelto per compagni di viaggio migliaia di poveri. La figura di San Francesco d’Assisi è stata la guida di tutta la sua vita. Biagio Conte era uno degli interpreti contemporanei più cristallini e credibili dell'amore di Dio per gli ultimi. Stanco e dalla vita mondana che conducevo, ho sentito nel cuore di lasciare tutto e tutti; me ne andai via dalla casa paterna il 5 maggio 1990 a 26 anni, con l’intenzione di non tornare più nella città di Palermo, perché questa città e società mi avevano tanto ferito e deluso. Insieme con don Pino Vitrano, suo braccio destro e soprattutto fratello e amico, ha iniziato la Missione di Speranza e Carità. Per Palermo, la sua persona rimane un punto di rifermento forte.
Il missionario laico, malato da tempo, ha speso la vita per gli ultimi e per il Vangelo. L'omaggio della sua città nelle ultime settimane.
È chiaro che chi parla con questi toni non sempre è gradito, per questo toglierò il disturbo, cercando di non essere più assillante e invadente, come pensa una parte di questa malata società; ma un giorno la verità verrà a galla. L'arcivescovo del capoluogo siciliano, monsignor Corrado Lorefice, che aveva fatto visita a fratel Biagio nei giorni scorsi, ha chiesto a tutti di "raccogliere il testimone di un esempio così fulgido. Dopo sarebbero arrivate la Missione femminile e la Cittadella di via Decollati che possono accogliere, con via Archirafi, circa mille persone, sottratte al bisogno e alla strada. E così ho sentito di ritirarmi in montagna e nel silenzio (dal giorno 9 luglio, sono ad oggi 40 giorni), finendo e portando a termine gli ultimi giorni che il buon Dio mi ha concesso in questa travagliata vita terrena». Don Pino Vitrano, il sacerdote che l’ha sempre accompagnato, celebrando una Messa che ha visto la presenza dello stesso fratel Biagio, nonostante la gravità delle sue condizioni di salute, qualche giorno fa, ricordava: «Dopo il primo pellegrinaggio ad Assisi, sulle orme di San Francesco, si dedicò ai poveri di Palermo. Fu il primo passo di una esistenza spesa per il prossimo, erano gli anni Novanta.
«Esprimo le mie più sentite condoglianze ai familiari di fratel Biagio Conte, agli assistiti e ai volontari della sua Missione. Oggi il missionario ci ha lasciati dopo giorni di sofferenza, ma il suo ricordo resterà indelebile. Con il suo impegno ...
Il missionario laico Biagio Conte è morto alle 7 di questa mattina, a Palermo. L'«Angelo dei poveri» – questo era il suo soprannome – aveva 59 anni.
Per merito di un digiuno, in particolare, riuscì a ottenere l’utilizzo di alcuni locali in via Archirafi: lì nel 1993 fondò la sua Missione di Speranza e Carità. Non essendo previsto un termine preciso di permanenza in comunità, l’accoglienza viene normalmente garantita fino a quando chi è accolto non riesce a trovare una sistemazione abitativa. Nata con l’obiettivo non solo di accogliere gli ultimi, ma anche di aiutarli attivamente a rimettersi in piedi e a ritrovare uno spazio in società, attraverso la coltivazione di orti, l’impegno nella formazione, la creazione di laboratori artigianali di falegnameria, sartoria, edilizia, tipografia, cucina e artistici, e persino un piccolo panificio realizzato all’interno. Biagio Conte negli anni aveva attirato l’attenzione pubblica con i suoi digiuni di protesta contro la povertà e in favore dei più bisognosi. Il suo lascito principale consiste nella Missione di speranza e carità, da lui fondata trent’anni fa, che oggi assiste quotidianamente centinaia di bisognosi grazie all’operato dei missionari, con nove comunità create a Palermo e in provincia. E successivamente intraprendendo un viaggio interamente a piedi in direzione Assisi.
La Missione di Speranza e Carità, fondata dal missionario laico Biagio Conte morto questa mattina nasce nel 1991 sotto i portici della Stazione Centrale di ...
Sono anche presenti donne con disagi mentali o ex prostitute che hanno deciso di iniziare una nuova vita. La Missione di Speranza e Carità di via Archirafi (ex disinfettatoio comunale che era abbandonato da 30 anni) accoglie solo uomini. La Missione assiste centinaia di persone, grazie all'attività di numerosi volontari che hanno deciso di seguire l'insegnamento di Biagio Conte, e opera in nove comunità destinate all'accoglienza maschile e a quella di donne singole o mamme con bambini.
Biagio Conte aveva fondato nel 1993 la Missione Speranza e Carità: per i poveri, gli emarginati, gli ultimi, i più sfortunati. Fratel Biagio lo chiamavano: ...
Per il sindaco di Palermo Roberto Lagalla la scomparsa di fratel Biagio “lascia un vuoto incolmabile” nella città. Da due anni aveva scoperto di avere un cancro al colon. I suoi ultimi appelli contro la guerra in Ucraina, l’invio di armi, il sostegno alle famiglie per i rincari delle bollette. Si parlò di “fatto prodigioso” quando dopo un bagno nella vasca di Lourdes in pellegrinaggio tornò ad alzarsi in piedi dopo che da tempo era costretto alla sedia a rotelle a causa di uno schiacciamento di alcune vertebre. Aveva abbandonato la scuola a 16 anni per cominciare a lavorare nell’impresa. Era cresciuto in un esclusivo collegio privato in Svizzera e poi in uno di Palermo.
Fratel Biagio, che ha pronunciato i voti di povertà, castità e obbedienza senza entrare in nessun ordine religioso, porta con sé i calzari, un bastone, due ...
E pensare che dovevo stare su una sedia a rotelle». La vera Unione europea da costruire è quella che rispetta gli uomini e l’ambiente». Il ramo maschile si occupa degli uomini abbandonati, quello femminile delle donne e dei bambini». Risposi: “Curate questa società malata e guarirò anch’io”». Ho incontrato anche il presidente del consiglio comunale Lamberto Bertolé e gli ho consegnato una lettera». per cercarmi». Un saio di tela verde poverissimo ma dignitoso: «Verde è il colore della speranza, quella che papa Francesco ci esorta a non farci rubare da nessuno». Adesso lo percorre a piedi per chiedere «solidarietà e rispetto per ogni cittadino emigrante e immigrato» e invocare «veri diritti umani» per tutti: «Lo vuole il buon Dio», dice, «mi sono fatto clandestino per dire che siamo tutti stranieri in terra straniera e che non ha senso erigere muri». Mangia solo la sera perché, precisa, «il mio è un cammino penitenziale». In Sardegna, una volta, una famiglia rom mi ha offerto da mangiare». Fratel Biagio, che ha pronunciato i voti di povertà, castità e obbedienza senza entrare in nessun ordine religioso, porta con sé i calzari, un bastone, due cartelli e un bagaglio con l’essenziale: dentifricio, biancheria, sacco a pelo, stuoia, il Vangelo. «Anch’io, da bambino, sono stato emigrante in Svizzera con la mia famiglia», spiega, «perché gli immigrati che portano soldi, come i sauditi che hanno comprato mezza Milano, ci piacciono e i poveri cristi li respingiamo?».
Missionario laico e «piccolo servo inutile», come si firma quando scrive le lettere ai potenti d'Italia e d'Europa. Ma Biagio Conte è anche l'uomo dei ...
È bello che fratel Ettore abbia voluto mettere all’interno della chiesa un’immagine della Madonna di Fatima per porre sotto la sua protezione questa missione che accoglie e dà conforto a tanti disperati scartati da tutti come ho voluto fare io in Sicilia». Poi mi sono detto che ero andato lì spinto dalla fede e alla fine sono entrato a fare il bagno solo il penultimo giorno. Alla fine Biagio, grande devoto della Madonna, va a pregare nel santuario sui Pirenei, meta ogni anno di migliaia di ammalati che chiedono alla Vergine se non il dono della guarigione la forza di accettare e affrontare la malattia. Per rimettere a posto quella e altre strutture Biagio Conte ha dovuto faticare tanto insieme agli altri “fratelli” che hanno scelto di seguirlo: «Lavoravo come muratore e facchino fino alle 3 di notte per sistemare le nostre case. Predica che la vera Unione europea da costruire «è quella che rispetta gli esseri umani e l’ambiente». «E pensare che sarei dovuto finire sulla sedia a rotelle», spiega in una sosta del suo cammino presso la “Casa Betania delle Beatitudini” fondata a Seveso da fratel Ettore Boschini dove appena arriva si inginocchia e bacia il pavimento della chiesa.
Lo incontrai, ci incontrammo. Insieme ci calammo nelle acque pure del Vangelo e della preghiera per tentare di dissetare l'arsura che ci portiamo dentro. Quel ...
A quanti ignudi hai offerto un mantello e un tetto perché non morissero di freddo e di vergogna? Hai capito che la gioia non viene dal possesso e dal potere, ma dal servizio che si rende alle persone, soprattutto quelle che sanno gioire per le piccole cose. Hai affollato quella schiera di uomini e donne che non si accontenta mai. Ai poveri di pane si aggiunsero i poveri di cuore, i poveri di spirito, i poveri di vita. Che non ha paura di niente, nemmeno del peccato. Biagio, Benedetto, fratelli di tutti, pregate per noi. Con strumenti diversi e diverse voci, insieme avete cantato la serenata a chi vi aveva rapito il cuore. Che non si ferma nemmeno davanti all’evidenza. Questa grande famiglia dove c’è posto per tutti, santi e peccatori e peccatori trasformati in santi. Il desiderio e il bisogno di essere scandalizzato ancora dalla radicalità dei coraggiosi. Insieme ci calammo nelle acque pure del Vangelo e della preghiera per tentare di dissetare l’arsura che ci portiamo dentro. E mi misi alla tua scuola.
E'scomparso ieri dopo una lunga malattia all'età di 59 anni Biagio Conte, fondatore della “Missione di Speranza e Carità” di Palermo.
Martedì 17 gennaio alle ore 10.30 nella Chiesa Cattedrale saranno celebrati i funerali di fratel Biagio Conte. La diretta sarà trasmessa anche sulle frequenze di Radio Spazio Noi-InBlu2000, emittente radiofonica dell’Arcidiocesi (88.0 e 106.3). Alle ore 21.00 nella Chiesa Cattedrale si terrà una veglia di preghiera sino alle ore 24.00, quando le porte della Cattedrale verranno chiuse. Alle ore 19.00 la salma di fratel Biagio Conte sarà trasferita nella Chiesa Cattedrale, a piedi, con un corteo accompagnato da una fiaccolata. La Celebrazione eucaristica sarà presieduta dall’Arcivescovo di Palermo Mons. Lunedì 16 gennaio la camera ardente resterà aperta dalle ore 9.00 alle ore 18.00.
Il popolo che ha amato il missionario laico di Palermo, scomparso ieri all'età di 59 anni, è tornato davanti alla missione di via Decollanti 29. Nella chiesta ...
Nella chiesta della stessa missione, ribattezzata "La Cittadella del Povero e della Speranza", è stata allestita ieri pomeriggio la camera ardente. In coda già dalle prime ore della mattina per l’ultimo saluto a Biagio Conte. Il popolo che ha amato
Ha dedicato tutta la sua vita agli "invisibili", coloro che si notano appena agli angoli delle strade, nascosti tra le colonne dei palazzi, ...
E’ lì che nasce veramente la “Missione di Speranza e Carità” che poi proseguirà la sua azione aprendo in Via Archirafi, in via Garibaldi con l’accoglienza femminile, in via Decollati con “La Cittadella del Povero e della Speranza” in cui si è spento il missionario laico. È un grido di dolore quello che, alla vigilia della "Giornata Mondiale dei Poveri", lancia Biagio Conte, nella cui "Missione di Speranza e Carità" da anni trovano riparo migliaia di persone provenienti da ogni parte del mondo. Biagio Conte è morto questa mattina, ricordando a tutti che "siamo un dono" e che, per questo, dobbiamo aprire il nostro cuore a chi ha meno di noi Piero Magri, Terre di Mezzo: «Un’occasione per accendere anche solo per una notte una luce su chi non ha un tetto» Fu via Archirafi la prima struttura di accoglienza che nacque dopo estenuanti tira e molla con il Comune di Palermo. Per chiunque Biagio Conte ha sempre avuto una parola buona, sperando di tirare fuori la parte nobile che secondo lui ogni persona possiede.
È morto stamani a Palermo, a causa di una malattia, il missionario laico che ha fondato la Missione Speranza e Carità, che accoglie oltre 600 tra poveri, ...
Anche Biagio, come Gesù, ha amato i suoi fino alla fine, e questo fa di lui un testimone vero”. Fratel Biagio Conte, fondatore della Missione di Speranza e Carità a Palermo e di altre cittadelle per i poveri in Sicilia, malato da mesi di tumore al colon, si è spento, nelle prime ore di stamani, 12 gennaio 2023. Non ha tralasciato neppure il loro Spirito perché smarriti e senza fede, li ha sorretti, con umiltà; amati, con veemenza ed entusiasmo, per primo, per far loro intendere come ami il Padre di tutti noi, il Padre d’ogni uomo e donna, d’ogni religione e credo religioso.
Sei giorni di lutto cittadino nella città del missionario morto ieri. I funerali martedì in cattedrale. Ed è già pellegrinaggio alla camera ardente.
Per essersi fatto fratello". E per diventare un po' santi e meno banali anche noi. È stato un esempio magnifico per l'umanità intera". "Adesso aiuterà i poveri da lassù. Cambia poco, quel che conta, ed è la richiesta di tanti, è che continui a operare. L'amministrazione comunale ha dichiarato sei giorni di lutto cittadino: da ieri fino ai funerali che si svolgeranno martedì alle 10.30 in cattedrale.
La scomparsa a Palermo del missionario laico Biagio Conte ha spinto Rai 1 a proporre il film Biagio, realizzato da Pasquale Scimeca.
Fu allora che sentii di lasciare, in silenzio, mio padre, mia madre, il lavoro e la ditta, per donare totalmente la mia vita ai poveri. Ritornato a Palermo è subentrato in me un momento di indecisione. La morte di Biagio Conte ha lasciato la città di Palermo sgomenta. La speranza è che non solo Palermo si ricordi di Biagio Conte. Per lui e i suoi fratelli un vestito anche logoro e usurato equivaleva a un lussuosissimo abito griffato, un pacco di pasta a un pranzo luculliano e un abbraccio a tutto l’amore del mondo. In un primo momento decisi di andare a vivere da solo, sulle montagne all'interno della Sicilia. Sono nato nel 1963 da una famiglia benestante e fino a 25 anni non mi rendevo conto - distratto dalle cose del mondo - di tutto il materialismo e il consumismo di questa società. Nasce così la Missione di Speranza e carità, una delle più rivoluzionarie esperienze di vita e di accoglienza nella città di Palermo. “Il film affronta i grandi temi della vita: dalla religione all’ambiente, dalla giustizia sociale alla solidarietà, e assurge a paradigma del nostro tempo in crisi di valori e ideali… La storia di Biagio Conte non ha forse eguali in tutto il mondo. Per anni, vive alla stazione con gli homeless, condividendo la loro esistenza di emarginati in un vagone. Biagio Conte (Marcello Mazzarella), un giovane che vive nella città di Palermo insanguinata dalla violenza mafiosa, lascia la famiglia, gli agi e le ricchezze per dedicare la sua vita ai poveri.