Si protrae sino al 19 gennaio, la mostra fotografica di Mirco Lazzari dedicata a Valentino Rossi, promossa dall'Associazione Turistica Pro Loco di Castel ...
Autore di una quarantina di libri fotografici di settore, si caratterizza per il suo stile fotografico che trasmette velocità e di cui ne ha fatto nel tempo la sua firma oltre che il suo biglietto da visita. Le foto sono il prodotto del lavoro del grande fotografo Mirco Lazzari, il quale ha iniziato a lavorare nel mondo della fotografia Motorsport all’età di 24 anni come responsabile dell’archivio fotografico di Autosprint e avendo così la possibilità di crescere a fianco dei grandi fotografi del settore di quel tempo. L’allestimento ripercorre la carriera di Valentino Rossi attraverso 46 scatti (come l’iconico numero del campione) di Lazzari, che dal 2002 è fotografo accreditato con pass permanente alla MotoGP. Dal 2002, pur continuando anche con le gare di F1 e World Rally, entra stabilmente nel Circo della MotoGP, dapprima seguendo un progetto per Phillip Morris e raccontando, fin dalla giovane età, le carriere di piloti come Andrea Dovizioso, Jorge Lorenzo e Marc Marquez: proprio Mirco ha seguito Marc nella sua prima favolosa stagione MotoGP in cui, da rookie, ha vinto il Motomondiale. Venti stagioni di corse, il periodo in MotoGP, le tre fasi Honda e le prime vittorie, la sfida Yamaha con la sua consacrazione, il passaggio in Ducati, il ritorno alla Yamaha, il titolo sfiorato nel 2016, fino alla parte finale della carriera di pilota che lo trasforma in uomo maturo pronto ad altre sfide. Quelle emozioni da lui trasmesse che lo hanno reso un’icona del motociclismo e del mondo sportivo, gara dopo gara.
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E appena ne hanno avuto l’occasione mi hanno battuto”, ha infine asserito rassegnato per la “piega” presa dal progetto. “La mia Academy è nata una decina di anni fa, e in un certo senso lui è stato il primo rider quando ancora non esisteva“, ha raccontato. “Al di là di quanto è successo, l’esperienza mi era piaciuta talmente tanto che con il mio gruppo ragionammo su come andare avanti e proseguire per quella strada. Questo step iniziale, è però servito come boost, per costruire qualcosa di più solido e concreto. Ma cosa ha spinto un cannibale come lui a dare vita a qualcosa che potesse far crescere i talenti in erba? Spesso in mezzo agli incidenti e alle polemiche proprio per il suo carattere spericolato ed aggressivo in pista, secondo quanto riferito da Vale, l’indimenticato centauro di Coriano si recò da lui per chiedere aiuto.