Lo sostiene il Codacons: in modalità servito la benzina costa 2,392 euro/litro sulla A1 Roma-Milano, il gasolio viaggia verso 2,5 euro al litro (2,479 euro) ...
Il Codacons: 'Su isola Vulcano gasolio vola a 2349 euro litro, a Ischia un litro di verde costa oggi 2054 euro'
A Ischia un litro di verde costa oggi 2,054 euro, il diesel vola a 2,104 euro. A La Maddalena, in Sardegna, la benzina sale a 2,087 euro al litro, 2,229 euro il gasolio. In base agli ultimi dati disponibili, sull’isola di Vulcano il gasolio ha raggiunto quota 2,349 euro al litro in modalità servito, 2,239 euro/litro la benzina.
Dopo una settimana di monitoraggio, il Codacons osserva con disapprovazione l'aumento dei prezzi di benzina e gasolio.
Nella seduta di venerdì 6 gennaio il petrolio Wti ha chiuso a 73,77 dollari al barile (+0,1%), mentre il Brent britannico a 78,57 (-0,1%). I poco invidiabile record quali distributori più cari d’Italia si toccano sull’isola di Vulcano (in Sicilia), dove il gasolio ha raggiunto quota 2,349 euro al litro in modalità servito e 2,239 euro/litro la benzina, e sull’isola La Maddalena, in Sardegna, la benzina sale a 2,087 euro al litro, 2,229 euro il gasolio. Al terzo posto c’è un’altra isola, Ischia, dove un rabbocco di verde costa oggi 2,054 euro, il diesel vola a 2,104 euro.
La benzina sopra la soglia dei due euro, il gasolio che veleggia fino a 2,5 euro al litro in autostrada. Il costo al consumatore dei carburanti continua a ...
Ci chiediamo se la premier Meloni abbia contezza di tali numeri e se intenda intervenire per evitare una nuova emergenza economica che avrà inevitabili pesanti effetti diretti e indiretti per famiglie e imprese”. Il ministro ipotizzava il caso di una crescita “stabile e significativa”. Nei giorni scorsi infatti il ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin – che ha anche la delega alla sicurezza energetica – aveva bollato come “speculazione‘ un livello di prezzo di benzina e gasolio oltre i due euro.
La denuncia del Codacons: in alcune zone d'Italia i listi hanno raggiunto livelli record. Sull'isola di Vulcano (Eolie) gasolio a 2,35 euro al litro,...
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I prezzi comunicati il 7 gennaio 2023 registrano un'impennata soprattutto in autostrada: in modalità servito la benzina arriva a costare 2,392 euro al litro ...
Se si considerano solo le imposte, l’Italia occupa il primo posto in classifica per la tassazione sul gasolio, con ben 0,958 euro di tasse su ogni litro di diesel – denuncia l’associazione – Rispetto alla media europea, gli italiani pagano un litro di benzina 24,8 centesimi di euro in più, +24,2 centesimi il gasolio”. A La Maddalena, in Sardegna, la benzina sale a 2,087 euro al litro, 2,229 euro il gasolio. Alla denuncia Codacons si aggiunge anche Assoutenti: “Attualmente il nostro Paese, con una media di 1,891 euro al litro, occupa la terza posizione in Ue per il prezzo più alto del gasolio, dietro solo a Svezia e Finlandia, mentre siamo al quarto posto per la benzina (1,827 euro al litro).
Ancora rincari per i prezzi di benzina e gasolio. Lo denuncia il Codacons che presenta esposti in procura.
Proibitivi i prezzi in autostrada, dove il gasolio viaggia verso 2,5 euro al litro (2,479 euro). Lo denuncia il Codacons che, analizzando i prezzi comunicati oggi dai gestori, registra listini record in alcune zone, fra cui anche aree della provincia di Napoli. Esposto in Procura
Tutta colpa delle accise. Il ripristino delle imposte sui carburanti sta creando qualche fibrillazione al governo: da gennaio gli automobilisti hanno visto ...
Un fenomeno a cui si aggiunge, d’altro canto, una «corsa» all’acquisto per le forniture necessarie ad affrontare l’inverno in previsione di un utilizzo del gasolio per usi industriali (in caso di interruzione o razionamento nelle forniture di gas). Secondo l’associazione in autostrada, in modalità servito, la benzina è arrivata a costare 2,392 euro al litro sulla A1 Roma-Milano, e il gasolio 2,479 euro. In particolare, è l’aumento del diesel - che prima della crisi con la Russia era meno caro della benzina e che ora, secondo il Codacons, potrebbe salire a 2,5 euro al litro in autostrada – a sollevare le preoccupazioni maggiori. Prima del rialzo delle accise l’Italia era al dodicesimo posto in Europa per il diesel, al decimo per la benzina. A «falsare» il prezzo dei carburanti per oltre nove mesi è stata la scelta, adottata all’indomani dello scoppio della guerra in Ucraina, di raffreddare i prezzi dei carburanti tagliando di 25 centesimi (più Iva) le accise. Il ritorno alla «normalità» si è tradotto in prezzi alla pompa che oscillano, talvolta superandola, quota 2 euro al litro, quanto basta per alimentare la prevedibile protesta dei consumatori e dell’opposizione contro l’esecutivo Meloni, che si ritrova in mano il cerino lasciato in eredità dal governo Draghi.
Per evitare eventuali fenomeni speculativi sui prezzi dei carburanti su strade e autostrade a seguito dello stop degli sconti sulle accise, fonti del Mef ...
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Le accise "da ridurre" non sono più un tema centrale sul tavolo di Meloni e Salvini, nonostante gli annunci del passato. I prezzi sono in rialita ovunque e ...
Proibitivi i prezzi in autostrada, dove in modalità servito la benzina arriva a costare 2,392 euro/litro sulla A1 Roma-Milano, e il gasolio viaggia verso 2,5 euro al litro (2,479 euro); sulla Autostrada A4 Brescia-Padova benzina a 2,384 euro/litro, diesel 2,449 euro/litro - rileva il Codacons nel suo monitoraggio. Il ministro dell'Ambiente e della sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin ha assicurato che "se il prezzo dei carburanti dovesse tornare a crescere in modo stabile e significativo, il governo è pronto a intervenire". La risalita dai minimi di 1,6 euro è però evidente, ma siamo ancora lontani dall'allarme venutosi a creare a inizio 2022 quando il prezzo era arrivato a 2,2 euro: oggi in Italia ci sono ancora diverse pompe con la benzina sotto quota 1,8 euro. Dal primo gennaio sono infatti salite altre due voci che incidono sui prezzi finali: il costo di miscelazione dei biocarburanti nei carburanti “fossili”, passato da 5,5 a 6 centesimi al litro; e i "delta" che le compagnie applicano sul Platts ai rivenditori. A La Maddalena, in Sardegna, la benzina sale a 2,087 euro al litro, 2,229 euro il gasolio. In base agli ultimi dati disponibili, sull'isola di Vulcano il gasolio ha raggiunto quota 2,349 euro al litro in modalità servito, 2,239 euro/litro la benzina - denuncia il Codacons in un comunicato. Rispetto alla media europea, gli italiani pagano un litro di benzina 24,8 centesimi di euro in più, 24,2 centesimi il gasolio, secondo i calcoli di Assoutenti. I rialzi di questi ultimi giorni avranno effetti pesantissimi sulle tasche delle famiglie e delle imprese perché oltre ad aggravare la spesa per i rifornimenti determineranno ulteriori aumenti dei listini al dettaglio a causa proprio dei maggiori costi di trasporto. Attualmente il nostro paese, con una media di 1,891 euro al litro, occupa la terza posizione in Ue per il prezzo più alto del gasolio, dietro solo a Svezia e Finlandia, mentre siamo al quarto posto per la benzina (1,827 euro/litro). Se si considerano solo le imposte, l'Italia occupa il primo posto in classifica per la tassazione sul gasolio, con ben 0,958 euro di tasse su ogni litro di diesel. Prima del rialzo delle accise l'Italia era al dodicesimo posto in Europa per il diesel, al decimo per la benzina. I prezzi sono in risalita ovunque e causeranno anche aumenti dei prezzi degli alimenti perché il trasporto delle merci sarà più costoso.
Per capire se ci sia davvero un fenomeno di speculazione sul prezzo di benzina e diesel, il ministero dell'Economia a dicembre ha dato mandato alla...
Va detto che le violazioni non riguardavano necessariamente un aumento illegale dei prezzi: si trattava anche di irregolarità come il mancato rispetto dell'obbligo di comunicare al ministero dello Sviluppo economico il costo alla pompa di benzina. Il ministero dell'Economia ha fatto sapere che già da dicembre la Guardia di Finanza ha avuto mandato di monitorare la situazione. Lo ha confermato ad alcune agenzie di stampa il ministero dell'Economia, guidato da Giancarlo Giorgetti, che intende così evitare possibili speculazioni sul prezzo di benzina e diesel nelle strade e nelle autostrade, cresciuto molto nell'ultima settimana.
La prossima settimana saranno resi noti i risultati dei controlli. Appello del Codacons ai consumatori: "Boicottate i distributori più cari"
"Abbiamo deciso di lanciare un boicottaggio nazionale dei distributori più cari, -spiegano dall'associazione - invitando gli automobilisti italiani a verificare i prezzi sul proprio territorio, anche attraverso le apposite app che segnalano i gestori più convenienti, e a non fare rifornimento presso le pompe che applicano prezzi eccessivi". Inoltre finirà presto all'attenzione dei pm di Roma l'esposto presentato dal Codacons in ben 104 procure in cui si chiede "di indagare sui prezzi di benzina e gasolio allo scopo di accertare rialzi ingiustificati dei listini". La Procura di Roma indaga già sui rincari, compresi i prezzi del carburante, nell'ambito di un fascicolo aperto per individuare eventuali speculazioni.
Fonti del ministero dell'Economia e delle Finanze confermano che il ministro Giancarlo Giorgetti ha già dato mandato, lo scorso dicembre, alle Fiamme Gialle di ...
Codacons che ha anche deciso di lanciare un boicottaggio nazionale dei distributori più cari, “invitando gli automobilisti italiani a verificare i prezzi sul proprio territorio, anche attraverso le apposite app che segnalano i gestori più convenienti, e a non fare rifornimento presso le pompe che applicano prezzi eccessivi”. “Chiediamo alla Premier Meloni di convocare subito un tavolo emergenziale sui carburanti”, afferma il presidente Furio Truzzi: “Limitarsi a monitorare la situazione dei listini alla pompa non basta a contenere i rincari né ad evitare speculazioni sui prezzi alla pompa che danneggiano due volte i consumatori, aumentando i costi dei rifornimenti e portando a rincari a cascata in tutti i settori”. “Vogliamo capire se all’interno della filiera dei carburanti ci siano cartelli, accordi o altre strategie vietate dalla legge tese a far salire immotivatamente i listini di benzina e gasolio alla pompa – spiega il Codacons – Al netto dell’aumento delle accise deciso dal Governo che non ha prorogato lo sconto di 18,3 centesimi, l’incremento dei prezzi registrato negli ultimi giorni presso i distributori di tutta Italia sembra non rispondere all’andamento delle quotazioni petrolifere”. Sui prezzi dei carburanti “Ho già chiesto nelle scorse settimane a Mister Prezzi (il Garante per la sorveglianza dei prezzi, ndr) un costante monitoraggio con la collaborazione della Guardia di Finanza per realizzare un modello di controllo più efficiente e evidenziare subito ogni anomalia e ogni tentativo di speculazione”: dichiara il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso. Sicuramente c’è della speculazione in corso sulla benzina, ed è bene che la Finanza faccia dei controlli”, ha detto il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini parlando con i giornalisti in Prefettura a Como a margine di un incontro con i sindaci del lago. Inoltre finirà presto all’attenzione dei pm di Roma l’esposto presentato dal Codacons in ben 104 procure in cui si chiede “di indagare sui prezzi di benzina e gasolio allo scopo di accertare eventuali speculazioni o rialzi ingiustificati dei listini”.
Fonti del Ministero dell'Economia: già dato mandato alla Guardia di Finanza per i controlli. Salvini: "Sulle accise parleremo con Meloni"
E così dopo la denuncia a Procure e Guardia di Finanza, l'associazione dei consumatori presenterà domani un formale esposto all'Antitrust, chiedendo di aprire una pratica per possibile cartello anticoncorrenza nel settore dei carburanti, e di acquisire presso tutti gli operatori della filiera la documentazione utile a capire se siano in atto manovre speculative per far salire in modo ingiustificato i listini alla pompa. Inoltre finirà presto all'attenzione dei pm di Roma l'esposto presentato dal Codacons in ben 104 procure in cui si chiede "di indagare sui prezzi di benzina e gasolio allo scopo di accertare eventuali speculazioni o rialzi ingiustificati dei listini". Per evitare eventuali fenomeni speculativi sui carburanti su strade e autostrade a seguito dello stop degli sconti sulle accise, fonti del Mef confermano (come anticipato da alcuni quotidiani) che il ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti, ha già dato mandato, lo scorso dicembre, alla Guardia di Finanza di monitorare la situazione e che la prossima settimana verranno resi noti i risultati dei controlli effettuati.
Benzina e diesel, Finanza indaga su rincari. Fascicolo alla Procura di Roma. I consumatori: boicottare distributori esosi. a cura di Redazione Economia.
La prossima settimana, i risultati dei controlli. Dice il ministro dei Trasporti, Matteo Salvini: "E' giusto che i finanzieri si muovano. [Per evitare speculazioni sui prezzi dei carburanti](https://www.repubblica.it/economia/2023/01/07/news/benzina_e_diesel_impennata_dei_prezzi_per_il_gasolio_anche_25_euro_al_lito_sullautostrada_da_roma_a_milano-382471264/?ref=search) lungo strade e autostrade [dopo lo stop degli sconti sulle accise](https://www.repubblica.it/economia/2022/12/30/news/benzina_dal_1_gennaio_stop_allo_sconto_sulle_accise-381373433/?ref=search), lo scorso dicembre il ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti, ha già dato mandato alla Guardia di Finanza di monitorare la situazione.
I rialzi sui tariffari dei prezzi di benzina e diesel sembrano non volersi fermare. Dopo la fine dello sconto sulle accise dei carburanti i costi al ...
Tra le zone d’Italia percosse in maggior misuradalla stangata c’è poi Ischia, dove la benzina è giunta a 2,054 euro al litro mentre il gasolio è salito a 2,104 euro. Sulla A1 Roma-Milano la benzina giunge a costare 2,392 euro/litro, mentre il gasolio viaggia a 2,479; listini rassomiglianti anche sulla Serenissima Torino-Trieste. Anche a La Maddalena, in Sardegna, gli aumenti sono ponderosi, difatti la verde è salita a 2,087 euro al litro mentre il gasolio ha raggiuntoquota 2,229 euro.
Giorgetti ha già dato mandato, lo scorso dicembre, alla Guardia di Finanza di monitorare la situazione. La prossima settimana verranno resi noti i.
"Vogliamo capire se all’interno della filiera dei carburanti ci siano cartelli, accordi o altre strategie vietate dalla legge tese a far salire immotivatamente i listini di benzina e gasolio alla pompa – spiega il Codacons – Al netto dell’aumento delle accise deciso dal Governo che non ha prorogato lo sconto di 18,3 centesimi, l’incremento dei prezzi registrato negli ultimi giorni presso i distributori di tutta Italia sembra non rispondere all’andamento delle quotazioni petrolifere". Intanto sui prezzi dei carburanti parte una nuova offensiva legale del Codacons, che chiama in causa l’Antitrust chiedendo di aprire una istruttoria per la possibile fattispecie di intesa anticoncorrenziale. La prossima settimana verranno resi noti i risultati dei controlli