Meditando sull'esempio dei Magi, sant'Antonio di Padova disse: «Così anche i veri penitenti offrono [al Signore] l'oro della totale povertà, l'incenso della ...
Meditando sull’esempio dei Magi - che la tradizione cristiana ha identificato in Baldassarre, Gaspare e Melchiorre e la Chiesa venera come santi - sant’Antonio di Padova disse: «Così anche i veri penitenti offrono [al Signore] l’oro della totale povertà, l’incenso della devota orazione, la mirra della volontaria sofferenza». E con il loro esempio accogliamo le parole del Salvatore per diventare «come i bambini» ed entrare nel Regno dei cieli ( No: videro un bimbo silenzioso, tranquillo, affidato alle cure di sua madre; in lui non appariva alcun segno esterno del suo potere, offrendo invece alla vista un solo grande prodigio: la sua umiltà.
Dio si rivela. Si rivela nella mangiatoia di Betlemme nella quale giace il Figlio di Dio, un neonato inerme da cui dipende la salvezza del mondo intero.
La nostra personale rivelazione, la nostra epifania, allora, si realizza quando decidiamo di affidarci a lui e diventare testimoni viventi del suo amore inerme, che non esclude nessuno e che accoglie tutto e tutti. Il bimbo Gesù ci dice che è proprio dove non lo si aspetta che Dio si fa presente, mostra il suo volto e dona la sua luce di speranza. Ed è così che Dio sceglie di rivelarsi continuamente nelle vite di coloro che lo cercano e che lo accolgono.
Oggi però la liturgia ricorda in modo tutto particolare la prima manifestazione di Gesù come Dio, con l'adorazione dei Magi. Già il profeta Isaia aveva detto: « ...
Essi sono in modo specialissimo i nostri protettori, essendo le primizie dei gentili nel regno glorioso di Cristo. « Ed entrati nella casa, trovarono il Bambino con Maria sua madre, e prostrati lo adorarono; poi, aperti i loro tesori, gli offrirono in dono oro, incenso e mirra. Vedemmo la sua stella in Oriente e siamo venuti per adorarlo ». Sarai inondata da una moltitudine di cammelli: i dromedari di Madian e d’Efa; tutti quelli di Saba verranno a portare oro ed argento ed a celebrare le lodi del Signore ». I Magi, che erano principi gentili (cioè non ebrei) studiosi di astrologia, appena la videro, si ricordarono delle profezie e dissero: questo è il segno del Re dei Giudei, del Messia, del Salvatore del mondo. « E alla tua luce cammineranno le genti, ed i re nello splendore che da te emana.
Ascoltiamo il Vangelo: “Nato Gesù a Betlemme di Giudea, al tempo del re Erode, ecco, alcuni Magi vennero da oriente a Gerusalemme e dicevano: «Dov'è colui ...
Dio non lo si trova nei punti apicali in altezza ma nei punti apicali in discesa. Epifania è non imprigionare Dio nei nostri schemi, neppure nel nostro cuore, ma renderlo fruibile, perché da noi testimoniato, offerto, a tutti coloro che lo cercano. Ha rinunciato a tutto, si è svuotato per riempirsi del nostro vuoto, del nostro nulla, dei nostri drammi. Ma Dio per farsi trovare non ci trascina per orientarci nei grandi palazzi del lusso. Non si può pretendere di trovare Dio nei libri, comodamente seduti in poltrona. Riuniti tutti i capi dei sacerdoti e gli scribi del popolo, si informava da loro sul luogo in cui doveva nascere il Cristo.
Tanto solenne è stata nei tempi antichi la festa dell'Epifania che gli ordinamenti liturgici sono stati costretti a registrarne, sotto la spinta della ...
Segue un rapido Corale, recitativo e un’aria bipartita del basso con oboi da caccia in cui è raffigurato il dono dei doni di oro, mirra e incenso. La musica di Bach è solennemente giocosa, a partire dal ritornello aperto dai corni, in un ritmo di danza sul quale si inserisce una bellissima scrittura fugata del Coro. L’aria del tenore,anch’essa bipartita, caratterizzata da un bellissimo e ricco ritornello a dialogo dei fiati (corni, oboi, flauti) determina in modo quasi solenne, l’aspetto riflessivo-morale della cantata (già emerso nell’aria del basso: “L’oro non basta… Fra l’Epifania e la domenica di settuagesima, che si ha a tre domeniche prima del ciclo della di Quaresima si possono indicare così al massimo sei domeniche. Tanto solenne è stata nei tempi antichi la festa dell’Epifania che gli ordinamenti liturgici sono stati costretti a registrarne, sotto la spinta della devozione popolare, un prolungamento di celebrazione della lunghezza di sette giorni culminanti in un rito particolare che, ubicato a sette giorni di distanza dalla Festa a cui si riferisce prende il nome Ottava. La quantità di domenica possibili è in rapporto con la collocazione della Pasqua.
Il Bambino di Betlemme, Gesù a Nazaret, il Battesimo di Gesù, i suoi tre anni per le vie della Palestina, la sua morte, risurrezione e ascensione al cielo ...
“Una pace che è armonia tra uomo e Dio, tra uomo e mondo, tra uomo e donna, tra ogni uomo e il suo simile”. Nella nostra esistenza ogni atto di giustizia, di accoglienza, di comprensione, di solidarietà e di perdono è una testimonianza che il Natale di Gesù è vera Gloria di Dio e Pace degli uomini amati da Dio e di buona volontà. Il Battesimo di Gesù è una manifestazione della sua identità al mondo, un Dio che si fa uomo per liberarci da ogni male, per porre fine ad un potere oppressivo e liberarci da ogni schiavitù.
L'Epifania del Signore aiuta a comprendere il senso profondo della missione universale della Chiesa, che è la salvezza di tutti gli uomini. ...
«Ci rende anche consapevoli della responsabilità della sua opera missionaria e del sostegno a coloro che portano il messaggio di Cristo fino ai confini del mondo»: è quanto scrive monsignor Jan Piotrowski, vescovo di Kielce e presidente della Commissione per le missioni, in un messaggio diffuso dall’episcopato polacco in occasione della Giornata di preghiera e assistenza alle missioni che in Polonia si celebra il 6 gennaio e che coincide con la Giornata dell’infanzia missionaria. Il presule ha ricordato che le offerte raccolte in tutte le chiese del Paese saranno destinate al Fondo nazionale per le missioni. L’Epifania del Signore aiuta a comprendere il senso profondo della missione universale della Chiesa, che è la salvezza di tutti gli uomini.
La rubrica dei Santi celebrati dalla Chiesa. ilmamilio.it. La solennità dell'Epifania può essere letta come una vera e propria "scuola di santità": la vita ...
Perché la fede cristiana non è negazione dell'esperienza umana ma, anzi, ne è il compimento. Un messaggio potente e rivoluzionario che si "manifesta" in un bimbo nato in mezzo agli emarginati in una periferia dove ad arrivare per primi sono i più "lontani". Ed è questo il senso più pieno della rivelazione cristiana: Dio condivide il cammino degli uomini perché l'umanità intera possa attingere alla fonte della vera vita.
Domani, venerdì 6 gennaio, solennità dell'Epifania del Signore, si svolge la Giornata missionaria mondiale dei ragazzi. Il tema scelto quest'anno si ...
Il tema scelto quest’anno si inserisce nel percorso del cammino sinodale che la Chiesa sta vivendo: “La Missione si fa insieme”. La nostra diocesi è sempre stata una delle più attente e generose. Incoraggiamo i nostri ragazzi alla vita missionaria con uno sguardo aperto sul mondo.
I Magi si ricordavano delle profezie e certi del segno che annunciava la nascita del Re dei Giudei partirono per adorare il Messia ...
Con la benedizione del Pargoletto divino i Re Magi condussero una vita perfetta e la Chiesa oggi li onora come Santi. Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge, e ci segue, di darci, se crede, un contributo in base alle proprie possibilità. Dio premiò i Magi facendo sì che la stella, che essi avevano visto in Oriente, li precedesse nel cammino. Avvertiti in sogno di non ripassare da Erode, tornarono al loro Paese per altra via. Erode, radunati i Sacerdoti del Tempio domandò loro dove trovare il Bambino Santo. Senza spaventarsi delle difficoltà del viaggio, con fede e coraggio, volevano vedere il Salvatore. Gli Scribi e i Sacerdoti risposero: 'A Bethlem di Giuda'. Da anni Lapressa.it offre una informazione libera e indipendente ai suoi lettori senza nessun tipo di contributo pubblico. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di modenesi ed emiliano-romagnoli che ci leggono quotidianamente, è fondamentale. I Magi si ricordavano delle profezie e certi del segno che annunciava la nascita del Re dei Giudei partirono per adorare il Messia. I Magi si ricordavano delle profezie e certi del segno che annunciava la nascita del Re dei Giudei partirono per adorare il Messia Giunti però a Gerusalemme la stella scomparve e i Re venuti da lontano si recarono dal Re Erode per chiedere il luogo dove sarebbe nato Gesù.
Cercare Dio non è un compito esclusivo di coloro che non credono in Lui, ma un impegno irrinunciabile anche di noi credenti, che per grazia abbiamo sì ricevuto ...
La nostra vita spirituale e il nostro impegno concreto di vita nella società ci aiutano a identificare il Dio nel quale crediamo e quello in cui non crediamo, come ci ricorda Teofilo di Antiochia, teologo e scrittore siro dell’epoca patristica: “Se dici: mostrami il tuo Dio, ti rispondo: mostrami l’uomo che è in te e ti mostrerò il mio Dio” (cfr libro ad Autolico, 1.2.1). Per conoscere Dio occorre innanzitutto amarlo, per amarlo occorre che lo Spirito santo ci doni questo privilegio, che cresce nella misura della nostra sete di Lui, che ci ama per primo e viene in dono a noi. Sì, Dio è sempre nuovo, così che non abbiamo mai finito di conoscerlo e ciò ci obbliga a cercarlo costantemente.