La pandemia prima e il conflitto russo-ucraino dopo hanno portato con sé il cambio di paradigma della politica monetaria. Per la prima volta da oltre 10 ...
Il trend principale è quello di proporre dei certificati su titoli italiani e titoli bancari, con barriere capitale conservative nell’intorno del 50% e con premi fissi. Grazie alla natura flessibile di questi prodotti strutturati, e alla capacità di offrire innovazione e prontezza nella loro strutturazione, Banca Generali si prepara per affrontare il nuovo contesto economico finanziario.” Anche per il 2022, “oltre alla costante ottimizzazione del rendimento”, aggiunge D’Angelo, “continua il percorso di Banca Generali nel sentiero dell’innovazione digitale per i prodotti strutturati. “L’aumento dei tassi di interesse e le condizioni di incertezza mondiali, espresse da livelli di volatilità implicita particolarmente elevati sono condizioni che danno un ampio margine di manovra per la strutturazione di certificates e di bond”, dichiara Melania D’Angelo, responsabile della direzione risparmio amministrato di Banca Generali, che aggiunge: “Soluzioni camaleontiche che hanno la capacità di adattarsi alle richieste di protezione e rendimento dei risparmiatori, e che si contraddistinguono per le caratteristiche migliorative rispetto a quelli precedenti, a partire dai livelli del premio sino all’esposizione al rischio equity di sottostanti value.
Luca Longhi, responsabile gestioni total return dell'istituto, rileva che tra i primi “ci sono le società energetiche, tra i secondi il settore tecnologico ...
Ma quali sono stati i vincitori e i vinti in questo “annus horribilis” della finanza? I primi grazie al pivot della Federal Reserve previsto verso l’estate; i secondi grazie alle valutazioni ancora a sconto rispetto alla media del mercato”. I settori che hanno performato meglio e peggio: i veri, e pochi, vincitori in questo contesto, ricorda Longhi, sono le società energetiche (il comparto Oil&Gas in Europa segna infatti un +23%). Anche negli Stati Uniti come in Europa, miglior settore dell’anno è stato quello energetico grazie al prezzo del petrolio rimasto per tutto il 2022 e livelli sensibilmente superiori rispetto all’anno precedente. Il responsabile Gestioni Total Return di Banca Generali evidenzia anche che, per il 2023, “lo scenario economico previsto dai principali organismi internazionali non vede come ipotesi più probabile una recessione a livello globale, bensì un significativo rallentamento della crescita per l'economia. Quest’ultime, proprio per fermare la fiammata dei prezzi, hanno rialzato i tassi d’interesse spingendo i mercati azionari e obbligazionari nel baratro, nonostante le stime di crescita del Pil mondiale,pur rimanendo più basse rispetto a quelle di inizio anno, indichino un marcato rallentamento e non una recessione dell’economia globale".