Te Deum

2022 - 12 - 31

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Il Te Deum di papa Benedetto (Vino Nuovo)

Il Te Deum di papa Benedetto. di Giorgio Bernardelli. Quasi non ce ne accorgiamo più, ma quella che ogni anno recitiamo in questo 31 dicembre è la preghiera del bilancio alla ...

Rifarle nostre, anche con i dubbi e le domande che suscitano e metterle nelle mani del Signore nella preghiera di questo giorno. Oggi, invece, guardo alla guerra in Ucraina e capisco che dovremmo riprenderlo in mano questo tema delle radici cristiane dell’Europa. Ma non tanto per la stucchevole corsa a celebrare l’oracolo, che accompagna sempre quelli che se ne vanno e di cui sentiremo la mancanza. Sì, perché quasi non ce ne accorgiamo più, ma il Te Deum che ogni anno recitiamo in questo 31 dicembre è proprio la preghiera del bilancio alla fine di una vita. Ma non è la celebrazione di questo il Te Deum del crepuscolo di Benedetto XVI. Che cantare il Te Deum alla fine di un anno difficile sia un’esperienza un po’ faticosa sono anni, ormai, che ci troviamo a doverlo ripetere.

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Te Deum, il giorno del ringraziamento che guarda al futuro (Tag24 - Radio Cusano Campus)

Te Deum: antico inno liturgico, risale al IV secolo, è cantato in tutte le chiese cattoliche come ringraziamento per quanto vissuto.

Cos’è il Te Deum? Il Te Deum è attribuito a San Cipriano, ed è stato musicato da autori come Verdi, Mozart. Te Deum: come da tradizione, il Te Deum si celebrerà oggi alle 17 da Papa Francesco.

Diocesi: Terni, stasera in cattedrale il canto del Te Deum con il ... (Servizio Informazione Religiosa)

Oggi, sabato 31 dicembre, alle 17.30 nella cattedrale di Terni il vescovo Francesco Antonio Soddu presiederà la solenne celebrazione di ringraziamento di ...

Oggi, sabato 31 dicembre, alle 17.30 nella cattedrale di Terni il vescovo Francesco Antonio Soddu presiederà la solenne celebrazione di ringraziamento di fine anno con il canto dell’antico inno del “Te Deum”. Domani, domenica 1° gennaio, alle 17.30 nella cattedrale di Terni, nella solennità di Maria santissima madre di Dio, si terrà la celebrazione eucaristica con il canto finale del Veni Creator e il rinnovo dell’affidamento della città al Sacro Cuore di Gesù. “La celebrazione del ‘Te Deum’ di fine anno è l’occasione per dire il nostro personale e comunitario grazie a Dio per l’anno appena trascorso – ricorda il vescovo –.

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Luigi Negri: «Il mio Te Deum per il gigante Benedetto XVI» (Tempi.it)

Luigi Negri: «Il mio Te Deum per il gigante Benedetto XVI». Il Papa emerito è morto nello stesso giorno dell'arcivescovo di Ferrara.

La debolezza della Chiesa incontra quella situazione di inconsistenza che caratterizza la vita della società: l’individualismo consumista, il disprezzo di sé e dell’altro se non riducibile a un nostro possesso, la tendenza ad ottenere sempre il massimo benessere possibile. La grandezza testimoniata dal Papa incontra una Chiesa che in più occasioni ha dimostrato una debolezza che non è innanzitutto di carattere morale (debolezza che pure esiste, e di cui parlano e sparlano i mezzi di comunicazione sociale). La violenza che va dal disgregamento della famiglia a quello della società, dai suicidi e gli omicidi come soluzione ai problemi, alla manipolazione della vita fin dal concepimento. Il primo grazie a Dio è per la presenza di Benedetto XVI, questo gigante mite e fortissimo che sostiene il cammino della Chiesa infondendole luce ed energia e quella novità che rende il cristiano un uomo “grande”. Il Te Deum per un anno trascorso è come un dialogo profondo tra il cuore nostro e quello di Dio. [è morto Benedetto XVI](https://www.tempi.it/il-papa-che-ha-sempre-difeso-cio-che-sanno-i-semplici-il-cristianesimo-e-amicizia/) che di Negri era amico e maestro.

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Molfetta, oggi Te Deum in Cattedrale per ringraziare il Signore e ... (BariSeranews)

Come tradizione ormai, oggi 31 dicembre, si svolge in molte parrocchie della città la Celebrazione Eucaristica di fine anno con il canto del TE DEUM

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“Te Deum”: non solo il 31 dicembre. Quando e perché si recita? (La Luce di Maria)

È, da tutti, conosciuto come l'inno di ringraziamento a Dio che si recita l'ultimo dell'anno. Perché la tradizione vuole che lo si reciti proprio in questo ...

La seconda, invece, vede la stesura definitiva del testo (esattamente quello che recitiamo noi oggi) da parte di un vescovo, tale Niceta, alla fine del IV sec. Per la Liturgia, essendo un inno di ringraziamento, in tutte le parrocchie per convenzione è cantato il 31 dicembre. Il suo nome racchiude in sé la più alta forma di preghiera che ciascuno di noi può elevare a Dio: il “Te Deum” (anche se il titolo esteso è “Te Deum laudamus”, ovvero “Noi ti lodiamo Dio”). I cieli e la terra sono pieni della tua gloria. La prima è quella che vede il Te Deum intonato da Sant’Ambrogio il giorno del battesimo e della conversione di Sant’Agostino, nell’anno 386 d.C. La domanda che sempre ci poniamo è: ma perché lo si recita solo il 31 dicembre?

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