Decreto rave

Con questo strumento procedurale il presidente può chiudere il dibattito e andare a votazione immediata. C'è un solo precedente, risale al 2014.

Per questo è probabile che il presidente della Camera, Lorenzo Fontana, decida di ricorrere alla “ghigliottina”, strumento procedurale di sua prerogativa che consente di interrompere seduta stante le dichiarazioni di voto per passare subito al voto. A causa dei molti iscritti a parlare è concreto il rischio che la seduta si protragga oltre mezzanotte, quando il decreto decadrebbe. È in corso alla Camera dei deputati la conferenza dei capigruppo per decidere come proseguire in aula i lavori per arrivare in tempo al voto sul

Applicata per la prima volta nel 2014 da Laura Boldrini, viene usata per contrastare l'ostruzionismo dell'opposizione.

Sebbene il taglio non sia espressamente contemplato dal regolamento di Montecitorio, secondo alcune interpretazioni (come quella dell’ex presidente della Camera Luciano Violante), la legittimità della 'ghigliottin'” affonda le radici nel principio secondo cui non può essere una minoranza (l’opposizione) a decidere le sorti di un provvedimento all’esame dell’Aula. Se al Senato esiste una regolamentazione ad hoc, alla Camera l’applicazione della ‘ghigliottina’ si deve ad un'interpretazione del presidente dell’Aula di Montecitorio: il leghista Lorenzo Fontana, in questo caso. E’ stato usato per la prima volta dall’allora presidente della Camera Laura Boldrini (29 gennaio 2014) per bloccare l’ostruzionismo del Movimento 5 stelle al decreto legge Imu-Bankitalia.

Il decreto introduce nel codice penale il reato di “Rave party”. Prevede la reclusione da tre a sei anni e la multa da euro 1.000 a euro 10.000 per ...

“Meloni ha gettato la maschera riconoscendo di aver voluto il DL Rave per dare un segnale ma non si usano i decreti legge per questo”, commenta Riccardo Magi di Più Europa. Prescritta la confisca “delle cose che servirono o furono destinate a commettere il reato” e “delle cose che ne sono il prodotto o il profitto”. La maggioranza ha scelto di non affidarsi alla “tagliola”, lo strumento regolamentare che dimezza i tempi di esame e taglia di netto le dichiarazioni di voto, ma di procedere a ritmi serrati con uno sprint sui tempi di votazione.

Il presidente della Camera dei Deputati è stato costretto ad applicare la "ghigliottina" per assicurare la conversione del decreto sui rave party in legge.

Il Decreto Rave non ha soltanto previsioni solo per i raduni non autorizzati. La prima (e finora unica) "ghigliottina" la mise Laura Boldrini, allora presidente della Camera, il 29 gennaio 2014 sul decreto legge Imu-Bankitalia. Il dl sui rave doveva essere approvato entro la mezzanotte del 30 dicembre per poter essere convertito in legge: per questo motivo il presidente della Camera dei Deputati Lorenzo Fontana ha applicato la "ghigliottina", velocizzando l'iter parlamentare.

Con 183 voti a favore, 116 contro e un'astensione, è legge il provvedimento che interviene su raduni musicali, ergastolo ostativo e medici no vax.

È stabilita inoltre la confisca delle "cose che servirono o furono destinate a commettere il reato" e di "quelle utilizzate per realizzare le finalità dell'occupazione o di quelle che ne sono il prodotto o il profitto". Ne guadagnerebbe la democrazia e il già malconcio rapporto dei cittadini con le istituzioni". "Non ho partecipato al voto non perché non condividessi tutti i contenuti del decreto ma perché al suo interno, all'articolo 7, c'è una norma che non condivido e cioè la revoca della sospensione dell'attività professionale per i cosiddetti medici 'no vax'", spiega uno di loro, il presidente della commissione Affari costituzionali Nazario Pagano. E ancora una volta si forzano le regole parlamentari con gli strumenti contro cui la presidente del Consiglio si scagliava urlando. Le opposizioni hanno rumorosamente protestato contro la decisione del presidente Lorenzo Fontana di ricorrere alla “ghigliottina” lo strumento procedurale che consente di interrompere le dichiarazioni di voto per passare subito al voto. Le opposizioni hanno perso l'occasione per unirsi alla nostra battaglia per la legalità”.

Il decreto è profondamente inviso alle opposizioni in particolare per tre misure: l'introduzione nell'ordinamento del reato di “Rave party”, ...

La vicenda di oggi riguarda quello che sta accadendo in Cina mentre il rientro dei medici in corsia con qualche settimana di anticipo riguarda vicende pregresse. Con il decreto viene così reintegrato in servizio il personale sanitario No-Vax e si rinvia il pagamento delle multe per chi ha detto di no al vaccino anti-Covid. Chi non ha rispettato l'obbligo è stato sospeso dall'esercizio della professione con il divieto di svolgimento dell'attività lavorativa e ha ricevuto una multa da cento euro. Il decreto ha anticipato dal 31 dicembre al 2 novembre il termine dell’obbligo vaccinale anti-Covid per i lavoratori dei settori sanitario, sociosanitario e socioassistenziale. Il responsabile per i Rapporti con il Parlamento aveva espresso l’intenzione di adottare la ghigliottina. Il testo è stato firmato dal Capo dello Stato Sergio Mattarella per la promulgazione.

Il testo approvato con il ricorso alla "ghigliottina". 183 i voti a favore. Alcune defezioni in Forza Italia con deputati contrari alla revoca della ...

"Non ho partecipato al voto non perché non condividessi tutti i contenuti del decreto ma perche' al suo interno, all'articolo 7, c'è una norma che non condivido e cioè la revoca della sospensione dell'attività professionale per i cosiddetti medici 'no vax'", spiega ad esempio il presidente della commissione Affari costituzionali Nazario Pagano. Che il decreto Rave presentasse alcune criticità per i parlamentari di Forza Italia non è una novità. Ma i 'mal di pancia' per il provvedimento non sono stati un'esclusiva delle opposizioni.

All'ultimo giorno utile la Camera ha votato sì al Decreto Rave: proteste dalle opposizioni per il ricorso alla ghigliottina, di cosa si tratta.

Come detto, per riuscire ad approvare il Decreto Rave si è dovuti ricorrere alla ghigliottina. Cosa contiene il DL e come si è arrivati al voto con la “tagliola”. Invece, il ricorso alla ghigliottina (o tagliola) da parte del Presidente della Camera Lorenzo Fontana ha portato ad un voto immediato: 183 i sì, 116 i no e un solo astenuto.

153 voti a favore, 116 contrari e un astenuto. Dopo la convocazione di ieri alla Camera e una notte passata in aula, il presidente Fontana va diretto al ...

Cominciano anche all'aeroporto romano i test sui passeggeri cinesi per vedere ci sono nuove varianti, ma solo il 5 per cento dei passeggeri arriva con voli diretti. Infine, i reati contro la Pubblica amministrazione vengono eliminati dall'elenco di quelli ostativi, andando in senso contrario rispetto alla cosiddetta "legge Spazzacorrotti", a firma 5 stelle, della precedente legislatura. Nella norma anti-Rave viene introdotto il 633-bis, che punisce gli organizzatori di mega-grandi raduni musicali su terreni non propri in cui si faccia anche uso di sostanze stupefacenti con il carcere da 3 a 6 anni. La scadenza ultima prima dell'affossamento della legge era prevista per la mezzanotte di oggi e circa sei ore fa, con 101 deputati che dovevano esprimere la dichiarazione di voto - ognuno con 10 minuti di tempo -, la maggioranza aveva meno di 12 ore per approvare il testo. La conversione in legge è arrivata dopo una notte passata alla Camera dei deputati, con le opposizioni impegnate a fare ostruzionismo, nel tentativo di posticipare il voto. Dopo la convocazione di ieri alla Camera e una notte passata in aula, il presidente Fontana va diretto al voto.