Arata Isozaki

2022 - 12 - 30

Isozaki Isozaki

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Addio ad Arata Isozaki, l'archistar giapponese della Torre Allianz a ... (Il Sole 24 ORE)

Nel 2019 aveva ricevuto il prestigioso Premio Pritzker, considerato il Nobel dell'architettura, mentre nel 1996 Leone d'oro alla Mostra internazionale di ...

Vincitore di premi nazionali e internazionali (nel 1986 aveva ottenuto la medaglia d’oro del Riba, il Royal Institute of British Architects) era membro del Building Council del Giappone, socio onorario dell’Accademia Tiberina a Roma, dell’Istituto Americano degli Architetti, del Bund Deutscher Architekten e Cavaliere dell’Ordre des Arts et des Lettres della Repubblica francese. Nato a Oita (isola di Kyushu) il 23 luglio 1931, Isozaki si è laureato nell’Università di Tokyo, lavorando poi con Kenzo Tange dal 1954 al 1963, anno in cui ha aperto il suo studio (Arata Isozaki Atelier) a Tokyo. Il suo nome è diventato noto al grande pubblico in Italia per un suo progetto che nel 1998 vinse la gara internazionale per la nuova uscita monumentale degli Uffizi a Firenze, che è stato completato fino al progetto esecutivo, ma non realizzato.

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Architettura. È morto Arata Isozaki. Sua la mai realizzata pensilina ... (Avvenire.it)

Tra i maestri del brutalismo, allievo di Kenzo Tange, virò poi verso il postmoderno. A Milano ha firmato il grattacielo Allianz, a Torino il Palasport ...

Il suo progetto italiano più noto è però quello che non ha mai realizzato a causa di annose polemiche: la famigerata “pensilina” degli Uffizi a Firenze. Nel 2008 ha vinto il concorso per la sede della provincia di Bergamo con una sorta di grattacielo orizzontale. Il progetto lo porta a essere invitato tra gli architetti dell’Expo di Osaka del 1970 sotto la guida di Tange. La sua opera più recente è la Torre Allianz a Milano, uno dei tre grattacieli di CityLife: alta 209 metri è il secondo edificio più alto d’Italia. Tra le opere giovanili la più nota è la biblioteca della prefettura di Oita, del 1966. Con il maestro collabora al futuribile Piano per la nuova Tokyo, uno degli esempi più clamorosi dell’architettura radicale degli anni 60 che in Giappone prende il nome di Movimento Metabolista.

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Morto Arata Isozaki, l'architetto del grattacielo più alto d'Italia (Artribune)

Ottavo architetto giapponese insignito del Pritzker Architecture Prize, nel 2019, Arata Isokazi è morto all'età 91 anni. Oltre alla nuova uscita degli ...

Una giuria ha valutato i progetti in concorso ed ha decretato un vincitore; non è accettabile che a posteriori venga messo in discussione il loro lavoro e la loro decisione, e con essa tutta la procedura concorsuale”, indica la nota ufficiale. “Possedendo una profonda conoscenza della storia e della teoria dell’architettura e abbracciando l’avanguardia, non si è mai limitato a replicare lo status quo, ma la sua ricerca di un’architettura significativa si è riflessa nei suoi edifici che fino ad oggi, sfidando le categorizzazioni stilistiche, sono in continua evoluzione, e sempre fresco nel loro approccio”, evidenziava la giuria in occasione del Pritzker Architecture Prize 2019. Autore di saggi e scritti critici, membro di giurie di importanti concorsi di architettura, visiting professor in alcune fra le più prestigiose università statunitensi, ha legato il suo nome all’Italia in più occasioni, a partire dalla complessa vicenda dell’uscita monumentale della Galleria degli Uffizi, nel cuore di Firenze. Solo pochi giorni fa, alla dichiarazione del sottosegretario Vittorio Sgarbi di interromperne definitivamente l’iter, era seguita la secca replica dell’Ordine e della Fondazione Architetti Firenze che invitano, ancora una volta, a riflettere sul valore dei concorsi in Italia: “In questo modo si determina una messa in discussione generalizzata dello strumento della procedura concorsuale con il conseguente discredito e perdita di credibilità della stessa, a livello nazionale e internazionale. Rientrano fra i suoi interventi internazionali anche il Palau Sant Jordi di Barcellona (1983-1990), il Team Disney Building (1987-1990, Florida), lo Shenzhen Cultural Center (1998-2007), il Qatar National Convention Center di Doha (2004-2011); la Shanghai Symphony Hall (2008-2014), la Central Academy of Fine Arts e Art Museum di Beijing (2003-2008) e l’Hunan Provincial Museum (2011-2017), anch’esso in Cina. Quindi, la mia prima esperienza con l’architettura è stata l’assenza dell’architettura e ho iniziato a considerare come le persone avrebbero potuto ricostruire le loro case e le loro città”, ha raccontato l’architetto in occasione dell’assegnazione del Pritzker Prize.

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Addio ad Arata Isozaki, Maestro dell'architettura giapponese (elledecor.com)

A 91 anni ci lascia l'archistar giapponese il cui lavoro è stato premiato nel 2019 con il Pritzker Price: scoprilo su Elle Decor.

Infine, è proprio in Italia che l’eredità del Maestro si concretizza in numerosissimi progetti: dall’area Pirelli a Milano (2001) passando al Palazzetto sportivo per le Olimpiadi di Torino, oggi sede degli ATP e del più recente Eurovision Song Contest, fino concorsi vinti per la nuova stazione centrale di Bologna, la sede della Provincia a Bergamo e la Biblioteca di Maranello. Si trattava infatti di progetti ben lontani dalla tradizione giapponese e particolarmente influenzati dalla cultura europea e dal movimento brutalista, come testimonia l’Ōita Prefectural Library costruita per la sua città natale. Nonostante l’incredibile numero di progetti costruiti, quella di Isozaki è innanzitutto un'eredità culturale: è infatti a lui che si deve l’aver saputo accogliere la lunga e onnipresente tradizione nipponica guardando all’Occidente con interesse e attenzione.

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Morto a 91 anni l'architetto giapponese Arata Isozaki (ExibArt)

L'archistar giapponese Arata Isozaki è morto all'età di 91 anni. Tra le opere in Italia, la Torre Isozaki a Cityt Life Milano e la Loggia degli Uffizi mai ...

Tra questi l’area Pirelli di Milano (2001), il Palahockey olimpico di Torino (2002-06), la Fiera campionaria di Milano City Life (dal 2004) e la Torre Allianz (progettata con Andrea Maffei), che contraddistingue il nuovo skyline di City Life assieme ai grattacieli di Zaha Hadid e Daniel Libeskind; ha inoltre vinto i concorsi per la realizzazione della nuova stazione centrale di Bologna (2008), la sede della Provincia di Bergamo (2009) e della Biblioteca comunale di Maranello (2011). Il centro culturale di Shenzhen in Cina (1997-2003), il centro culturale a Shizouka in Giappone (2000), la Qatar National Library (2002), il Weill Cornell Medical College (2004) a Doha, il Museum of Contemporary Art (2003) a Pechino, l’Hotel Puerta America (2004-05) a Madrid: sono solo alcune delle più importanti architetture realizzate da Isozaki tra Asia e Europa durante il suo percorso professionale. Si tratta di un movimento che raggiunge la massima popolarità negli anni Sessanta, ma che non fu mai abbracciato da Isozaki, che già pochi anni dopo quella esperienza apre il suo studio e si focalizza su altre strutture della forma, quelle del Brutalismo, quelle più essenziali e geometriche che lo porteranno alla realizzazione della filiale di Oita della Fukuoka Mutual Bank nel 1966.

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E' morto Arata Isozaki, 'l'imperatore dell'architettura giapponese' (Ansa)

Tra le sue opere più celebri - che spaziano da Tokyo a Milano, da Doha a Shanghai - il Museo di Arte Contemporanea di Los Angeles, il Palau Sant Jordi di ...

Negli anni '90 ha sviluppato numerosi progetti in Cina (Shenzhen Cultural Center,1998; Zendai Himalayas Center, Shanghai, 2003) e in Europa, come il Manggha Center of Japanese Art and Technology di Cracovia (1990-94). Nei dieci anni di collaborazione con Tange ha partecipato alla progettazione di edifici come la Prefettura di Kaguna a Takamatsu (1955-58); il municipio di Imabani (1957-58) e il Tokyo City Plan (1959-1960). Negli anni Ottanta, tra il 1981 e il 1986, ha realizzato il Museum of Contemporary Art di Los Angeles, in California.

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È morto l'architetto Arata Isozaki: aveva 91 anni - Il Post (Il Post)

È morto a 91 anni Arata Isozaki, architetto giapponese tra i più noti al mondo, vincitore nel 2019 del Pritzker Prize, il più importante riconoscimento.

[morto](https://www.lavanguardia.com/cultura/20221229/8662467/muere-arquitecto-arata-isozaki.html) a 91 anni Arata Isozaki, architetto giapponese tra i più noti al mondo, vincitore nel 2019 del Pritzker Prize, il più importante riconoscimento internazionale per l’architettura. Man mano che si è fatto conoscere anche fuori dal Giappone, Isozaki non è mai rimasto legato a un solo stile, sperimentando e adattando le proprie opere al loro contesto. Si laureò a Tokyo nel 1954 e cominciò a lavorare con Kenzo Tange (vincitore a sua volta di un Pritzker Prize nel 1987) prima di fondare il proprio studio di architettura, che oggi ha sedi a Naha (Giappone), a Shanghai, a Milano e a Barcellona.

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È morto Arata Isozaki, l'architetto che progettò la torre Allianz di Milano (AGI - Agenzia Giornalistica Italia)

Allievo di Kenzo Tange, vincitore del Pritzker Architecture Prize nel 2019, aveva 91 anni. Ha realizzato in Giappone la Kyoto Concert Hall, ...

È stato allievo di Kenzo Tange e ha collaborato con il suo team fino al 1964, quando ha aperto il proprio studio nella capitale giapponese. Per alcuni architetti è stato un visionario, che ha sempre affrontato il suo lavoro di architetto con un "profondo impegno per l'arte dello spazio". Tra gli altri edifici di rilievo da lui progettati figurano la Torre Allianz di Milano, il Museo Nazionale della Civiltà Egizia del Cairo e il National Convention Centre del Qatar.

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Morto Arata Isozaki, architetto vincitore nel 2019 del premio Pritzker (Corriere della Sera)

Il progettista giapponese aveva 91 anni. Aveva ideato più di cento edifici in Asia, Europa, America e Australia. Tra le sue opere, la Torre Allianz...

E di confrontarsi «con una modernità sempre più complessa». Con una motivazione che aveva apprezzato: «Un progettista capace di superare la struttura dell’architettura per sollevare domande che trascendono le ere e i confini». Nato nella prefettura di Oita (nell’isola di Kyushu) il 23 luglio 1931, Isozaki aveva studiato e si era laureato nell’università di Tokyo, lavorando poi con Kenzo Tange dal 1954 al 1963, anno in cui aveva aperto il suo studio (Arata Isozaki Atelier).

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Arata Isozaki è morto. La sua architettura unì Oriente e Occidente (La Repubblica)

L'opera dell'architetto giapponese, Arata Isozaki, morto ieri a 91 anni, rappresenta un ponte ideale tra le civiltà. Premiato con il Pritzker.

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Morto l'archistar giapponese Arata Isozaki, aveva 91 anni (Rai News)

Tra le sue opere più celebri - che spaziano da Tokyo a Milano, da Doha a Shanghai - il Museo di Arte Contemporanea di Los Angeles, il Palau Sant Jordi di ...

Negli anni '90 ha sviluppato numerosi progetti in Cina (Shenzhen Cultural Center,1998; Zendai Himalayas Center, Shanghai, 2003) e in Europa, come il Manggha Center of Japanese Art and Technology di Cracovia (1990-94). Negli anni Ottanta, tra il 1981 e il 1986, ha realizzato il Museum of Contemporary Art di Los Angeles, in California. E' stato allievo di Kenzo Tange e ha collaborato con il suo team fino al 1964, anno in cui ha aperto il suo studio nella capitale giapponese.

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Si è spento Arata Isozaki, l'imperatore dell'architettura giapponese (euronews Italiano)

L'archi star aveva progettato la torre Allianz di Milano e il Palasport Olimpico di Torino.

Sono oltre cento le sue opere in tutto il mondo. Opere sparse in tutto il mondo Si è spenta a 91 anni a Tokyo la star giapponese dell'architettura Arata Isozaki.

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Le opere più celebri di Arata Isozaki, l'architetto giapponese morto a ... (Sky Tg24)

L'archistar era nato a Oita, sull'isola di Kyushu, il 23 luglio 1931. Nel 2019 aveva vinto il Premio Pritzker, considerato il Nobel dell'architettura, ...

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È morto Arata Isozaki: dalla Torre Allianz alla Loggia degli Uffizi, le ... (Fanpage)

Arata Isozaki è morto all'età di 91 anni lasciando oltre 100 opere nel mondo, tra Asia, Europa, America e Medio Oriente, che hanno segnato per sempre...

Da Tokyo a Milano, da Doha a Los Angeles, sono tante le opere realizzata da Arata Isozaki nel mondo che sono diventate nuovi landmark per le città come il Palau Sant Jordi di Barcellona, per i Giochi del 1992, che ancora oggi è una delle arene sportive coperte più importanti d'Europa, e il complesso di sette edifici Isozaki Atea a Bilbao. Arata Isozaki nel 1998 aveva vinto la gara internazionale per la progettazione della nuova uscita monumentale degli Uffizi a Firenze, che è rimasta incompiuta. Allievo di Kenzo Tange, Arata Isozaki è stato uno dei primi architetti giapponesi a essere artefice della modernizzazione del Giappone e a costruire fuori dai confini nazionali lanciando anche vere e proprie tendenze.

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È morto a 91 anni, l'archistar giapponese Arata Isozaki (Inside Art)

Nel '98 vinse la gara internazionale per l'uscita monumentale degli Uffizi, completata fino al progetto esecutivo e mai realizzata.

Sposato con Aiko Miyawaki, scultrice e autrice delle statue che si trovano all’ingresso del Palau Sant Jordi di Barcellona, che simboleggiano un giardino alberato. Isozaki era nato a Oita, sull’isola di Kyushu, nel 1931. Scevra da influenze oppressive e quasi profetica per quelle che sarebbero diventate nuove tendenze, la sua architettura è eterogenea, spaziando dalla sperimentazione estrema al gusto storicizzante per la citazione, creando un ponte tra tradizione orientale e occidentale.

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Isozaki, lo ricordiamo con 10 dei suoi progetti più celebri (Wired.it)

L'architetto giapponese in Italia si è fatto conoscere per uno dei tre grattacieli del quartiere Citylife di Milano e il progetto mai realizzato della nuova ...

Nato il 23 luglio 1931 a Oita, Kyushu (Giappone), Isozaki si è laureato in Architettura all'Università di Tokyo nel 1954. [omonimo grattacielo nel quartiere Citylife di Milano](https://www.wired.it/lifestyle/design/2019/11/18/nuovo-edificio-citylife/) [,](https://www.wired.it/lifestyle/design/2019/11/18/nuovo-edificio-citylife/) la torre Isozaki sede del colosso delle assicurazioni Allianz, e alla mai realizzata Loggia degli Uffizi, la nuova uscita monumentale del museo fiorentino, mai realizzata. Con Maffei nel 1999 ha vinto la gara internazionale per la nuova uscita monumentale degli Uffizi, al centro di una disputa decennale, in particolare con Vittorio Sgarbi, appena tornato nel ruolo di sottosegretario alla Cultura.

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