Paolo Calissano

Roberto Calissano ha voluto liberare il fratello «dallo stigma della tossicodipendenza»: «L'esame tossicologico ha stabilito che Paolo non è morto a causa ...

- Calissano, condannato a quattro anni di reclusione, era tornato libero grazie all'indulto nel 2007. In quel periodo Paolo Calissano, nel disperato e vano tentativo di tornare a fare il suo lavoro, aveva scritto tre sceneggiature. Quando l'ex compagna di Paolo Calissano, Fabiola Palese, ritrovò il corpo, si parlò di «stato di decomposizione». Ora che l'inchiesta è finita il fratello dell'attore, Roberto Calissano, in un'intervista al Corriere della sera ha voluto liberare il ricordo di Paolo «dallo stigma della tossicodipendenza»: «Il pm che ha indagato per undici mesi sulla sua morte aveva disposto un esame tossicologico molto approfondito. La conclusione è stata che mio fratello non è morto a causa di stupefacenti, ma per un’intossicazione da farmaci antidepressivi.

Sulla sua morte la procura di Roma aveva aperto un'inchiesta e oggi il fratello, Roberto Calissano, annuncia l'archiviazione.

La conclusione è stata che mio fratello non è morto a causa di stupefacenti, ma per un’intossicazione da farmaci antidepressivi». Roberto però tiene riservata l'ipotesi di reato formulata dai pm: «Ci siamo impegnati a non rivelarlo prima della conclusione, ma basti sapere che sono state ricostruite le difficoltà patrimoniali di Paolo». A trovare il corpo di paolo fu l'ex compagna, un'imprenditrice romana. È molto doloroso per me ammetterlo». Secondo quanto spiega Roberto, Paolo non è morto per uso di droghe. A trovare il corpo dell'attore nel suo appartamento della Balduina fu la sua ex fidanzata Fabiola Palese.

Il dramma di Paolo Calissano continua a tormentare il mondo dello spettacolo e della tv italiani. L'attore genovese, protagonista di tante ...

[Paolo Calissano e il giallo della "porta aperta". "Sono state ricostruite le difficoltà patrimoniali di Paolo". "Quella sera - prosegue - Paolo accettò il rischio di morire, molto probabilmente". "Era giù. Mio fratello era capace, appassionato..." Il dramma di Paolo Calissano continua a tormentare il mondo dello spettacolo e della tv italiani.

L'attore, dopo la morte per overdose di un'amica, si era curato in una comunità, ma gli era rimasto addosso lo stigma della droga.

[Paolo Calissano](/t/paolo-calissano) decise di [suicidarsi](/t/suicidarsi), ma fu la [droga](/t/droga) la causa della sua morte. Da quel momento per Calissano iniziò un periodo in comunità per disintossicarsi, ma il mondo del cinema e della tv, che gli aveva dato celebrità, non lo ha più voluto. «Mio fratello non è [morto](/t/morto) a causa di stupefacenti, ma per un’intossicazione da farmaci [antidepressivi](/t/antidepressivi)» sono le parole pesanti di Roberto Calissano, il fratello dell'attore morto lo scorso 30 dicembre, raccolte dal Corriere della Sera.

Roberto Calissano parla del fratello, l'attore morto a Roma il 30 dicembre 2021, per chiarire le vere cause della morte.

[ storie giudiziarie](https://www.today.it/media/tv/paolo-calissano-morto-valeria-fabrizi-messaggio.html) risalenti ai primi anni Duemila, come la morte per droga dell'amica nel suo appartamento di Genova, e la sua permanenza in comunità, rendevano vano ogni tentativo: "Non riusciva a lavorare. Tutto rimase nella sfera del non detto". Forse anche un po’ di permalosità". "Il pm che ha indagato per undici mesi sulla sua morte aveva disposto un esame tossicologico molto approfondito. [ tragica morte di Paolo Calissano](https://www.today.it/tag/morte-paolo-calissano/), avvenuta qualche ora prima nel suo appartamento di Roma. Sulla sua morte venne aperta [ un'inchiesta da parte della Procura di Roma](https://www.today.it/media/tv/paolo-calissano-morte-inchiesta.html) che oggi si chiude con una richiesta di archiviazione sui cui il fratello di Paolo, Roberto Calissano, ha parlato al Corriere della sera: "Vorrei liberare la memoria di Paolo dallo stigma della tossicodipendenza" dice l'imprenditore 54enne, intenzionato a chiarire una volta per tutte che causa della morte non è stata la droga.

Roberto Calissano, fratello dell'attore morto un anno fa, ha chiarito le circostanze del decesso di Paolo e ha negato con forza che l'interprete fosse un ...

"Mio fratello non è morto a causa degli stupefacenti". È molto doloroso per me ammetterlo". Per questo, quando l'attore è stato trovato privo di vita nel suo appartamento, le voci che a stroncarlo fosse stata la droga hanno preso il sopravvento.

Era il 30 dicembre 2021 quando Paolo Calissano veniva trovato morto nel suo appartamento a Roma. Aveva 53 anni. A scoprire il corpo senza vita sul letto era ...

“Era morto da poco – ha detto – e l’abbandono è stata una fantasia di alcuni media”. Nei primi anni del 2000 un’amica di Paolo Calissano, la ballerina brasiliana Ana Lucia Bandeiraera, era deceduta nel suo appartamento di Genova per overdose di cocaina. L’ultima volta che lo ha sentito al telefono era il 19 dicembre: “Era giù. “Mai avrei pensato di dirlo – ha spiegato il fratello – ma credo sia andata così. “Il pm ha che indagato per undici mesi sulla sua morte aveva disposto un esame tossicologico molto approfondito”, ha fatto sapere. L’inchiesta aperta dalla procura è stata adesso archiviata, a ormai quasi un anno di distanza: ad annunciarlo è stato il fratello imprenditore Roberto, svelando quello che è successo realmente.

ROMA – “Mio fratello non è morto a causa di stupefacenti, ma per un'intossicazione da farmaci antidepressivi. Quella sera Paolo accettò il rischio di morire ...

L’imprenditore parla di “difficoltà patrimoniali” del fratello Paolo, che nel corso della sua carriera ha recitato tra le altre nelle fiction ‘Vivere’ e ‘La dottoressa Giò’. Vorrei liberare la memoria di Paolo dallo stigma della tossicodipendenza“. Quella sera Paolo accettò il rischio di morire, molto probabilmente”.

La conclusione è stata che mio fratello non è morto a causa di stupefacenti, ma per un'intossicazione da farmaci antidepressivi“. Poi una considerazione che ...

Roberto racconta di aver sentito il fratello il 19 dicembre ma “tutto rimase nella sfera del non detto” e conclude: “Aspirava al diritto all’oblio. Poi una considerazione che Roberto Calissano dice di non aver mai pensato di fare, cioè il fatto che Paolo sia morto suicida: “Credo sia andata così. La conclusione è stata che mio fratello non è morto a causa di stupefacenti, ma per un’intossicazione da farmaci antidepressivi“.

Paolo Calissano è morto nel dicembre 2021, Tante le voci e le accuse sulla sua possibile tossicodipendenza che oggi il fratello smentisce.

A distanza di un anno il fratello di Paolo, Roberto ha parlato in una lunga intervista al Corriere della Sera per scacciare ogni dubbio sulle accuse di tossico dipendenza rivolte al fratello. “Vorrei liberare la memoria di Paolo dallo stigma della tossicodipendenza”, ha dichiarati Roberto. A distanza di un anno, parla il fratello per allontanare ogni accusa di tossicodipendenza che per anni ha tormentato l’attore. Non riusciva a liberarsene. “Non riusciva a lavorare. Purtroppo, da circa un anno Calissano non c’è più.

Il fratello dell'attore ha annunciato la chiusura delle indagini sulla morte, facendo chiarezza sui fatti che hanno preceduto le sue ultime ore.

“Quella sera accettò il rischio di morire, probabilmente” ha concluso il fratello. Nei primi anni 2000 era deceduta nel suo appartamento di Genova un’amica per overdose di cocaina. Sulla sua morte la procura di Roma aveva aperto un’inchiesta.

Roberto Calissano vorrebbe per prima cosa “liberare la memoria di Paolo dallo stigma della tossicodipendenza”. Era il 30 dicembre 2021 quando il fratello ...

L’inchiesta ha ricostruito come non era vero che il corpo, ritrovato dall’ex compagna dell’attore Fabiola Palese, imprenditrice, era stato ritrovato in stato di decomposizione. La Procura di Roma va verso la chiusura dell’inchiesta con una richiesta di archiviazione. Roberto Calissano vorrebbe per prima cosa “liberare la memoria di Paolo dallo stigma della tossicodipendenza”.

Il fratello di Paolo Calissano annuncia la chiusura delle indagini: "Vorrei liberare la sua memoria dallo stigma della tossicodipendenza"

L'attore Paolo Calissano non è morto per la droga, "ma per un'intossicazione da farmaci antidepressivi. In una lunga intervista al Corriere della Sera, Roberto, il fratello dell'attore Quella sera Paolo accettò il rischio di morire, molto probabilmente".