The Fabelmans

2022 - 12 - 26

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The Fabelmans: dentro il nuovo film c'è tutto lo Spielberg che amiamo (Movieplayer.it)

La storia di Sammy Fabelman è quella di Steven Spielberg: guardare The Fabelmans sapendo che si tratta di lui ti predispone a vederlo in un certo modo, ...

E in [Munich](/film/munich_4354/) della questione israelo-palestinese. [The Fabelmans](/film/the-fabelmans_57925/), che è puro Spielberg. [Schindler's List](/film/schindlers-list_89/) ha parlato dell'Olocausto. In alcuni dei suoi film più importanti il regista ha dimostrato di sentire forti le sue origini, e saper trattare in modo "alto" e intenso alcune tematiche legate alla sua religione. L'Extraterrestre](/film/et-lextraterrestre_79/). E sembra uscita da un suo film di fantascienza, che potrebbe essere [Incontri ravvicinati del terzo tipo](/film/incontri-ravvicinati-del-terzo-tipo_39/), come [La guerra dei mondi](/film/la-guerra-dei-mondi_3165/). Deve essere da quel fatto che nasce la passione di Spielberg per le scimmie. [The Fabelmans, la recensione: la lettera d'amore di Steven Spielberg al cinema](/articoli/the-fabelmans-recensione_27976/) [Salvate il soldato Ryan](/film/salvate-il-soldato-ryan_109/) è un film che Spielberg ha girato pensando a lui. La storia di Sammy Fabelman, lo sappiamo, è quella di Steven Spielberg. È bellissimo vedere come, già da giovane, Spielberg/Fabelman cercava tutti gli accorgimenti per creare un effetto che fosse il più reale, il più credibile possibile (vedi anche quel bucare la pellicola per ottenere l'effetto del fuoco delle pistole in un altro film, il western). Sammy Fabelman, il protagonista di The Fabelmans, in sala dal 22 dicembre, è Steven Spielberg.

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"The Fabelmans", Spielberg è il migliore e lo dimostra ancora (LiberoQuotidiano.it)

THE FABELMANS Al cinema. Con Michelle Williams, Gabriel La Belle e Judd Hirsch. Regia di Steven Spielberg. Produzione Usa 2022. Durata: 2 ore e 40...

Perché Steven è il migliore e lo dimostra anche in questo film condotto nel campo minato dell'autobiografia (quanti registi hanno decisamente irritato girandosi in film addosso)? Quando la famiglia per seguire il lavoro del padre si trasferice in Califonia, Sammy teme che i suoi sogni siano destinati a svanire . Da allora il piccolo Sammy si mette a filmare tutto. Durata: 2 ore e 40 minuti Con Michelle Williams, Gabriel La Belle e Judd Hirsch. - a

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The Fabelmans - Il grande sogno del giovane Spielberg: così ... (Gazzetta di Parma)

The Fabelmans - Il grande sogno del giovane Spielberg: così nacque lo sguardo di un regista mito · Quella magnifica ossessione: l'autoritratto dell'autore di « ...

Nella persistenza della visione (il cervello che trattiene l’immagine che scappa nella luce... Non ci crederete, ma era già tutto lì: la pinna dello squalo, la bambina col cappotto rosso. Era già lì: nel primo film di quel bimbo che non voleva andare al cinema perché aveva paura del buio.

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The Fabelmans Recensione: Spielberg torna sul grande schermo (Gamesvillage)

The Fabelmans di Steven Spielberg è la grande sorpresa di Natale, un'opera toccante ed una appassionante dichiarazione d'amore per il Cinema.

Un film fatto di passioni da coltivare, di scelte che portano su direzioni diverse, di anni che trascorrono, inesorabili, cambiandoci per sempre. Un periodo in cui tutto è ancora meravigliosamente analogico, con pellicole in cui il montaggio si fa tagliando sapientemente dei pezzi con le forbici ed incollandoli tra loro, in cui il proiettore va fatto girare manualmente per vedere i girati giornalieri, in cui gli effetti speciali delle esplosioni di pistola di un film western si realizzano con espedienti geniali, come bucare con delle puntine la pellicola stessa in punti specifici del fotogramma. The Fabelmans di Steven Spielberg contiene un vero e proprio film nel film, ovvero tutta la parte dedicata alla passione per il Cinema da parte del piccolo ed ingenuo ragazzo che, durante la sua scoperta, formazione e crescita, decide che quello che inizialmente è solo una infatuazione per un mondo fantastico fatto di immagini in movimento, diventerà poi qualcosa di più serio ed importante. Il film tratta tanti temi molto importanti, tipici del romanzo di formazione, e non mancano romantiche scene di gruppo in bicicletta, iconiche del genere, come l’amicizia, il passaggio dall’infanzia all’età adulta, i primi amori ed il mutamento dei rapporti tra le persone, che solo il tempo ed il destino possono decidere. Nelle oltre due ore e mezza della lunghissima opera non si riescono a staccare gli occhi dal grande schermo, nemmeno per un attimo. La dicotomia tra poesia e tecnologia è una delle letture chiave del film, dove la musica della madre si contrappone ai computer del padre, ed in mezzo si trova proprio il Cinema del figlio, che altro non è che l’unione dei primi due elementi. Un regista innamorato del Cinema, che realizza un film per degli spettatori che condividono con lui la stessa passione. Si nota subito come il ragazzo che si appassiona come in un colpo di fulmine del mondo del Cinema altro non sia che una versione romanzata e quasi favolistica di se stesso, mentre il padre Arnold Spielberg e la madre Leah Adler siano perfettamente ritratti con le loro professioni, ingegnere elettronico e pianista. The Fabelmans non è solo uno dei film più attesi del periodo natalizio, è il grande ritorno di Steven Spielberg sul grande schermo, con una delle sue opere più toccanti, un romanzo di formazione che è anche l’epopea storica di una famiglia ebraica, declinata nella diversità dei suoi membri, ognuno perduto tra grandi passioni, doveri e sogni da realizzare. Peraltro alcune scene dei montaggi filmici della trama, con in sottofondo le prove di pianoforte che riecheggiano per tutta la casa, sono tra le più emozionanti del film. I protagonisti della storia che il regista ha deciso di raccontarci forniscono delle ottime prove attoriali, caratterizzando al meglio i personaggi, sia principali che secondari, con un cast corale, che unisce la famiglia di base ai tanti volti che nei diversi anni in cui è ambientato il film, girano attorno ad essa, con ruoli più o meno incisivi. Una grande dimostrazione d’amore al tempo stesso per l’universo brillante del Cinema, che partendo da una scintilla autobiografica, racconta una passione fortissima in un periodo storico molto ben caratterizzato, gli indimenticabili anni sessanta.

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The Fablemans, Spielberg si confessa con Martin Scorsese sul suo ... (Notizie.com)

Il nuovo film di Steven Spielberg ha già iniziato ad incantare il mondo e lui ne ha discusso con Martin Scorsese.

La chiacchierata con Martin Scorsese ha permesso al regista di Prova a prendermi (2001) di raccontare la genesi del progetto: “Mia madre ed io abbiamo avuto un segreto per molto tempo, e mia madre mi diceva sempre: ‘Accidenti Steve, questo sarebbe un film davvero fantastico. La pellicola è in tutto e per tutto un’autobiografia del regista de Lo Squalo (1975), in cui viene analizzato il suo affascinante percorso di innamoramento alla settima arte. Il leggendario regista statunitense, durante una lunga chiacchierata con lo stimato collega [Martin Scorsese](https://www.notizie.com/2022/12/07/martin-scorsese-svela-i-suoi-15-film-preferiti-sui-social-e-subito-polemica/), ha parlato del film e delle sue origini.

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The Fabelmans, al cinema il film biografico di Spielberg (Artribune)

C'è un ragazzo che desidera riuscire a realizzare i propri sogni e il suo nome è Sammy Fabelman. È un grande appassionato di cinematografia e il suo ...

Una storia sul bullismo, sul bene e il male con cui si viene inevitabilmente in contatto all’interno di una famiglia che può anche disgregarsi; ma è anche una storia sul perdono, e di quanto sia importante perdonare”. [01 Distribution](http://www.01distribution.it/), è un film che narra di un bambino che cerca il suo posto nel mondo e che promette di emozionare chiunque, non solo gli appassionati di cinema. Proprio come avviene nella vita di ognuno di noi, Sammy Fabelman vive una crisi di identità quando a causa di un filmino amatoriale girato in casa, sarà costretto a ridefinire la sua visione dei suoi genitori e scuoterà la sua fiducia nel mondo. Questo personaggio incarna la figura dell’eroe bambino, un personaggio caro a Spielberg e apparso in tanti suoi film precedenti, come Elliott di [Steven Spielberg](https://www.artribune.com/tag/steven-spielberg/), il film che forse lui in primis attendeva di fare da tanto tempo. Il ragazzo non si fa mettere i bastoni fra le ruote da nessuno e anno dopo anno non smette di filmare la sua famiglia e di realizzare piccoli film amatoriali, diventando già da adolescente un attento narratore.

The Fabelmans (Crushsite)

Crushsite.it è un'agenda online di cultura, arte e spettacolo. Contiene eventi organizzati in Trentino-Alto Adige / le schede e i materiali promozionali.

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"The Fabelmans", storia di un artista delle emozioni - JoiMag (JoiMag)

"Da bambino me ne sono innamorato follemente" racconta il regista, annunciando il remake del musical più popolare di sempre. Nelle (...) Cultura ...

In Incontri ravvicinati del terzo tipo, c’è una coppia in cui lei è una pianista e lui uno scienziato, il terrore dei bambini che vengono caricati in macchina da Mitzi durante un uragano ricorda quello davanti ai dinosauri di Jurassic Park. Nel film sarà fondamentale l’incontro con il prozio Boris (Judd Hirsch) domatore di leoni, personaggio scomodo, il primo che gli suggerisce che l’arte non è qualcosa di pacifico, è sofferenza, come la musica straziante suonata dalla madre in salotto, è qualcosa che quando non c’è manca come l’aria da respirare, un concetto che il padre Burt non potrà mai capire. A colpire la fantasia del bambino, preoccupato ancora prima di entrare in sala di vedere dei giganti sullo schermo, è il momento in cui un treno deraglia dai binari investendo una macchina e una casa e provocando una tragedia. E poi il divorzio dei genitori quando Sam è un adolescente, l’antisemitismo dei bulli in California, dove il padre quasi costringe la famiglia a trasferirsi sperando in una ripartenza, ma creando una rottura definitiva. Non è un caso che la prima scena inizi con un film che Sam, l’alter ego di Steven, va a vedere con i genitori al cinema, The Greatest show on Earth di Cecil De Mille. Spielberg a settantasei anni sente il bisogno di raccontarsi, creando una sua versione personale di Nuovo cinema Paradiso, usando il materiale della sua vita – che è lo stesso dei primi sei capitoli dell’autobiografia scritta da Joseph Mc Bride – ma sfruttando la preziosa collaborazione con Tony Kushner per fare il salto nella fiction.

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