Secondo le testimonianze, è saltato il segnale Rai in Ogliastra e dunque non è disponibile la visione della sfida tra Argentina e Francia.
Per tantissimi appassionati di calcio, la finale dei Mondiali non è andata in onda. L’unico modo per recuperare per gli ogliastrini è quella di collegarsi, tramite smartphone o tablet o computer, al sito o alla app ufficiale della Rai – Raiplay – disponibile gratuitamente. Infatti, secondo le diverse testimonianze, è saltato il segnale Rai e dunque non è disponibile la visione della sfida tra l’Argentina e la Francia.
Quando nel 1963 esce “Libera nos a malo”, il suo capolavoro e la sua prima opera pubblicata, Luigi Meneghello ha quarantuno anni. Il suo è solo apparentemente ...
Lo sterminio degli Ebrei d’Europa”, che esce nel ’94 con tre scritti apparsi negli anni Cinquanta sulla rivista “Comunità”: “una analisi in gran parte ispirata dalla tragica esperienza della moglie Katia, ebrea jugoslava di lingua ungherese, internata ad Auschwitz con tutta la famiglia”, come spiega la studiosa Francesca Caputo. La retorica della quale Meneghello si libera è doppia, come spiega lo scrittore Domenico Starnone: da una parte quella del fascismo, che lo scrittore di Malo, nato nel ‘22, ha assorbito negli anni degli studi; dall’altra quella eroica e resistenziale. Lo stile di Meneghello procede nella memoria a macchia, in una concatenazione seduttiva di istantanee tutte collegate fra di loro attraverso le quali il protagonista parla in prima persona. Nella primavera del 1947 vince un concorso del British Council per un anno di studio presso l'Università di Reading, dove si trasferisce nel settembre 1947. Un personaggio raccontato da “L’altro ‘900”, in onda lunedì 19 dicembre alle 22.45 su Rai 5 per “Sciarada, il circolo delle parole". La sua vita a Malo, nel Vicentino Malo, dove è nato il 16 febbraio del 1922, la lotta partigiana, la tragedia dei rastrellamenti, la perdita dei compagni, gli studi universitari, l’esperienza nel Partito d’Azione e infine un singolare bilinguismo maturato alternando la permanenza tra Inghilterra e Malo, sono un capitale che riversa interamente nella sua opera.
È arrivata la settimana più magica dell'anno e Antonella Clerici è pronta per accompagnare gli spettatori di “È sempre mezzogiorno!
Proseguono inoltre ogni giorno i giochi telefonici, che mettono in palio buoni spesa, set di pentole e un divano. Lo studio Rai di via Mecenate a Milano è stato addobbato per le feste. Un grande albero di Natale risplende sullo sfondo, e ogni particolare è curato nel dettaglio. Tanti scherzi, giochi e risate caratterizzeranno infatti come di consueto le nuove puntate del programma. Al fianco della conduttrice anche “Il signore degli aneddoti”, Lorenzo Biagiarelli. La simpatia di Daniele Persegani, la maestria del pasticcere Sal De Riso, la tradizione partenopea di Mauro e Mattia Improta, la maestria in cucina della pugliese Antonella Ricci o del genovese Ivano Ricchebono: sono solo alcuni dei nomi dei cuochi che si alterneranno ai fornelli e proporranno tante ricette regionali tipiche del periodo natalizio.
Da Tortolì ad Arzana, passando per Ilbono, Lotzorai, Bari Sardo e così in tutti gli altri paesi: nessuno può assistere all'atto finale della massima ...
Genio creativo indiscusso, musicista conosciuto e apprezzato dai più grandi nel mondo, Pino Daniele è considerato da sempre uno dei capisaldi della cultura ...
La Napoli ferita e dimenticata degli anni dei suoi esordi trovò in lui nuova ispirazione, nuovo inizio e trasformò Pino Daniele, in poco tempo, nel simbolo del suo riscatto. Genio creativo indiscusso, musicista conosciuto e apprezzato dai più grandi nel mondo, Pino Daniele è considerato da sempre uno dei capisaldi della cultura partenopea e della musica italiana. Il suo canto si è alzato forte, rivoluzionario e poetico.
Pino poeta e musicista raffinato che ha cantato la Napoli della gente. All'artista, capace di contaminare la tradizione musicale partenopea con le sue ...
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A partire da lunedì 19 dicembre, per tutta la settimana, dalle 17.00 alle 18.00, sarà possibile collegarsi e ascoltare il primo programma radiofonico curato da ...
“Il progetto No Name Radio – spiega Roberto Sergio, direttore di Rai Radio – nasce la scorsa primavera con l’obiettivo di offrire una radio digitale ai giovani tra i 15 e i 24 anni. Speaker radiofonico, musicista e collaboratore di diverse testate nazionali e internazionali. E ovviamente sarà un progetto fluido, pronto a rispondere ai bisogni di ascolto dei ragazzi. La nostra radio sarà un ambiente digitale in cui vogliamo che i giovani si riconoscano e che contribuiscano a far crescere. Attraverso i brani degli artisti del momento e le loro parole ci faranno entrare nel mondo di No Name Radio, uno spazio musicale sempre libero e a portata di mano, fatto dai giovani per far risuonare gli artisti della scena nazionale e internazionale. La musica sarà quella più amata da questo target, le voci e i volti saranno quelle della generazione Z.
Nasce ufficialmente No Name Radio, nuova radio powered by RAI on air con il suo primo programma curato dai giovani speaker Federica Longo e Michele Gioia.
Per partecipare ai due mini-live, basta correre sui social di No Name Radio e seguire le istruzioni. “Il progetto No Name Radio – spiega Roberto Sergio, direttore di Rai Radio – nasce la scorsa primavera con l’obiettivo di offrire una radio digitale ai giovani tra i 15 e i 24 anni. Nasce ufficialmente No Name Radio, nuova radio powered by RAI che propone da lunedì 19 dicembre, per tutta la settimana, dalle 17.00 alle 18.00, il suo primo programma curato dai due giovani speaker Federica Longo e Michele Gioia.
19 dic 2022 - La nuova emittente debutta in società presso gli studi di Via Asiago.
Ad accompagnare il lancio sei artisti: Ernia, Ditonellapiaga, Franco 126, Fulminacci, Claudym e Lil Kaneki. “Il progetto No Name Radio – spiega Roberto Sergio, ...
[“Il progetto No Name Radio – spiega Roberto Sergio, direttore di Rai Radio – nasce la scorsa primavera con l’obiettivo di offrire una radio digitale ai giovani tra i 15 e i 24 anni. Abbiamo un metastudio modernissimo, appena realizzato e tanto entusiasmo”. Tanto che stiamo reclutando speaker nati dopo il 2000, operazione che sta già facendo registrare numeri importanti”.
Eccolo il trait d'union tra lo storico colosso Rai e la “generazione Z”. Una mossa convinta per l'Azienda pubblica – e non affatto scontata – che si ...
«Credo che servisse un progetto del genere», irrompe Ditonellapiaga, «una “voce” che parli direttamente ai miei coetanei, un teatro di nuovi spettacoli e artisti che possano avere un po’ più di spazio rispetto alle radio più rinomate che trasmettono i brani degli artisti già avviati». «Mi piace l’idea di trovarmi di fronte a un’azienda che invece di invecchiare si aggiorna, favorisce una compresenza generazionale». Gli fa eco Ernia, che tesse le lodi degli ideatori di “No Name Radio”: «Una scelta intelligente e intraprendente. «Non c’è un solo colore a contraddistinguere la nuova creatura», prosegue Sergio, «e anche in questo caso ognuno può scegliere il proprio». Non un passaggio di consegne traumatico, ma il tentativo di colmare un gap evidente dal punto di vista radiofonico, per dirla con le parole del direttore di Radio Rai, Roberto Sergio. Eccolo il trait d’union tra lo storico colosso Rai e la “generazione Z”.
Questo pomeriggio ci sarà l'evento ufficiale di presentazione di No Name Radio, il nuovo progetto powered by Rai in diretta dal “metastudio”.
E ovviamente sarà un progetto fluido, pronto a rispondere ai bisogni di ascolto dei ragazzi. La nostra radio sarà un ambiente digitale in cui vogliamo che i giovani si riconoscano e che contribuiscano a far crescere. [Nonameradio.it.](https://nonameradio.it/) A proposito del [progetto rivolto ai giovani](https://www.newsdiretta.it/cose-no-name-radio-il-progetto-giovane-di-radio-rai/) di Radio Rai, il presidente Roberto Sergio afferma: “Nasce la scorsa primavera con l’obiettivo di offrire una radio digitale ai giovani tra i 15 e i 24 anni.
Ci voleva No Name Radio per attirare frotte di giovanissimi davanti all'ingresso di Rai Radio, in via Asiago. Il nuovo canale fortemente voluto dal ...
Lo switch off di ‘No Name Radio’, è stato proposto in diretta anche su Instagram e RaiPlay. Con No Name Radio – che già nel nome è disruptive rispetto a naming usuale dei canali Rai Radio – il gruppo punta dritto verso un pubblico giovane e giovanissimo avendo studiato in profondità i loro gusti. Il nuovo canale fortemente voluto dal direttore Roberto Sergio – che in questo ultimi anni ha svecchiato e digitalizzato il servizio pubblico radiofonico rendendolo un hub multimediale a disposizione del gruppo – è stato inaururato ieri dall’avveniristico metastudio dove si sono avvicendati Ernia, Fulminacci, Ditonellapiaga, Claudym, Franco 126 e Lil Kvaneki, tra gli artisti più amati dei teenager.
È partita domenica, dal metastudio di Via Asiago 10 a Roma, l'avventura di questo nuovo progetto, sempre in capo a Roberto Sergio, direttore di Rai Radio, che ...
E ovviamente sarà un progetto fluido, pronto a rispondere ai bisogni di ascolto dei ragazzi. "Il progetto No Name Radio – spiega Roberto Sergio – nasce la scorsa primavera con l’obiettivo di offrire una radio digitale ai giovani tra i 15 e i 24 anni. La nostra radio sarà un ambiente digitale in cui vogliamo che i giovani si riconoscano e che contribuiscano a far crescere.
A partire da lunedì 19 dicembre, per tutta la settimana, dalle 17.00 alle 18.00, sarà possibile collegarsi e ascoltare il primo programma radiofonico curato da ...
“Il progetto No Name Radio – spiega Roberto Sergio, direttore di Rai Radio – nasce la scorsa primavera con l’obiettivo di offrire una radio digitale ai giovani tra i 15 e i 24 anni. Per partecipare ai due mini-live, basta correre sui social di No Name Radio e seguire le istruzioni. Attraverso i brani degli artisti del momento e le loro parole ci faranno entrare nel mondo di No Name Radio, uno spazio musicale sempre libero e a portata di mano, fatto dai giovani per far risuonare gli artisti della scena nazionale e internazionale.
Si conclude “Vite da campioni', il ciclo di tre film in prima visione su Rai 1 e contemporaneamente su RaiPlay, dedicato al mondo dello sport e più.
È la storia di Fabiano Popia di Valsinni (Matera), fondatore del primo gruppo Aido della Basilicata dopo la tragica morte della figlia, ad aprire la settimana di “Nuovi eroi”, il format originale in collaborazione con il Quirinale, in onda da domani a venerdì 23 dicembre alle 20.15 su Rai 3, con la voce fuori campo di Veronica Pivetti. L’imperdibile appuntamento che ogni sera sfida anche il pubblico da casa è il gradino finale verso il successo per molti: tra i tanti partecipanti al game show, è Guido Gagliardi il concorrente che ha vinto di più (con 316.250,00€ e 5 ghigliottine indovinate), mentre Massimo Cannoletta è il concorrente che ha partecipato a più puntate consecutive (cinquantuno puntate con otto ghigliottine indovinate e 280.000€ di montepremi). A Camerano, in particolare, Darius Arya - immerso nell'acqua sino alle ginocchia, stretto in cunicoli umidi e bui - esplorerà anche il "Buco del Diavolo": un ipogeo che faceva parte dell'acquedotto di epoca romana che - con ogni probabilità - giungeva sino ad Ancona. Darius Arya esplora i sotterranei di Camerano e Osimo nella puntata di “Under Italy”, in onda domani alle 20.20 su Rai 5. Infine “La guerra del gas” di Edoardo Garibaldi e Walter Molino in collaborazione con Goffredo De Pascale: dallo scoppio della guerra in Ucraina il prezzo del gas ha cominciato a salire fino a sfiorare i 350 € a megawattora, cifre oltre quindici volte superiori alle medie anteguerra. Nella prima parte di "Restart", l’Europa al centro tra Qatargate che si allarga e la manovra che infiamma le piazze con proteste e nuovi scioperi. Dal lavoro alle pensioni, l’Italia non è un Paese per giovani (e neanche per anziani): se ne vanno i neolaureati in cerca di un futuro lavorativo e se ne vanno i pensionati con redditi bassi, che cercano all’estero condizioni di vita migliori. Ultimo appuntamento dell’anno prima della pausa natalizia con l’approfondimento economico di "Restart-L'Italia ricomincia da te" in onda domani alle 23 su Rai 2 con Annalisa Bruchi e Aldo Cazzullo, vicedirettore del Corriere della Sera e Mario Sechi, direttore dell’Agi. Una commedia romantica con un pizzico di suspence è la proposta della prima serata di Rai 2, domani alle 21.20, in prima visione assoluta: 'Un bacio prima di Natale'. E quando sono arrivati 40 milioni di euro per farlo partire, il Ministero della Salute a guida Speranza non è stato capace di spenderli. L'amicizia tra i due passa attraverso i libri che Libero presta a Essien e la complicità tra loro cresce parallelamente alle emozioni che ciascuno di questi romanzi può regalare. Si conclude “Vite da campioni", il ciclo di tre film in prima visione su Rai 1 e contemporaneamente su RaiPlay, dedicato al mondo dello sport e più in particolare al lato umano delle imprese sportive.