Le multe per gli esercenti che rifiutano i pagamenti col pos potrebbero non avere soglie. Verso l'addio il tetto dei 60 euro criticato dall'Europa.
È il Pnrr stesso a fornire le indicazioni di massima in materia. Il governo Draghi si era orientato in tal senso. Ma ci saranno paletti di reddito.
Potrebbe saltare la norma che introduce nella Manovra 2023 la soglia di 60 euro sotto la quale i commercianti possono rifiutare i pagamenti elettronici ...
Resta anche la possibilità di richiedere lo scivolo pensionistico per i dipendenti di aziende in crisi. "I Comuni - si legge nella norma - possono decidere di non applicare la misura e in questo modo si introduce "una differente applicazione (cd. Restano validi i criteri della fragilità (invalidità almeno al 74%) e dell’assistenza ad un genitore non autosufficiente come requisito per richiederla. Rispetto al testo iniziale della legge di Bilancio pensioni minime più ricche, ma solo per gli over 75 che potranno contare su 25 euro rispetto ai 574 immaginati dal testo originale arrivando così a ricevere un assegno da 600 euro. Saranno inoltre escluse le multe: saranno i singoli Comuni a scegliere di applicare o meno la norma. Così come giorni di dibattito sull'uso del contante e sulle commissioni per i pagamenti elettroni saranno sacrificati sull'altare della realpolitik.
Ciò sarebbe contenuto nel nuovo pacchetto di emendamenti del governo che sarà presentato nelle prossime ore alla commissione Bilancio della Camera. L'UE aveva ...
Ciò sarebbe contenuto nel nuovo pacchetto di emendamenti del governo che sarà presentato nelle prossime ore alla commissione Bilancio della Camera. Capitolo reddito di cittadinanza. Si andrebbe verso il “no” per la norma contenuta nella manovra presentata dal Governo che introduce la soglia dei 60 euro per i possibili pagamenti elettronici (pos) da effettuare ai commercianti.
Molto rumore per nulla. Stiamo parlando dei pagamenti tramite il POS. Le ultime sulla soglia per i pagamenti.
Benedetto della Vedova, segretario di +Europa, su Twitter ha commentato: “Il Governo Meloni ha fatto una poco onorevole quanto inevitabile retromarcia anche sul POS. Immagino che il ministro sarà molto chiaro e puntuale rispetto a questo tema”. In questo momento il Governo sta valutando tutte le ipotesi possibili.
La norma contenuta in manovra che introduce la soglia di 60 euro sotto la quale i commercianti possono rifiutare i pagamenti elettronici potrebbe saltare.
In manovra entreranno anche due misure stralciate dal dl Aiuti quater: oltre alla proroga al 31 dicembre 2022 della Cilas per il superbonus al 110% e la norma 'salva-sport', che consente la rateizzazione in 60 rate dei versamenti sospesi per il Covid, a società sportive, federazioni e enti di promozione. Si profila la proroga di un anno, fino al 31 dicembre 2023, per Investimenti Sud, il credito d'imposta sugli investimenti nelle regioni del Mezzogiorno. Una mossa con cui "il governo si sta mettendo nei guai da solo tagliando di altri 50 milioni", avverte il capogruppo in commissione di Avs Marco Grimaldi. Ma il lavoro in commissione agita le opposizioni, che stigmatizzano l'atteggiamento del governo e ottengono l l'arrivo del ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti per chiarire la situazione. Ma riguardano solo due temi, fisco ed enti locali) e dilazionati in commissione Bilancio alla Camera, mentre i tempi si allungano e nella maggioranza sentono la necessità di assicurare che il rischio di esercizio provvisorio non esiste. Nelle ultime settimane il governo ha avuto sul tema un'interlocuzione con l'Ue e la Commissione, nel giudizio sulla manovra, ha indicato questa misura come non in linea con le raccomandazioni specifiche per l'Italia sulla lotta all'evasione fiscale.
Un conto è fare fuochi d'artificio all'opposizione, altro conto è dover gestire i conti (e i debiti con la Ue) dello Stato.
Niente tetto minimo di spesa. Nei nuovo pacchetto di emendamenti del governo in commissione Bilancio alla Camera sparirà ogni tetto minimo immaginato, promesso, sbandierato. La maggioranza anticipa che molto probabilmente resterà l’obbligo di Pos
Il governo ha presentato dei nuovi emendamenti, le multe per i commercianti che rifiutano il pos sotto i 60 euro potrebbero essere ripristinate.
Il governo, andando incontro alle proposte di Forza Italia, potrebbe così aumentare le pensioni minime a 600 euro per la categoria degli over 75. Rischia così di saltare la norma che introduce la soglia di 60 euro sotto cui gli esercenti possono rifiutare le transazioni con il Pos senza incorrere in sanzioni. Negli emendamenti poi potrebbe essere prevista anche un'ulteriore stretta al reddito di cittadinanza per il 2023 che riguarderà le persone occupabili.
Con la resa del Governo Meloni a Bruxelles, la norma sul Pos è a rischio. Rinviata, invece, l'attesa pace fiscale.
Lo sconto sarà applicato per gli acquisti avvenuti entro il 31 dicembre 2023 mentre la detrazione sarà articolata durante l’anno in “dieci quote costanti”. Un altro punto sul quale la manovra resta in stallo, poi, riguarda le cartelle esattoriali fino a mille euro il cui stralcio pare sia slittato fino al mese di marzo. L’esecutivo annuncia la retromarcia sulla pace fiscale e rimanda la questione in primavera, a marzo.
Ci avevano sperato (alcuni) commercianti, e ci aveva sperato pure Matteo Salvini, che non ne poteva proprio più dei rompiballe che pagano il caffè con il ...
A quanto riferiscono all’Ansa fonti della maggioranza, infatti, con il primo pacchetto di emendamenti del Governo alla manovra, pare che sia sparito lo spostamento del limite dell’obbligo di accettare i Pos a 60 euro. Resta infatti obbligatorio – come succede dal 30 giugno 2022 a questa parte – accettare il Pos per i pagamenti sopra i 30 euro. Non esattamente micropagamenti, come avrebbe voluto far intendere anche il Ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, parlando di gente che pretende di pagare un caffè con il bancomat.
Il governo Meloni è in difficoltà nel tirare le fila sui lavori di modifica della manovra e si prepara a una clamorosa retromarcia sul pos.
Ma soprattutto i Comuni – che paventavano un maxi [buco nei loro bilanci](https://www.ilfattoquotidiano.it/2022/12/06/il-condono-sulle-cartelle-esattoriali-affossa-i-conti-dei-comuni-buco-da-350-milioni-aumenta-il-rischio-di-dissesto/6895659/) – potranno decidere autonomamente se applicare o meno la norma. [ridurre gli aggravi fiscali sulle sigarette](https://www.ilfattoquotidiano.it/2022/11/24/manovra-stop-alladeguamento-delle-multe-allinflazione-le-accise-sulle-sigarette-salgono-di-20-centesimi/6884327/) ma aumentare l’accisa sul tabacco trinciato: stando alla relazione tecnica il peso delle accise sulle bionde calerà di 42 milioni nel 2023 rispetto a quanto previsto dalla prima versione della manovra a fronte di maggiori entrate per 50,1 milioni dai trinciati. E proprio [in seguito alle interlocuzioni con la Commissione europea](https://www.ilfattoquotidiano.it/2022/10/29/evasione-dal-contante-al-condono-cosi-il-governo-meloni-entra-in-rotta-di-collisione-con-le-raccomandazioni-ue-e-i-target-del-recovery/6853338/) – che ha [bocciato la legge di Bilancio su questo punto ](https://www.ilfattoquotidiano.it/2022/12/14/manovra-la-ue-boccia-aumento-del-tetto-al-contante-condono-e-stop-allobbligo-di-accettare-pagamenti-elettronici/6905245/)– sta maturando la decisione di azzerare la norma che pure [Giorgia Meloni ha difeso fino a ieri ](https://www.ilfattoquotidiano.it/2022/12/17/meloni-alla-festa-di-fdi-soddisfatta-della-manovra-e-critica-confindustria-e-sindacati-bizzarra-cgil-che-difende-il-pos/6909330/)e che i suoi ministri hanno rivendicato in più occasioni. ](https://www.ilfattoquotidiano.it/2022/12/02/giorgetti-nessuna-sanatoria-o-condono-le-misure-si-autocompensano-ma-a-smentirlo-e-la-manovra-che-porta-la-sua-firma/6893796/)I debiti con il fisco inferiori a 1000 euro saranno infatti “automaticamente annullati” solo al 31 marzo 2023 e non al 31 gennaio come prevedeva la versione iniziale. Commissioni che peraltro [proprio sulle microtransazioni sono già state azzerate](https://www.ilfattoquotidiano.it/2022/12/01/pos-quanto-pesano-davvero-le-commissioni-le-cifre-sui-pagamenti-digitali-anche-micro-usare-le-banconote-non-costa-nulla-non-e-vero/6891200/) [passi indietro anche sugli articoli che prevedono varie misure di condono,](https://www.ilfattoquotidiano.it/2022/11/28/la-tregua-fiscale-costa-36-miliardi-smentita-meloni-che-diceva-nessun-condono/6888317/) criticate a loro volta da Bruxelles.
Il vicepresidente Spadafora: «Nelle cassette di sicurezza 200 miliardi di euro, il 50%, qualora quei soldi fossero spesi, diventerebbe gettito fiscale».
- Francamente, in questo momento, è preferibile ragionare con pragmatismo e guardare ai risultati finali, che sarebbero positivi tanto per l’economia quanto per le casse dello Stato» aggiunge Spadafora. Se è possibile, a nostro giudizio, sacrificare la norma sul Pos, riteniamo invece fondamentale, per far ripartire i consumi, consentire un uso più ampio del denaro contante.
Premier: 'Se non ci sono margini, troveremo modo per non far pagare commissioni bancarie'
Noi abbiamo fatto del nostro meglio, poi ovviamente l'opposizione fa il suo lavoro come è giusto che sia", ha sottolineato. Se non ci sono i margini, ci inventeremo un altro modo per non far pagare agli esercenti le commissioni bancarie sui piccoli pagamenti", le parole del premier Giorgia Meloni, lasciando il Senato dopo il concerto di Natale. E' in arrivo per stasera alle 19.30 il terzo pacchetto di emendamenti del governo alla manovra 2023.
La presidente del Consiglio al Senato conferma le anticipazioni di Repubblica, stop alle norme che riportavano le sanzioni solo sopra i 60 euro: "È…
La capogruppo ha poi annunciato che l'esecutivo toglierà dal proprio pacchetto una serie di misure già previste dalle modifiche avanzate dal Pd: "Il governo è tornato sui suoi passi e toglierà dal suo pacchetto le proposte di modifica presentate dal Pd sul credito d'imposta per l'acquisto di beni strumentali nel Mezzogiorno e nelle Zone economiche speciali, sul credito d'imposta per gli investimenti in attività di ricerca e sviluppo nelle regioni del Mezzogiorno e sulla modifica della quota premiale del Fondo sanitario nazionale. Il terzo pacchetto di emendamenti del governo, ha spiegato la capogruppo Pd Debora Serracchiani, "dovrebbe arrivare stasera alle 19.30" mentre "alle 21.30 il ministro Giorgetti interverrà in Commissione". Fonti di governo confermano che l'emendamento figura in queste ore nell'elenco delle modifiche all'esame del ministero dell'Economia, dove si sta cercando la quadra anche sulle altre misure della Finanziaria, a iniziare dalle pensioni, dalle minime a 600 euro per gli over 75 alla rivalutazione per quelle tra 4 e 5 volte sopra il minimo.
La premier frena le indiscrezioni sulla resa del governo che voleva abolire l'obbligo di fatto di accettare pagamenti elettronici.
[Fact checking: la [legge di Bilancio del 2022](https://www.open.online/2021/10/28/governo-draghi-manovra-2022/) del [governo Draghi](https://www.open.online/temi/governo-draghi/) venne presentata il 28 ottobre 2021 e venne approvata definitivamente grazie [al via libera della Camera](https://www.open.online/2021/12/30/legge-di-bilancio-fdi-flash-mob/) il 30 dicembre 2021, nota di Maria Pia Mazza]. [governo Draghi](https://www.open.online/temi/governo-draghi/), ndr), presentò la manovra il 20 novembre». Il chiarimento da parte del governo sull’emendamento alla Manovra dovrebbe arrivare alle 21.30 di questa sera, quando il ministro dell’Economia [Giancarlo Giorgetti](https://www.open.online/temi/giancarlo-giorgetti) interverrà in commissione Bilancio alla Camera, con l’obiettivo di chiudere la questione degli emendamenti presentati dal governo sulla [legge di Bilancio](https://www.open.online/temi/legge-di-bilancio/), mentre si profila una seduta notturna domani, 19 dicembre, in commissione Camera per chiudere l’esame della manovra. La presidente del Consiglio ha aggiunto: «La manovra non ha mai una approvazione facile: stiamo facendo tutti il nostro lavoro. Quel che emerge comunque è che la partita per Palazzo Chigi è tutt’altro che chiusa, almeno secondo la stessa premier [Giorgia Meloni](https://www.open.online/temi/giorgia-meloni) che, subito dopo il concerto di Natale in Senato, ha commentato le [indiscrezioni](https://www.open.online/2022/12/18/legge-bilancio-governo-meloni-stop-addio-multe-pos-sconti-case-green) emerse dai quotidiani: «L’obbligo del pos è un obiettivo del Pnrr e quindi lo stiamo trattando con la Commissione. [governo Meloni](https://www.open.online/temi/governo-meloni/) starebbe ragionando sulla questione.
Attualmente la manovra prevede una soglia di 60 euro al di sotto della quale i commercianti che rifiutano i pagamenti non sono sanzionabili.
I gruppi parlamentari sono d'accordo per chiudere i lavori in Commissione alla mezzanotte di domani, al termine di un rush per l'esame degli emendamenti del governo, dei relatori e dei subemendamenti, che dovranno essere presentati entro le 12 di domattina. L'ipotesi è quella di iniziare la discussione generale nell'Aula mercoledì mattina, per lasciare tutta la giornata di martedì a disposizione degli uffici della Camera per preparare il fascicolo. In serata arriverà un ulteriore pacchetto di modifiche preparato dal governo che il titolare dell'Economia Giancarlo Giorgetti presenterà alle 21.30.
Manovra, salta la soglia del Pos a 60 euro. Meloni: «Quello è un obiettivo del Pnrr e quindi lo stiamo trattando con la commissione»
Se è possibile, a nostro giudizio, sacrificare la norma sul Pos, riteniamo invece fondamentale, per far ripartire i consumi, consentire un uso più ampio del denaro contante. «L’eventuale eliminazione della norma sull’obbligo di accettare pagamenti con il Pos da 60 euro, rispetto agli attuali 30 euro, confermerebbe che si tratta di una misura poco rilevante sul piano pratico, ma servita al governo per strumentalizzare la bagarre politica e distogliere l’attenzione da una misura assai più rilevante per il Paese e per la nostra economica: mi riferisco all’innalzamento del tetto all’uso del contante fino a 5.000 euro. Sul punto si dovrà però pronunciare la conferenza dei Capigruppo, già convocata per le 13 di domani. Tra questi, viene riferito, ci sono anche le modifiche alle misure per opzione donna, che potrebbero essere approvate con una riformulazione del Governo a un emendamento del Pd. «Sapete benissimo che quello è un obiettivo del Pnrr e quindi lo stiamo trattando con la commissione», ha detto il presidente del Consiglio Giorgia Meloni rispondendo ai cronisti che le chiedevano dell’obbligo Pos sotto i 60 euro. Se invece l’approccio è pregiudiziale, il governo deve fare il governo e l’opposizione fa giustamente l’opposizione».
Pos e Opzione donna, i nodi sul tavolo del governo.
Si profila un rush sulla manovra 2023 domani in commissione Bilancio per votare il mandato al relatore entro la mezzanotte. Secondo fonti parlamentari la misura che toglie l'obbligo di pagamenti elettronici sotto i 60 euro o verrebbe del tutto depennata o si limiterebbe ad un tetto di 30 euro. In bilico la norma sull'uso del Pos nella manovra 2023 che il governo Meloni si appresta a varare.
Longobardi: «con la cancellazione del denaro contante poveri e Chiesa rischiano il tracollo delle offerte». Pubblicato su ilnordestquotidiano.it il 17/12/22. Il ...
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Di fatto, la presidente del Consiglio e l'intero esecutivo si piegano ai diktat dell'Unione europea. "Quello" dell'obbligo del Pos - ricorda lasciando il Senato ...
Parole che confermano il dietrofront del governo (anticipato dal quotidiano la Repubblica), che sarà contenuto in un emendamento alla manovra atteso stasera in commissione Bilancio alla Camera. Di fatto, la presidente del Consiglio e l'intero esecutivo si piegano ai diktat dell'Unione europea. "Se non ci sono i margini - dice Giorgia Meloni sullo stop alla norma sul Pos - ci inventeremo un altro modo per non fare pagare agli esercenti le commissioni bancarie sui piccoli pagamenti".
A chiarire la posizione dell'esecutivo sulla materia sarà questa sera il ministro dell'Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, atteso in commissione. Ma ...
“Se le indiscrezioni fossero confermate – sottolinea – non si toglieranno le sanzioni a chi non accetta i pagamenti ma la maggioranza in commissione non sa nulla. Ma la minoranza incalza e attraverso il capogruppo in commissione di Alleanza verdi sinistra, Marco Grimaldi, chiede l’immediata convocazione del ministro. Prosegue in maniera animata il confronto fra maggioranza e opposizione in commissione Bilancio, dove da ieri si stanno esaminando gli emendamenti alla manovra.
Prende piede all'interno della maggioranza l'ipotesi di annullare la norma sul Pos e si cerca un'intesa per Opzione donna.
“Se è possibile, a nostro giudizio, sacrificare la norma sul Pos, riteniamo invece fondamentale, per far ripartire i consumi, consentire un uso più ampio del denaro contante”, ha detto Spadafora. L’obiettivo è arrivare ad un accordo anche con l’opposizione e presentare un emendamento sottoscritto da tutti i relatori o quasi. A questa soluzione sta lavorando il governo, insieme al tentativo di trovare un’intesa su Opzione donna.