Virus del cammello sintomi

Oltre a Rabiot, Upamecano e Coman rischia di contagiarsi anche il resto della squadra a pochi giorni dalla finale con l'Argentina.

[Rabiot e Upamecano](https://www.corrieredellosport.it/news/calcio/mondiali-2022/francia/2022/12/14-101115274/rabiot_e_upamecano_mondiale_a_rischio_per_colpa_dell_aria_condizionata_), hanno già dovuto saltare la semifinale con il Marocco e rimangono in dubbio. La causa sembra essere la cosiddetta " [influenza del cammello](https://www.corrieredellosport.it/news/sport-e-salute/2022/12/14-101119499/influenza_del_cammello_il_virus_che_arriva_dal_qatar_cos_e_sintomi_trasmissione)", un virus che si sta diffondendo in Qatar e che sta colpendo alcuni atleti.

Tosse, febbre e difficoltà a respirare. Sono i sintomi della Sindrome respiratoria mediorientale (MERS-CoV), o influenza del cammello.

La maggior parte dei casi è in Arabia Saudita, 2193 con 854 decessi (39% di mortalità). Da quando il virus è stato scoperto, dieci anni fa, sono stati registrati casi in 27 Paesi del mondo, tra cui Germania, Stati Uniti, Francia e Regno Unito. Sono i sintomi anche della Sindrome respiratoria mediorientale (MERS-CoV), soprannominata anche “influenza del cammello”, che sta colpendo i turisti al rientro dai Mondiali in Qatar.

"È un virus che ha contagiosità molto bassa, quindi il rischio da chi rientra in Europa è difficile. Chi è del mestiere conosce la Sindrome respiratoria ...

"È un virus che ha contagiosità molto bassa, quindi il rischio da chi rientra in Europa è difficile. Chi è del mestiere conosce la Sindrome respiratoria mediorientale da anni, è un problema vecchio che non credo tornerà fuori", ha aggiunto Bassetti. Chi è del mestiere conosce la Sindrome respiratoria mediorientale da anni", ha affermato Bassetti

Matteo Bassetti, direttore della Clinica di Malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova, è intervenuto ad 'Adnkronos Salute' per fare chiarezza sui ...

Nella giornata di mercoledì 14 dicembre, Matteo Bassetti ha annunciato su ‘Facebook’ di essersi sottoposto alla quarta dose del vaccino anti Covid: “Ho fatto il mio dovere come medico. Mi pare poi che ci siano pochi italiani in Qatar, non abbiamo partecipato al Mondiale e quindi dobbiamo stare piuttosto tranquilli”. È un virus che ha contagiosità molto bassa, quindi il rischio da chi rientra in Europa è difficile.

Ci si contagia solo se si beve il latte crudo di cammello. Quindi il rischio per chi torna in Italia dal Mondiale è basso.

Minelli, responsabile per il Sud-Italia della Fondazione per la medicina personalizzata, commentando un ipotetico rischio di Mers-CoV o Sindrome respiratoria mediorientale, derivante dal rientro dei tifosi dai Mondiali di calcio in Qatar. “Ritengo plausibile una minima soglia d’allarme - dice - rispetto a uno scenario di contagio dal cosiddetto ‘virus dei cammelli’, non trascurando di ricordare che la Mers è una sindrome respiratoria grave ma già conosciuta. Quindi il rischio di contagio da chi torna in Italia dal Mondiale in Qatar è davvero poco probabile”.

Domenica alle 16 (ora italiana), è in programma la finale dei campionati mondiali di calcio in Qatar e ad oggi sono diversi i calciatori dei blues a stare male.

Chi è del mestiere conosce la Sindrome respiratoria mediorientale da anni, è un problema vecchio che non credo tornerà fuori”, ha aggiunto Bassetti. “E’ un virus che conosciamo da dieci anni e non è mai riuscito realmente ad uscire dal Medio Oriente nonostante ci siano stati dei cluster in chi si recava in pellegrinaggio a La Mecca”. “È un virus che ha contagiosità molto bassa – ha confermato il professor Bassetti – quindi il rischio da chi rientra in Europa è difficile. Ben più nota come sindrome respiratoria mediorientale o MERS (dall’inglese: Middle East Respiratory Syndrome), si tratta di una “lontana parente” di SARS, con la differenza che l’influenza del cammello correla ad un maggiore tasso di mortalità. [L’influenza del cammello](https://www.tag24.it/433111-influenza-del-camello-coronavirus-sintomi-qatar/) è una malattia infettiva acuta che colpisce le vie respiratorie, causata da coronavirus. A quanto pare anche Rabiot e Upamecano ancora non si sarebbero ripresi del tutto.

Domenica 18 dicembre andrà in scena l'ultimo atto dei Mondiali del Qatar 2022 fra Argentina e Francia. I 'Bleu', campioni in carica, si avvicinano alla gara ...

Il ministero della Salute dell’Australia ha messo in guardia persone e medici sui tifosi di rientro dalla Coppa del Mondo che potrebbero aver contratto “l’influenza del cammello”. La malattia, se contratta in forma grave, “può causare insufficienza respiratoria che richiede ventilazione meccanica o supporto in un’unità di terapia intensiva“. Il rischio è di dar vita a un focolaio che possa tenere fuori diversi calciatori facendo arrivare la Francia in pessime condizioni contro l’Argentina.

L'influenza del cammello è una malattia infettiva acuta che colpisce le vie respiratorie, causata da coronavirus. Ben più nota come sindrome respiratoria ...

A particolare rischio di esito infausto, sono gli [anziani](/salute/vecchiaia.html) e gli [immunodepressi](/salute/immunodepressione.html), nei quali la malattia può avere una presentazione atipica. [tosse secca](/benessere/tosse-secca.html) e [difficoltà respiratorie](/salute/difficolta-respiratorie.html), che evolvono in polmonite nella maggior parte dei pazienti. Come e Perché Avviene il Salto di Specie?](https://www.my-personaltrainer.it/salute/zoonosi.html) [tosse](/tosse.html) o [starnuti](/salute/starnuto.html)) o tramite il contatto con il paziente o gli oggetti contaminati dallo stesso. Una terapia di supporto, stabilita sulla base dei sintomi che il paziente presenta, può contribuire al recupero. [virus](/salute/virus.html) riscontrato in questi animali e quello che infetta le persone nella stessa area geografica (Arabia Saudita, Qatar, Oman ed Egitto). Ben più nota come sindrome respiratoria mediorientale o MERS (dall'inglese: Middle East Respiratory Syndrome), si tratta di una "lontana parente" di [SARS](/salute-benessere/sars.html), con la differenza che l'influenza del cammello correla ad un maggiore tasso di mortalità (MERS causa il decesso in circa il 30% dei casi, rispetto al 10% della SARS). Più di recente, l'OMS ha registrato casi anche negli Stati Uniti. In alcuni casi, il virus provoca disturbi gastrointestinali ( [diarrea](/salute/diarrea.html), [nausea](/salute-benessere/nausea.html) e/o [vomito](/salute/vomito.html)) ed [insufficienza renale](/salute-benessere/insufficienza-renale.html). Nonostante sia in grado di causare una forma di malattia più grave, sembra che l'influenza del cammello si trasmetta meno facilmente tra le persone rispetto alla SARS. Per questo motivo, è ritenuta possibile la presenza all'interno delle comunità di individui "super-spreader", in grado di diffondere l'infezione in modo più rapido di altri. La trasmissione interumana è possibile.

Si tratta di una malattia provocata dal virus Mers-CoV, una vecchia conoscenza che non ha mai raggiunto una scala pandemica. I precedenti avvisi di alcune ...

«Ritengo plausibile una minima soglia d'allarme rispetto a uno scenario di contagio dal cosiddetto virus dei cammelli, non trascurando di ricordare che la Mers è una sindrome respiratoria grave ma già conosciuta. Come si spiegava, il contagio da uomo a uomo è molto raro: il canale principale è il contatto diretto o indiretto con cammelli infetti. Vaccini non ce ne sono, né cure specifiche nonostante virus e sindrome siano ben noti da una decina di anni. È un virus che ha contagiosità molto bassa, quindi il rischio da chi rientra in Europa è difficile. Chi è del mestiere conosce la Sindrome respiratoria mediorientale da anni, è un problema vecchio che non credo tornerà fuori» ha risposto all’ Nulla di nuovo: la conosciamo da almeno dieci anni, il virus venne identificato a Gedda, in Arabia Saudita, nel 2015 si verificò un importante focolaio in Corea del Sud.