L'Ue e l'Ungheria hanno raggiunto un accordo: Orban toglie il veto per i soldi all'Ucraina e Bruxelles sblocca i fondi per il pnrr e il fondo di coesione.
Pur di far venire meno il veto ungherese su Ucraina e minimum tax, l’Ue così ha rinunciato in buona parte alla sua linea dura nei confronti di Viktor Orban. Chi è il vincitore? L’Ue e l’Ungheria hanno raggiunto un accordo: Orban toglie il veto per i soldi all’Ucraina e Bruxelles sblocca i fondi per il pnrr e il fondo di coesione.
I governi hanno chiuso un accordo che riguarda anche i fondi all'Ungheria. Rispetto ai piani della Commissione Ue, l'autocrate ungherese ottiene .
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Accordo tra gli Stati membri: via libera al Pnrr e a una parte delle risorse della coesione per Budapest. Che dà il suo ok a 18 miliardi per Kiev e alla ...
Resta però "elevato" il rischio "per il bilancio dell'Unione" derivante dalla mancata attuazione delle riforme su giustizia e appalti. Orban dal canto suo, ha tolto il veto su aiuti per Kiev e minimum tax. In cambio, Budapest ha tolto il suo veto sui 18 miliardi di euro di aiuti finanziari per l'Ucraina e alla minimum tax, l'aliquota minima per le multinazionali.
Il governo ungherese revoca il veto su aiuti all'Ucraina e tassazione minima. In cambio uno sconto sui fondi congelati da Bruxelles.
L’esito positivo per il governo ungherese è quello di avere fatto approvare il proprio piano di ripresa post pandemica, quello negativo è che Bruxelles insiste perché l’Ungheria adotti le misure richieste a tutela della democrazia. Lo sconto, da 65% a 55%, sui fondi congelati è il frutto di un accordo che prevede che il governo ungherese revochi il veto sul pacchetto di aiuti all’Ucraina e sull’imposta minima sulle multinazionali. La cifra trattenuta, per quanto significativa, è più bassa rispetto al 65% proposto da Ursula von der Leyen, che sta cercando di mantenere la linea dura con il governo di Viktor Orban.
Il premier ungherese ha ceduto sulla tassazione minima delle multinazionali e sui pacchetti di aiuti finanziari all'Ucraina.
Se il Pnrr ungherese non avesse ottenuto il via libera entro la fine dell’anno, il premier avrebbe definitivamente perso i quattro miliardi di euro del Recovery fund. Orbán ha ottenuto anche un miliardo di euro di sconto sulla sanzione per il mancato rispetto dello stato di diritto: il Consiglio ha deciso di sospendere 6,3 miliardi di euro di fondi della coesione invece Il premier ungherese, Viktor Orbán, ha tolto il suo veto sulla tassazione minima delle multinazionali e sui pacchetti di aiuti finanziari all’Ucraina.
Il Consiglio dell'Ue ha deciso di congelare 6,3 miliardi di fondi Ue destinati all'Ungheria: è la prima volta nella storia. Ecco perché.
L’intesa serve alla Commissione per evitare scontro con il Parlamento, e al Consiglio per far vedere che si tiene il punto su rispetto di regole e corretto utilizzo dei fondi comunitari. Il Coreper, l’organismo che riunisce gli ambasciatori di tutti i 27 Stati membri, ha approvato la richiesta di congelamento dei fondi di coesione per l’Ungheria, come richiesto dalla Commissione. A farne le spese l’Ungheria di un Viktor Orban, che comunque porta a casa l’approvazione del piano nazionale per la ripresa, per un valore di 5, 8 miliardi di euro in garanzie dal recovery fund.