Le proiezioni stagionali sono sempre lì, come una spada di Damocle sulle nostre teste. Per chi non lo sapesse si tratta di proiezioni modellistiche votate.
Non solo, se dovesse riuscire ad accelerare – approfondendosi – le ripercussioni potrebbero essere notevoli anche nel mese di gennaio. Fino a qualche giorno le proiezioni modellistiche continuavano a sostenere la tesi di ulteriori disturbi in seno al Vortice Polare, con conseguente dinamicità invernale. Partiamo dal presupposto che sino a questo momento abbiamo avuto un Vortice debole e i risultati sono sotto gli occhi di tutti.
Il vortice polare sta favorendo un brusco raffreddamento di tutta la Siberia orientale, dove i termometri sono scesi al di sotto dei -60°C. Il gelo ha.
L’attuale record di temperatura minima assoluta di Ojmjakon è di appena -67.7°C. Proprio a Ojmjakon nel gelido inverno del 1926 la locale stazione del servizio meteorologico sovietico registrò una temperatura minima assoluta di ben -71.2°C. Il record mensile russo, per dicembre, è di Verhojansk, con i -64,5°C archiviati nel dicembre 1902. La temperatura massima in pieno giorno non ha superato i -55,9°C. Questo massiccio innevamento sta contribuendo ad attivare la grande “fabbrica del gelo” sui desolati territori della Repubblica della Jacuzia. L’inverno sta cominciando a fare veramente sul serio in Siberia.