C'è un motivo: Abdo è un promessa di felicità e gol. Ne ha sempre segnati a valanga. Nel 2019, per dire, è stato il miglior marcatore dell'anno solare, ...
In tre stagioni con l’Al Nassr ha fatto letteralmente a pezzi le difese del campionato saudita e riscritto tutti i record del campionato a colpi di triplette, dimostrando a tutti perché in Marocco lo hanno soprannominato “il Boia”: ha segnato più gol (77) delle partite giocate (74); è diventato il miglior marcatore all time della King Cup, la coppa nazionale saudita (21 reti), e ha vinto per due volte la classifica cannonieri del torneo – la prima volta nel 18-19, segnando 34 reti, record assoluto – trascinando i Cavalieri di Najd alla conquista di un campionato e due Supercoppe saudite. Dei 16 gol che ha realizzato complessivamente finora, sommando la stagione scorsa con l’avvio di quella nuova, 3 li ha segnati agli acerrimi rivali dell’Al-Ahli, nel derby di Jeddah, una partita vinta per 4-3 dall’Al-ittihad di cui è stato assoluto protagonista. Il suo contributo è stato fondamentale per la qualificazione alla successiva edizione della Champions League asiatica, in cui è riuscito anche a trovare la rete nel match con i giapponesi del Gamba Osaka. Nonostante sia stato costretto a saltare gran parte della stagione a causa di un infortunio alla gamba, Hamdallah si è dimostrato un cannoniere implacabile, segnando qualcosa come 22 reti in 22 gare di Super League cinese. Lanciato nel grande calcio dall’Olympique de Safi, con cui ha vinto la classifica cannonieri del Botola (la lega marocchina) nel 2013, Abderazzak ha iniziato un lungo girovagare che lo ha portato a giocare in Norvegia, Cina e Qatar, prima di piantare definitivamente le tende in Arabia Saudita. Soltanto in Norvegia, con l’Åalesund che non si è fatto troppi problemi a sborsare l’allora cifra più alta della sua storia (circa 1 milione di euro) per prelevarlo dal Safi, ha incontrato qualche difficoltà di ambientamento.