Nel secondo quarto di finale ai Mondiali in Qatar va in scena una classicissima del calcio mondiale. Van Gaal si affida ai titolarissimi con Bergwijn a fare ...
Ci sono gli Oranje di Van Gaal sulla strada di Messi. Chi passa il turno giocherà di nuovo il 13 dicembre.
A Villa Devoto, nella villa di Diego, si sono aperte le porte ai tifosi dell'Albiceleste: con l'Australia erano in 500, si spera di festeggiare ancora.
Commenti esclusivi, momenti salienti, moviola, cronaca del match Olanda-Argentina in diretta dal prepartita al risultato finale. Venerdì 9 dicembre.
Avanti 2-0 con Molina e Messi, Albiceleste viene rimontata sul 2-2 dalla doppietta di Weghorst. Ai rigori è decisivo Lautaro Martinez.
La produzione di marca Orange è piuttosto sterile e al primo affondo buono, l'Argentina colpisce ancora: affondo di Acuna in area di rigore e intervento in ritardo di Dumfries. Nessuna novità in mediana con De Paul, Enzo Fernandez e Mac Allister a completare la linea mediana con Molina e Acuna riferimenti esterni. La novità di serata è lo schieramento difensivo a tre dell'Argentina davanti a Martinez con Lisandro Martinez a completare il pacchetto insieme a Otamendi e Romero.
Gli Orange pareggiano in extremis nei tempi regolamentari. Albiceleste era in vantaggio 2-0 La cronaca (ANSA)
Ma non è tutto, perché la mano di Van Gaal si è vista anche nel modo in cui, al decimo minuto di recupero, l'Olanda ha pareggiato: punizione per gli arancioni e schema eseguito alla perfezione dall'atalantino Koopmeiners, che invece di tirare in porta, come ci si aspetterebbe da uno specialista come lui, ha servito Weghorst in area per la rete del 2-2. Poi l'incredibile, con dieci minuti di recupero e Weghorst che fa 2-2 al centesimo minuto di gioco. Ma Louis Van Gaal è un santone del calcio, magari non sempre simpatico ma che ne sa una più del diavolo, così anche questa volta ha tirato fuori un asso dalla manica.
Fra inflazione e crisi finanziaria, gli argentini hanno investito nella Nazionale di calcio ancora più speranze del solito.
[argentina](https://www.ilpost.it/tag/argentina/), [lionel messi](https://www.ilpost.it/tag/lionel-messi/), [mondiali](https://www.ilpost.it/tag/mondiali/), [qatar 2022](https://www.ilpost.it/tag/qatar-2022/) Vincitore per sette volte del Pallone d’Oro, considerato il miglior giocatore argentino dopo Maradona e uno dei migliori di sempre, ha vissuto con la nazionale una [edizione del 1978](https://www.ilpost.it/2022/11/24/mondiali-argentina-1978/) vinta in casa durante la dittatura militare. Lionel Messi, il miglior giocatore a cui è appesa gran parte delle speranze di vittoria finale è testimonial di un’infinità di prodotti, in un regime di quasi monopolio, almeno per questo mese. Nonostante un rigore sbagliato contro la Polonia, ha segnato tre gol in quattro partite ed è stato spesso la soluzione, con le sue iniziative personali, a un gioco offensivo non sempre brillante. [ha detto](https://www.americasquarterly.org/article/argentina-could-really-use-a-win/): «Il calcio funziona culturalmente come una identità primaria, persino più importante della religione». La seconda maggiore economia del Sudamerica non ha più accesso ai fondi internazionali, ha un debito di oltre 40 miliardi di dollari con il Fondo Monetario Internazionale e sembra vicina a esaurire le proprie riserve monetarie. La passione e l’intensità con cui l’Argentina vive il rapporto con la sua nazionale di calcio, specialmente negli appuntamenti mondiali, è stata così raccontata da sembrare un luogo comune. Per questo stanno riponendo enormi speranze nella loro nazionale, come unico modo per sfogare un nazionalismo molto presente in tutti gli ambiti politici ma anche molto umiliato dagli eventi di questi anni. Ai Mondiali di quest’anno però gli argentini sembrano aver investito sulla loro nazionale speranze anche superiori al consueto, come elemento di orgoglio, riscatto e unità nazionale. Nel paese esiste un cambio ufficiale con il dollaro e uno clandestino, definito “dólar Blue”, quasi doppio rispetto a quello ufficiale e completamente sdoganato, con tanto di quotazioni sui giornali. Secondo vari analisti, dopo vent’anni di disastri economici e umiliazioni politiche, alle prese con una nuova e imminente crisi finanziaria, gli argentini «