John Lennon

I segreti della morte di John Lennon: chi era il suo killer e cosa si sarebbe potuto fare per evitare la sua morte.

La morte di Lennon ha lasciato un enorme vuoto nel mondo della musica. Ma dopo la morte di Lennon, iniziò ad essere vista come una forma di comunicazione ed espressione, per seguire proprio l’esempio di uno dei propri artisti che vide in questa forma d’arte un modo per cercare di modificare radicalmente la società. La sua morte ha scosso l’industria musicale e il mondo in generale. Se avesse saputo che qualcuno stava progettando di ucciderlo, avrebbe potuto prendere precauzioni per garantire la sua sicurezza. Nella sua dichiarazione alla corte dopo la sua dichiarazione di colpevolezza, Chapman ha dichiarato: “Ho ucciso John Lennon perché ero arrabbiato. Ci sono molti “what if” quando si tratta della morte di Lennon, ma nessuno può sapere con certezza cosa si sarebbe potuto fare.

Il racconto di come un gruppo di giovani DJ vibonesi visse questo momento che ha segnato per sempre la musica e la cultura pop internazionale.

È da poco passata l’alba ed il passaparola è già partito. E proprio da New York parte una notizia che velocemente fa il giro del mondo e lo sconvolge questo mondo, per sempre: John Lennon è morto. È da poco passata l’alba qui da noi in Italia, a Vibo Valentia, ma a New York è ancora l’8 dicembre: manca un’ora al nuovo giorno.

L'otto dicembre del 1980, davanti alla sua abitazione, venne ucciso John Lennon, segnando la fine di un'epoca.

L’audio originale, rigorosamente sottotitolato, si accompagna a materiale di repertorio inedito, testimonianze di esperti e amici. Gli agenti accorsi sul luogo si accorsero subito che le ferite riportate da Lennon erano molto serie; non potendo aspettare l’arrivo dell’ambulanza, decisero di caricare il corpo di Lennon nell’auto di servizio per condurlo al vicino ospedale Roosevelt Hospital. L’8 dicembre 1980 Chapman si appostò davanti all’entrata della residenza di Lennon, il Dakota Building in Central Park a Manhattan. Lennon ebbe appena il tempo di fare ancora qualche passo mormorando «Mi hanno sparato…», prima di cadere al suolo perdendo i sensi. Per anni fu un fan dei Beatles e di Lennon in particolare. Col tempo, si convinse che Lennon aveva tradito gli ideali della sua generazione e si sentì investito della missione di punirlo.

La notizia sconvolse il mondo. John Lennon idolo musicale, appena 40enne, in quel periodo molto impegnato in politica, convinto pacifista, si stava battendo ...

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L'8 dicembre 1980 l'ex Beatles fu ucciso da un fan, Mark David Chapman a cui, poco prima, aveva firmato la copertina del suo ultimo album.

«Yes, I just shot John Lennon» (“Sì, ho appena sparato a John Lennon”), risposte con assoluta calma, prima di cominciare a leggere un libro, una copia de Il giovane Holden di Salinger, una delle sue ossessioni. «Ero un nulla totale e il mio unico modo per diventare qualcuno era uccidere l’uomo più famoso del mondo» spiegò in una celebre intervista. Scompariva, in quella fredda serata newyorkese, il mito di una intera generazione. «Nessuno la voleva in copertina» raccontò la fotografa di ritratti, Annie Leibovitz, riferendosi all’odiata moglie, accusata di essere stata “la causa dello scioglimento dei Beatles”, ma il celebre autore, una delle più grandi icone della musica mondiale, aveva insistito. Alle 17:40, una limousine attende Lennon e la moglie davanti all’ingresso del Dakota Building, il lussuoso palazzo sulla 72ª strada, non lontano da Central Park. La rivista pubblicata il 22 gennaio 1981 sarà una delle più famose di sempre.

L'accensione sabato 10 dicembre. Titolo e parola 'peace' disegnati dall'artista Jago.

Il titolo e la parola Peace sono disegnati da Jago, artista internazionale, molto per la sua sensibilità al progetto come il nostro grazie va alla Galleria Arthemisia e alla mostra di Jago, Banksy e tvboy a Palazzo Albergati. "Un'installazione luminosa - spiegano gli organizzatori - pronta a spronare riflessioni che non riguardino solo il conflitto tra Ucraina e Russia ma con l’attenzione rivolta a tutte le guerre e a temi sociali che qualvolta “calpestiamo” con la totale indifferenza. Dopo l’omaggio a Raffaella Carrà nel 2021, quest'anno il Consorzio di Via D'Azeglio punta a pedonale in collaborazione con Comune, Fondazione Policlinico Sant'Orsola, Confcommercio Ascom Bologna, propone un nuovo progetto, con l’installazione ideata dal Consorzio e da Tiziano Corbelli che ne cura la Direzione Artistica.

L'8 dicembre del 1980, muore, ucciso dai colpi di pistola sparati da un fanatico, Mark David Chapman, John Lennon. Fondatore dei Beatles, autore.

L’intervista diventerà, così, il necrologio più celebre della storia del rock, nonché l’ultima, tangibile testimonianza di John Lennon. Mentre Peebles sorvola l’Atlantico con l’audio delle sei ore di intervista, John Lennon viene ucciso da un folle. L’8 dicembre del 1980, muore, ucciso dai colpi di pistola sparati dal fanatico Mark David Chapman, John Lennon.

Yoko Ono si è sempre opposta in tribunale ai tentativi dell'assassino di ottenere la libertà condizionata.

A me, a Sean (il figlio), a chiunque altro”, disse allora l’artista. Nella sentenza che ha respinto per l’ennesima volta la richiesta di libertà condizionata si legge che questa ”è incompatibile con il benessere della società”. L′8 dicembre del 1980 Chapman sparò quattro volte a Lennon fuori dal suo appartamento a New York.

John Lennon venne assassinato la sera dell'8 dicembre del 1980, dopo aver trascorso un intero pomeriggio al Record Plant Studio, mentre si accingeva a rincasare ...

Imagine è l’esempio di come fosse pronto a dedicare tutta la sua vita per lanciare un messaggio e dimostrare qualcosa di importante per tutti”. come se il mondo si fermasse e collassasse intorno a me. John Lennon era un poeta e un ribelle con una incredibile passione per la musica.