07 dic 2022 - I "discografici dementi", le cattiverie subite, il sesso, Vinicius: metti una sera a casa di Ornella.
Che è una sorta di recital il cui sottotitolo potrebbe essere “A casa di Ornella”, per il tipo di dialogo che la cantante della mala cerca con gli spettatori: è come se li facesse entrare davvero nel salotto di casa sua, mostrandogli le foto di una vita e di una carriera intera appese alle pareti della stanza, a testimonianza di tutte le esperienze, i sodalizi e le canzoni che le hanno permesso di diventare la leggenda che è oggi. “C’è tanta gente che ha bisogno di soffrire e che ogni giorno piange un po’”, canta la diva. “Samba per Vinicius”, “Io so che ti amerò”, “La voglia, la pazzia”: il senso dello spettacolo sta tutto nella breve parentesi dedicata all’album del ’76 frutto dell’incontro magico con il poeta Vinicius de Moraes e con Toquinho, in quel mix di nostalgia e voglia di ballare di cui la diva ha fatto un’arte. “Dietro un sipario quanto lavoro si fa” è anche uno dei versi di “Ornella si nasce”, il numero d’apertura della serata, un ritratto firmato da Renato Zero che la Vanoni ha inciso per il suo ultimo album “Unica”, uscito l’anno scorso: “Prova a farmi mancare i miei capricci, prova a negarmi tutti i vizi miei / non sarò come vuoi / ma non mi cambierai”, canta la diva sul palco dell’Auditorium Conciliazione di Roma, davanti al pubblico delle grandi occasioni, raccontando in pochi versi i suoi vizi e le sue virtù, facendo scorrere idealmente i titoli di testa dello spettacolo. Quelle canzoni, oggi, Ornella Vanoni le risuona con una band di jazziste messa in piedi da Paolo Fresu, composta da musiciste – tutte acclamate dalla critica specializzata e dagli appassionati: parlano per loro i rispettivi curricula, che comprendono collaborazioni con Danilo Rea, Fabrizio Bosso, Renzo Arbore, solo per citarne alcuni – come la pianista Sade Mangiaracina, la chitarrista Eleonora Strino, la contrabbassista Federica Michisanti, la batterista Laura Klain e la violoncellista Leila Shirvani. Uno apre la tv e tutti piangono.