Carlotta Ferlito

Carlotta Ferlito Le Iene la ginnasta parla violenze subite nel corso della sua carriera e che ne hanno segnato la vita, il suo monologo.

E questa volta lo faccio da sola, senza che nessuno possa permettersi di dirmi che cosa è giusto e cosa è sbagliato per me.”. Nessuna dovrebbe essere costretta a dimenticare dove sta il confine fra il giusto e lo sbagliato, fra normalità e malattia, come invece è successo a me, che, a un certo punto, ho accettato quasi tutto”. Ma io ho parlato con la convinzione che se provi a far sentire la tua voce, alla fine, qualcuno ti ascolta”, poi inizia un appello “Questo sport non può e non deve più essere fatto anche di violenze psicologiche e fisiche”.

Monologo da brividi di Carlotta Ferlito a “Le Iene”. La ginnasta ha parlato delle presunte violenze fisiche e psicologiche che ha subìto duranti gli anni di ...

E questa volta lo faccio da sola, senza che nessuno possa permettersi di dirmi che cosa è giusto e cosa è sbagliato per me". “Vi assicuro che per un’atleta la cosa più difficile al mondo è essere allontanata dallo sport che hai praticato fin da piccola, lo sport per cui hai dato tutto. Monologo da brividi di Carlotta Ferlito a “Le Iene”.

Carlotta Ferlito ha cuore aperto è tornata a parlare a Le Iene Show dei presunti abusi nella ginnastica artistica: le sue parole sono state toccanti...

“Essere chiamata ‘maiale’ per aver osato mangiare un biscotto in più”, ha dichiarato la ginnasta. “Nessuna ragazzina dovrebbe essere presa a sberle, umiliata se chiede di andare in bagno, costretta a fare esercizi dove rischia l’osso del collo solo per punizione”, ha proseguito nel suo monologo pronunciato a Le Iene Show. Ma io ho parlato con la convinzione che se provi a far sentire la tua voce, alla fine, qualcuno ti ascolta”.

Ginnastica artistica, Carlotta Ferlito e il suo monologo a "Le Iene": "A un certo punto ho accettato quasi tutto"

E adesso lo faccio da sola, senza che nessuno possa dirmi cosa è giusto o sbagliato per me.” Lo ha fatto durante la trasmissione televisiva “Le Iene”, con un toccante e importante monologo. Ferlito racconta anche la sua esperienza: “A un certo punto ho accettato quasi tutto, ma nessuna dovrebbe essere costretta a dimenticare il confine tra giusto e sbagliato, tra normalità e malattia.

È in andato in onda ieri sera a “Le Iene” il monologo di Carlotta Ferlito in cui la ginnasta parla delle presunte violenze fisiche e psicologiche che ...

E questa volta lo faccio da sola, senza che nessuno possa permettersi di dirmi che cosa è giusto e cosa è sbagliato per me.”. Solo che oggi lo faccio da persona, da donna. Voglio decidere quando e come inizia e finisce la mia carriera. Per questo voglio scegliere con la mia testa, imparare a guardare al mio fisico con affetto anziché con paura, recuperare le cene saltate, stare lontana dalla violenza e imparare a perdonarmi. Essere chiamata ‘maiale’ per aver osato mangiare un biscotto in più. Ma io ho parlato con la convinzione che se provi a far sentire la tua voce, alla fine, qualcuno ti ascolta.

Il monologo della ginnasta Carlotta Ferlito a Le Iene. Scopri i fatti del giorno e le ultime notizie di attualità su NextQuotidiano.

E questa volta lo faccio da sola, senza che nessuno possa permettersi di dirmi che cosa è giusto e cosa è sbagliato per me”. Questo sport non può e non deve più essere fatto anche di violenze psicologiche e fisiche. Per questo voglio scegliere con la mia testa, imparare a guardare al mio fisico con affetto anziché con paura, recuperare le cene saltate, stare lontana dalla violenza e imparare a perdonarmi.

Carlotta Ferlito e il monologo sulle violenze nella ginnastica a Le Iene: "Presa a sberle, umiliata e chiamata 'maiale'"

E questa volta lo faccio da sola, senza che nessuno possa permettersi di dirmi che cosa è giusto e cosa è sbagliato per me”. Nessuna ragazzina dovrebbe essere presa a sberle, umiliata se chiede di andare in bagno, costretta a fare esercizi dove rischia l’osso del collo solo per punizione. Ma io ho parlato con la convinzione che se provi a far sentire la tua voce, alla fine, qualcuno ti ascolta”.Carlotta Ferlito dopo l’oro alle Universiadi di Napoli, in uno scatto del 7 luglio 2019

La campionessa di ginnastica artistica nel suo monologo rompe il silenzio sugli abusi: "Nessuna ragazzina dovrebbe essere presa a sberle"

E questa volta lo faccio da sola, senza che nessuno possa permettersi di dirmi che cosa è giusto e cosa è sbagliato per me.” Ma io ho parlato con la convinzione che se provi a far sentire la tua voce, alla fine, qualcuno ti ascolta- dice Ferlito nel suo monologo- Questo sport non può e non deve più essere fatto anche di violenze psicologiche e fisiche: nessuna ragazzina dovrebbe essere presa a sberle, umiliata se chiede di andare in bagno, costretta a fare esercizi dove rischia l’osso del collo, solo per punizione. Degli abusi sulle ginnaste se ne parla proprio in questi giorni per lo scandalo delle umiliazioni e delle vessazioni che sarebbero state costrette a subire le ‘farfalle’ della ginnastica ritmica.