Dopo il caso scoppiato nel mondo della ginnastica ritmica (e poi nell'aerobica) anche la campionessa dell'artistica Vanessa Ferrari ha deciso di rompere il.
E ancora: “Stiamo parlando di un movimento che ha 150 mila iscritti e 500 mila praticanti, bisogna capire la reale dimensione del fenomeno. Dopo lo scandalo è stato disposto un duty officer, ossia un ufficiale di servizio, che una volta a settimana ha il compito di verificare la situazione delle ragazze. Un certo grado di rigore e di ‘durezza’ è inevitabile. Crediamo a quello che è stato denunciato e siamo vicini a tutti voi, lo sport è fatto di sacrifici e di rinunce ma prima di tutto, prima di qualsiasi risultato, vengono le persone e la loro salute. Le due ragazze hanno abbandonato la ginnastica da tempo ma il loro gesto ha fatto da apripista per molte altre atlete, che hanno denunciato episodi simili, come Giulia Galtarossa e Ilaria, la 13enne che in un tema scolastico aveva rivelato l’orrore subito. Dopo l’esposto in Procura di Nina Corradini e Anna Basta, prime due atlete ad aver lanciato la denuncia sulla scandalo degli [abusi psicologici](https://luce.lanazione.it/sport/ginnasta-galtarossa-lavaggio-cervello-abusi/), con frequenti [controlli del peso](https://luce.lanazione.it/attualita/filtro-instagram-perdita-peso/) e con varie privazioni di cibo, a cui erano seguite varie altre segnalazioni, la medaglia d’argento al corpo libero a Tokyo 2020 ha deciso di dire la sua con un lungo post sulla sua pagina Instagram. [ Giovanni Malagò](https://luce.lanazione.it/attualita/canottieri-aniene-tribunale/): “Come presidente del Comitato olimpico e punto di riferimento dello sport italiano sento l’obbligo di chiedere scusa a tutte le atlete ed ex atlete che hanno sofferto a causa di comportamenti inappropriati. Da presidente del Coni mi devo scusare, ma devo anche invitare a non fare di tutta l’erba un fascio. [maltrattamenti](https://luce.lanazione.it/attualita/adriana-volpe-video-maltrattamenti-figlia/) subiti da parte degli allenatori della palestra che frequentavano. In precedenza due Farfalle azzurre, [Nina Corradini](https://luce.lanazione.it/attualita/scandalo-ginnastica-ritmica-nina-corradini/) e Anna Basta, avevano raccontato di umiliazioni, costrizioni e pressioni subite quando frequentavano l’Accademia di Desio, riguardo al peso corporeo da mantenere. All’età di 19 anni mi mandarono in una clinica a Verona e grazie al supporto di esperti e dopo un paio di anni di percorso sono riuscita a guarire. All’alba dei 32 anni, di cui 25 passati nel mondo della ginnastica, voglio dire che ho vissuto tante esperienze positive ma anche tante negative.