Gianfranco Fini

2022 - 10 - 30

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Fini: "Non ispiro Meloni, a Fiuggi ho indicato la rotta". La bordata sui ... (La Repubblica)

Il ritorno in tv del fondatore di An, ex presidente della Camera: "A me non chiesero mai di togliere la fiamma dal simbolo del partito". Quanto al Pd…

"Un po' di verve, un po' di anima, una bandiera da alzare che non sia la democrazia che è bandiera di tutti. Matteo Salvini è un politico "pragmatico". Il leader di Fi, ha riconosciuto il fondatore di An, "non è un irresponsabile, basta vedere i ministri di Forza Italia, penso ad Antonio Tajani, che danno ampia garanzia di continuità nell'azione di governo". Sì, lo abbiamo detto a Fiuggi e Giorgia Meloni non si è mai dissociata". "Il governo farebbe meglio a non occuparsi di temi come quello legato ai diritti civili e a lasciare che se ne occupi il Parlamento. Che l'attuale capo del governo e il presidente del Senato "non mi seguono quando vengo estromesso" dal Pdl "e danno vita alla casa della destra: io non ci credevo".

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Gianfranco Fini: “Creare il Pdl fu errore imperdonabile. A Meloni ho ... (Dire)

"Giorgia Meloni non ha bisogno di essere ispirata, io ho solo indicato la rotta", dice Gianfranco Fini. Che dà un consiglio al nuovo premier: "Di diritti si ...

Lo dice Gianfranco Fini ospite di ‘Mezz’ora in più’ su Raitre. Ma gli sguardi di Berlusconi e Salvini…](https://www.dire.it/21-10-2022/815536-video-meloni-su-di-me-consenso-unanime-del-centrodestra-ma-gli-sguardi-di-berlusconi-e-salvini-dicono-altro/) Cerchi di tornare ad infiammare i cuori delle masse popolari”. “E’ evidente che avendo Fdi raccolto più volti di Lega e Fi messi insieme è in una posizione di centralità. L’identità è il sale della politica”. “Il simbolo di Fdi non è quello del Movimento sociale ma è quello di Alleanza nazionale”. Alleanza nazionale era la casa di chi si ritrova in certe idee in una visione. Lo ha detto Gianfranco Fini durante la trasmissione Mezz’ora in più su Rai 3. “Giorgia Meloni e Ignazio La Russa, fraternamente amico da tanti anni, non mi seguono e danno vita alla casa della destra. mi viene piu spontaneo dire la presidente, ma capisco chi dice il presidente… I governi dovrebbero dire è il parlamento che si deve occupare di questi temi“. Si tratta di “una materia importante e delicata quando si agisce su due temi che sono la famiglia e l’orientamento sessuale.

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Fini: Non ho ispirato Meloni ma ho indicato la strada (ANSA Nuova Europa)

"Poi tocca ai più giovani percorrerla". Così Gianfranco Fini ospite di 'Mezz'ora in più' su Rai 3. Sui tema dei diritti, "il governo farebbe molto meglio a ...

Il secondo a Berlusconi che ha pure "ha perso lo scettro", che "non è più il dominus", ma che lo ha fatto a vantaggio di "una donna che da quando era ragazzina ha masticato pane e politica". Gli servirebbe un po' di verve, un po' di anima, una bandiera da alzare che non sia la democrazia che è bandiera di tutti. In caso, rivendica con una punta di orgoglio, "posso dire che c'è stato chi ha aperto una rotta" - come quella della svolta di Fiuggi - "e poi è toccato ad altri, ai più giovani, percorrerla". E che proprio su fascismo e antifascismo ha creato una polemica per le parole di Ignazio La Russa sul 25 aprile: "Il titolo (della Stampa, ndr) è forzato", spiega subito l'ex leader di An. E Meloni non si è dissociata, ricorda. Anche se, tiene a precisare, la neo premier Giorgia Meloni "non ha bisogno di essere ispirata" .

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Gianfranco Fini torna in tv, mea culpa sul Pdl e Meloni promossa ... (Il Gazzettino)

L'ex leader di An non si intesta la mentorship della premier: Lei non ha bisogno di ispiratori.

«I diritti civili sono una materia importante ed estremamente delicata» e «su queste questioni il governo farebbe molto meglio a dire che è il Parlamento che deve occuparsene», ha detto Fini. Su queste questioni il governo farebbe molto meglio a dire che è il Parlamento che si occupi di questo», ha sottolineato. «Ha perso la scettro» - «Berlusconi ha una fortissima personalità e credo di essere buon testimone al riguardo, lo dico senza acrimonia» e si trova nel momento in cui «prende atto, anche in modo amaro, che non è più dominus, che il sovrano ha perso lo scettro e per giunta» per mano di «una donna che da quando era ragazzina ha sempre masticato politica, non un titolo di merito per lui essere professionista della politica», ha dichiarato sottolineando che però «Berlusconi non è un irresponsabile, basta vedere i ministri di Fi, penso a Tajani, che danno ampia garanzia di continuità nell'azione di governo». «È quello che non ha capito la sinistra, che è sempre politicamente corretta, grigia, scontata, prevedibile. L'antifascismo è un valore, «lo abbiamo detto a Fiuggi e Meloni non si è dissociata», spiega Fini ricordando la svolta di Fiuggi (1995). Il voto è stato uno choc e l'inquietudine lo porta ad alzare delle bandiere identitarie», ha detto Fini. Quando nasce il Popolo delle Libertà, che è l'errore imperdonabile, non lo perdono a me stesso, credevamo nel bipolarismo, pensavamo fosse naturale dare vita a un rassemblement della destra, ma quel movimento finì come finì», ha detto Fini. Il simbolo di Fdi non è quello del Msi ma è quello di An. Mel 1996 «Violante viene eletto presidente della Camera, Alleanza Nazionale lo applaude in modo sincero quando dice che per fare della liberazione un momento unitario, condiviso, bisognava "guardare ai vinti di ieri", e bisogna fare attenzione ai verbi, non dice capire». Ispiratore no, Meloni non ha bisogno di essere ispirata «ma posso dire che c'è stato chi ha indicato una strada, che poi tocca ai più giovani percorrere». La Russa «non andrebbe (ai cortei del 25 Aprile, ndr) perché si troverebbe quei giovanotti che, nel nome dell'antifascismo, lo hanno minacciato di morte», spiega Fini. E questo «mette in agitazione gli alleati che hanno il diritto di rimarcare la loro identità».

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Fini: Non ho ispirato Meloni ma ho indicato la strada (ANSA Nuova Europa)

"Poi tocca ai più giovani percorrerla". Così Gianfranco Fini ospite di 'Mezz'ora in più' su Rai 3. Sui tema dei diritti, "il governo farebbe molto meglio a ...

Il secondo a Berlusconi che ha pure "ha perso lo scettro", che "non è più il dominus", ma che lo ha fatto a vantaggio di "una donna che da quando era ragazzina ha masticato pane e politica". Gli servirebbe un po' di verve, un po' di anima, una bandiera da alzare che non sia la democrazia che è bandiera di tutti. In caso, rivendica con una punta di orgoglio, "posso dire che c'è stato chi ha aperto una rotta" - come quella della svolta di Fiuggi - "e poi è toccato ad altri, ai più giovani, percorrerla". E che proprio su fascismo e antifascismo ha creato una polemica per le parole di Ignazio La Russa sul 25 aprile: "Il titolo (della Stampa, ndr) è forzato", spiega subito l'ex leader di An. E Meloni non si è dissociata, ricorda. Anche se, tiene a precisare, la neo premier Giorgia Meloni "non ha bisogno di essere ispirata" .

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Gianfranco Fini ritorna in tv da padre nobile di Meloni. E promuove ... (La Repubblica)

L'ex presidente della Camera in tv: “Non ispiro io Giorgia”. Poi fa mea culpa sul Pdl.

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